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29/03/16
23/03/16
22/03/16
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video importante
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MUTAZIONE GENETICA COLLEGA VITAMINA D E SCLEROSI MULTIPLA
Una variante genetica rara che provoca livelli ridotti di vitamina D sembra essere direttamente collegato alla sclerosi multipla, dice uno studio dell'Università di Oxford.
Hanno sequenziato il genoma di 43 persone selezionate da famiglie con quattro o più membri affetti da SM.
Il team ha confrontato i cambiamenti del DNA che hanno trovato con il DNA di banche dati esistenti, e ha individuato una variazione importante del gene CYP27B1: quando le persone ereditano due copie di questo gene sviluppano una forma genetica di rachitismo - una malattia causata da carenza di vitamina D.
Se invece si eredita solo una copia del gene mutato CYP27B1, questo colpisce un enzima chiave che porta le persone con esso avere bassi livelli di vitamina D.
I ricercatori hanno inoltre analizzato i geni di oltre 3.000 famiglie di genitori non affetti da SM ma con un bambino malato di Sclerosi Multipla e hanno trovato 35 genitori con una variazione genetica, e nel 100% di questi 35 casi il bambino con Sclerosi Multipla aveva ereditato la versione mutata del gene.
Link allo studio pubblicato: http://
Pari opportunità alla disabilità: I benefici per Invalidità Civile
Lavoro per i disabili, dai fondi europei 700mila euro a Pisa
TEST DI PERMEABILITA' INTESTINALE
20/03/16
GILENYA E.....
Gilenya, un farmaco per la sclerosi multipla recidivante-remittente: nuove raccomandazioni per minimizzare i rischi di una rara infezione cerebrale e un tipo di tumore della pelle
Poiché le cellule T sono coinvolte nella lotta alle malattie e alle infezioni, i pazienti trattati con Gilenya possono avere un alto rischio di sviluppare infezioni e malattie, incluse la leucoencefalopatia multifocale progressiva e alcuni tipi di tumore.
Sono stati riportati 17 casi sospetti di PML in pazienti trattati con Gilenya e precedentemente trattati con Natalizumab.
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L’EMA ora ha raccomandato che i pazienti devono essere valutati prima e durante il trattamento con Gilenya per permettere una precoce identificazione dei segni e dei sintomi che potrebbero essere collegati alla leucoencefalopatia multifocale progressiva o al carcinoma basocellulare e trattare i pazienti di conseguenza.
Mezzo di.contrasto e...
EMA: rivalutazione dei mezzi di contrasto a base di Gadolinio utilizzati nelle scansioni di risonanza magnetica - Evidenze di accumulo di Gadolinio nel tessuto cerebrale
L’EMA ( European Medicines Agency ) ha avviato una revisione del rischio di deposito di Gadolinio nel tessuto cerebrale di pazienti sottoposti a scansioni di risonanza magnetica ( RMN ) in seguito all'uso di mezzi di contrasto a base di Gadolinio.
I mezzi di contrasto a base di Gadolinio sono medicinali a uso diagnostico che possono essere somministrati ai pazienti prima o durante le scansioni di risonanza magnetica per consentire ai medici di ottenere migliori immagini di organi e tessuti.
Dopo la somministrazione, i mezzi di contrasto a base di Gadolinio sono principalmente eliminati attraverso i reni, ma studi indicano che depositi di Gadolinio possono accumularsi in alcuni tessuti corporei, compresi fegato, reni, muscoli, pelle e ossa.
Recentemente, alcune pubblicazioni scientifiche hanno riportato che i mezzi di contrasto a base di Gadolinio si accumulano anche nel tessuto cerebrale.
Nel mese di gennaio 2016, il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza ( PRAC ) dell’EMA ha valutato queste pubblicazioni.
Sebbene non siano stati segnalati finora effetti avversi correlati al deposito di Gadolinio nel cervello, il Comitato condurrà una valutazione approfondita del rischio di depositi cerebrali e della sicurezza complessiva di questi prodotti.
I mezzi di contrasto a base di Gadolinio contengono Gadolinio, che è utilizzato come intensificatore di contrasto per rendere i tessuti corporei più visibili alla scansione.
Questa rivalutazione riguarda i mezzi di contrasto a base dei seguenti principi attivi: Acido Gadobenico, Gadobutrolo, Gadodiamide, Acido Gadopentetico, Acido Gadoterico, Gadoteridolo, Gadoversetamide e Acido Gadoxetico.
Continua qui:
www.farmacovigilanza.net/articolo/ema-rivalutazione-dei-mezzi-di-contrasto-a-base-di-gadolinio-utilizzati-nelle-scansioni-di-risonanza-magnetica-evidenze-di-accumulo-di-gadolinio-nel-tessuto-cerebrale
NEURITE OTTICA....
