Le informazioni qui riportate Hanno solo un fine illustrativo: NON costituiscono e NON provengono né da prescrizione né da consiglio medico, rivolgersi SEMPRE e comunque al PROPRIO MEDICO NB: L'ADMI ritiene i propri lettori persone ragionevoli e dotate di senso della misura. I vostri commenti VERRANNO INSERITI dopo controllo, in caso Si riserva la facoltà di cancellare commenti di CATTIVO GUSTO e/o OFFENSIVI
30/04/22
“Quello che ho visto negli ultimi 2 anni è senza precedenti”: testimonianza di un medico sugli effetti collaterali nelle donne incinte
LINK: https://neoprometheus.org/index.php/2022/04/30/quello-che-ho-visto-negli-ultimi-2-anni-e-senza-precedenti-testimonianza-di-un-medico-sugli-effetti-collaterali-nelle-donne-incinte/
testimonianza di un medico sugli effetti collaterali nelle donne incinte
“Quello che ho visto negli ultimi 2 anni è senza precedenti”: testimonianza di un medico sugli effetti collaterali nelle donne incinte
Il Dr. James Thorp è un medico di 68 anni ostetrico e ginecologo, nonché esperto in medicina materno-fetale, che ha praticato l’ostetricia per oltre 42 anni.
Thorp ha dichiarato a Epoch Times che vede 6.000-7.000 pazienti in gravidanza ad alto rischio all’anno e ha visto molte complicazioni tra loro a causa dei vaccini COVID.
“Ho visto molte, molte, molte complicazioni nelle donne incinte, nelle mamme e nei feti, nei bambini, nella prole“, ha detto Thorp, “morte fetale, aborto spontaneo, morte del feto all’interno della mamma”.
CONTINUA:
https://www.eventiavversinews.it/quello-che-ho-visto-negli-ultimi-2-anni-e-senza-precedenti-testimonianza-di-un-medico-sugli-effetti-collaterali-nelle-donne-incinte/
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
ORA BLOCCHIAMO L'ORDINE
Mesi di organizzazione e di impegno stanno dando i primi frutti…la strategia pensata da ContiamoCi! può con l’aiuto di tutti i sanitari nei rispettivi ordini cambiare una strada che sembrava segnata. Abbiate coraggio e come a Torino e a Roma tutti si uniscano per far sentire all’interno delle Assemblee degli Ordini la propria voce. POSSIAMO BLOCCARLI E FARLI CADERE…ma DIPENDE DA OGNUNO DI VOI!
Non è più tempo di essere timorosi.
LEGGI IL COMMENTO ALLA NOTIZIA
“La profilassi contro la Pandemia può aver facilitato la nascita di virus mutanti che danneggiano gli ospiti privi di immunità naturale, come i piccoli”
T.me/Davide_Zedda
Difendersi Ora 18 – Ricorso contro obbligo per operatori sanitari
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
Abbiamo depositato il ricorso in difesa dei Sanitari!
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
1 MAGGIO – Cosa cambia?
Salvo sorprese dell’ultimo minuto (e, conoscendoli, non dobbiamo sottovalutare quasta possibilità) ecco cosa cambia a partire dal 1 maggio per quello che riguarda le regole dittatoriali che ben conosciamo. Rimaniamo in contatto sul Canale Telegram: https://t.me/difendersiora Facciamo comunità su Trovarsi Ora: https://www.trovarsiora.it/ Siamo anche su Rumble: https://rumble.com/c/LuxAlibi
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
Mascherine: il DPCM non è più efficace
Si applica ancora il DPCM del 2 marzo 2021?
La risposta è no. Vediamo perché.
L’art. 57 del DPCM 2.03.2021 prevedeva:
“Art. 57. Disposizioni finali
1. Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 6 marzo 2021, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2021, e sono efficaci fino al 6 aprile 2021, ad eccezione dell'art. 7 che si applica dal giorno successivo a quello della pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
2. Le disposizioni di cui alle ordinanze del Ministro della salute 9 gennaio 2021 e 13 febbraio 2021 recanti «Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19», richiamate in premessa, continuano ad applicarsi fino alla data del 6 aprile 2021, salvo eventuali successive modifiche.
