CONTATORE PERSONE

24/10/14

Art. 13 - Prescrizione e trattamento terapeutico -



La prescrizione di un accertamento diagnostico e/o di una terapia impegna la diretta responsabilità professionale ed etica del medico e non può che far seguito a una diagnosi circostanziata o, quantomeno, a un fondato sospetto diagnostico.

Su tale presupposto al medico è riconosciuta autonomia nella programmazione, nella scelta e nella applicazione di ogni presidio diagnostico e terapeutico, anche in regime di ricovero, **fatta salva la libertà del paziente di rifiutarle e di assumersi la responsabilità del rifiuto stesso.**

Le prescrizioni e i trattamenti devono essere ispirati ad **aggiornate e sperimentate acquisizioni scientifiche tenuto conto dell’uso appropriato delle risorse, sempre perseguendo il -beneficio del paziente secondo criteri di equità-. **

Il medico è tenuto a una adeguata conoscenza della natura e degli EFFETTI dei farmaci, delle loro indicazioni, CONTROINDICAZIONI, interazioni e delle REAZIONI individuali prevedibili, nonché delle caratteristiche di impiego dei mezzi diagnostici e terapeutici e deve adeguare, NELL'INTERESSE del PAZIENTE, le sue DECISIONI ai dati SCIENTIFICI accreditati o alle EVIDENZE METODOLOGICA MENTE FONDATE.

Sono VIETATE l’adozione e la diffusione di terapie e di presidi diagnostici NON PROVATI SCIENTIFICAMENTE o NON supportati da adeguata SPERIMENTAZIONE e documentazione clinicoscientifica, nonché di terapie segrete.

In nessun caso il medico dovrà accedere a richieste del paziente in contrasto con i principi di SCIENZA e COSCIENZA allo scopo di compiacerlo, sottraendolo alle sperimentate ed efficaci cure disponibili.

La PRESCRIZIONE di FARMACI, sia per indicazioni non previste dalla scheda tecnica sia non ancora autorizzati al commercio, è consentita PURCHÉ la LORO EFFICACIA e TOLLERABILITÀ sia SCIENTIFICAMENTE DOCUMENTATA.

In tali casi, acquisito il consenso scritto del paziente debitamente informato, il MEDICO si ASSUME la RESPONSABILITÀ della CURA ed è tenuto a MONITORARE gli EFFETTI.

È OBBLIGO del MEDICO segnalare TEMPESTIVAMENTE alle AUTORITARIA COMPETENTI, le REAZIONI AVVERSE EVENTUALMENTE COMPARSE durante un TRATTAMENTO TERAPEUTICO.


Art. 14 - Sicurezza del paziente e prevenzione del rischio clinico



Il medico opera al fine di garantire le più idonee condizioni di sicurezza del paziente e contribuire all'adeguamento dell'organizzazione sanitaria, alla prevenzione e gestione del rischio clinico anche attraverso la rilevazione, segnalazione e valutazione degli errori al fine del miglioramento della qualità delle cure.

Il medico al tal fine deve utilizzare tutti gli strumenti disponibili per comprendere le cause di un evento avverso e mettere in atto i comportamenti necessari per evitarne la ripetizione; tali strumenti costituiscono esclusiva riflessione tecnico-professionale, riservata, volta alla identificazione dei rischi, alla correzione delle procedure e alla modifica dei comportamenti.

 

Art. 15 - Pratiche non convenzionali -

Il ricorso a pratiche non convenzionali non può prescindere dal rispetto del decoro e della dignità della professione e si esprime nell'esclusivo ambito della diretta e non delegabile responsabilità professionale del medico.

Il ricorso a pratiche non convenzionali non deve comunque sottrarre il cittadino a trattamenti specifici e scientificamente consolidati e richiede sempre circostanziata informazione e acquisizione del consenso.

E’ vietato al medico di collaborare a qualsiasi titolo o di favorire l’esercizio di terzi non medici nel settore delle cosiddette pratiche non convenzionali.

Art. 16 - Accanimento diagnostico-terapeutico –

 Il medico, anche tenendo conto delle volontà del paziente laddove espresse, deve astenersi dall’ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute del malato e/o un miglioramento della qualità della vita

Art. 23 - Continuità delle cure

 Il medico deve garantire al cittadino la continuità delle cure.

