30/09/22

“Antibiotico-resistenza, il triste primato dell’Italia: 11mila morti l’anno” - RobertoGava.it

Dati preoccupanti che non tengono neanche conto dell'elevata mortalità che si verifica anche subito dopo la dimissione del paziente dall'ospedale.

Ma cos’è l’antibiotico-resistenza?

Con il termine antibiotico-resistenza s’intende la capacità di un batterio di resistere all’azione di uno o più antibiotici e quindi di sopravvivere e moltiplicarsi anche in loro presenza.

Una delle sue principali cause è proprio l’uso eccessivo, e spesso inutile, di antibiotici anche per curare infezioni - o addirittura infiammazioni - verso le quali gli antibiotici non servirebbero.

Molti di questi vengono prescritti anche a scopo “preventivo”, per esempio prima e dopo un piccolo intervento chirurgico o un modesto intervento odontoiatrico...

quando nella maggior parte dei casi sarebbe sufficiente l’uso di antisettici locali ed eventualmente preparare la persona con un trattamento generale di rinforzo dell’organismo.

La vera prevenzione è tenere l’organismo nella sua condizione fisiologica ottimale, perché il nostro corpo, quando sta bene, è capace ad affrontare e gestire qualsiasi germe e qualsiasi infiammazione o trauma (ovviamente entro i limiti fisiologici).

Il vero problema è che siamo TUTTI a rischio: l'antibiotico-resistenza non riguarda infatti solo la persona che prende gli antibiotici in modo eccessivo (e inutile), ma anche coloro che saranno successivamente infettati da quegli stessi batteri diffusi nell’ambiente dai soggetti portatori.

Un esempio?

L'anziano che sta bene, ma va in ospedale per una frattura o comunque per un motivo marginale, e durante il ricovero si infetta con un batterio antibiotico-multi-resistente e muore.

Purtroppo, queste situazioni stanno diventando sempre più frequenti e possono colpire chiunque, indipendentemente dall’età.

Insomma, dato che l'antibiotico-resistenza non è più solo un problema individuale ma sta diventando un vero e proprio problema sociale, ho pensato fosse importante approfondire la questione scrivendo un articolo sul tema, in modo da informare quante più persone possibili. 

google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0




22/09/22

Fibromialgia ...