3. Le disposizioni delle ordinanze del Ministro della salute 27 febbraio 2021, recanti ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, per le Regioni Abruzzo, Basilicata, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Province autonome di Trento e Bolzano, Toscana, Sardegna, Umbria, richiamate in premessa, continuano ad applicarsi fino all'adozione delle nuove ordinanze ai sensi dell'art. 1, commi 16-bis e seguenti del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, e comunque non oltre il 15 marzo 2021, fatta salva una eventuale nuova classificazione.
4. Le disposizioni del presente decreto si applicano alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.”
Successivamente l’efficacia del DPCM è stata più volte prorogata.
Dapprima dall’art. 1 del DL 44/2021 che ne ha prorogato l’efficacia sino al 30 aprile 2021. Poi l’art. 1 del DL 52 ha disposto una ulteriore proroga sino al 31 luglio 2021. L’art. 12, comma 2 del DL 105/2021 ha ulteriormente differito la scadenza del DPCM in questione sino al 31 dicembre 2021. Da ultimo l’art. 18, comma 1 del DL 221/2021 ha previsto come termine finale per l’efficacia del DPCM 2.03.2021 l’entrata in vigore della legge di conversione del DL 221/2021 stesso. La legge in questione è la n. 3 del 21 gennaio 2022, entrata in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, cioè il 26 gennaio 2022 (la legge è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 19 del 25 gennaio 2022.
Pertanto, dal 26 gennaio 2022 il DPCM 2 marzo 2022 con tutti i suoi protocolli allegati ha cessato di avere efficacia.
Ma, osserverà l’attento lettore della Gazzetta Ufficiale, l’art. 3 del decreto-legge 24/2022 ha conferito al Ministro della Salute il potere di adottare e aggiornare le linee guida e i protocolli volti a regolare lo svolgimento in sicurezza dei servizi e delle attività economiche, produttive e sociali. Per farlo, occorre però che detti protocolli siano in vigore. I protocolli sono degli allegati ai DPCM e sono espressamente previsti dall’art. 1, lettera h bis), z), gg), hh bis) del decreto-legge 19/2021. Pertanto, il potere di adottare e aggiornare i protocolli in questione dipende dall’esistenza di un valido ed efficace DPCM, previsto dall’art. 2 del DL 19/2020.
I DPCM non possono più essere adottati poiché la loro validità ed efficacia era vincolata dal medesimo DL 19/2020 allo stato di emergenza. Infatti, l’art. 1, comma 1 del decreto-legge 19/2020 disponeva: “Per contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus COVID-19, su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, occorrendo, sulla totalità di esso, possono essere adottate, secondo quanto previsto dal presente decreto, una o più misure tra quelle di cui al comma 2, per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a cinquanta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 marzo 2022, termine di cessazione dello stato di emergenza, e con possibilità di modularne l'applicazione in aumento ovvero in diminuzione secondo l'andamento epidemiologico del predetto virus.”
In conclusione, con l’art. 3 del decreto-legge 24/2022 è stato conferito al Ministro della Salute un potere che egli non può esercitare giacché i protocolli che dovrebbe adottare o modificare anzitutto dovrebbero essere previsti da un DPCM in vigore e, anche a voler ammettere che il potere, con una implicita modifica dell’art. 2 del DL 19/2020, sia stato attribuito al Ministro della Salute in luogo del Presidente del Consiglio, si tratterebbe comunque di una potestà non più esercitabile essendo scaduto lo stato di emergenza il 31 marzo 2022.
In conclusione, tutte le aziende che dovessero richiamarsi a vari protocolli adottati in forza del decreto-legge 19/2020 allo scopo di imporre nei vari ambiti produttivi mascherine, disinfettanti, misurazione della temperatura corporea e altre consimili inutili amenità, commetterebbero un atto illegale e in contrasto con i diritti dei loro dipendenti.
Stesso dicasi di eventuali circolari ministeriali, ordinanze o consimili provvedimenti che i vari dittatori che popolano la penisola dovessero pensare di adottare: sarebbero tutti illegali; l’imposizione di un trattamento sanitario può aversi solo per legge e nessuno può pensare di imporre la mascherina a chicchessia. La strada è sempre la stessa: resistere e disobbedire.
