Le informazioni qui riportate Hanno solo un fine illustrativo: NON costituiscono e NON provengono né da prescrizione né da consiglio medico, rivolgersi SEMPRE e comunque al PROPRIO MEDICO NB: L'ADMI ritiene i propri lettori persone ragionevoli e dotate di senso della misura. I vostri commenti VERRANNO INSERITI dopo controllo, in caso Si riserva la facoltà di cancellare commenti di CATTIVO GUSTO e/o OFFENSIVI
INCHIESTA | documenti espongono esperimenti biologici statunitensi sui soldati alleati in Ucraina e Georgia
Mentre gli Stati Uniti stanno pianificando di aumentare la loro presenza militare nell’Europa orientale per “proteggere i loro alleati contro la Russia”, i documenti interni mostrano cosa significhi concretamente la “protezione” americana.
Il Pentagono ha condotto esperimenti biologici con un esito potenzialmente letale su 4.400 soldati in Ucraina e 1.000 in Georgia. Secondo i documenti trapelati, tutte le morti di volontari dovrebbero essere segnalate entro 24 ore (in Ucraina) e 48 ore (in Georgia).
Entrambi i paesi sono considerati i partner statunitensi più fedeli nella regione con una serie di programmi del Pentagono implementati nel loro territorio. Uno di questi è il programma di impegno biologico della Defense Threat Reduction Agency (DTRA) da 2,5 miliardi di dollari che include la ricerca su agenti biologici, virus mortali e batteri resistenti agli antibiotici in fase di studio sulla popolazione locale.
Progetto GG-21: “Tutte le morti dei volontari saranno tempestivamente segnalate”
Il Pentagono ha lanciato un progetto della durata di 5 anni con una possibile estensione fino a 3 anni, nome in codice GG-21: “Infezioni da artropodi e zoonosi tra il personale militare in Georgia”. Secondo la descrizione del progetto, verranno prelevati campioni di sangue da 1.000 reclute militari al momento dell’esame fisico della loro registrazione militare presso l’ospedale militare georgiano situato a Gori.
I campioni saranno testati per gli anticorpi contro quattordici agenti patogeni:
- Bacillus antracis
- Brucella
- virus CCHF
- Coxiella burnetii
- Francisella tularensis
- Hantavirus
- specie Rickettsia
- Virus della tubercolosi
- Specie Bartonella
- specie Borrelia
- specie Ehlrichia
- Specie Leptospira
- Salmonella typhi
- WNV
La quantità di prelievo di sangue sarà di 10 ml. I campioni saranno conservati a tempo indeterminato presso l’NCDC (Lugar Center) o l’USAMRU-G e potrebbero essere inviate alla sede centrale di WRAIR negli Stati Uniti per futuri studi di ricerca. Il Walter Reed Army Institute of Research (WRAIR) è la più grande struttura di ricerca biomedica amministrata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. I risultati delle analisi del sangue non saranno forniti ai partecipanti allo studio.
Tale procedura non può causare la morte. Tuttavia, secondo il rapporto del progetto, “tutti i decessi di volontari verranno tempestivamente segnalati (di solito entro 48 ore dalla notifica del PI)” al Georgian Military Hospital e al WRAIR.
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microtubuli di ossido di grafene visti al microscopio ottico
Sempre più ricercatori hanno il coraggio di esaminare il contenuto delle fiale di vaccinazione al microscopio.
Di recente, il medico argentino Marcelo Dignani si è unito alla causa e ha registrato ciò che ha osservato con il suo vecchio microscopio.
Nel suo video, il medico spiega che, senza dubbio, si possono vedere microtubuli e maglie di grafene e, hanno confermato i ricercatori spagnoli di La Quinta Columna , avverte che questo è tossico.
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grazie ai “vaccini” covid, il tasso di cancro dei militari è più che TRIPLICATO
“Posso condividere con voi dall’avvocato Thomas Renz che il numero di diagnosi di cancro nel sistema DMED militare è passato da una media di 5 anni (2016-2020) di 38.700 all’anno a 114.645 nei primi 11 mesi del 2021. Si tratta di un campione di popolazione prevalentemente giovane”.
Leggi Anche: UK, I nati morti e i decessi di neonati hanno raggiunto “livelli critici” e i casi di cancro ovarico sono ai massimi storici: la colpa è dei vaccini Covid-19?