In caso di indisponibilità, di impedimento o del venir meno del rapporto di fiducia deve assicurare la propria sostituzione, informandone il cittadino.

Il medico che si trovi di fronte a situazioni cliniche alle quali non sia in grado di provvedere efficacemente, deve indicare al paziente le specifiche competenze necessarie al caso in esame.

Il medico non può abbandonare il malato ritenuto inguaribile, ma deve continuare ad assisterlo anche al solo fine di lenirne la sofferenza fisica e psichica.
 

Art. 30 - Conflitto di interesse –

Il medico deve evitare ogni condizione nella quale il giudizio professionale riguardante l’interesse primario, qual è la salute dei cittadini, possa essere indebitamente influenzato da un interesse secondario.

Il conflitto di interesse riguarda aspetti economici e non, e si può manifestare nella ricerca scientifica, nella formazione e nell’aggiornamento professionale, nella prescrizione terapeutica e di esami diagnostici e nei rapporti individuali e di gruppo con industrie, enti, organizzazioni e istituzioni, nonché con la Pubblica Amministrazione.

Il medico deve:

- essere consapevole del possibile verificarsi di un conflitto di interesse e valutarne l’importanza e gli eventuali rischi;

- prevenire ogni situazione che possa essere evitata;

- dichiarare in maniera esplicita il tipo di rapporto che potrebbe influenzare le sue scelte consentendo al destinatario di queste una valutazione critica consapevole.

Il medico non deve in alcun modo subordinare il proprio comportamento prescrittivi ad accordi economici o di altra natura, per trarne indebito profitto per sé e per altri.

le parole...

" È sempre così, ce chi lotta, chi ci mette la faccia, magari prende pugni sul naso, poi arriva qualcuno dopo di te e si prende il merito di una battaglia che per altro ha anche remato contro.

Ma a noi poco importa, l'importante è raggiungere l'obbiettivo !" Cit. M.d.M.

*Quanti possono dire di Avere LOTTATO PER SE STESSI E PER CHI NON HA LE FORZE DI LOTTARE?¿
IO POSSO DIRE ...ECCOMI "IO HO LOTTATO E CONTINUERÒ A LOTTARE E MI LECChERO' LE FERITE CHE MOLTI mi han lasciato...* Cit .mia

COS'È LA PORFIRIA ACUTA?

 Il termine porfiria acuta comprende tre malattie ereditarie simili tra loro: la porfiria acuta intermittente (AIP), la porfiria variegata (VP) e la coproporfiria ereditaria (HCP). Vengono raggruppate insieme poiché ognuna di esse può manifestarsi con attacchi acuti. Questi attacchi sono atipici e spesso difficili da diagnosticare. Nella maggior parte dei paesi europei, i malati sono circa uno su 75000. La porfiria acuta intermittente rappresenta la forma più comune. In questo tipo di porfiria possono verificarsi attacchi acuti, ma non si osservano mai problemi alla pelle. Se si è affetti da porfiria variegata o da coproporfiria ereditaria possono invece comparire alterazioni cutanee. Nella porfiria variegata, gli attacchi acuti e i problemi cutanei possono anche non insorgere contemporaneamente.

2. COS'È L'ATTACCO ACUTO DI PORFIRIA?
Il primo sintomo di un attacco acuto è quasi sempre rappresentato da un forte dolore addominale con possibile coinvolgimento della schiena e delle coscie. Sono spesso presenti nausea, vomito e costipazione. Alcuni pazienti si sentono molto confusi durante l'attacco e trovano in seguito difficile ricordarne le caratteristiche. Più raramente si hanno convulsioni e dobolezza muscolare, che possono portare a paralisi. Il battito cardiaco e la pressione sanguigna possono aumentare, ma raramente a livelli pericolosi.
Un'attacco non dura di solito più di due-tre settimane, ma può diventare a rischio per la vita a causa delle complicazioni neurologiche come la paralisi motoria. In caso di paralisi, il recupero è graduale, ma lento. L'attacco acuto è spesso scatenato dall'assunzione di farmaci o alcol e da fluttuazioni ormonali come per esempio quelle associate al ciclo mestruale. L'attacco acuto può inoltre essere scatenato da infezioni o condizioni di stress. ...

