15/07/19

Donne in gravidanza... IN GRAVIDANZA #nonPUOI

In gravidanza NON PUOI :
1) Fare la tinta;
2) Ingerire alcune erbe;
3) Mangiare certi cibi;
4) Assumere farmaci;
5) Fare ricostruzione unghie;
6) Far attenzione a non toccare le feci del gatto;
7) non puoi applicarti creme o spray contro le zanzare;
8) mangiare frutta e verdura senza lavarli benissimo;
8) bere aloe e certi sciroppi per la tosse.
9) non puoi bere alcool e fumare
10) Non puoi stare a contatto con chi si è appena vaccinato con vaccini a virus vivi !!!.

Però ...nessunissimo problema ti puoi vaccinare e far MORIRE il tuo bimbo ancora nel grembo o poco dopo la nascita o garantirgli problemi A VITA ! .
......

Nessun problema vai pure tranquilla. Ascolta pure il tuo medico ed il tuo ginecologo.
Al massimo il tuo bambino MORIRA' ...che vuoi che sia 😑.
Poi ditemi... a soli 60 giorni è già previsto il primo vaccino per la pertosse ....quindi questo vaccino in gravidanza sarebbe solo per i primi 60 giorni ?!
E nei primi 60 giorni il vostro neonato non lo tenete forse a casa , dove dovrebbe contrarla la pertosse ?!.
Sarebbe allora più saggio impedire le visite per quei giorni se proprio avete queste paturnie, piuttosto che vaccinarvi in gravidanza e rischiare la vita del vostro bambino .
A questo ci avete pensato ?! ...PECORE.

#AlessiaAlessia

02/07/19

Ecco come dire NO ai rischi del.....

Uscito dall'Asl sani e salvi... Praticamente l'ho asfaltato.. Il Cartello non l'ha visto subito ma mentre chiudeva la porta 😂 e ma lei viene all'asl con un cartello del genere?? Io: veramente ci vado in giro tutti i giorni...E ma io... Io cosa??? Domanda : Esistono i danneggiati da vaccino si o no?? Sono sicuri i vaccini attuali si o no??? Che cos'è la legge 210 e la 229 ?? I vaccini emettono a distanza di settimane virus nell'ambiete si o no?? Praticamente balbettava!!! E uscito fuori con le lacrime agli occhi dicendomi che gli dispiace per quello che mi è successo.. Io gli faccio... Dottore lei mente sapendo di mentire!! Si metta la mano sulla coscienza.. Quanti bambini sta rovinando dentro Questo squallido studio? Gli faccio lei ha figli? Non sono domande appropriate.. Io.. Mica le ho chiesto se ha l'amante!! Io: Vaccinate senza pietà senza informare i poveri genitori ignari a quello che possono andare incontro!! Spero che non mi chiamate più!! Lui : certo fino a 18 anni.. Io : allora l'hanno prossimo il cartello l'ho metterò anche davanti!!


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Ictus, le ultime novità terapeutiche e il piano d'azione europeo


Più tempo a disposizione per il trattamento dell'ictus. Una novità scientifica di cui si è discusso al congresso dell'European Stroke Organisation (ESO) di Milano (22-24 maggio). In alcuni casi infatti la terapia trombolitica può essere somministrata fino a 9 ore dopo la comparsa dei sintomi dell'ictus, mentre oggi si interviene entro 4,5 ore con farmaco trombolitico o entro 6 con trombectomia meccanica al fine di aumentare le possibilità di recupero e limitare le conseguenze disabilitanti causate dall'ictus cerebrale. «L'efficacia della terapia dipende dal tempo. È stato dimostrato che la mortalità, il rischio di emorragie intracraniche e le disabilità permanenti diminuiscono in maniera significativa ogni 15 minuti giocati in anticipo sull'ictus» conferma Danilo Toni, del Policlinico Umberto I di Roma. Nel corso del congresso si è posta l'attenzione sui 7 campi inseriti nel Piano di Azione per l'Ictus in Europa 2018-2030: prevenzione primaria, organizzazione dei servizi, gestione dell'ictus acuto, prevenzione secondaria con follow-up organizzato, riabilitazione, valutazione degli esiti e della qualità dei servizi, la vita dopo l'ictus. Si stima che nell'Unione Europea ci sarà un aumento del 34% del numero totale di eventi cerebrovascolari acuti entro il 2035. In Italia, l'ictus colpisce circa 150.000 persone e le donne sono le più colpite, soprattutto in caso di diabete o di presenza di fattori di rischio, come il fumo. Si calcola che una donna su 5 avrà un ictus nel corso della vita, mentre per gli uomini la proporzione è di uno su sei. Disuguaglianza di genere che si conferma per quanto riguarda l'accesso alle cure, la dimensione organizzativa nel post-ictus, ma anche nell'ambito lavorativo, peggiorando in caso di carriera accademica. Quest'ultimo è un argomento molto sentito dall'Osservatorio Ictus Italia, ma anche dall'ESO che nel 2014 ha eletto la prima Presidente donna della sua storia, Valeria Caso dell'Ospedale Misericordia di Perugia, la quale ha fatto sì che la percentuale di donne aderenti alla società aumentasse dal 31% nel 2014 al 40% nel 2017. Alla luce di tutto questo, è fondamentale fare in modo che ci siano informazioni sull'ictus specifiche per le donne in merito a prevenzione, fattori di rischio modificabili e cure, ma anche che si portino avanti tutte le azioni volte a sensibilizzare la popolazione. «Riteniamo necessario favorire una maggiore consapevolezza sulle problematiche legate all'ictus a livello istituzionale, sanitario-assistenziale, scientifico-accademico e sociale, in particolare sulle modalità di prevenzione e di cura di questa devastante malattia» dichiara Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Onlus.