Tratteremo a breve tutto questo argomento in una video intervista, nel contempo, se la vostra azienda volesse obbligarvi all'uso della mascherina sul posto di lavoro, potete usare la diffida che vi mettiamo a disposizione in questa pagina.
CONTINUA:
https://www.difendersiora.it/articolo-evento/mascherine-il-dpcm-non-e-piu-efficace
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
*** MODULI, VIDEO E CONTATTI ***
Li trovate sul nostro sito, divisi per argomento, nella sezione "Difendersi". Per ogni singolo argomento trovate prima i video, quindi scorrendo la pagina, tutti moduli disponibili quali diffide, raccomandate opposizioni ecc. ed infine, a fondo pagina, tutta la normativa, sia quella utile a difendersi, sia le leggi ed i decreti che ha approvato il regime in questi due anni.
TUTTE LE AZIONI LEGALI ED I RICORSI
Nella sezione del sito "Ricorsi ed Azioni" è possibile partecipare ai ricorsi collettivi e chiedere l'assistenza dello Studio Fusillo per ricorsi individuali o di piccoli gruppi.
CONTATTARE LO STUDIO FUSILLO
Lo studio legale può essere contattato SOLAMENTE tramite il modulo "Contatti" del sito.
Non ci sono numeri di telefono attivi e le mail che girano su internet non sono più valide. Diffidate di qualunque altra forma di contatto: abbiamo denunciato profili Telegram finti.
https://www.difendersiora.it/
Tantissime persone ci stanno scrivendo preoccupate dalla campagna vaccinale per i bambini. Approfittiamo di questo post per ricordare che sul sito è scaricabile già da settembre una diffida apposita, da inviare ai dirigenti scolastici. La trovate nella sezione "Difendersi" alla pagina "Bambini, giovani e studenti".
In questi mesi abbiamo realizzato e messo a disposizione di tutti davvero tantissimo materiale: ora sta a ciascuno di voi consultare il sito e trovare le cose utili al proprio caso.
Tutto il materiale del sito è messo a disposizione in maniera totalmente gratuita, mentre contattando lo Studio può essere richiesto il pagamento di un onorario per ottenere risposte e pareri legali personalizzati. link: https://www.difendersiora.it/
Piemonte - Farmacia - Tamponi
Tampone rapido nasale
Effettuiamo tamponi rapidi nasali per ottenere il Green Pass.
La certificazione, rilasciata in lingua italiana e inglese, ha una durata di 48 ore ed è valida in Italia e in tutti i paesi dell'Unione Europea.
link PER PRENOTARE:
👇👇👇👇👇👇👇👇
https://tamponirapidi.simplybook.it/v2/#book
https://tamponirapidi.simplybook.it/v2/#show-on-map/yes
- Phone
- IndirizzoVia Sestriere 33BIS, Moncalieri, IT, 10024
- Website
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
29/04/22
Problemi cardiovascolari e...
28/04/22
Vitamina D e recidive della sclerosi multipla
Risultati preliminari hanno individuato una correlazione inversa tra i livelli di vitamina D e il verificarsi di recidive negli affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente, suggerendo un impiego della vitamina D nel trattamento delle recidive.
- Vitamina D e sclerosi multipla: una revisione della letteratura
Un gruppo di esperti italiani ha pubblicato una revisione della letteratura sul ruolo della vitamina D nella sclerosi multipla…. - Vitamina D e benessere mentale nella sclerosi multipla
Specialisti hanno eseguito una revisione della letteratura sugli effetti che può avere la vitamina D sul benessere mentale dei malati… - Efficacia della somministrazione di corticosteroidi per bocca e per via endovenosa nella cura delle recidive della sclerosi multipla
I corticosteroidi somministrati per via endovenosa sono efficaci nella cura delle recidive della sclerosi multipla, ma la loro somministrazione può…
La sclerosi multipla è una malattia autoimmune che provoca infiammazione, demielinizzazione e degenerazione nel sistema nervoso centrale. A causa della sua elevata complessità, ancora oggi non ne sono state definite le cause e i meccanismi d’insorgenza. Ciononostante, si attribuisce un contributo fondamentale all’interazione tra diversi fattori genetici predisponenti, che aumentano la suscettibilità di un individuo a sviluppare la malattia, e l’esposizione a fattori ambientali capaci di indurre e contribuire al processo patologico [1].
