29/06/12

Malattia valvolare ( grave stenosi aortica )

Focus on - Malattia valvolare ( grave stenosi aortica ): studio PARTNER, dati a 2 anni
 pervenutami via mail da xagena
 
Differenze nell'analisi della coorte PARTNER A a 1 e 2 anni: altri 32 pazienti sono morti nel gruppo TAVR ( sostituzione transcatetere della valvola aortica ), e 25 nel gruppo chirurgico, senza differenze statisticamente significative nella mortalità da qualsiasi causa o per cause cardiovascolari. 
Riguardo all'ictus, altri 8 eventi ictali si sono verificati, 4 per ciascun gruppo. Due attacchi ischemici transitori ( TIA ) si sono verificato in due anni tra i pazienti trattati con impianto transcatetere della valvola aortica rispetto a 1 solo nel gruppo chirurgico, con un tasso complessivo di manifestazione neurologica che è risultata più alta nel gruppo TAVR che nel gruppo chirurgico, raggiungendo il limite della significatività statistica.
Per il solo ictus, tuttavia, non sono state osservate differenze significative tra i gruppi a due anni.
A 2 anni, 19 pazienti trattati chirurgicamente hanno ricevuto un nuovo pacemaker, contro 23 nel gruppo TAVR, una differenza statisticamente non-significativa

la storia siamo noi


La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la può fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.
Francesco De Gregori
Album: Schacchi e Tarocchi

DIRITTO AL LAVORO

ALLA  CARA FORNERO UN BEL CARTELLINO ROSSO
STUDIA PRIMA DI APRIRE LA BOCCUCCIA


Repubblica + Democrazia + Lavoro

A questa affermazione fa seguito una serie di articoli che specificano questi punti; per quanto riguarda il lavoro vanno ricordati gli artt. 4, 35, 36, 37, 38, 39 e 40.


Innanzitutto il lavoro è stato considerato UN VALORE che consente l'affermazione della personalità umana, in contrapposizione all'idea di lavoro tipica di uno  STATO LIBERALE, laddove si valorizza solo la ricchezza individuale. 




L'art. 4 dice che i cittadini hanno diritto al lavoro: talvolta, di fronte al crescere della DISOCCUPAZIONE si sente commentare amaramente questo articolo. Ma questa affermazione va intesa nel senso che lo Stato si deve impegnare a intervenire nel sistema economico per creare possibilità di lavoro per i cittadini; interventi di questo tipo sono perciò un obbligo per il nostro Stato, che si caratterizza dunque come STATO SOCIALE


- La congestione - prevenire è meglio che curare

Il caldo è arrivato, gli stabilimenti balneari sono   aperti, e come ogni anno tra pochi giorni, le spiagge  si riempie  di persone desiderose di rilassarsi e prendere il sole.
Anche quando il mare è una tavola e siamo assolutamente certi delle nostre capacità natatorie, dobbiamo fare attenzione a quello che beviamo e seguire delle norme per la balneazione. 
La congestione(che consiste nel peggiore dei casi in un arresto cardiaco) è spesso troppo sottovalutata e causa di morti che potrebbero essere evitate.


Il detto "prevenire è meglio che curare" nei riguardi delle congestioni non potrebbe essere più vero.Una congestione in atto infatti può essere difficile da gestire e spesso risulta purtroppo fatale.

a) 
Per prima cosa dopo prolungate esposizioni al sole prima di entrare in acqua è meglio stare un quarto d'ora all'ombra. Il contatto con l'acqua fredda dopo ore di bagni di sole è quantomai sconsigliato e pericoloso nonostante molte persone non sappiamo quanto possa essere dannoso. Anche questo può causare una congestione.

b) 
Non bere bevande fresche o ancora peggio ghiacciate. Anche se nell'immaginario collettivo in spiaggia vediamo il tipo con gli occhiali da sole ed una bella coca-cola ghiacciata scordiamoci gli stereotipi.

c
Fare il bagno dopo che la digestione è stata completata, ovvero dopo tre ore dalla fine di ogni pasto, sia esso composto da un panino o da un piatto di pasta. Andate dal medico e fatevi dire quanto fa bene buttarsi in acqua subito dopo mangiato. Non solo è una pessima abitudine ma può addirittura essere fatale!

d)
Bagnarsi lentamente quando si entra in acqua dopo aver rispettato i giusti tempi di attesa per la balneazione.Nel caso che qualcuno in spiaggia sia colpito da congestione (mal di pancia forte,perdita dei sensi, vomito, nausea) o presenti i sintomi tipici di una congestione non esitate a chiamare subito il 118 perchè l'attesa potrebbe risultare fatale.
QUESTI CONSIGLI i non dimentichiamoli  una volta aperto l'ombrellone,  perche'  può realmente salvarci la vita. Troppo spesso dimentichiamo quanto le cose  possono essere fatali.



*************

Se ti capita al mare di dover soccorrere una persona in preda ad una congestione ricordati anzitutto di mantenere calma e lucidità.Afferra l'infortunato prima che rischi l'annegamento. Stendilo all'ombra, a terra e supino e sollevagli la gambe di venti, trenta centimetri con un asciugamano arrotolato.Questa posizione riattiva la circolazione e permette un pronto afflusso di sangue al cervello. Spruzza poche gocce d'acqua sulla fronte. Quando si sarà completamente ripreso somministragli una bevanda zuccherata. Non dare mai da bere all'infortunato se è privo di sensi per non provocare un soffocamento.  

Chiama il 118 o raggiungi il più vicino pronto soccorso se l'infortunato non riprende i sensi in pochi minuti. Stai con l'infortunato fino a una sua ripresa completa. Non somministrargli bevande alcoliche, abbassano la pressione. Agisci nello stesso modo anche se non c'e' stata una perdita dei sensi.
 


BIBITE FREDDE E LE TEMPERATURE ALTE


ATTENZIONE RAGAZZI/E

Quando bevi acqua fredda paralizzi i vasi venosi, il sangue viene trattenuto nel freddo, viene stimolata la peristalsi intestinale e hai le scariche di diarrea.