Neurite ottica nei pazienti con sclerosi multipla: effetti neuroprotettivi dalla Fenitoina, un farmaco antiepilettico
La Fenitoina ( Dintoina ), un farmaco per l’epilessia, può esercitare effetti neuroprotettivi nella neurite ottica, comunemente osservata nei pazienti con sclerosi multipla.
Nello studio di fase 2, randomizzato e controllato con placebo, in doppio cieco, i ricercatori hanno studiato i potenziali effetti neuroprotettivi della Fenitoina attraverso l'inibizione dei canali del sodio nei pazienti con neurite ottica acuta demielinizzante che si erano presentati in due ospedali universitari nel Regno Unito.
Il campione di 86 partecipanti, di età compresa tra 18-60 anni, con insorgenza di neurite ottica nelle 2 settimane precedenti.
Gli studi preclinici avevano mostrato che gli inibitori dei canali del sodio voltaggio-dipendenti possiedono effetti neuroprotettivi a concentrazioni terapeutiche.
Altri farmaci inibiscono i canali del sodio voltaggio-dipendenti, tra questi la Carbamazepina e la Lamotrigina, ma la Fenitoina presenta il vantaggio di raggiungere concentrazioni terapeutiche in modo rapido.
In un precedente studio ( Lancet Neurology 2010 ) erano stati esaminati gli effetti della Lamotrigina, un inibitore dei canali del sodio, senza riscontrare evidenza di rallentamento della atrofia cerebrale. Tuttavia, il trattamento protratto oltre 2 anni aveva mostrato, rispetto al placebo, un dimezzamento del tasso di peggioramento della velocità di marcia.
CONTINUA QUI:
www.neurologiaonline.net/articolo/neurite-ottica-nei-pazienti-con-sclerosi-multipla-effetti-neuroprotettivi-dalla-fenitoina-un-farmaco-antiepilettico
Neurologia
I farmaci per il diabete Metformina e Pioglitazone riducono l’infiammazione nei pazienti con sclerosi multipla e sindrome metabolica
I farmaci per il diabete, Metformina e Pioglitazone, sembrano avere effetti antinfiammatori benefici nei pazienti con sclerosi multipla e sindrome metabolica.
L'incidenza della sclerosi multipla e di altre malattie autoimmuni è aumentata nel Mondo Occidente e si ritiene che lo stile di vita e i fattori ambientali possano svolgere ruoli maggiori rispetto a quelli genetici nell’insorgenza di queste patologie.
E’ stato anche riscontrato un aumento parallelo dell'obesità, che è considerato essere in gran parte causato dalla vita sedentaria e dalla alimentazione.
Sembra esserci un collegamento tra obesità e malattie autoimmuni.
Per verificare l’ipotesi è stato condotto uno studio di coorte prospettico per valutare se l'uso di Metformina o Pioglitazone, due farmaci antidiabetici, possa ridurre l’attività di malattia nella sclerosi multipla e i marker infiammatori nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente e sindrome metabolica.
Il campione di studio comprendeva 50 pazienti obesi ( indice di massa corporea [ BMI ] di 30 o superiore ) con sclerosi multipla e con sindrome metabolica.
Venti pazienti hanno ricevuto Metformina alla dose da 850 a 1500 mg/die, 10 hanno ricevuto Pioglitazone alla dose da 15 a 30 mg/die; il gruppo controllo era costituito da 20 pazienti ( senza trattamento ).
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www.neurologia.net/articolo/i-farmaci-per-il-diabete-metformina-e-pioglitazone-riducono-linfiammazione-nei-pazienti-con-sclerosi-multipla-e-sindrome-metabolica
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IMPORTANTE LETTURA Il Prof. Giuseppe Di Bella
Il Prof. Giuseppe Di Bella: le multinazionali manipolano la sanità e almeno il 50% dei dati medici è corrotto. E’ FINITA LA LIBERTÀ DI CURA E DI RICERCA!
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La sclerosi multipla
E' una malattia della prima età adulta, che si manifesta perlopiù tra i 29 e i 33 anni, anche se in assoluto può comparire tra i 10 e i 59 anni, ed è diffusa a livello mondiale con frequenze d'incidenza variabili a seconda delle regioni considerate.
Come per molte malattie autoimmuni, la condizione è più comune nel sesso femminile, con un rapporto di circa 3 a 1 rispetto ai maschi. Nei bambini il rapporto di incidenza è maggiore, mentre negli individui con un'età superiore ai 50 anni, la malattia colpisce maschi e femmine in proporzioni quasi equivalenti.
esperti di vitamina D
video : www.youtube.com/
Cure NATURALI E...
www.cure-naturali.it/
«SCLEROSI MULTIPLA
ESISTE LA MEDICINA FUNZIONALE ANTITESI DI QUELLA ALLOPATICA, MOLTI PAZIENTI E MEDICI NEMMENO SANNO CHE ESISTE.
®Achille D »
Nutrizione Vegetariana
#Quali sono i vantaggi di un’alimentazione latto-ovo vegetariana o vegana dopo i 60 anni?
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www.vegolosi.it/news/