Tra questi fattori, negli ultimi anni, ha suscitato particolare interesse la vitamina D. Uno stato di ipovitaminosi, inteso come un livello insufficiente di vitamina D nell’organismo, è un riconosciuto fattore di rischio per la sclerosi multipla e altre malattie autoimmuni. Ciò si accorda con la sua capacità di interagire con il sistema immunitario. Oltre al più noto ruolo nella regolazione dell’equilibrio del calcio e del metabolismo osseo, la vitamina D ha, infatti, un’azione antinfiammatoria in grado di sopprimere le risposte iperattive del sistema immunitario. Pertanto, il deficit è comune negli affetti da sclerosi multipla, i quali possiedono, complessivamente, concentrazioni di vitamina nel sangue minori rispetto alla popolazione sana [1,2].
La carenza vitaminica, in genere, è determinata da un’inadeguata esposizione alla luce solare, più che da una dieta povera di vitamina D. Questo perché la maggior parte di quella presente nel nostro organismo viene sintetizzata a livello della pelle, quando ci si espone alla radiazione ultravioletta B (UVB) derivante dal sole. Solo una piccola quota del fabbisogno giornaliero può essere assunta con la dieta, da alimenti come pesce grasso, latte e prodotti caseari. L’associazione tra i livelli di vitamina D e il rischio di sviluppare la sclerosi multipla è supportata, così, dalla particolare distribuzione geografica dei casi di malattia: la frequenza aumenta più ci si allontana dall’equatore. Nelle regioni meno esposte alla luce solare è facile incorrere, quindi, in un deficit di vitamina, risultando più vulnerabili nei confronti della sclerosi multipla [2].
Tuttavia, la vitamina D non contribuisce soltanto al rischio di sviluppare la malattia. Diversi studi clinici evidenziano un’associazione inversa tra i suoi livelli nel sangue e l’andamento della sclerosi multipla nella forma recidivante-remittente: i pazienti con dosaggi più bassi manifestano una maggiore attività di malattia [3,4]. Nello specifico, si riscontra un aumentato tasso di recidive, cioè di episodi clinici di ricaduta dei sintomi, determinati dal riacutizzarsi, nel sistema nervoso centrale, dei processi infiammatori e autoimmuni propri della sclerosi multipla. I pazienti affetti dalla forma recidivante-remittente presentano un decorso caratterizzato dall’alternarsi di recidive e periodi di benessere, derivanti dalla remissione parziale o completa dei sintomi. Durante le recidive, pertanto, i livelli circolanti di vitamina D sono inferiori rispetto ai periodi stabili.
I parametri radiologici di attività di malattia, però, hanno dimostrato una correlazione statisticamente più forte rispetto al tasso di recidive e ad altri indicatori clinici come la progressione della disabilità. La risonanza magnetica nucleare costituisce, di fatto, lo strumento che con maggiore oggettività e sensibilità permette di rivelare i processi patologici in atto nel sistema nervoso centrale, consentendo di monitorare al meglio l’andamento della malattia. Nei pazienti con livelli insufficienti di vitamina, si è osservato soprattutto un maggiore rischio di sviluppare nuove lesioni attive, evidenziate, nella risonanza, grazie alla loro capacità di captare il gadolinio come mezzo di contrasto [5].
Alla luce di questi risultati iniziali, che associano l’ipovitaminosi a un’aumentata attività di malattia, sono stati condotti studi clinici controllati randomizzati di supplementazione di vitamina D per valutare come essa possa alterare favorevolmente il decorso della malattia, esercitando un’azione protettiva.
continua:
https://www.fondazioneserono.org/sclerosi-multipla/ultime-notizie-sclerosi-multipla/vitamina-d-recidive-della-sclerosi-multipla/
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
Vivere la sessualità con la sclerosi multipla - 29.03.2022
Una giovane donna in visita presso il Centro Specialistico per la Sclerosi Multipla si trova a ricevere dal neurologo che aveva seguito la sua situazione fin dall’esordio dei primi sintomi la diagnosi di malattia. Il colloquio con lo specialista affronta tantissime tematiche riguardanti il trattamento, le difficoltà legate alla sintomatologia ma anche le paure della paziente sul decorso della malattia e le eventuali implicazioni nelle proprie autonomie e nella vita lavorativa.