In questi casi di congestione da freddo è anche possibile avere mal di testa, visto che il sangue bloccato nell'intestino non va ad irrorare il cervello.
Ecco anche perchè in caso di congestione grave si può anche svenire..... e/o puo' causare la morte.

Allarme diabete infantile

DA :   Sanita': allarme diabete infantile, a Napoli 'I salotti di Sanofi'
Napoli, 25 giu. (Adnkronos Salute) -

Allarme diabete infantile. A lanciarlo, durante 'I salotti di Sanofi', l'incontro medici-pazienti organizzato dall’azienda farmaceutica a Napoli venerdì 22 giugno, il diabetologo della Seconda università di Napoli Francesco Prisco. "La causa principale è l’obesità infantile che affligge il dieci per cento della popolazione campana. Cifre drammatiche che debbono indurre - ha spiegato l'esperto - a una mobilitazione generale per mutare gli stili di vita. Alimentazione sana, movimento e vita all’aria aperta impediscono l’accumulo di chili e tengono lontano il diabete infantile". Nel corso dell’incontro è emersa l’esigenza di un'azione comune tra famiglie, scuole, associazioni, istituzioni per programmi di educazione salutare.
Utilizzare la rete per tener sotto controllo il diabete è un altro intento dei 'salotti di Sanofi'. "Internet è una preziosa fonte d’informazione per i medici e i pazienti - ha dichiarato Dario Iafusco, della Seconda università di Napoli - ma è molto importante saper scegliere le notizie giuste utilizzando fonti affidabili". Nel corso dell'incontro sono stati visitati collettivamente i siti www.sanofi.it e www.puntodiabete.it, che ogni giorno mettono in contatto migliaia di pazienti con i medici e i ricercatori.
"La nostra casa farmaceutica - dichiara Mario Merlo, responsabile Divisione diabete Sanofi Italia - sviluppa la relazione tra medico e paziente. I salotti migliorano la qualità di vita attraverso il confronto d’esperienze e metodologie. E la tecnologia è una preziosa alleata. Lo dimostra il glucometro iBgstar che permette di controllare la glicemia con il proprio telefonino".

28/06/12

Sclerosi Multipla: a Roma 4/7/2012 un progetto epidemiologico sulla CCSVI

Sclerosi Multipla: a Roma un progetto epidemiologico sulla CCSVI
Mercoledì 4 luglio alle ore 12.00 si terrà la la conferenza stampa presso l’Aula Magna della I Clinica Medica del Policlinico Umberto I per la presentazione del Progetto “OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO NAZIONALE SULLA INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA CEREBROSPINALE ( CCSVI) IN SOGGETTI CON SCLEROSI MULTIPLA”.


 http://mediterranews.org/2012/06/sclerosi-multipla-a-roma-un-progetto-epidemiologico-sulla-ccsvi/

Naturali flora intestinale coinvolti nella comparsa della sclerosi multipla Benefici batteri intestinali può attivare le cellule immunitarie e innescare la reazione eccessiva del sistema immunitario


27 ottobre 2011


La sclerosi multipla è causata da una combinazione di fattori genetici ed ambientali. Per lungo tempo, patogeni sono stati ritenuti tali influenze esterne. Secondo gli scienziati del Max Planck di Neurobiologia a Martinsried, tuttavia, non è a quanto pare i batteri nocivi che scatenano la sclerosi multipla, ma quelle benefiche - in particolare, la flora intestinale, che ogni essere umano ha bisogno per la digestione. I ricercatori hanno scoperto che i topi geneticamente modificati sviluppare una infiammazione nel cervello simile alla malattia umana se hanno normale flora batterica intestinale. I microrganismi iniziano attivando cellule T del sistema immunitario e, in un ulteriore passo, le cellule B immunitarie. I risultati suggeriscono che negli esseri umani con la predisposizione genetica corrispondente, in sostanza, la flora intestinale benefica potrebbe agire da fattore scatenante per lo sviluppo della sclerosi multipla.Bild vergrößernAutoaggressive cellule B (verde) in un linfonodo vicino al cervello. L'attivazione delle cellule B avviene nel ... [Mehr]© MPI di NeurobiologiaL'intestino umano è un paradiso per i microrganismi: è sede di circa 100 miliardi di batteri fatto a partire da 2.000 diverse specie batteriche. I microrganismi dell'intestino sono non solo indispensabili per la digestione, ma anche per lo sviluppo dell'intestino. Complessivamente, questa comunità diverse comprende geni tra dieci e cento volte in più rispetto l'intero genoma umano. Gli scienziati quindi spesso riferimento ad essa come il "sé esteso". Tuttavia, i batteri intestinali possono anche giocare un ruolo in malattie in cui il sistema immunitario attacca il corpo stesso. Batteri intestinali possono quindi promuovere disordini autoimmuni come il morbo di Crohn e l'artrite reumatoide.Da un lato, la probabilità di sviluppare sclerosi multipla, una malattia in cui le proteine sulla superficie dello strato di mielina nel cervello attivare il sistema immunitario, è influenzato dai geni. D'altra parte, tuttavia, i fattori ambientali hanno un impatto ancora maggiore sullo sviluppo della malattia. Gli scienziati hanno a lungo sospettato che essa è causata da agenti infettivi. I ricercatori Max Planck ora supporre che la sclerosi multipla viene attivato da parte della flora intestinale naturale.Questa scoperta sorprendente è stata resa possibile dal recente sviluppo topi geneticamente modificati. In assenza di esposizione a eventuali influenze esterne, le reazioni infiammatorie sorgono nel cervello di questi animali che sono simili a quelli associati con la sclerosi multipla nell'uomo - Tuttavia, ciò avviene solo quando i topi sono intatti flora intestinale. I topi senza microrganismi nel proprio intestino e tenuto in un ambiente sterile rimaste sane. Quando gli scienziati hanno "vaccinato" gli animali allevati in condizioni sterili con normali microrganismi intestinali, ma anche si ammalò.Secondo i ricercatori Martinsried-based, la flora intestinale influenzano il sistema immunitario nel tubo digerente; topi senza flora intestinale hanno un minor numero di cellule T lì. Inoltre, la milza di questi animali produce meno sostanze infiammatorie, come le citochine. Inoltre, i loro linfociti B producono anticorpi pochi o nessun contro la mielina. Quando i ricercatori ripristino della flora intestinale ai topi, le cellule T e B aumentato la produzione di citochine e anticorpi."Sembra che il sistema immunitario viene attivato in due fasi: per cominciare, le cellule T nei vasi linfatici del tratto intestinale diventano attive e proliferano. Insieme con le proteine di superficie dello strato di mielina, questi quindi stimolare le cellule B per formare anticorpi patogeni. Entrambi i processi scatenare reazioni infiammatorie nel cervello che progressivamente distruggono lo strato di mielina - un processo che è molto simile al modo in cui la sclerosi multipla si sviluppa negli esseri umani ", dice Krishnamoorthy Gurumoorthy dal Max Planck Institute of Neurobiology. Così, la malattia è causata da cambiamenti nel sistema immunitario e non da disturbi nel funzionamento del sistema nervoso. "La ricerca La sclerosi multipla è stato a lungo preoccupato per la questione di causa ed effetto. I nostri risultati suggeriscono che il sistema immunitario è la forza motrice ", spiega Hartmut Wekerle, direttore presso il Max Planck Institute di Martinsried.Gli scienziati sono certi che la flora intestinale può anche innescare una reazione eccessiva del sistema immunitario contro lo strato di mielina in persone con una predisposizione genetica per la sclerosi multipla. Pertanto, l'alimentazione può giocare un ruolo centrale nella malattia, come la dieta determina in gran parte dei batteri che colonizzano l'intestino. "Cambiare abitudini alimentari potrebbe spiegare, per esempio, perché l'incidenza di sclerosi multipla è aumentato nei paesi asiatici negli ultimi anni", spiega Hartmut Wekerle.Proprio il quale i batteri sono coinvolti nella comparsa della sclerosi multipla rimane poco chiaro. I candidati possibili sono clostridiums, che possono avere contatto diretto con la parete intestinale. Sono anche un componente naturale di una flora intestinale sana, ma potrebbe attivare le cellule T in persone con una predisposizione genetica. Gli scienziati ora vorrei analizzare l'intero genoma microbica dei pazienti con sclerosi multipla e quindi identificare le differenze tra la flora intestinale di persone sane e pazienti affetti da sclerosi multipla
hr