Informazioni utili continua qui:

" porfiria acuta intermittente" : www.porphyria-europe.org/01-for-patients/IT/acute-porphyria.asp#01

29 ottobre - radio cooperativa

Area ParkO mercoledì 29 ottobre ore 17 Radio Cooperativa

"DBS - STIMOLAZIONE CEREBRALE PROFONDA"

Sarà nostro ospite il Dottor ROCCO QUATRALE Primario del'Unità Operativa di neurologia dell'Ospedale dell'Angelo di Mestre Venezia.

Cos'è la DBS e come si scelgono i candidati? Come si realizza e cosa comporta l'installazione di iun impianto DBS? Dopo l'operazione come si sviluppa la fase di terapia riabilitativa e la parte farmacologica? Gli effetti dell'operazione e la percezione dei miglioramenti come vengono valutati?
Uso quotidiano e gestione successiva al primo periodo (batterie e regolazioni)
Se avete dei quesiti da porre al dottor Quatrale telefonate in diretta allo 049 8809020 altrimenti scrivete a: areaparko@libero.it
ASCOLTA IN STREAMING O SCARICA IL PODCAST

LA NOSTRA CURIOSITA'

La domanda che dovete fare al vostro Neurologo ad ogni terapia che vi propongono 《è》:

* QUALI CERTEZZE MI DA LEI CHE QUESTA CURA 'NON' MI CREI DANNI E RIESCA A SUO MODO A FARMI STARE BENE?¿ *

Premetto che nessuno può OBBLIGARE ...o NON obbligare a fare o non fare una CURA.....POSSONO SOLAMENTE CONSIGLIARE e ESPORRE i pro e i contro....
LA SCELTA SPETTA SOLO A VOI
 

INFORMARSI

www.fondazioneserono.org/sclerosi-multipla/letture-e-materiali-sclerosi-multipla/guida-sclerosi-multipla/?utm_source=wysija&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter_SM_23_10_2014

Leggiamo un po'

per i normo Dotati

IL POSTEGGIO DISABILE NON E' UN LUSSO MA UNA NECESSITA', QUINDI NON CONFONDERTI A POSTEGGIARTI NEI POSTEGGI CHE A TE NON SERVONO. GRAZIE 

Tutti hanno il bisogno di RITROVARE LA PROPRIA AUTONOMIA...PENSACI BENE A NON IMPEDIRLA.
Stefania melis 

09/10/14

Corso di formazione per volontari - LIVORNO

Amici di NeuroCare Livorno Onus ,
avrete forse già saputo (o forse invece no) che la formazione in campo neurologico continua e si intensifica su Livorno con MENS SANA IN CORPORE SOLIDALE che NeuroCare Livorno Onlus sta realizzando con l’aiuto del Cesvot e varie associazioni toscane (il Centro Italiano Femminile - CIF, l’Associazione Afasici Toscana - AAT, l’ Associazione Parkinsoniani, C.S.R.G._Livorno) e la USL 6 di Livorno.
Si tratta di un percorso teorico pratico del tutto gratuito sulla prevenzione delle malattie neurologiche e sull’assistenza familiare del caregiver che si svolgerà a Livorno, dal 20 ottobre 2014 al 6 Marzo 2015, grazie alla professionalità di 11 formatori, a vantaggio dei (max.) 24 partecipanti.

Invitiamo tutte/i coloro che si sono già puntualmente iscritti (inviando il modulo di iscrizione compilato per posta ordinaria alla Sede Organizzativa oppure per p.e. a info@neurocaregiver.it
e anche le persone interessate/curiose che non hanno effettuato l’iscrizione (entro il 15.10), ad intervenire liberamente lunedì 20 ottobre alle ore 15.00 alla presentazione del Corso (più colloquio personale conoscitivo con le persone iscritte). Per meglio organizzare l’incontro vi chiediamo soltanto la gentilezza di confermarci, anche per posta elettronica, la vostra presenza.

MENS SANA IN CORPORE SOLIDALE
Prevenire le malattie neurologiche
e sostenere malati e caregiver
20 ottobre 2014
C.S.R.G. Centro Studi e Ricerche
per l'indirizzo e l’orientamento dei Giovani

SCALI D''AZEGLIO, 20 - LIVORNO

Corso di formazione per volontari

malattie neurodegenerative e STAMINALI

Neurologo svedese Olle Lindvall sostiene che le malattie neurodegenerative potranno essere «curate» con cellule staminali, riprogrammate per ricostruire i neuroni morti.