- Sessualità e sclerosi multipla
Solo negli ultimi anni le turbe della sfera sessuale nei pazienti con SM hanno ricevuto un’adeguata attenzione clinica da parte… - Uno studio ha dimostrato un costante aumento della sopravvivenza nei malati di sclerosi multipla
Ricercatori hanno seguito una casistica di persone con sclerosi multipla per 60 anni e si è rilevato un costante aumento… - Composizione corporea e disabilità nelle persone con sclerosi multipla
Uno studio ha valutato la relazione fra la composizione corporea e la disabilità nelle persone con sclerosi multipla….
La visita termina e la ragazza sembra essere tranquilla ma è durante il successivo colloquio con lo psicologo che emerge un argomento che non era stato ancora affrontato: alla domanda riguardante la sessualità risponde con molto imbarazzo, poi, sentendosi accolta dallo specialista, si apre e racconta le sue difficoltà sessuali e relazionali, iniziate con l’esordio dei sintomi legati alla sclerosi multipla e rese ancora più marcate dall’inesperienza dovuta alla giovane età.
Questo breve racconto ci offre l’occasione di parlare dei disturbi sessuali, quelli direttamente collegati alla sclerosi multipla, come vedremo più avanti nel dettaglio, e quelli più specificatamente psicologici, causati dalla difficoltà di vivere con serenità e libertà la propria sessualità quando si è affetti da una patologia cronica, che investe sia il corpo sia l’immagine che di esso ha la persona.
I disturbi sessuali nella sclerosi multipla sono sottodiagnosticati: solo il 2,2-5,7% dei pazienti riferisce al proprio medico di soffrirne [1], mentre è verificato che più dell’80% delle donne affette da sclerosi multipla manifesta una disfunzione sessuale; queste possono riguardare la riduzione del desiderio, la riduzione della sensibilità durante la stimolazione sessuale, il dolore (vaginismo) o l’anorgasmia. Anche gli uomini soffrono di disfunzioni sessuali legate prevalentemente alla difficoltà di erezione o all’eiaculazione precoce e dunque in entrambi i sessi le ricerche evidenziano che solamente il 40% delle persone con sclerosi multipla dichiara di essere soddisfatta della propria attività sessuale.
La sessualità è ancora oggi vista come un argomento “delicato” e molto personale, per cui risulta difficile che il paziente ne parli con il medico ma anche che quest’ultimo indaghi tale ambito con la persona in cura, offrendo ascolto e sostegno.
La sfera sessuale è invece centrale nella qualità della vita delle persone e nello sviluppo psicofisico dei più giovani, per cui è indispensabile parlarne e affrontare eventuali problematiche, sia con lo psicologo sia con il neurologo, che attiveranno in seguito altri specialisti, se ritenuto necessario.
Le disfunzioni sessuali nella sclerosi multipla possono essere raggruppate in tre categorie [2]: le primarie, dovute a lesioni demielinizzanti che causano danni in aree del sistema nervoso centrale (SNC), direttamente chiamate in causa nei meccanismi del funzionamento dell’attività sessuale; le secondarie, causate da sintomi comuni alla sclerosi multipla quali fatica, disturbi sfinterici, spasticità, dolore e debolezza muscolare; le terziarie, dovute a problematiche psicologiche e relazionali conseguenti alla presenza della patologia fisica.
Ci soffermeremo sull’ultima categoria, quella in cui l’aspetto emozionale è predominante, soprattutto per far comprendere il messaggio che anche se il problema non è organico, deve essere affrontato e curato, perché le ripercussioni che la sclerosi multipla può avere sulla vita sessuale possono essere notevoli.
Questo accade, secondo uno studio pubblicato da Walker e Gonzales nel 2007, in particolare quando l’età di insorgenza è giovanile, vi è associata una depressione, il decorso è aggressivo, gli effetti collaterali della terapia sono pesanti e la patologia comporta ripercussioni sulla vita professionale e relazionale [3].