www.neuro.mpg.de/49873/news_publication_4620085

Associazione Internazionale per la Cannabis come Medicina (IACM)

www.cannabis-med.org/index.php?lng=it&fb_source=message


clikka qui per ENTRARE IN QUESTO SITO: Home > Chi siamo > Introduzione

Associazione Internazionale per la Cannabis come Medicina (IACM)

Am Mildenweg 6
59602 Ruethen
Germania
Tel: 0049-2952-9708571
Fax: 0049-2952-902651
e-mail: info@cannabis-med.org

Associazione Internazionale per la Cannabis come Medicina

L' Associazione Internazionale per la Cannabis come Medicina (IACM) é stata fondata nel marzo del 2000. Essa é una società scientifica che si batte per il miglioramento della situazione legale per quanto riguarda l'utilizzo della pianta della canapa (Cannabis sativa L.) e dei suoi componenti farmacologici più importanti, i cannabinoidi, per le applicazioni terapeutiche tramite la promozione della ricerca e la distribuzione della informazione. La IACM dichiara che è un diritto dei medici poter discutere l'uso medico della cannabis con i loro pazienti

Cannabis e i cannabinoidi

Le preparazioni a base di cannabis sono state utilizzate come rimedi per migliaia di anni. Gli ingredienti attivi della pianta della canapa posso venire utilizzati attualmente quindi in una moltitudine di gravi condizioni mediche. Tuttavia, le applicazioni mediche potenziali dei prodotti naturali di cannabis oppure degli ingredienti individuali farmacologicamente attivi vengono limitati in maniera considerevole dalle leggi e dai decreti esistenti.
 i

Cosa dicono gli ESPERTI sull’ Argento Colloidale e altri antimicrobici su base argento …


Mentre la FDA (Food and Drugs Administration) usa le sue prerogative legali per dichiarareche l’argento colloidale non è stato riconosciuto “sicuro ed efficace” per l’uso quale agenteani-infettivo naturale, invece, è stato, comunque usato per tale scopo fin dagli inizi del1900. Qui vengono riportate le dichiarazioni provenienti da una grande quantidi fontisull’impiego dell’argento colloidale per la salute e in campo medico.
(Per favore, notate che, per nessun motivo, queste dichiarazioni devono essere intese quali prescrizione al’uso  dell’argento  colloidale   per gli scopi non sopportati dalla  FDA. Queste dichiarazioni si intendono       a     scopo puramente    informativo)
.
1.
"L’argento, nella sua forma metallica o di ioni disciolti,
 
combatte i microorganismi interferendocon i processi sui quali respirano o si riproducono. I test dimostrano che gli ioni argentouccidono i microrganismi, dai pericolosi ceppi di E. Coli che causano intossicazioni alimentarifino ai batteri staphylococchi, responsabili di serie infezioni.Quando è ridotto in piccole particelle, questo metallo diviene più efficace contro i microbi,perché venendo a contatto con i batteri, ne possono ricoprire superfici maggiori, dichiara  Andrew Maynard, un medico e capo consulente scientifico per il progetto sulle Nanotecnologie    Emergenti     del Woodrow Wilson   International   Center   for   Scholars  in   Washington."
Wall Street Journal, June 6, 2006,
The War Against Germs Has a Silver Lining 
 
