10/06/12

alemtuzumab

L' alemtuzumab è un anticorpo monoclonale umanizzato utilizzato contro la leucemia linfatica cronica. Per il suo meccanismo di azione favorisce la riuscita della lisi dei linfociti B legandosi alla proteina di membrana nota come CD52. È commercializzato in Italia da parte della Genzyme Europe BV con il nome: Mabcampath; in altri paesi con i nomi: Campath, o Campath-1H.

Le origini di alemtuzumab risalgono al Campath-1 che era un derivato da anticorpi di topo specifico contro le proteine di linfociti umani, prodotto sperimentalmente da Herman Waldmann e colleghi.[1]
Il nome "Campath" è dato dalla composizione della parola Dipartimento dell'Università di Cambridge) Cambrige) e la parola in inglese patologia (pathology).
Inizialmente, il Campath-1 non era ideale per la terapia per il rischio di anafilassi, infatti, l'organismo ospite poteva reagire contro i determinati proteici dell'anticorpo intero del ratto. Per aggirare questo problema, Greg Winter e dai suoi colleghi umanizzarono Campath-1, estraendo le anse ipervariabili, dell'anticorpo murrino, che avevano la specificità per CD52, ma dopo aver fuso queste su un anticorpo umano. Questo passaggio permise di produrre il Campath-1H che servì come base per alemtuzumab.[2]
In data 16 febbraio 2011 viene dato l'annuncio della acquisto di Genzyme da parte di Sanofi Aventis, per un importo di circa 20 miliardi di dollari. Genzyme è l'azienda che produce e sperimenta l'alemtuzumab, il farmaco mostra promettenti sviluppi nella sclerosi multipla oltre all'indicazione approvata.[3]
In Italia il farmaco è stato autorizzato all'immissione in commercio il: 06/07/2001.

Farmacocinetica

La farmacocinetica di alemtuzumab mostra un modello a due compartimenti con una cinetica di eliminazione non lineare. Il volume medio di distribuzione in condizioni all'equilibrio è risultato di 0,15 l/kg (intervallo: 0,1-0,4 l/kg), ciò indica che la distribuzione è primariamente concentrata negli spazi del fluido extracellulare e nel plasma. Con la somministrazione ripetuta e il conseguente accumulo della concentrazione plasmatica, il tasso di eliminazione è risultato vicino alla cinetica di ordine zero (lineare). L’emivita è risultata di 8 ore. Lo Stady-State stato raggiunto dopo 6 settimane di somministrazione. Non sono state osservate differenze apparenti nella farmacocinetica fra maschi e femmine, né con l'età.

Farmacodimanica

L’alemtuzumab è un anticorpo monoclonale umanizzato anti IgG1 kappa. Ê ottenuto con tecniche di ingegneria genetica ed è specifico per una particolare glicoproteina (CD52) di superficie cellulare del linfocita. L’anticorpo è ottenuto partendo da una sospensione di cellule di mammifero su terreno di coltura.
L’alemtuzumab causa la lisi dei linfociti legandosi al CD52, un antigene altamente espresso sulla superficie di tutti i linfociti B e T, oltre che dei monociti, timociti e macrofagi.
L’anticorpo media la lisi dei linfociti tramite la fissazione del complemento e la immunità di tipo citotossico cellulo mediata anticorpo-dipendente. L’antigene è stato trovato in piccole quantità sui granulociti, ma non su eritrociti o piastrine. Non risulta che l’alemtuzumab danneggi le cellule staminali ematopoietiche né le cellule progenitrici.

Indicazioni

In label

L'indicazione approvata in Italia è: indicato per il trattamento di pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica a cellule B (B-LLC) per i quali la chemioterapia di combinazione con fludarabina non è appropriata (terapia di seconda linea).[4]
La FDA negli USA, come l'EMEA in Europa, ne approvano l'uso solo per la terapia della leucemia linfocitica cronica (LLC) nei pazienti non responders ad un agente alchilante segnatamente (fludarabina), In Canada, invece, è approvato anche come prima linea nella LLC.

Off-label

Sono 91 gli studi pubblicati con il farmaco nella sclerosi multipla.[5] Due protocolli sperimentali sono attualmente in corso nella Sclerosi multipla con questo farmaco.[6][7]

Eventi avversi

Una complicanza importante della terapia con alemtuzumab è l'aumento significativo del rischio di infezioni opportunistiche, in particolare, la riattivazione del citomegalovirus.

Controindicazioni

Da evitare in caso di gravidanza e allattamento.

Effetti indesiderati

Fra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano broncospasmo, angioedema, dispnea, nausea, febbre, sensazione di vomito e di brividi, dolore localizzato in sede di inoculo.

http://it.wikipedia.org/wiki/Alemtuzumab

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