“A differenza di VAERS, dove gli oppositori possono suggerire che chiunque può presentare un caso sospetto di reazione avversa, questo è compilato da medici militari e quantifica ogni singolo codice ICD nell’esercito per la fatturazione tri-care di Humana. Questa è la popolazione definitiva definita e finita con un’eccellente sorveglianza”.
CONTINUA: https://www.databaseitalia.it/atto-di-guerra-grazie-ai-vaccini-covid-il-tasso-di-cancro-dei-militari-e-piu-che-triplicato/
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28/01/22
Rimborsi - Re Start 26/01/2022
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27/01/22
ABROGATE TUTTE LE LEGGI - 31 GENNAIO 2022 - Edoardo Dini
VITTORIAAAA !! "ABROGATE TUTTE LE LEGGI" 31 GENNAIO 2022 -
Edoardo
Dini
LINK IMPORTANTE
https://www.youtube.com/watch?v=njKtPFrEl54
GUARDA
ANCHE:
https://www.youtube.com/watch?v=bRlF7bhyVfU&t=160s
https://www.youtube.com/watch?v=5PQu1meOSpw&t=123s
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lettera aperta
26/01/22
documento importantissimo
UESTO
E' IL LINK DEL COMITATO https://www.ecsel.org/cieb/
QUESTO
E' IL LINK PDF DEL DOCUMENTO APPENA
LETTO https://www.ecsel.org/.../upl.../2022/01/V-Parere-CIEB-2.pdf
DIFFONDETE OVUNQUE QUESTO ATTO DI INCRIMINAZIONE DEL GOVERNO ITALIANO
GRAZIE E FORZA, BASTA ADESSO, BASTA.
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25/01/22
LIVE
QUESTA E’ LA NOSTRA
ITALIANOTTA
https://www.facebook.com/gianluigi.paragone/videos/609495210154763
GRAZIE -
Gianluigi
Paragone
..non sarà prorogato"
Sileri: "Ecco perché lo stato d'emergenza non sarà prorogato"
25 Gennaio 2022 - 16:37
Si avvicina la svolta? Il sottosegretario alla Salute afferma che, con i contagi in diminuzione, non è necessario cambiare il sistema dei colori. Poi la notizia: lo stato d'emergenza non sarà rinnovato dopo il 31 marzo
VA BE STIAMO A VEDERE COSA SUCCEDERA'...MA'
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Sara Cunial SIAMO TUTTI CON TE
Draghi, Speranza & C. non fanno votare Sara Cunial ma vogliono i voti di…
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Canale Assemblea - vediamo in che mani finiamo OGGI
LIVE
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Covid, domande e risposte
Una ulteriore settimana prima del nuovo tampone., altrimenti l’isolamento finirà dopo 21 giorni, in assenza di sintomi. Risponde il dottor Martelloni
di LISA CIARDI
Articolo Contagi Covid in Toscana, i dati del 25 gennaio: 13.810 nuovi casi, 27 mortiArticolo Covid Toscana, come circola il virus nella regione: l'andamento nei comuniArticolo Covid, domande e risposte. 'Ho ricevuto due Qr code. Cosa devo fare?'Articolo Vaccini Covid, a Sesto Fiorentino apre al pubblico l’hub di Eli Lilly dal 31 gennaio
Firenze, 25 gennaio 2022 -
Continua la rubrica creata dal nostro giornale per rispondere ai dubbi e alle domande dei lettori in merito alle procedure legate al Covid, fra tempistiche dei vaccini, durata delle quarantene e rilascio del ‘green pass’.
link: https://www.lanazione.it/cronaca/covid-domande-risposte-1.7285116
A rispondere ai quesiti è oggi il dottor Massimo Martelloni, medico legale e consigliere dell’Ordine dei medici di Firenze.
Buonasera, ho effettuato ieri il tampone molecolare dopo i 10 giorni dal primo tampone positivo – ci scrive Alessandra - e anche quest’ultimo è risultato positivo.
La domanda è: quando posso ripetere un tampone in farmacia?
Posso rifarlo dopo tre giorni?.
"I tamponi – risponde il dottor Martelloni - andrebbero fatti quando sono raccomandati dai medici, questo anche per evitare di intasare le infrastrutture sanitarie, al momento travolte da una vera e propria ondata di richieste.
In caso di positività è necessario rimanere a casa in isolamento per almeno 10 giorni dall’inizio dei sintomi, oppure, se nonsi presentano sintomi, da quando è stato eseguito il tampone.
Al termine dei 10 giorni (di cui almeno tre senza sintomi) il medico può richiedere un tampone di controllo.