2.
"La somministrazione dell’argento colloidale a soggetti umani, è stato fatto in ungrandissimo numero di casi con risultati sorprendenti … ha il vantaggio di essere rapidamentefatale per i parassiti, senza avere azioni tossiche per l’ospite. E’ cosa riconosciuta. Protegge iconigli, a cui sono state somministrate dosi dieci volte quelli mortali, di tossine del tetano odella difterite.
a.Colloids In Biology and Medicine (1919) by Alfred Searle, founder of thegiant Searle Pharmaceuticals firm
3.
"L’argento colloidale è un agente guaritivo e disinfettante poco costoso e ha una miriade diapplicazioni. E’ un liquido trasparente sul giallino, composto da particelle argento puro al 99,9%, delle dimensioni approssimative dai 0.001 ai 0.01 micron di diametro e in sospensionenell’acqua bi-distillata. L’argento colloidale può essere miscelato sia ad acqua di rubinetto che  ad   acqua   distillata   e   applicato   topicamente, ingerito   per    bocca, o amministrato   per endovena.
Prescription  For   Nutritional  Healing by Phyllis A Balch CNC and James F BalchMD, pg 66
 
4.
"Nel corpo degli esseri umani e degli animali si trovano quantità traccia di argento.Normalmente assumiamo dai 70 agli 88 microgrammi di argento al giorno, la metà di questaquantità dalla nostra dieta. Gli esseri umani hanno evoluto sistemi efficienti per trattare queste  quantità,  comunque, oltre   il   99%  di  queste    quantità   sono   subito espulse  dal   corpo.
 L’argento è pericoloso per gli esseri umani? A differenza di altri metalli come il piombo e il mercurio, l’argento non è tossico per gli esseri umani, e non è conosciuto quale causa di  cancro ,  danni   al   sistema   riproduttivo, nervoso, o effetti cronici avversi.."
Dartmouth University Toxic Metals Research Program
 
   troverete tutti qui: 

www.scribd.com/doc/59127809/9-Cosa-dicono-gli-ESPERTI-sull%E2%80%99-Argento-Colloidale-e-altri-antimicrobici-su-base-argento

LDN puo' essere uno dei piu' importanti trattamenti degli ultimi 50 anni



SITO LDN AMERICANO www.lowdosenaltrexone.org
SITO LDN INGLESE www.LDNNow.co.uk
SITO LDN TEDESCO http://
low-dose-naltrexone.de/
SITO LDN NORVEGIA http://www.ldn/
SITO RACCOLTA TESTIMONIANZE LDN www.ldndatabase.com
SITO RICERCHE LDN INGLESE http://
www.ldnresearchtrust.org/default.asp?page_id=77
SITO LDN INGLESE http://www.ldnaware.org/


 
Per quali patologie e'utilizzato e che risultati si hanno
>Il dott. Bernard Bihari,e anche altri medici e ricercatori hanno stabilito che ldn puo' essere d'aiuto in diverse patologie.
**
Tumori Altre patologie

tumore alla vescica
tumore al seno
Carcinoma
tumore al colon e retto
Glioblastoma
tumore al fegato
tumore al polmone(non a cellule piccole)
leucemia linfocitaria
Linfoma (Hodgkin's e Non-Hodgkin's)
Melanoma maligno
Mieloma multiplo
Neuroblastoma
tumore alle ovaie
tumore al pancreas
tumore alla prostata(inoperabile)
carcinoma ai reni
tumore alla gola
tumore dell'utero



SLA (malatt.di Lou Gehrig o scl.lat.amiotr.) ***
SLP (sclerosi laterale primaria-pls in inglese)***

Alzheimer ********
Spondillite anchilosante

Autismo ************
malattia di Behcet
Celiachia
Sindrome da fatica cronica
sindrome di CREST
morbo di Crohn
Emphysema (COPD)
Endometriosi
Fibromyalgia
Sindrome di Sjogren
HIV/AIDS
sindrome dell'intestino irritabile (IBS)
Sindrome di Sjogren
Sclerosi multipla (SM)**********
Parkinson **********
Sclerosi laterale primaria (PLS)

Psoriasis
Artrite reumatoide
Sarcoidosi
Sclerodermia
Sindrome di Stiff Person (SPS)
Lupus Sistemico(SLE)
Mielite trasversa
Colite ulcerativa
Granulomatosi di Wagner
CSS sindrome diChurg Strauss

> LDN si e' dimostrato efficace in centinaia di casi

CANCRO:come dallo stesso riportato, a meta'del 2004 il Dott.Bihari aveva trattato piu'di 300 pazienti che erano affetti da un tumore che avevano dato esito negativo al trattamento con le terapie standard antitumorali. Di quel gruppo circa il 50% in trattamento con ldn dopo 4-5 mesi ha cominciato a mostrare segni di stop alla crescita del tumore e di quelli i due terzi hanno mostrato un obiettivo restringimento del tumore



MALATTIE AUTOIMMUNI :dei pazienti in cura per una malattia autoimmune(vedi elenco sopra)nessuno ha fallito nel dimostrare di rispondere alla terapia con LDN,tutti hanno mostrato uno stop della progressione della loro malattia. In molti pazienti c'e' stata una marcata remissione dei sintomi e dei segni della patologia .Il maggior numero di pazienti con malattie autoimmuni erano persone con sclerosi multipla. Di questi circa 400 erano in cura diretta dal dr.Bihari. Meno dell'1%di questi pazienti ha manifestato un nuovo attacco o ricaduta dovuta alla sm mentre mantenevano regolarmente la terapia con LDN assunto ogni sera prima di dormire.

.

HIV/AIDS:A settembre del 2003 il dr Bihari stava trattando con LDN 350 pazienti afffetti da AIDS in contemporanea con le terapie anti aids ufficiali. Passati i primi 7 anni piu' del 85% di questi pazienti non mostrava livelli rilevabili di virus HIV,un successo molto maggiore delle normali terapie in uso per AIDS,e tutto senza significativi effetti collaterali. E anche una nota importante il fatto che molti pazienti sono stati senza sintomi della malattia per anni assumendo solo LDN e nessuna altra medicina.