DEDICATO A Marta Tutak 

Confesso che non è stato semplice effettuare questa recensione, perchè il libro è a dir poco densissimo di nozioni utili e soprattutto di esperienze umane importanti, che possono e devono fare riflettere tutti.
Nell'analizzare questo testo partirei da una frase di Paracelso (medico e alchimista svizzero vissuto tra il 1493 e il 1541) che è emblematica e che spesso, purtroppo, viene disattesa al giorno d'oggi: "Il vero medico studia le cause delle malattie studiando l'uomo universale".
Punti di forza di questo libro sono sicuramente il linguaggio semplice (ma non semplicistico) e soprattutto la presa di consapevolezza che induce nel lettore.
Ebbene sì, anche da malattie molto serie si può guarire, l'importante è scegliere la metodologia corretta che cambia (a volte radicalmente) da individuo ad individuo.
La patologia di cui ha sofferto l'autrice fin dalla più tenera età è la fibromialgia.
Definire la stessa malattia non è compito semplice: per sommi capi si può definire la fibromialgia come patologia reumatica extra-articolare, caratterizzata non solo da dolore muscolo-scheletrico diffuso, ma anche da profondo affaticamento e da numerose altre manifestazioni cliniche, a carico di diversi organi e apparati.
Il sintomo principale della fibromialgia è un dolore cronico, causato da una sorta di tensione muscolare, che può essere localizzato, (le sedi più frequenti sono il collo, le spalle, la schiena e le gambe) o diffuso in tutto il corpo, e che può diventare così intenso da impedire le normali attività quotidiane, con ripercussioni negative sul lavoro, la vita familiare e i rapporti sociali.
Fra i numerosi altri sintomi sono presenti affaticamento, astenia, rigidità, sensazione di gonfiore, parestesie, tachicardia, disturbi del sonno, mal di testa e dolore facciale. 
Si riscontrano spesso anche disturbi cognitivi, gastrointestinali, urinari e della sensibilità (vista, udito e tatto), dismenorrea, vaginismo, alterazioni dell’equilibrio e della temperatura corporea, allergie, intolleranze e sintomi a carico degli arti inferiori (la cosiddetta “sindrome delle gambe senza riposo”). 
Molte persone raccontano di manifestazioni ansiose o depressive, a volte con attacchi di panico. 
Questo ha fatto sì che in passato, la fibromialgia venisse considerata come un processo di somatizzazione, e purtroppo, ancora oggi, molti medici sono legati a questa definizione ormai superata. 
Diversi studi hanno invece dimostrato inequivocabilmente che, gli eventuali sintomi depressivi o ansiosi, sono un effetto, piuttosto che una causa, della malattia.
Ovviamente va specificato che, essendo ogni persona un mondo a se stante, la sintomatologia varia notevolmente da persona a persona, pur mantenendo delle costanti in tutti gli individui colpiti. 
Il libro è molto personale: sono intersecati elementi biografici dell'autrice, che inquadrano il percorso che ha portato la stessa a studiare ed inquadrare la malattia di cui ha sofferto per parecchi anni.
Ma il vero punto di forza del testo è la volontà di comunicare che (le diagnosi iniziali parlavano di malattia degenerativa incurabile...) di fibromialgia si può guarire! Con la volontà, un'attitudine positiva (non certo scontata e da conquistare giorno dopo giorno) e soprattutto con lo studio e il confronto con chi ha avuto le stesse esperienze.
L'autrice cita nel testo almeno 60 testimonianze di persone che hanno seguito il suo esempio e non si sono perse d'animo e, con grande impegno, sono riuscite a lottare efficacemente smorzando gli effetti più invalidanti della malattia.
L'approccio alle cure è completo, generalmente anticonvenzionale, ma senza mai dimenticare il buonsenso, sono citati, inoltre, molti dottori (tra cui il Dr. Massimo Citro che conosciamo anche personalmente) autorevoli che, a più riprese, hanno scritto sulla questione. 
Non vi svelo altro ma invito tutti a leggerlo, perchè il tema viene trattato con grande umanità e competenza.
Concludendo, il messaggio più importante, come già accennato d'altronde, è già racchiuso nel titolo: "Fibromialgia, si può guarire..."
Decisamente quindi un "must-have" non solo per chi si trova a soffrire di questa patologia ma anche per le teste pensanti e i cuori sgombri da pregiudizi.
Grazie Marta!
Un abbraccio a te di cuore.
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Dott. Marco Sciabà

NOVITÀ RICORSO SANITARIA




https://t.me/canaleliberacoscienza/718

Appena depositato il ricorso, abbiamo ricevuto immediata comunicazione di comparizione. SAVE THE DATE che comincia la vera battaglia per difendere inalienabili diritti 💪🏻💪🏻💪🏻




google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0

18/09/22

molti non sanno che...


SEMPRE PIÙ ILLEGITTIMA LA SOSPENSIONE DAL LAVORO  DEL LAVORATORE NON VACCINATO.  

Dopo il Tribunale lavoro di Ivrea di pochi giorni fa anche quello di Torino, sempre sezione del lavoro, riammette il lavoratore sospeso perché non vaccinato, 

condanna l’ ASL a risarcire i danni e le spese legali.

Entrambe sono sentenze definitive di primo grado .

 
Che dire ? 

Gli obblighi  vaccinai imposti senza ragionevolezza, proporzionalità e soprattutto SENZA ALCUN FONDAMENTO SCIENTIFICO quanto alla (in)capacità immunizzante nella prevenzione della diffusione dal governo Draghi e dal parlamento italiano a colpi di fiducia, sono sempre più disapplicati, posti nel nulla, dichiarati illegittimi o “impugnati” da avvocati e giudici italiani  davanti alla corte costituzionale e davanti alla corte di giustizia UE. 