Nei casi nei quali, come il suo, il tampone al decimo giorno dovesse risultare positivo, si dovrà continuare l’isolamento e si potrà ripetere il tampone dopo ulteriori sette giorni, sempre su indicazione del medico/autorità sanitaria.
Se anche questo tampone dovesse risultare positivo, il periodo di isolamento avrà termine ’dopo almeno 21 giorni dall’esordio dei sintomi (o dall’esecuzione del tampone, se asintomatico) di cui almeno sette senza sintomi’.
Per ’sintomi’ in questi casi il Ministero della Salute non considera la perdita/alterazione dell’olfatto e del gusto, che possono durare molto a lungo a seguito dell’infezione".
link originale: https://www.lanazione.it/cronaca/covid-domande-risposte-1.7285116
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Dr. Massimo Pietrangeli
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Segnalazioni reazioni avverse
Come segnalare:
E' possibile effettuare una segnalazione di sospetta reazione avversa secondo una delle seguenti modalità:
compilando la scheda di segnalazione di sospetta reazione avversa e inviandola al Responsabile di farmacovigilanza della propria struttura di appartenenza via e-mail o fax
o direttamente online sul sito VigiFarmaco seguendo la procedura guidata
Sarà cura del Responsabile di farmacovigilanza procedere alla registrazione e/o validazione delle segnalazioni nella Rete Nazionale di farmacovigilanza dell’AIFA connessa a EudraVigilance, la banca dati europea di raccolta delle ADR gestita dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA).
In alternativa la segnalazione di sospetta reazione avversa può essere comunicata al Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) del medicinale che si sospetta abbia causato la reazione avversa.
Le schede di segnalazione per Operatore Sanitario e Cittadino sono disponibili nella sezione Modulistica.
La sospetta reazione avversa può essere segnalata anche a seguito di assunzione di prodotti a base di piante officinali e integratori alimentari e di dispositivi medici. Di seguito si rimanda ai siti delle Istituzioni competenti e alle relative schede:
Segnalazione di sospette reazioni avverse da prodotti a base di piante officinali e integratori alimentari
per segnalare on line collegarsi al sito vigierbe
Segnalazione di sospette reazioni avverse da dispositivi medici
FAQ per la gestione delle segnalazioni
Eventuali ulteriori informazioni sulla gestione delle segnalazioni di sospette reazioni avverse sono disponibili nel documento "FAQ per la gestione delle segnalazioni nell’ambito della Rete Nazionale di Farmacovigilanza”, disponibile nella sezione Modulistica.
MODULI:
https://www.aifa.gov.it/moduli-segnalazione-reazioni-avverse
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24/01/22
Riforma della sanità in Sardegna, l'intervento di Claudia Zuncheddu
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23/01/22
Nuove evidenze sul ruolo del virus Epstein-Barr nella sclerosi multipla
Pubblicato sulla rivista Science uno studio condotto da un team della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston, guidato dal Prof. Ascherio. Tutti i dettagli della ricerca
Ad oggi non si conosce una singola causa che porti all’insorgenza della sclerosi multipla. Si ritiene che la malattia sia causata da una combinazione di fattori, tra cui il background genetico, il sesso, l'ambiente, il fumo, la vitamina D e in generale lo stile di vita di un individuo.
Tra i virus studiati come possibile concausa della sclerosi multipla, c’è il virus di Epstein-Barr (EBV), sul quale sono stati già condotti diversi studi approfonditi, anche se stabilire una relazione causale tra il virus e la malattia è difficile perché l'EBV infetta circa il 95% delle persone adulte e al momento non c'è modo di evitare l'infezione.
Uno studio appena pubblicato sulla rivista Science è stato condotto da un gruppo di ricercatori della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston, USA, coordinato dal Prof. Alberto Ascherio, professore di epidemiologia e nutrizione presso la Harvard Chan School.
In particolare, i ricercatori hanno cercato di capire se il virus possa essere considerato un fattore scatenante per la sclerosi multipla. Non è stato invece studiato se sia coinvolto nell'attività della malattia in corso nelle persone che hanno già la sclerosi multipla.
Con questa ricerca viene affermato che avere l’infezione aumenta significativamente il rischio di sviluppare la sclerosi multipla in soggetti suscettibili, in cui siano presenti altri fattori concausali già noti per aumentare tale rischio.