DISORDINI DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE:rilevazioni e osservazioni anedottiche hanno confermato i benefici dell'uso di ldn in malattie come Alzheimer,Parkinson,Sla, e sclerosi laterale primaria. Inoltre la dott. Jaqueline Mcandless ha scoperto un effetto molto positivo di LDN in forma appropriatamente ridotta e applicato come crema nei bambini con autismo.

.
> Come e' possibile che un farmaco possa avere effetto su cosi'tante e diverse patologie.

Le patologie elencate sopra hanno tutte un fattore comune:in tutte loro il sistema immunitario gioca un ruolo fondamentale.Un basso livello di endorfine nel sangue generalmente sempre associato a immunodeficienza contribuiscono a sviluppare la patologia


Altri ricercatori lavorando sui recettori neuropeptidi presenti in diversi tumori umani, hanno trovato recettori oppioidi in diversi tipi di tumore:

Tumore al cervello (entrambi astrocitoma e glioblastoma)
Tumore al seno
Tumore endometriale
Carcinoma a cellule squamose di testa e collo
Leucemia mieloide
Tumore al polmone(entrambi con cellule piccole e cell.non piccole)
Neuroblastoma e altri...


Questa scoperta suggerisce che e' possibile beneficiare di LDN in una vasta quantita' di tumori
Che dosaggio e frequenza d'assunzione il mio medico mi deve prescrivere?

La dose abituale per adulti e' di 4,5 mg /die presa di sera prima di addormentarsi,questo per via del ritmo corporeo di produzione degli ormoni principali. E'meglio prendere LDN tra le 21,00 e le0300 .i piu' tanti lo assumono prima di andare a dormire

Eccezioni da considerare:

Persone con la sclerosi multipla che sono soggetti a rigidita' e spasmi alle gambe sono avvisati di iniziare gradualmente prima di arrivare alla dose di 3 mg,e quindi di non superare mai quella dose
Per definire il dosaggio iniziale di LDN in quei pazienti affetti da tiroidite di Ashimoto con ipotiroidismo e che stanno assumendo farmaci per riequilibrare gli ormoni della tiroide e' bene consultare le avvertenze e precauzioni riportate sotto.


Se viene utilizzato il naltrexone cloridrato liquido(antaxone) ottenuto dalle confezioni di boccette da 50mg vendute in farmacia e prodotte dalla ditta Zambon, considerando che un flaconcino da 50 mg dura oltre 12 giorni lo stesso dopo l'apertura tra un uso e l'altro va chiuso e tenuto in frigorifero

Il range terapeutico della dose di LDN va da 1,7 mg a 4,5 mg presi ogni notte prima di coricarsi(dopo le 2100 e non oltre le 0300)a dosi inferiori si suppone che LDN non abbia effetti, mentre dosaggi superiori si ritiene che blocchino le endorfine per un tempo troppo lungo,questo interferisce con la sua efficacia
Ci sono effetti collaterali o precauzioni da prendere?
> Effetti collaterali:

LDN non ha virtualmente nessun effetto collaterale. Occasionalmente,durante le prime settimane di assunzione i pazienti possono lamentare alcune difficolta' nell'addormentarsi. Questo raramente perdura dopo le prime settimane. Dovesse perdurare allora il dosaggio puo' essere ridotto da 4.5 a 3 mg per notte.

> Avvertenze e precauzioni



Siccome LDN blocca i recettori degli oppioidi attraverso il corpo per 3-4 ore,persone che stanno assumendo medicine che sono agonisti degli oppioidi o medicine su base narcotica come ad es Ultram (tramadol),morfina,Percoce
t,Duragesic o farmaci conteneti codeina ,queste non devono assumere LDN fino a quando tali farmaci non saranno completamente fuori dall'organismo. Pazienti che per assunzione di medicine su base narcotica ne sono diventati dipendenti devono aspettare 10-20 giorni dall'interruzione di tali farmaci all'inizio di LDN
Quei pazienti che stanno assumendo farmaci per il ripristino dei valori degli ormoni della tiroide in caso ad esempio di diagnosi di tiroidite di Ashimoto e hanno ipotiroidismo dovranno iniziare LDN al dosaggio minimo di 1,5 mg(adulti)Fate attenzione che LDN potrebbe originare una pronta riduzione dell'attivita' della malattia autoimmune che richiederebbe una rapida riduzione nella dose dei farmaci che aumentano gli ormoni della tiroide,in modo da evitare i sintomi di un ipertiroidismo .
La dose piena di naltrexone, ha parecchie controindicazioni e avvertenze per l'uso in pazienti con disordini al fegato.Queste avvertenze furono istituite per via degli effetti collaterali al fegato rilevati in esperimenti coinvolgenti pazienti che assumevano 300 mg/die La dose di 50 mg/die non provoca apparentemente alterazioni dei valori del fegato e naturalmente e' ancora piu' sicura una dose molto piu' ridotta di soli 3-4,5 mg/die
Persone che hanno subito il trapianto di un organo e che stanno utilizzando farmaci immunosopressori,devono evitare di assumere ldn.


COME POSSO OTTENERE  LDN

LDN puo'essere prescritto oltre che dal neurologo dal proprio medico curante  ed essere preparato da una farmacia specializzata in preparazioni galeniche


Il naltrexone necessita di ricetta medica pertanto il medico deve rilasciare ricetta nel momento che viene deciso di utilizzare tale trattamento





Il naltrexone in dose maggiore di 50 mg e' stato in origine prodotto da Du Pont negli Stai Uniti  con il nome commerciale di ReVia. In Italia un prodotto simile ha il nome commerciale di Antaxone ed e' prodotto dalla Zambon(antaxone e' naltrexone cloridrato)

IMPORTANTISSIMO:

assicuratevi di specificare al farmacista che realizza la preparazione che non si vuole assolutamente un prodotto a formula di rilascio lento o sr(slow relise)

Verifiche fatte sull'osservazione dei pazienti hanno evidenziato che un rilascio non immediato di ldn nell'organismo inibisce l'azione dello stesso rendendone vana l'efficacia
Importantissimi sono anche gli eccipienti usati per produrre la capsula(filler),l'esperienza della farmacia del dott.Skip Lenz ha evidenziano che non deve assolutamente essere utilizzato carbonato di calcio,in quanto interferisce con l'assorbimento di LDN da parte dell'organismo
Viene raccomandato dal dott.Skip di utilizzare cellulosa microcristallina o avicel,lattosio(se non si e' intolleranti al lattosio) o eccipienti a base di saccarosio sempre in confezione a rilascio immediato

IMPORTANTE:assicurarsi di rivolgersi ad una farmacia che abbia una buona esperienza nelle preparazioni galeniche.

