Diffondere la cultura della conoscenza e della prevenzione
attraverso una campagna di sensibilizzazione e un monitoraggio gratuito
in farmacia dei principali fattori di rischio, come la pressione
arteriosa, la fibrillazione atriale e l'anomalia del ritmo cardiaco. ... una patologia che, ogni anno,
colpisce 15 milioni di persone in tutto il mondo, di queste quasi 6
milioni non sopravvivono.
Di fatto, l'ictus cerebrale costituisce la seconda causa di
morte a livello mondiale e la terza causa di morte nei Paesi del G8,
preceduto soltanto dalle malattie cardiovascolari e dai tumori. Nel
nostro Paese, invece, si verificano circa 200mila ictus ogni anno, di
questi il 40% causa la morte o la disabilità dei soggetti colpiti. Per
questo la conoscenza e la cura dei fattori di rischio di questa grave
patologia sono di vitale importanza per tutte le fasce di età.
L'Ictus, infatti, non è soltanto una malattia che riguarda
l'anziano, come si è portati spesso a credere: dei 200mila nuovi casi
di questa patologia che si verificano ogni anno nel nostro Paese,
infatti, circa 4.200 riguardano soggetti con età inferiore ai 45 anni.
"Anche i giovani possono essere a rischio di Ictus - ha sottolineato la
professoressa Maria Luisa Sacchetti - soprattutto se malati di
cardiopatie emboligene, ipertensione, diabete, o affetti da anomalie di
tipo genetico per non menzionare poi gli stili di vita sbagliati, come
l’uso di sostanze stupefacenti ad azione eccitante sul sistema
nervoso".
Diagnosi precoce, prevenzione e informazione per evitare ben 3 ictus su 4 causati da fibrillazione
atriale. Conoscere l'ictus cerebrale, però, significa anche saper
riconoscere precocemente i sintomi, considerando la vitale importanza di
un intervento tempestivo in caso di attacco. L'assistenza del 118 e il
trasporto immediato in una Stroke Unit, ovvero i centri ospedalieri
specializzati nel riconoscimento e nella cura dell'ictus cerebrale
rappresentano, in questo senso, gli elementi essenziali per affrontare
l'emergenza.
Nello specifico le Stroke Unit sono strutture attrezzate per offrire le cure ottimali ad un paziente
colpito da ictus cerebrale, che, grazie all’intervento di equipe
adeguatamente formate, possono ridurre notevolmente le complicazioni
legate ad un ictus, permettendo, inoltre, un risparmio economico sui
costi pari al 20%. Considerando che in Italia il costo dell'assistenza
sanitaria si traduce in 3.7 miliardi di euro l'anno, la diagnosi precoce
dell'ictus e le cure adeguate permetterebbero al Sistema Sanitario
Nazionale (SSN) di risparmiare circa 740 milioni di Euro all’anno.
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