Sfruttando campioni di sangue provenienti da oltre 10 milioni di militari americani in servizio tra il 1993 e il 2013, raccolti ogni due anni per testare l’HIV, il team di ricerca ha identificato 801 persone che hanno sviluppato la sclerosi multipla e 1.566 controlli senza SM. In questo gruppo il rischio di sviluppare la sclerosi multipla è risultato aumentato di 32 volte dopo l'infezione da EBV, ma è rimasto invariato dopo l'infezione con altri virus.
Infatti, per escludere altri fattori di influenza i ricercatori hanno analizzato anche la risposta immunitaria al citomegalovirus (che viene trasmesso in modo simile all'EBV) e, tramite uno strumento chiamato VirScan, ad altri 200 virus, non rilevando collegamenti con il rischio di sclerosi multipla.
È stata inoltre analizzata la catena leggera dei neurofilamenti (NfL), una sostanza rilasciata nel liquido spinale e nel sangue quando gli assoni sono danneggiati, e che recenti studi hanno collegata alle ricadute e alla progressione della sclerosi multipla. Nelle persone con sclerosi multipla risultate EBV negative all'inizio dello studio, non vi era alcuna indicazione di livelli di NfL elevati fino a quando non sono state infettate da EBV. Mentre sono stati rilevati livelli elevati di Nfl dopo la positività a EBV ma prima della diagnosi di SM. I ricercatori suggeriscono che questo ritardo possa essere dovuto in parte al fatto che la sclerosi multipla agli esordi può non avere manifestazioni cliniche e in parte alla relazione in evoluzione tra EBV e il sistema immunitario dell'ospite.
«L'ipotesi che l'EBV causi la SM è stata studiata dal nostro gruppo e da altri da diversi anni, ma questo è il primo studio che fornisce prove convincenti di causalità», ha affermato il Prof. Alberto Ascherio.
«Conoscere le cause è la condizione necessaria per prevenire o guarire qualsiasi malattia. Per quanto riguarda la sclerosi multipla, negli ultimi quindici anni ci sono stati enormi progressi sulla definizione delle cause legate ai geni mentre la ricerca sulle cause non genetiche è progredita più lentamente. Dal punto di vista delle cure ciò è stato particolarmente penalizzante perché i fattori non genetici sono proprio quelli sui quali si può fare prevenzione o identificare terapie risolutive: pensate al fumo di sigaretta nei tumori o a un microbo che è responsabile di una infezione urinaria che può essere guarita dando un antibiotico mirato. Il virus di Epstein Barr è fra i principali fattori non genetici associati alla sclerosi multipla. È bene però ricordare che riscontrare una associazione fra due eventi non significa che uno è causa dell’altro. Come per gli altri fattori di questo tipo, nessuno studio aveva ancora dimostrato che dietro a questa associazione ci fosse un reale rapporto di causalità. Un modo per capirlo è studiare la associazione nel tempo: se c’è un rapporto di causalità, la causa deve precedere l’effetto. Lo studio del Prof. Ascherio è un passo decisivo perché mostra che l’infezione virale precede lo sviluppo della malattia. La ricerca scientifica prosegue su questo e altri potenziali fattori causali, perché il nostro obiettivo è la prevenzione e la cura della sclerosi multipla», conferma il professor Marco Salvetti dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria Sant’Andrea - Sapienza Università di Roma, membro del Comitato Scientifico FISM, nonché uno dei principali esperti nell’ambito di studio sulle cause della sclerosi multipla.
«Questi risultati arrivano nel solco di moltissime ricerche già condotte sulla relazione tra Virus Epstein Barr e sclerosi multipla, ricerche che anche AISM con la sua Fondazione ha contribuito e continua a sostenere da oltre quindici anni a questa parte – dice il Prof. Mario Alberto Battaglia, Presidente FISM – Gli studi di eccellenza e le nuove conoscenze sono sempre importanti nel percorso della ricerca scientifica, che nei prossimi anni dovrà dare altre risposte sulla relazione tra questo virus e la sclerosi multipla, per capire se possono essere applicabili azioni di prevenzione su un virus così diffuso nella popolazione generale. In particolare questo studio - che certamente dà un contribuito alle conoscenze in questo campo come i precedenti sullo stesso tema - condurrà a ulteriori approfondimenti per poter escludere che la presenza del virus rappresenti un’associazione con la SM anziché una causa o concausa, per capire come una causa scatenante - ancorché prevalente - si colleghi alle altre concause. Sarà importante per spiegare perché tutto il 95% della popolazione adulta infetta non sviluppi la sclerosi multipla e comprendere l’azione a lungo termine del virus sul sistema immunitario e sul sistema nervoso. Infine per valutare se e come un vaccino possa essere utile all’intera popolazione o a intervenire modificando lo svilupparsi della sclerosi multipla, di tumori o altre patologie autoimmuni».