Aspettando le decisioni della corte costituzionale previste per fine ottobre, non solo i giudici di Ivrea , di Torino, ma anche quelli di Firenze, Udine , Sassari, Modena e altri giudici civili e i giudici amministrativi dei TAR Lombardia, FVG e altri dichiarano illegittima sotto diversi aspetti  la normativa introduttiva dell’obbligo vaccinale cd. “anti-sarsCOV2”: quella normativa passata ormai alla storia delle più clamorose FAKE NEWS nazionali con il “se ti vaccini non contagi gli altri , se non ti vaccini muori ..” di draghiana memoria


Sono in corso e si preparano ora tante altre azioni legali che verranno radicate su tutto il territorio nazionale a difesa dei diritti fondamentali dei lavoratori violati. 

Poi inizieranno, sempre più numerose, le azioni di responsabilità nei confronti dello Stato italiano, del Ministero della salute , della FNOMCEO, dei Consigli degli ordini dei sanitari , delle ASL e degli altri Datori di lavoro che hanno dato esecuzione, anche in violazione dell’articolo 28 della Costituzione quanto si dipendenti e funzionari pubblici, a una normativa evidentemente ed ex ante illegittima, irragionevole, discriminatoria e ingiusta. 
Andrea Montanari 
Presidente Eunomis 



17/09/22

storia vera: Tina si alza tutte le mattine molto presto.



Una brava persona

Tina si alza tutte le mattine molto presto.

Prepara la colazione per i suoi figli, li esorta nelle operazioni mattutine poi li vede uscire per andare a scuola. Si veste, si prepara e va al lavoro.

Tina è una persona normale, con le normali aspirazioni di vita che abbiamo tutti. Gli stessi amori le stesse delusioni, le stesse aspirazioni e le stesse speranze. Il suo lavoro la mette a contatto con il dolore. Con il suo lavoro, aiuta le persone che stanno male. Non importa se sono “complottisti”, “No Vax”, plurivaccinati, disorientati, dispersi, ignoranti, stupidi o soltanto menefreghisti. Lei va da loro. Li cura, gli parla, li sostiene, gli racconta della vita che va vissuta e li esorta dicendo che non bisogna lasciarsi andare. Ascolta le loro preghiere, i loro intenti le loro lamentele. A volte anche i loro insulti perché si sa, la malattia spesso ti porta fuori da questo mondo, ti lascia attonito, disorientato e a volte ti mette una rabbia dentro che non è più governabile. Lei ascolta tutti, aiuta tutti indistintamente.

La sera torna a casa e si porta dietro il dolore e le malattie della giornata. SI porta dietro gli sguardi e le parole delle persone che ha visitato. Prepara la cena ai figli, chiacchiera con loro e come tutte le mamme si preoccupa per loro e ha paura per il loro futuro. Spesso esce. Incontra amici, amiche e cerca così di lasciarsi alle spalle “le malattie” degli altri. Tina vorrebbe un mondo diverso, un’altra vita. Da quando è cominciata la manovra del “Grande Reset”, lei si è subito accorta che qualche cosa non funzionava. Si è accorta subito che i “malati” i nostri cari, venivano ricoverati per banali influenze, raffreddori e cose simili, e uscivano dall’ospedale pochi giorni dopo in orizzontale. Morti. Ha subito compreso che c’era un meccanismo perverso, a volte sostenuto a volte soltanto eseguito per ignoranza, per paura.

Tina non è mai stata di quei sanitari che ballavano con le mascherine sulle note di “Jerusalema”, facendo video da postare sui social. Non si è mai lamentata delle ore di lavoro sovraccariche di tensioni, urla, spintoni e morte. Non si è mai fatta selfie con il viso distrutto dalla fatica e gli occhi gonfi di lacrime. Lei non è mai stata annoverata tra gli “Eroi”. Lei è stata come molti radiata. Radiata senza stipendio e futuro, perché ha subito capito ciò che stava dietro la grande truffa della Pandemia. Ha subito capito la portata dell’imbroglio del covid. Come tanti ha perso così il lavoro, gli amici e anche gli amori. Ha perso la sua vita passata e spesso, si è seduta sola a piangere per l’immenso vuoto che le si era parato davanti. Poi si è rialzata e da sola, nel buio più totale e nel rischio di essere denunciata, ha ricominciato a fare il suo mestiere. Ha ricominciato a curare le persone che l’avevano insultata, messa in un angolo, denigrata, lasciata da parte. Le stesse persone che ora, abbandonate dallo stato e da quei medici “Eroi”, hanno cominciato a stare male. Gira così casa per casa, con lo spettro di finire in galera perché casomai qualcuno si illudesse ancora, essere radiati vuol dire non poter esercitare più la professione. Vuol dire che se qualcuno ti denuncia o succede qualche cosa di grave, vai a finire in galera, perché tornare a curare le persone, in questo caso è un reato penale.