Anche il partner non affetto da patologia risente della stessa per molti fattori, in particolare perché si trova di fronte a una persona diversa rispetto al pre-diagnosi: gli stili di vita così come i ruoli nella coppia possono cambiare, aumentano i problemi e le responsabilità anche nel prendersi cura dell’altro e le aspettative legate alla salute e alla programmazione della vita possono subire delle variazioni. Si sommano inoltre importanti emozioni negative: i partner che richiedono un supporto psicologico riferiscono di vivere sensazioni di paura e compassione ma anche vergogna, rabbia, depressione, avversione, senso di colpa e angoscia del futuro; oltre alla tristezza e alla preoccupazione.
Chiaramente sono tantissime le variabili che possono condizionare l’intimità di una coppia, che dipendono appunto da entrambi gli attori coinvolti. Ecco perché è opportuno parlare, al di là dei condizionamenti dovuti dalla sclerosi multipla, di cosa è la sessualità, in che modo risulti parte dello sviluppo psicofisico delle persone e quando può diventare problematica.
La salute sessuale, come dichiarato dalla World Association for Sexual Health (WAS) nel 2008, è un diritto e rappresenta un elemento essenziale per la salute in generale, il benessere e lo sviluppo umano ed è opportuno, per comprenderla, svincolarla dall’aspetto procreativo e considerarla nella sua complessità che va oltre l’atto sessuale [4].
Questo aspetto dell’essere umano ha la specificità di riunire, nel momento in cui la si vive, la realtà fisica e il pensiero, arricchendolo di fantasia, affetti ed emozioni. La natura della sessualità è quella di soddisfare l’esigenza di rapporto con l’altro, con il corpo ma soprattutto con la realtà interna, con i pensieri e le emozioni dell’altro, permettendo a ciascuno di realizzare la propria identità, di riconoscere se stessi, pur nella fusione con il partner.
È importante sottolineare che la sessualità non risponde a un semplice impulso biologico, come avviene per gli animali; gli esseri umani “si innamorano di un’immagine non di un corpo”, l’attrazione, anche quella fisica, è dovuta alla complessità della persona con cui ci si relaziona, che non riguarda solo la somma delle singole parti di un corpo, ma quell’insieme di aspetti fisici, mentali e affettivi che la rendono unica [5].
È dunque l’esigenza di realizzare un rapporto che spinge le persone ad avvicinarsi e questa esigenza non è finalizzata a uno scopo materiale, non può e non deve essere mai guidata da una valutazione del rapporto in termini di convenienza o in base a schemi sociali e culturali, che tendono ad appiattire e uniformare le persone a modelli estetici privi di originalità e autenticità. L’esigenza di rapporto è una spinta alla scoperta di qualcosa di nuovo in sé e nell’altro, una tensione che non si esaurisce mai e che nel corso della vita può divenire sempre più profonda, prevedendo la capacità di mettersi continuamente in gioco insieme al partner. “La sessualità è realtà umana. È rapporto interumano al massimo grado… È ricerca, approfondimento, perfezionamento, realizzazione di un rapporto sempre migliore, sempre più bello, che fa identità e non la distrugge” [6].
È l’adolescenza il momento in cui la sessualità emerge in modo dirompente, mettendo il ragazzo e la ragazza difronte a una sfida enorme, quella di riconoscere se stessi in un corpo che cambia e ancor più in un assetto psichico completamente diverso da quello dell’infanzia.
Questo passaggio, che di per sé può generare insicurezza nel momento in cui ci si trova o si desidera relazionarsi con la persona che attrae, diventa ancor più complesso quando l’adolescente si trova a inserire in questo quadro una diagnosi di patologia, che nel caso della sclerosi multipla può avere anche ripercussioni nella sfera sessuale.
Riuscire a non rimanere intrappolati in falsi stereotipi, legati particolarmente al corpo, è una conquista a cui l’adolescente arriva quando l’innamoramento e il desiderio per l’altro fa passare in secondo piano le proprie insicurezze o addirittura le risolve, proprio per la soddisfazione di essere riusciti a esprimere le proprie emozioni e aver costruito una situazione relazionale soddisfacente.