Continua qui la tua lettura:
www.corriere.it/salute/14_ottobre_04/cervello-malato-candidato-nobel-neuroni-possono-essere-riparati-d21f4752-4c0b-11e4-afde-3f9ae166220d.shtml

Mielite trasversa


La mielite trasversa è relativamente rara (circa 50-250 casi nuovi all'anno in Italia) e per questo molte volte non viene immediatamente riconosciuta. È un'infiammazione del midollo spinale che occorre ad un certo livello dove si estende orizzontalmente o trasversalmente (da cui 'mielite trasversa'). I sintomi dipendono dalla localizzazione del focolaio infiammatorio. Essendo il midollo spinale una esile struttura nervosa in cui passa una varietà di connessioni nervose, in genere i sintomi consistono in dolori e deficit motori e sensitivi di varia natura che si sviluppano entro poche ore o entro alcuni giorni. Ci possono essere formicolii e altre sensazioni anomale, debolezza muscolare, difficoltà di coordinazione e d'equilibrio e difficoltà nel controllo sfinterico fino all'incontinenza. Nella maggior parte dei casi, l'infiammazione si trova a livello toracico in modo da coinvolgere il controllo motorio e sensitivo delle gambe, esistono anche casi con localizzazione cervicale in cui sono compromessi gli arti superiori ed eventualmente anche i movimenti respiratori. Il recupero avviene gradualmente durante un periodo di settimane o mesi ed è completo solo per un terzo dei casi. La mielite trasversa spesso si sviluppa dopo infezioni virali (Herpes zoster, Herpes simplex, Citomegolovirus, Epstein-barr, Echovirus, Coxsackievirus, influenza, rosolia, parotite, HIV), anche se spesso non si riesce a dimostrare un'infezione recente e la mielite sembra causata da una reazione immunologica abnorme contro certe proteine del sistema nervoso. La mielite trasversa si può sviluppare anche come complicanza di alcune infezioni batteriche come la malattia di Lyme (neuroborreliosi), sifilide e infezioni causati da micoplasmi. In alcuni casi una mielita trasversale è associata ad altre malattie autoimmuni come il Lupus eritematoso o può essere il primo sintomo della sclerosi multipla. La maggior parte dei pazienti con mielite trasversa comunque non sviluppa la sclerosi multipla. L'esame diagnostico più importante è la risonanza magnetica con mezzo di contrasto del tratto di midollo spinale in cui clinicamente si sospetta una lesione. La risonanza magnetica è anche in grado di escludere altre possibili patologie come fratture vertebrali, un'ernia del disco o tumori che possono causare sintomi simili. Altrettanto importante è l'esame del liquor cerebrospinale (il liquido che circonda cervello e midollo spinale) per confermare la natura infiammatoria del processo e per escludere un processo vascolare (che è un'altra diagnosi differenziale nei casi con manifestazione acuta). La terapia può essere antivirale o antibiotica quando si identifica un agente patologico. Nella maggior parte dei casi ciò non avviene e vengono somministrati preparati cortisonici che riescono a limitare e arrestare il processo infiammatorio. Sono importanti le terapie riabilitative soprattutto quando la remissione dei sintomi non è completa.

PIANGERE NON FA MALE

NON È SBAGLIATO PIANGERE ..
NON conviene tenersi tutto dentro.....
PIANGERE NON SIGNIFICA ESSERE DEBOLI..ma
SIGNIFICA essere vivi e avare emozioni..pure

"Piangere fa bene, riduce la tensione e lo stress, mantiene la salute del corpo, previene malattie a carico dell’apparato cardiocircolatorio e del cervello attraverso l’eliminazione di ormoni e tossine in eccesso"