Tina passa le giornate confortando le persone malate che dopo due o tre o quattro vaccini, hanno terribili effetti collaterali. Non discute sulle cause degli effetti. Lei sa che non ne vale la pena. Sa che queste persone, non ammetteranno mai che è stata colpa del vaccino. Li conforta, li aiuta e li cura perché per lei, salvare “il mondo” da questo olocausto programmato è una missione. Una promessa fatta a suo tempo quando ha cominciato a lavorare. Spesso le cure che porta, non fruttano denaro, ma a lei basta che queste persone riescano a guarire, a riprendersi, a rimettersi in piedi. Tina va anche a fare le pulizie per poter avere i soldi che servono per dar da mangiare ai propri figli. Non si vergogna, non si ferma perché è convinta, che questa fase della vita del pianeta, va affrontata e come migliaia di altre nei secoli, passerà. Magari lei non ne vedrà la fine, ma i suoi figli si. Così quando esce di casa, mette su il suo bel sorriso, ti guarda con quegli occhi chiari immensi e profondi, e tu ti chiedi come si possa sopportare tanto e riuscire a regalare tanto.

Tina si meriterebbe un amore speciale, uno di quelli che come lei hanno voglia di vivere, di combattere, di aiutare le persone e pensare ad un mondo nuovo. Un mondo diverso.

Si meriterebbe una di quelle storie infinite, che nulla hanno a che vedere con quelle passate. Storie che hanno il sapore dei fili d’erba e i colori dell’arcobaleno. Si meriterebbe una persona onesta, disincantata, con la sua stessa forza con il suo stesso sguardo. Si meriterebbe anche amici che le vogliono bene per come è, per quello che fa vedere. Amici con i quali discutere, ridere e chiacchierare di tutto. Come si faceva una volta, che ci si ritrovava a tavola in tanti, si mangiava e si passava la serata parlando, discutendo, confrontandosi. Così la sera quando si mette nel letto a dormire sogna come tanti di noi.

Tina sa bene che tra poco si andrà a votare. Non sa se entrerà nella cabina elettorale e se si, che cosa voterà. A guardare le liste, i nomi e le persone che si accalcano per raggiungere un posto in parlamento si sente disorientata, sconfortata. Avrebbe preferito che tutti coloro che si sono battuti contro le falsità del governo e i suoi diktat fascisti, si fossero uniti e avessero presentato una lista unica alle elezioni. Avrebbe preferito che una sola forza, la forza che ha sostenuto tutti noi in questi tre anni, si fosse presentata unita, compatta e con un programma chiaro a questo appuntamento. Tina pensa che si sia persa una grande occasione e che ancora una volta, per i piccoli interessi personali, le “diversità” da bar sport, ognuno sia andato per la sua strada, recitando tutti indistintamente la solita e ritrita frase: “Ci uniremo dopo, quando saremo in parlamento”. Tina non ha voglia più di discutere e/o di pensare, è stanca. Sfibrata da una lunga lotta giornaliera contro l’ottusità e l’ignoranza. Sfiancata dal portare avanti una famiglia, dal dolore che raccoglie ogni giorno nelle case dei malati, e che si porta a letto nel sonno di tutte le sere.