Il dott.Bihari ha rilevato che l'assunzione di capsule di naltrexone a basso dosaggio preparate da farmacie poco esperte nelle preparazioni galeniche di LDN erano la causa di molti fenomeni  avversi

DOSE CON FLACONCINI DELLA FARMACIA PIAZZAVILLARI
I flaconcini di sciroppo i ldn prodotti dalla farmacia Piazzavillari sono composti da:naltrexone 50 mg, sorbitolo 70%, metile p-ossibenzoato, propile p-ossibenzoato, acqua depurata il tutto in un  in flaconcino da 20 ml.Questo chiaramente significa che la concentrazione e' la meta'di quella di antaxone,pertanto la stessa procedura con la siringa da insulina sara' fatta considerando di aspirare il doppio della dose che si aspira con antaxone.(1 tacca corrisponde a 0,25 mg pertanto 1 mg corrisponde a 4 tacche)
1^sett. 8 tacche della siringa=2 mg
2^sett.10tacche della siringa=2.5 mg.


            3^sett.12 tacche della siringa(2volte 6 tacche)=3 mg.

              10^ sett.14 tacche della siringa(2 volte 7 tacche)=3,5 mg

            15^ sett.16 tacche della siringa(2 volte 8 tacche)=4 mg.

               25^ sett.18 tacche della siringa(2 volte 9 tacche)=4,5 mg.



Per il resto le modalita' sono le stesse,spruzzare in bocca e non iniettare,riporre in frigorifero chiuso il flaconcino una volta aperto.






COME PREPARARE LA DOSE CON ANTAXONE
Bottiglino da 50 mg di naltrexone(10 ml.) e
siringa da insulina  1 ml.(10 tacche da 0.1 ml)


Per procedere alla preparazione della dose  detta : fatta in casa,ci si deve procurare i flaconcini di antaxone liquido commercializzati dalla ditta Zambon e reperibili con ricetta medica in qualsiasi farmacia. La confezione contiene 10 flaconcini da 10 ml (50 mg.) di naltrexone  cloridrato  liquido. Occorre quindi disporre di un dispositivo in grado di calibrare la quantita' di naltrexone da prelevare dal flaconcino. E' pratica sicura e facile da realizzare quella utilizzando una siringa da insulina da 1 ml graduata in 10 tacche da 0.1 ml cadauna. Siccome la soluzione contenuta nel flaconcino e' al 5%(10ml  corrispondono a 50 mg) e siccome una tacca della siringa corrisponde a 0.1 ml=0.5 mg, se ne deduce che per avere la dose iniziale di 2 mg occorre aspirare 4 tacche dal flacone. Si procede quindi di sett. in sett. all' aumento graduale di una tacca fino ad arrivare alla dose max. di 9 tacche =4,5 mg. Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva consigliata:
 1^sett. 4 tacche della siringa=2 mg.
  2^sett.5tacche della siringa=2.5 mg.
3^sett.6 tacche della siringa=3 mg.
10^ sett.7 tacche della siringa=3,5 mg
15^ sett.8 tacche della siringa=4 mg.
25^ sett.9 tacche della siringa=4,5 mg.
Il  naltrexone deve essere spruzzato in bocca (non iniettato) quindi per maggior sicurezza una volta aspirato e' bene rimuovere l'ago dalla siringa. un flacone da 50 mg.(10ml) dura quindi per un periodo di 11 giorni a dose piena,per periodi superiori se la dose utilizzata e' inferiore. va quindi una volta aperto,richiuso e conservato in  frigorifero .chiaramente la dose indicata dal  dott.bihari di 4,5 mg e' la dose max. in modo da non ottenere risultato contrario,e'la dose che lui riteneva fondamentale e che tutti dovrebbero cercare di raggiungere. nella sm per i problemi di rigidita' e spasticita' viene consigliato a chi incorre in questi problemi e ne rileva l'aumento con l'assunzione di ldn, di non superare i 3 mg. sondaggi effettuati tra tutti gli utilizzatori di ldn sparsi per il mondo hanno accertato che anche a dosi minori(non inferiori comunque a 2 mg.) ldn funziona senza dare i problemi precedentemente descritti
ALTRI  PRODOTTI REPERIBILI IN ITALIA EQUIVALENTI AD ANTAXONE  SONO NARCORAL E NALOREX,ENTRAMBI SONO "NALTREXONE CLORIDATO". LA PROCEDURA E' UGUALE A QUELLA PER ANTAXONE .
IMPORTANTE
L'ORARIO D'ASSUNZIONE VA DALLE 21,30 ALLE 03,00 DEL MATTINO BISOGNA TENERE IN CONSIDERAZIONE IL FATTORE  ORA LEGALE DEL PERIODO ESTIVO,INFATTI QUANDO SI SPOSTA  L'OROLOGIO  UN'ORA AVANTI PER GUADAGNARE IN LUCE SOLARE AUTOMATICAMENTE SI DEVE RITARDARE L'ASSUNZIONE ALLE ORE 22,30
NEWS

 

- FARMACIA CAIROLI (Tutti i preparati galenici)
Del Dr. Buglioni FabrizioCorso Cairoli, 18
62100 Macerata
Tel.: 0733 232760
fax 0733 267035
Indirizzo e-mail: farmaciacairoli@virgilio.it

(sconto in base alla quantità di capsule richieste)

 NEWS

Pesaro-Urbino (PU): 
Farmacia Casinina Dr. Orazi Fabio 
Via Provinciale45 61020 Auditore PU 
Tel e Fax 0722-362512 e_mail casinina@farmacieufi.it 
 

Genzyme - Sclerosi multipla

Sclerosi multipla: Genzyme ha avviato la procedura di autorizzazione al commercio per Lemtrada negli Stati Uniti e in Europa


Genzyme, una sussidiaria di Sanofi, ha comunicato di aver depositato all’FDA ( Food and Drug Administration ) e all’EMA ( European Medicine Agency ), la domanda di autorizzazione al commercio per Alemtuzumab ( Lemtrada ) nella sclerosi multipla recidivante-remittente.