Ecco che il rapporto, spesso fonte di ansie, paure e sofferenze può invece rappresentare una risorsa per la costruzione dell’immagine interna, che necessita ad ogni età di essere rafforzata.
La costruzione dell’identità sessuale è un processo che accompagna l’essere umano in tutto l’arco della vita, ad ogni tappa evolutiva è necessario separarsi da vissuti precedenti per dirigersi verso nuovi aspetti di sé.
Trovarsi in un corpo adulto, sessualmente attivo, implica il dover lasciare le modalità relazionali tipiche dell’infanzia, come l’insicurezza, la dipendenza e il timore per l’altro sconosciuto.
I blocchi e gli arresti nel cammino evolutivo, dipesi anche dall’insorgenza di patologie, possono dunque creare problematiche alla sfera della sessualità, in particolar modo quando anche il partner si ritira dal rapporto per timore, scarsa conoscenza della problematica o per propria anaffettività.
La delusione del desiderio però non è mai dovuta a una difficoltà fisica, a una problematica legata al corpo. La delusione emerge quando l’immagine che ci si era fatti della persona desiderata cambia e delude le aspettative in termini di presenza, affetto, attenzione, comprensione, interesse; quando l’altro non riesce a vivere con noi un nostro cambiamento.
Rifiutare queste situazioni è essenziale per non perdere se stessi nella sofferenza di un rapporto deludente e ambire alla ricerca di incontri più validi.
La giovane paziente a questo punto chiede allo psicologo se riuscirà, nonostante la sua difficoltà fisica nell’atto sessuale, a non perdere il suo fidanzato e a vivere con lui una vita soddisfacente. La risposta non è certa, come per ogni rapporto c’è una sfida da affrontare, la sfida della conoscenza e del desiderio reciproci,...............
continua:
https://www.fondazioneserono.org/sclerosi-multipla/ultime-notizie-sclerosi-multipla/vivere-sessualita-sclerosi-multipla/
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
21/04/22
Malattia di Alzheimer..........
il CMS ha escluso gli anticorpi monoclonali diretti contro l'amiloide dalla copertura di Medicare
Negli Stati Uniti i Centers for Medicare & Medicaid Services ( CMS ) hanno pubblicato un documento riguardo alla copertura da parte del Programma di assicurazione medica Medicare di Aduhelm ( Aducanumab ) e di eventuali futuri anticorpi monoclonali diretti contro l'amiloide approvati dalla FDA ( Food and Drug Administration ) con l'indicazione nel trattamento della malattia di Alzheimer.
Il CMS ha valutato più di 250 documenti sottoposti a revisione paritaria.
Medicare coprirà le spese degli anticorpi monoclonali anti-amiloide ( o anti-placca ) per il trattamento della malattia di Alzheimer approvati in modo definitivo dalla FDA dopo evidenze certe.
Inoltre, il CMS fornirà accesso e copertura alle persone iscritte a Medicare che partecipano a studi approvati da CMS, come raccolta di dati dalla pratica clinica di routine o da registri.
I dati ottenuti dai registri possono essere utilizzati per valutare se i risultati osservati negli studi clinici attentamente controllati sono riprodotti nel mondo reale e in una più ampia gamma di pazienti.
Qualsiasi nuovo farmaco in questa classe con approvazione completa della FDA potrà essere disponibile in strutture di assistenza per le persone iscritte al programma Medicare.
In secondo luogo, per i farmaci che l'FDA riterrà non produrre benefici clinici o approvati con modalità accelerata, Medicare coprirà i costi del trattamento solo per coloro che prendono parte a studi approvati dalla FDA o dal National Institutes of Health ( NIH ).
Questa decisione è specifica per le persone che hanno una diagnosi clinica di decadimento cognitivo lieve ( MCI ) dovuto a malattia di Alzheimer o a una lieve demenza con una presenza confermata di placca a livello cerebrale.
Si ritiene che, negli Stati Uniti, oltre 6 milioni di anziani soffrano di Alzheimer, e si prevede che la quota salirà a 14 milioni entro il 2060, salvo interventi efficaci.