Ma Tina, sa una cosa. Sa di non essere sola. Sa che ci sono milioni di persone come lei, che hanno capito molto bene il criminale disegno che si nasconde dietro tutte queste false pandemie e false guerre. Lei sa di non essere sola nel silenzio che avvolge questo paese. Sa che milioni di persone come lei, hanno capito il fine che questi delinquenti vogliono raggiungere. Sa bene che tutti noi, come lei, nel silenzio ci stiamo preparando. Questo lo sanno anche “loro”, che vogliono fare del pianeta terra e della sua popolazione, il loro personale giocattolo. Per questo sono diventati più feroci, più cattivi. Perché sanno che Tina non è da sola.

Quindi, qualunque risultato uscirà dalle urne, lei domani si alzerà, preparerà la colazione ai ragazzi, li vedrà uscire, si cambierà e entrerà nel dolore del mondo, cercando di aiutare, salvare e sostenere, tutti coloro che in questi tre anni hanno contribuito a demonizzare, insultare, denigrare e manganellare le persone come lei. Perché questo è il suo modo di lottare contro questi assassini. Perché questo è il suo modo di prepararsi.

Perché crede davvero che un altro mondo sia possibile, crede davvero che un’altra vita sia possibile. Per sé e per i suoi figli.

Tina è una brava persona.

Bruno Marro

http://brunomarro.it/

 https://brunomarro.blogspot.com/
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0


16/09/22

COMPOSIZIONE dei SIERI covid...........

VIDEO INTERESSANTE:

"Avv Nicoletta Morante: la nostra denuncia per indagare la COMPOSIZIONE dei SIERI covid depositata alla GdF e alla procura di Urbino sta procedendo bene! Sentito per 4 ore dalla GdF il dott Ansovino: i sieri sono inefficaci e con sostanze non dichiarate!
La procuratrice è seria! La causa è seguita da tutto il mondo! La prima procura in Italia che indaga sul contenuto dei sieri! Finalmente!"
LINK:
https://www.facebook.com/1023291271/videos/494121855505191




google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0

15/09/22

CHI ME LO SPIEGA QUESTO?

A.D.
Qualche epidemiologo/virologo mi può spiegare cosa significa nell'evidenziato azzurro in immagine?
Domanda: Se l'evento avverso grave si verifica dopo la somministrazione non necessariamente è causato dalla vaccinazione Covid-19?
Achille Daga:
Ho letto più volte per capire il significato ma non mi riesce, sarà l'età , la senilità, l'iperlessia.

Vi prego aiutatemi!

google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0

08/09/22

uno studio dell'Istituto Altamedica (07 settembre 2022) - (info di Agi - Agenzia Giornalistica Italia S.p.A.)



I risultati di uno studio dell'Istituto Altamedica dal quale è emerso che la memoria immunologica per il SARS-CoV-2 permane a lungo, indefinitamente. 

Chi ha avuto il covid non ha più bisogno di vaccinarsi

AGI - Da un fondamentale studio scientifico dell’istituto di ricerca Altamedica, che sarà presentato al congresso della Società Italiana di Genetica Umana, emerge che chi ha già contratto il virus non ha più bisogno di vaccino. 

“Ovviamente può accadere che di nuovo si contagi – sottolinea il professor Claudio Giorlandino, direttore scientifico dell’Istituto di Ricerca Altamedica – ma non può mai ammalarsi di Covid. Questo come per ogni influenza stagionale. Nessun soggetto che ha superato l’infezione è mai finito in un reparto di rianimazione a causa del Covid”. 

Lo studio è stato eseguito dai ricercatori dell’istituto Altamedica con una metodica unica, la citometria a flusso sui linfociti B di memoria. Da questa ricerca emerge che la memoria immunologica per il SARS-CoV-2 permane a lungo, indefinitamente. 

“Lo studio sperimentale, eseguito su un numero considerevole di soggetti che hanno contratto l’infezione, dimostra riferisce Giorlandino – che i linfociti B sono pronti a riattivarsi immediatamente allorché vengano nuovamente a contatto con il virus, trasformandosi in plasmacellule che poi genereranno gli anticorpi specifici. Ovviamente non vi è paragone sulla efficacia della immunità naturale rispetto a quella modesta e limitata post-vaccinale. I vaccini sono attivi soltanto contro una parte del virus, la proteina spike, mentre gli anticorpi naturali sono attivi contro tutto il virus e quindi non temono varianti”.