La domanda si avvale dei risultati di due studi clinici, CARE-MS I e II, nei quali Alemtuzumab ha dimostrato di essere superiore a Interferone beta-1a ( Rebif ). Alemtuzumab ha ridotto il rischio di recidive di sclerosi multipla in misura maggiore rispetto al farmaco di confronto.

In entrambi gli studi, della durata di 2 anni, Alemtuzumab è stato somministrato per via endovenosa al dosaggio di 12 mg per un totale di 8 giorni. Il primo ciclo di terapia consisteva in 5 giorni consecutivi, mentre il secondo ciclo di 3 giorni consecutivi, dopo 1 anno.
Rebif è stato invece somministrato per via sottocutanea 3 volte alla settimana, per ogni settimana, per 2 anni.

I più comuni eventi avversi associati ad Alemtuzumab osservati nel corso degli studi clinici di fase III, includevano: reazioni associate all'infusione e infezioni.
In alcuni pazienti sono stati riscontrati eventi avversi autoimmuni; la malattia tiroidea autoimmune è riscontrabile nel 20-30% dei pazienti e l’1-3% dei pazienti sviluppa trombocitopenia immune.

Alemtuzumab è un anticorpo monoclonale umanizzato già approvato per la terapia della leucemia linfocitica cronica, con i nomi commerciali di Campath e MabCampath.

Alemtuzumab ha come bersaglio la proteina CD52, presente sulla superficie del linfociti T e B; l’anticorpo monoclonale causa deplezione delle cellule T e B circolanti che si ritiene siano responsabili del processo infiammatorio alla base della sclerosi multipla.
L’effetto antinfiammatorio acuto di Alemtuzumab è seguito dalla comparsa di un pattern distintivo di ripopolamento delle cellule T e B che si mantiene nel tempo, con ribilanciamento del sistema immunitario, in modo da ridurre l’attività di malattia della sclerosi multipla.

Fonte: Genzyme, 2012

XagenaHeadlines2012

Sclerosi Multipla: dalla Germania uno studio sulle lesioni vascolari

Sclerosi Multipla: dalla Germania uno studio sulle lesioni vascolari

di A. Rasman

E' stato pubblicato sulla rivista medica Multiple Sclerosis Journal un interessante studio intitolato "La densità venosa periventricolare nella sclerosi multipla è inversamente associata con il numero delle lesioni in T2: uno studio di risonanza magnetica (MRI) a 7 Tesla".

Secondo alcuni ricercatori tedeschi, i danni alle venule nella sclerosi multipla erano stati descritti per la prima volta decenni fa. Oggi, le tecniche di risonanza magnetica (MRI) ad altissima intensità di campo magnetico pesate in T2* descrivono le vene cerebrali molto piccole in vivo con un grande dettaglio anatomico.

Il loro scopo era studiare con la risonanza magnetica (MRI) a 7 Tesla le alterazioni dell'aspetto dei piccoli vasi sanguigni perivenricolari in relazione al numero e alla distribuzione delle lesioni in T2 nella sclerosi multipla e nella sindrome clinicamente isolata in confronto con soggetti sani di controllo.

Gli autori hanno studiato con risonanza magnetica a 7 Tesla, 38 pazienti (di cui 16 con sclerosi multipla iniziale e sette con sindrome clinicamente isolata) e 22 controlli sani abbinati. Hanno quantificato la densità venosa periventricolare da un angoritmo di nuova concezione, che esprime il rapporto di "vene per regione di interesse" nonché "l'area vascolare periventricolare".

Lo studio ha dimostrato un significativo decremento della densità venosa nei pazienti con sclerosi multipla rispetto ai controlli sani. Le alterazioni venose erano già rilevabili nella sindrome clinicamente isolata e nella sclerosi multipla iniziale, anche se in misura minore. Densità venosa è correlata inversamente con il numero delle lesioni periventricolari e in tutto il cervello in T2. Inoltre, non hanno trovato alcuna indicazione per una congestione venosa cerebrale nella sclerosi multipla.

Al termine dello studio, secondo gli autori, la risonanza magnetica anatomica ad alta risoluzione spaziale pesata in T2* ha dimostrato alterazioni vascolari nelle fasi iniziali della sclerosi multipla, presumibilmente come parte di una diffusa emodinamica e di alterazioni metaboliche.

COMMENTO:
In questo nuovo studio le alterazioni vascolari sono presenti nella sclerosi multipla iniziale, ancora prima della progressione e della neurodegenerazione. L'ipoperfusione causata dal drenaggio collaterale dalla CCSVI potrebbe essere l'evento iniziale nella SM ?

Fonte: http://msj.sagepub.com/content/early/2012/06/25/1352458512451941

BENE FATECI MORIRE TUTTI.... cosi' vi togliete 63.000 pensieri

DA AISM

Scoperta una nuova variante genetica associata al rischio di riattivazione della SM in persone che interrompono il trattamento con natalizumab


25/06/2012




Lo studio della dottoressa Rossi, coordinato del dottor Diego Centonze dell’Università Tor Vergata e della Fondazione Santa Lucia di Roma, finanziato dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, ha scoperto una nuova variante del gene Akt associata a un maggior rischio di riattivazione della SM dopo interruzione del trattamento con natalizumab.