Per l'Alzheimer il CMS sta finalizzando la copertura Medicare sulla base delle evidenze certe, sostenendo finanziariamente studi rigorosi approvati dalla FDA e dal NIH per cercare di verificare la reale efficacia terapeutica finalizzata a migliorare gli esiti di questi pazienti.
Attualmente, Aduhelm è l'unico anticorpo monoclonale diretto contro l'amiloide che ha ottenuto l'approvazione da parte della Agenzia regolatoria statunitense attraverso il suo programma accelerato per il trattamento della malattia di Alzheimer sull'evidenza che Aduhelm può ridurre la placca a livello cerebrale.
La FDA e il NIH hanno approvato studi clinici per Aduhelm, che sono in corso, per continuare a studiare il farmaco e determinare se esiste una ragionevole certezza di un beneficio clinico. ( Xagena )
Fonte: CMS, 2022
continua:
https://neurologia.xagena.net/news/71e8c327273c4053d1fafa9df7fb415f.html
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
20/04/22
... ♡♡♡♡♡
vi consiglio un LIBRO
Suono, Scrivo, Creo, Canto...: ... sto da Dio e me ne vanto (Italian Edition
Quarta di copertina:
“Quando sono nel mio studio e sto creando qualcosa di bello sono alta, bionda e assomiglio a Cameron Diaz. Appena esco divento una donnetta scialba con la sinusite.” Scherzando, ma nemmeno più di tanto, ecco l’effetto benefico che può avere la creatività sulle nostre esistenze; infatti è sogno, poesia, intuizione, realizzazione. Creare dà voce ai sentimenti muti, rende giustizia alle lacrime non piante, dà forma ai sogni non osati e riveste di materia le nostre visioni. Chi crea, non muore mai.
Biografia:
Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Sara Bini si è sempre sentita attratta dalla poesia, dalla scrittura e dalla musica. Si è formata inoltre come operatrice di Biomusica e come Counselor a mediazione artistica.
Fin da bambina si è appassionata al violino, alla chitarra e al canto suonando e cantando in varie band, in cui componeva e arrangiava anche musica propria. Nel 1997 pubblicò la silloge di poesie “Sehnsucht –Nostalgia dei Senza Terra”, con cui vinse il primo premio al Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa “Cinque Terre”, nel settore Silloge Edita. Nel 2019 ha pubblicato il saggio “I figli di Lilith. Un tributo a Isolde Kurz e al Divino in ogni donna” presso Lilit books.
Ha sempre affiancato il suo percorso interdisciplinare con un percorso di ricerca spirituale e crescita interiore. Nella sua esperienza, l’arte e la cultura sono considerate trasfigurazione e nobilitazione della vicenda umana e canali di contatto con l’essenza più profonda del vivente.
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
19/04/22
COVID: CAVIE UMANE.....
...PER NUOVO VACCINO ANTI-AIDS. Dal SARS-2 BioArma con HIV Denunciato da Montagnier ai Trials del Siero Genico Moderna con Gates & Fauci.
«Con il mio collega, il biomatematico Jean-Claude Perez, abbiamo analizzato attentamente la descrizione del genoma di questo virus Rna. Non siamo stati primi, un gruppo di ricercatori indiani ha cercato di pubblicare uno studio che mostra che il genoma completo di questo virus che ha all’interno delle sequenze di un altro virus: quello dell’Aids. Il gruppo indiano ha ritrattato dopo la pubblicazione. Ma la verità scientifica emerge sempre. La sequenza dell’Aids è stata inserita nel genoma del coronavirus per tentare di fare il vaccino»
Nell’aprile 2020 Gospa News fu tra i primi media a riprendere in Italiano ed Inglese l’esplosiva intervista rilasciata dal compianto virologo francese Luc Montagnier ai microfoni del podcast francese, specializzato in medicina e salute, “Pourquoi Docteur” successivamente ampliata su C-NEWS.
CONTINUA:
https://www.databaseitalia.it/covid-cavie-umane-per-nuovo-vaccino-anti-aids-dal-sars-2-bioarma-con-hiv-denunciato-da-montagnier-ai-trials-del-siero-genico-moderna-con-gates-fauci/