NON DOVETE ANNULLARE IL VOSTRO ESSERE...MA BISOGNA ESSERE LIBERI DI PROVARE EMOZIONI ...e bisogna RICORDARSI di ESSERE FELICI

vit.d. IMPORTANTE

 www.valori-alimenti.com/cerca/colecalcifenolo-vit-d.php

Sclerosi multipla e uso di farmaci a base di cannabis

news SARDEGNA
dal GIORNALISTA - Luigi Alfonso
  8/10/2014

COMUNICATO STAMPA a cura dell'ufficio stampa della Regione Sardegna.
Sclerosi multipla e uso di farmaci a base di cannabis. In Italia i medicinali a base di cannabinoidi sono autorizzati solo ed esclusivamente per il trattamento di pazienti adulti affetti da spasticità da moderata a grave, dovuta a sclerosi multipla i quali non abbiano risposto ad altri medicinali antispastici. “Al momento in Italia – dice l’assessore della Sanità Luigi Arru - e quindi in Sardegna è in vendita, a carico del servizio sanitario regionale, un solo medicinale in formulazione spray oromucosale – Sativex- a base di delta-9-tetraidrocannabinolo e cannabidiolo. “Precedentemente all’immissione in commercio del Sativex – dice l’assessore Arru- erano importate specialità medicinali dall’estero tra cui il Bedrocan, costituito da infiorescenze essiccate e triturate di cannabis, il costo di tale specialità medicinale estera era a totale carico del paziente: 495 euro”.
Il Ministero della salute con DM 23/01/2013, GU n. 33 del 08/02/2013, con entrata in vigore il 23 febbraio 2013, ha inserito nella Tabella II, sezione B, i medicinali stupefacenti di origine vegetale a base di Cannabis (sostanze e preparazioni vegetali, inclusi estratti e tinture). Il decreto ha reso possibile utilizzare in terapia, non solo il delta-9-tetraidrocannabinolo o THC, ma anche i composti vegetali che lo contengono. Le prescrizioni di preparazioni magistrali sono regolamentate dall’articolo 5 del D.L. 1 febbraio 1998, n. 23, convertito dalla Legge 8 aprile 1998, n. 94 e tali preparazioni magistrali di sostanze vegetali a base di cannabis come il Bedrocan, possono essere allestite dietro presentazione di prescrizione medica non ripetibile. “Questi preparati vanno incontro – dice l’esponente della Giunta Pigliaru- alle esigenze personalizzate per i singoli pazienti e per le indicazioni autorizzate in Italia. Il Bedrocan può essere utilizzato in più casi clinici, per esempio spasticità associata a dolore, nausee vomiti da chemioterapici, dolore cronico e nel glaucoma”.
LA SVOLTA. Qualche settimana fa, a settembre, è stato dato il via libera dal ministero della Salute insieme al ministero della Difesa alla creazione di farmaci cannabinoidi da parte dell’Istituto farmaceutico militare di Firenze. “Al momento sono in stesura i protocolli attuativi – dice Arru- ai quali la Regione Sardegna si adeguerà con tempestività. I tempi sono stimati entro l’anno 2015. A questo punto non sarà più disponibile per i pazienti solo il Sativex, ma saranno predisposti farmaci simili al prodotto olandese, il Bedrocan, che chiaramente essendo prodotto in Italia avrà un prezzo molto più contenuto”. Il farmaco sarà poi distribuito da Firenze alle farmacie del resto d'Italia.

Fenomeno di Raynaud

Fenomeno di Raynaud può essere collegato ad altre condizioni. Questo si chiama fenomeno di Raynaud secondario. La maggior parte delle persone con la condizione sono più di 30 anni.

Le cause più comuni sono:

Malattie delle arterie (come l' aterosclerosi e la malattia di Buerger )
Farmaci che provocano restringimento delle arterie (come le anfetamine, alcuni tipi di beta-bloccanti, alcuni farmaci contro il cancro, alcuni farmaci utilizzati per l'emicrania)
Artrite e condizioni autoimmuni (come la sclerodermia , sindrome di Sjogren , artrite reumatoide e lupus eritematoso sistemico )
Lesioni ripetute o utilizzo (ad esempio da digitare, suonare il pianoforte, o uso pesante di utensili a mano)
Fumo
Congelamento
Sindrome dello stretto toracico
Fenomeno di Raynaud può verificarsi anche senza un'altra causa. Questo si chiama fenomeno di Raynaud primario. E 'più spesso inizia in persone di età inferiore ai 30 anni.....

Fenomeno di Raynaud: MedlinePlus Enciclopedia ...

Continua qui la tua lettura : www.nlm.nih.gov/medlineplus/ency/article/000412.htm

il cervello e...

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Il corpo umano: il CERVELLO: http://youtu.be/6QFHlHcHjpg