Ogni giorno, sul sentiero che si sta percorrendo, ci sono migliaia di sfide, ci sono migliaia di bivi, migliaia di scelte.
A volte prendiamo decisioni in modo inconsapevole, ma, comunque, ci troviamo di fronte a delle alternative e mettiamo il piede in una scarpa piuttosto che in un’altra.Ogni giorno quando mi trovo a porre delle regole a mia/o figlia/o mi trovo anche ad affrontare un disagio.
Vorrei insegnarle che è meravigliosa, che deve avere carattere (il suo),
che deve cercare di essere se stessa/o al 100% eppure devo anche porre dei limiti e darle delle regole. Perché?
Perché non le posso dire “puoi fare quello che vuoi” e “fai quello che vuoi”?
Perché non è sol/oa, è un essere umano, un animale sociale ed ha bisogno degli altri e gli altri hanno bisogno, esattamente come lei, di “fare quello che vogliono”, ma se non ci fossero delle regole andremmo a cozzare uno con l’altro in modo anche bizzarro.
Avete presente gli autoscontri?
La vita sarebbe un autoscontro continuo e non avremmo neanche più il tempo per essere noi stessi.
********quindi:
E’ fondamentale essere se stessi
ma per esserlo occorre che ce lo consentano
e ciò accade solo se noi lo consentiamo agli altri.
Per ciò occorre RISPETTO. Se io rispetto te e tu rispetti me allora siamo liberi di essere noi stessi.
Ho fatto l'antitifica nel 1994 e nel 95 ho avuto i primi sintomi compresa scossa di Lhermitte che avevo scambiato per un problema dovuto al Softball, tanto che credevo che piegando
RispondiEliminala testa in avanti le persone sentissero la vibrazione che faceva. Poi ho avuto altri sintomi, ma il mio medico curante ha detto che era tutto nella mia testa (dandomi probabilmente della matta ...) sino a che non mi è venuta una nevrite ottica all'occhio destro che è rimasto cieco. (Con una mega dose di cortisone è tornato a vedere).
L'illuminazione l'ha avuta un ottico che ha capito subito di cosa si trattava rimandandomi subito in ospedale ... dal 98 mi è stata riconosciuta formalmente dall'equipe del Dr. Stecchi ....