E aggiunge: “Sappiamo poi che il virus non è più aggressivo come prima della variante Omicron e tutte le varianti che si sono susseguite conservano la 'resistenza' allo splitting della proteina di aggancio cellulare, la Spike.

Infatti, è noto che il SARS per infettare i polmoni, deve subire una divisione dalla suddetta spike. Divisione che avviene per meccanismi enzimatici (detti TMPRESS2) presenti sulle cellule polmonari, tali varianti non sono splittabili.

Da allora, infatti la quasi totalità dei decessi riferiti dai media non avvengono a causa del Covid, ma per cause diverse in soggetti che sono solo positivi al tampone.
Sulla base di questo l’esecuzione di una quarta dose di vaccino è totalmente inutile”.

google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Conclude Girlandino: “L’idea poi che chi si sia vaccinato sviluppi semmai una malattia inferiore non è più attuale.

Verosimilmente corretta nel 2020 oggi è il virus stesso che, come è sotto gli occhi di tutti, ha perso virulenza soprattutto nei non vaccinati. 

I nuovi vaccini Pfizer che l’industria statunitense sta cercando di introdurre con la modificazione dell’RNA attivo contro alcune nuove (ma oramai anche esse inattuali) varianti omicron risultano destituiti di utilità.

Innanzitutto, perché il virus, come detto, ha perso la sua pericolosità, l'aggressione dei polmoni, e poi perché le varianti si susseguono incessantemente e possono essere contrastate solo da chi ha acquisito, con l’infezione, l’immunità naturale contro tutto il virus, indipendentemente dalle varianti che interessano solo piccole pari di esso.

Per chi è solo protetto dal vaccino rischierà questa rino-faringo-tracheite. Infatti, la tecnologia di questi vaccini statunitensi arriva sempre molto più tardi delle mutazioni della proteina virale che vogliono contrastare”.

continua:  
https://www.agi.it/salute/news/2022-09-07/covid-chi-ha-avuto-virus-non-ha-bisogno-di-vaccino-17973525/


.....studiata possibile correlazione con fuoco di Sant'Antonio

21 maggio 2021 - 18:06 (Keystone-ATS)
https://www.swissinfo.ch/ita/vaccini--studiata-possibile-correlazione-con-fuoco-di-sant-antonio/46639324

Fino al 18 maggio a Swissmedic sono pervenute 2269 notifiche di sospette reazioni avverse in relazione alle vaccinazioni contro il Covid-19.

Questi effetti collaterali corrispondono a quelli emersi durante gli studi di omologazione e non incidono sul rapporto rischi-benefici positivo dei due vaccini a mRNA utilizzati. Sono in corso indagini su un'eventuale correlazione con l'apparizione di fuoco di Sant'Antonio. 

Lo indica lo stesso Istituto svizzero per gli agenti terapeutici (Swissmedic) in un comunicato diramato oggi. Swissmedic fa regolarmente il punto sulle nuove notifiche e la loro natura. Le segnalazioni vengono esaminate in collaborazione in particolare con il centro di riferimento ticinese presso l'Ente ospedaliero cantonale. Provengono soprattutto da operatori sanitari, ma anche da persone che hanno subito l'inoculazione.  

Nelle ultime settimane vi è stata una riduzione del tasso di notifica, che è passato da 1 notifica a 0,8 notifiche ogni 1000 dosi iniettate.

36% delle notifiche per casi seri

La maggior parte delle notifiche, ossia 1447 (63,8%), è stata classificata come "non seria", mentre 822 (36,2%) sono state "serie" e le persone sono state trattate in ospedale (237) o le reazioni sono state considerate serie per altri motivi.

Le reazioni più comuni nei casi classificati come seri sono state febbre, cefalea/emicrania, dispnea (respirazione difficoltosa), herpes zoster (comunemente chiamato fuoco di Sant'Antonio), affaticamento, dolori muscolari, malessere, ipersensibilità/reazioni anafilattiche, nausea, brividi di freddo, vomito e aumento della pressione sanguigna.
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0




Relazione tra vaccinazione e fuoco di Sant'Antonio?  
Fino a tre giorni fa sono stati notificati 121 casi di herpes zoster (di cui 61 come seri). Sono in corso indagini per determinare se vi siano indizi di una relazione causale tra le vaccinazioni e la comparsa di questa malattia.


