27/06/16

Inps: Nuovo incentivo per l’assunzione di lavoratori disabili

Dal 1 gennaio 2016 è previsto un nuovo incentivo economico a favore dei datori di lavoro per l’assunzione delle persone disabili. Il beneficio è stato inserito nel Jobs Act.
Da quest’anno è l’Inps a gestire gli incentivi per l’assunzione dei disabili e con una circolare pubblicata il 13 Giugno, fornisce le indicazioni operative per quanto riguarda i datori di lavoro che intendono usufruire di questo incentivo. La domanda per l’autorizzazione al beneficio deve essere trasmessa all’Inps, attraverso apposite procedure telematiche.
A chi spetta
L’incentivo può essere utilizzato per l’assunzione delle seguenti categorie di lavoratori:
lavoratori disabili che abbiano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79 %;
lavoratori disabili che abbiano una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67 e il 79 %;
lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 %.
L’incentivo riguarda le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni a tempo indeterminato di un rapporto a termine, anche a tempo parziale, decorrenti dal 1° gennaio 2016.
Rapporti Incentivati
Lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 %. L’incentivo può essere inoltre riconosciuto - per tutta la durata del contratto - anche per le assunzioni a tempo determinato, purché tali rapporti abbiano una durata non inferiore a dodici mesi.
L’incentivo spetta anche per:
rapporti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro;
rapporti di lavoro a domicilio qualificati come rapporti di lavoro subordinato in cui la prestazione lavorativa viene svolta presso il domicilio del lavoratore o in un altro locale di cui abbia disponibilità;
assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione, sia nell’ipotesi in cui l’invio in missione sia a tempo determinato che nelle ipotesi in cui sia a tempo indeterminato.
Misura e durata
La misura del beneficio varia in base alle caratteristiche del lavoratore assunto e del rapporto di lavoro instaurato:
per i lavoratori disabili assunti a tempo indeterminato che abbiano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79 % l’incentivo è pari al 70 % della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali;
per i lavoratori disabili che abbiano una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67 e il 79 % la misura dell’incentivo è, invece, pari al 35 % della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali;
per i lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 %, l’incentivo è pari al 70 % della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.
Anche la durata del beneficio varia in base alle caratteristiche del lavoratore assunto e alla tipologia di rapporto di lavoro instaurato:
in caso di assunzione a tempo indeterminato di lavoratori disabili che abbiano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79 %così come per le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori disabili che abbiano una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67 e il 79 % l’incentivo spetta per trentasei mesi;
per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 %, l’incentivo spetta per sessanta mesi; nelle ipotesi di assunzione a tempo determinato, l’incentivo spetta per tutta la durata del rapporto, fermo restando che, ai fini del riconoscimento dell’incentivo, questi deve avere una durata non inferiore a dodici mesi.
Per ulteriori informazioni: Circolare Inps N.99 CONTINUA QUI:  www.fondazioneserono.org/disabilita/ultime-notizie-disabilita/inps-nuovo-incentivo-lassunzione-lavoratori-disabili/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=facebook&utm_campaign=rss

21/06/16

Inps , invalidità civile e sclerosi multipla

L’INPS diffonde la Comunicazione tecnico scientifica per l'accertamento della disabilità legata alla SM

La sclerosi multipla è una malattia caratterizzata da molti e diversi sintomi, da fasi alterne di andamento che possono vedere periodi di progressione o regressione della malattia. Ecco perché la valutazione degli stati invalidanti della malattia non è semplice né univoca. Per questo motivo è stato stilato un documento grazie al quale la valutazione della condizione della persona affetta da SM ai fini del riconoscimento non solo dell’invalidità civile, ma anche delladisabilità   lavorativa (vedi legge 68/99), sarà più snella. 

Il documento a disposizione dell’Inps - diffuso presso tutte sue unità operative - è la €˜Comunicazione tecnico scientifica per l’accertamento degli stati invalidanti correlati alla SM‑¬, elaborata insieme al supporto dell’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). Con esso il medico dell’INPS che fa parte della commissione, avrà quindi una sorta di linee guida nella stima delle condizioni della persona affetta da sclerosi multipla: un supporto alla valutazione della disabilità a livello medico legale, ovvero il riconoscimento dell’invalidità , dello stato di handicap in base alla Legge 104, della disabilità a fini lavorativi ai sensi della L.68/99.

Questa Documentazione si affianca, dunque, alle Linee guida INPS per l’accertamento degli stati invalidanti.
La particolarità della SM è che nell’atto della sua valutazione, la commissione si trova di fronte a una grande complessità , dovuta ai molti sintomi che la caratterizzano. Lo strumento principale per la valutazione degli stati invalidanti nella SM è la scala clinica EDSS (Expanded Disability Status Scale) che trova utilizzo diffuso nella SM per valutare la disabilità neurologica, prevedendo un punteggio che va da 0 (esame neurologico normale) a 10 (che corrisponde al decesso). Da un EDSS > 4 in su, i disturbi della deambulazione diventano preponderanti nel definire il livello di disabilità , portando ad €˜oscurare‑¬ eventuali altri disturbi significativi. La scala EDSS tende infatti ad enfatizzare le ripercussioni sulla deambulazione e a sottovalutare i disturbi cognitivi, la fatica primaria sia mentale che fisica, il dolore neuropatico e la funzionalità degli arti superiori, ma anche ad esempio gli effetti collaterali dei farmaci. 

Si tratta molte volte di sintomi di difficile quantificazione (il dolore o la stanchezza sono difficilmente misurabili) e che alternano la loro evoluzione con fasi di peggioramenti o remissioni. 
Poiché quindi nelle commissioni non è presente necessariamente un neurologo, e che la valutazione è fatta in tempi molto brevi, si capisce come per questa patologia sia necessario tracciare una sorta di linee guida per una valutazione corretta. 

Per approfondire:
La Comunicazione tecnico scientifica per l’accertamento degli stati invalidanti correlati alla SM(pdf) 
Linee guida INPS per l’accertamento degli stati invalidanti


www.disabili.com/legge-e-fisco/articoli-legge-e-fisco/27654-invalidita-civile-e-sclerosi-multipla-un-documento-aiuta-nella-valutazione-#.UTiIwceNaMU.twitter

15/06/16

Vit D ALIMENTAZIONE

La vitamina D negli alimenti
Buone fonti alimentari di vitamina D sono:
il pesce e gli oli che esso contiene, in particolare
trota,
sogliola,
sgombro,
salmone,
pesce spada,
storione,
tonno e sardine;
le uova, soprattutto il tuorlo;
il latte,
il burro;
il fegato e i grassi animali, come quelli contenuti nelle carni di pollo, di anatra e di tacchino;
corn flakes e cereali e le verdure verdi ne sono ugualmente ricchi.

*Fabbisogno giornaliero di Vitamina D*
Il dosaggio di vitamina D giornaliero varia da persona a persona e dipende anche dall'esposizione ai raggi solari, che ne incrementa la sintesi e l'assorbimento attraverso il colesterolo.
Se una persona segue già di per sé una dieta ricca di vitamina D ed espone la pelle a circa un quarto d’ora di raggi solari al giorni, circa 400 UI quotidiani sono sufficienti.
In altri casi, ovvero patologie, carenze, impossibilità di esporsi al sole, la dose di vitamina D da assumere potrebbe anche essere maggiore, compresa cioè tra 1.000 e 2.000 UI.
I 10 alimenti più ricchi di Vitamina D
Olio di fegato di merluzzo
Sgombro
Anguilla
Trota
Salmone affumicato
Pesce spada
Sgombro o maccarello
Storione, affumicato
Uova di pesce
Uovo.