Referenza
Titolo: Longitudinal analysis reveals high prevalence of Epstein-Barr virus associated with multiple sclerosis
Autori: Kjetil Bjornevik, Marianna Cortese, Brian C. Healy, Jens Kuhle, Michael J. Mina, Yumei Leng, Stephen J. Elledge, David W. Niebuhr, Ann I. Scher, Kassandra L. Munger, Alberto Ascherio
Rivista: Science, January 13, 2022,
DOI: doi: 10.1126/science.abj8222
Cosa è il virus di Epstein-Barr (EBV)
Il virus di Epstein-Barr (EBV), della famiglia degli herpes virus, si trasmette principalmente attraverso il contatto con la saliva infetta. È molto comune: oltre il 50% dei bambini e il 95% delle persone adulte ha contratto l’infezione, sempre per lo più in modo asintomatico. Nell'adolescenza e nell'età adulta può causare la mononucleosi infettiva, a volte con conseguenze a livello del sistema nervoso. Come avviene per virus similari, dopo l’infezione iniziale, l’EBV virus rimane nell’organismo per tutta la vita. In rari casi contribuisce allo sviluppo di alcuni tipi di cancro
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2022 - Invalidità civile: e....
...importi e limiti di reddito 2022
INPS ha aggiornato gli importi delle provvidenze d’invalidità, cecità e sordità. Ecco le nuove cifre di pensioni e indennità
Come ogni anno INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) collega gli importi della provvidenze d’invalidità, cecità e sordità a indicatori di inflazione e costo della vita, come previsto dalle norme vigenti. Dopo un anno, il 2020, di perequazione nulla, il Ministero dell’Economia e Finanze prevede un aumento di tutte le pensioni de +1,7 dal 1° gennaio 2022..
Ecco dunque importi e limiti di reddito per assegni e pensioni di invalidità civile per il 2022:
Pensione ciechi civili assoluti |
Pensione ciechi civili assoluti (se ricoverati) |
Pensione ciechi civili parziali Assegno di 291,69 euro e limite di reddito 17.050,42 euro |
Pensione invalidi civili totali Assegno di 291,69 euro e limite di reddito 17.050,42 euro |
Pensione sordomuti Assegno di 291,69 euro e limite di reddito 17.050,42 euro |
Assegno mensile invalidi civili parziali Assegno di 291,69 euro e limite di reddito 5.010,20 euro |
Indennità mensile frequenza minori Assegno di 291,69 euro e limite di reddito 5.010,20 euro |
Indennità accompagnamento ciechi civili assoluti |
Indennità accompagnamento invalidi civili totali e minori Assegno di 525,17 euro e nessun limite di reddito |
Indennità comunicazione sordomuti Assegno di 260,76 e nessun limite di reddito |
Indennità speciale ciechi ventesimisti Assegno di 215,35 e nessun limite di reddito |
Lavoratori con drepanocitosi o talassemia major |
Ricordiamo che per le pensioni d’invalidità civile totale al 100% e di inabilità al lavoro viene però corrisposto un aumento generale, secondo limiti reddituali singoli e coniugali come previsto nel corso del 2020:
a) il beneficiario non coniugato deve possedere redditi propri non superiori a 8.469,63euro;
b) il beneficiario coniugato (non effettivamente e legalmente separato) deve possedere:
-redditi propri di importo non superiore a 8.583,51 euro;
- redditi cumulati con quello del coniuge di importo annuo non superiore a 14.662,96 euro.
Confermata la previsione di un limite di reddito anche per l’assegno per gli invalidi civili parziali (74%-99%), quindi la possibilità di percepire l’assegno anche in presenza di una minima attività lavorativa e di un reddito entro il limite succitato. Infatti l’INPS aveva emanato nel 2020 una norma in base alla quale avrebbe sospeso tutti gli assegni di invalidi civili parziali che avessero avuto una qualunque attività lavorativa, con reazione immediata delle associazioni e intervento governativo, che ha abolito questa nuova regola di INPS e ripristinato un limite di reddito, correggendo anche le norme generali in vigore. Per ulteriori informazioni.
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