ECOCOLORDOPPLER VENOSO PER CCSVI

GIUSTO PER INFORMAZIONE GENERALE

Cos’è la CCSVI e 
Ecocolordoppler CCSVI ?

L’ecocolordoppler e significato CCSVI colpisce le vene del collo dette giugulari interne e la vena azygos che si trova invece nel torace.
Quello che si osserva è un ridotto deflusso di sangue che tende ad accumularsi nel sistema nervoso centrale. 

L’ecocolordoppler CCSVI descrive un’anomalia del flusso di sangue in cui il sistema venoso, a causa di malformazioni che causano un restringimento delle principali vene di deflusso del sistema nervoso centrale a livello del collo, del torace e della colonna vertebrale, potrebbe concorrere al danno dei tessuti nella malattia.

Come si diagnostica ?
Attraverso un esame ecocolordoppler CCSVI

L’esame diagnostico di riferimento è l’Eco-color-doppler, ovvero un’ecografia dei vasi che ne valuta l’occlusione.

Tali ricerche mediche hanno suscitato l’interesse del mondo scientifico e destato l’attesa tra i malati di sclerosi multipla e le loro famiglie, si tratta di studi riguardanti i rapporti tra le anomalie venose cerebrospinali e la sclerosi multipla.

Come si tratta

La CCSVI può essere trattata con un semplice palloncino attraverso un’angioplastica. In sostanza il palloncino viene inserito tramite un piccolo catetere e la sua espansione tende a ripristinare il corretto funzionamento e afflusso/deflusso di sangue. Il metodo è detto Zamboni, dal nome del medico che lo ha messo a punto.

Malattie neurologiche e Ecocolordoppler CCSVI

Nel 2009 il Professor Paolo Zamboni ha pubblicato il primo lavoro scientifico condotto su 65 pazienti con Sclerosi Multipla in cui ha segnalato un’associazione tra la patologia neurologica e la CCSVI. Ad oggi queste evidenze risultano ancora in fase di valutazione e convalida. Sempre nello stesso anno è stato effettuato il primo studio clinico per valutare se il trattamento mininvasivo di angioplastica della CCSVI in pazienti con Sclerosi Multipla migliorasse i sintomi della patologia. Ecocolordoppler CCSVI . Diversi studi scientifici hanno dimostrato la sicurezza della procedura di angioplastica, con benefici variabili dal punto di vista dei sintomi della patologia. La possibilità che agire sulla CCSVI migliori il decorso della Sclerosi Multipla è ad oggi serio oggetto di studio. Le valutazioni scientifiche presenti in letteratura hanno rivelato benefici in particolare su sintomi come il mal di testa, il formicolio, l’astenia, la deambulazione, l’equilibrio, il controllo vescicale ed altro.

Il nostro esame ecocolordoppler CCSVI

Lo Staff medico della *********************************************************  l’ EcoColorDoppler, secondo i criteri pubblicati dalle principali riviste scientifiche internazionali nonchè dagli studi del Prof. Zamboni dell’Università di Ferrara e del suo gruppo, rendendo possibile diagnosticare l’insufficienza venosa cerebrospinale. Prenota un esame Ecocolordoppler CCSVI presso la nostra struttura *********************************************************

.google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
La tecnica diagnostica consta di 4 fasi:
– la prima prevede lo studio,attraverso un EcoColorDoppler, delle vene del collo del
paziente in posizione a 0°;
– la seconda, il medesimo studio con paziente in posizione a 90°;
– la terza e la quarta fase consistono nell’effettuare un

EcoColorDoppler venoso transcranico con il paziente dapprima in posizione a 0° e successivamente in posizione a 90°.




Iva al 4%


Determinazione delle condizioni e modalita' alle quali e' subordinata l'applicazione dell'aliquota IVA ridotta del 4 per cento ai sussidi tecnici ed informatici rivolti a facilitare l'autosufficienza e l'integrazione dei soggetti portatori di handicap.