Il Natalizumab è un farmaco utilizzato per il trattamento delle forme di SM recidivante remittente (SMRR). Purtroppo un utilizzo a lungo termine del natalizumab è associato al rischio di sviluppo di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML), una grave infezione del sistema nervoso causata da un virus (detto JC). Per ridurre il rischio di sviluppare PML è stato proposto di limitare l’utilizzo del farmaco. Però in alcune persone si è visto che l’interruzione di natalizumab possa portare ad una riattivazione della malattia, in termini di ricadute e di nuove lesioni captanti il gadolinio, in genere da 3 a 6 mesi dall’interruzione del trattamento. Si pensa che questo effetto di ripresa della malattia dipenda da ondate di cellule del sistema immunitario, i linfociti T e B auotoreattivi, che entrano nel cervello. In genere il Natalizumab previene il passaggio nel cervello di queste cellule del sistema immunitario, e la loro sopravvivenza nel sangue periferico potrebbe essere implicata nella riattivazione della malattia dopo aver cessato il trattamento con il farmaco. La sopravvivenza di queste cellule del sistema immunitario è legata a meccanismi complessi che coinvolgono un sistema di “morte cellulare programmata” detta apoptosi, regolata da molti geni.



Gli autori propongono che differenze individuali nell’efficienza dei meccanismi di sopravvivenza di queste cellule immunitarie potrebbero spiegare perché alcuni pazienti hanno una riattivazione della malattia dopo sospensione del natalizumab. Gli autori hanno monitorato la conta e la composizione di leucociti nel sangue in 93 persone con SMRR trattate con natalizumab, 56 delle quali hanno interrotto il trattamento, e hanno analizzato le variazioni genetiche di geni associati all’apoptosi.



Il gene Akt è un gene centrale nella regolazione di molti processi tra cui la sopravvivenza e la proliferazione cellulare. Si è visto che la sua attivazione costitutiva determina una sopravvivenza cellulare con blocco dell’induzione dell’apoptosi. Lo studio ha identificato una variante genetica del gene Akt che risulta associata sia a un aumento di linfociti nel sangue e ad alterazioni nella loro composizione che al rischio di riattivazione della malattia dopo sospensione di natalizumab.



Gli autori suggeriscono che questa scoperta possa fornire utili informazioni per sviluppare terapie individuali in persone con SM per ridurre il rischio di effetti negativi collaterali derivati dall’interruzione di natalizumab.



A genetic variant of the anti-apoptotic protein Akt predicts natalizumab-induced lymphocytosis and post-natalizumab multiple sclerosis reactivation. Rossi S, Motta C, Studer V, Monteleone F, De Chiara V, Buttari F, Barbieri F, Bernardi G, Battistini L, Cutter G, Stüve O, Salvetti M, Centonze D. MultScler. 2012 May 10. [Epub ahead of print]

26/06/12

****LO STUDIO COSMO**** CCSVI/SM

domande interessanti poste da un utente di FACEBOOK:

tutti DEVONO SAPERE <quindi leggere e condividere>
DA ACHILLE:

****LO STUDIO COSMO****


**AISM riceve finanziamenti anche dalle case farmaceutiche?

SI! AISM riceve finanziamenti dalle case farmaceutiche.

**Quali sono le tappe dello studio?

Lo studio è stato suddiviso in tre tappe fondamentali:

una formazione accurata con certificazione finale dei medici sonologi che effettuano l’esame diagnostico, per garantire che l’esame venga svolto esattamente nello stesso modo da personale altamente qualificato;


hanno avuto accesso alla formazione pe CoSMo sonologi già altamente qualificati per esperienza e pubblicazioni precedentemente effettuate;


l’arruolamento dei pazienti e dei controlli sani per lo studio;


l’effettuazione e l’analisi degli esami diagnostici.

************************
DOMANDIAMO:

- CHI HA CERTIFICATO LA FORMAZIONE DEI SONOLOGI?


- CHI VERIFICA SE GLI ESAMI DIAGNOSTICI SONO STATI EFFETTUATI SECONDO IL METODO ZAMBONI?

******
N.B.
******
Prima di eseguire l'esame Ecodoppler per CCSVI è utile sapere
Indipendentemente dall'esame per la diagnosi di CCSVI l'EcoDoppler è un esame operatore dipendete. Ciò significa che soltanto operatori esperti in diagnostica vascolare assicurano una precisa e valida rappresentazione delle alterazioni vascolari; occore infatti una buona esperienza per l'esecuzione e l'interpretazione dei dati.

Per quanto riguarda la CCSVI, esistono dei precisi parametri da tenere in considerazione per poter formulare la diagnosi, oltre che ad una metodica da seguire per rilevarli correttamente. Se il medico che esegue l'esame non conosce il protocollo da seguire, o comunque non lo applica, ha una elevata probabilità di avere dei falsi negativi. Il protocollo in questione è quello suggerito dal Prof. Zamboni, scopritore della CCSVI che, fino a prova contraria, rimane uno dei maggiori esperti di questa patologia vascolare. Tale protocollo è stato accettato e pubblicato su riviste scientifiche del settore, stiamo quindi parlando di un protocollo diagnostico presente nella letteratura medico-scientifica.

La formazione del medico è un requisito fondamentale. Sconsigliamo di spendere del denaro per un EcoDoppler eseguito da un medico non informato sulla CCSVI e con un Ecodoppler non tarato per rilevare la presenza di reflussi sui distretti venosi profondi del collo; confrontandosi con una patologia sconosciuta molto probabilmente l'esito dell'esame risulterebbe inattendibile.

Accertarsi di persona che il medico al quale ci si affida conosca in maniera approfondita la CCSVI, e segua il protocollo Zamboni per la sua diagnosi. Chi non dovesse avere particolare urgenza, può attendere la pubblicazione dei centri ufficiali evitando malintesi dovuti a diagnosi errate.


www.ccsvi-sm.org/?q=node%2F16