Biologi
dell'Università tedesca della Rurh trasformano cellule staminali
prelevate dal midollo spinale in cellule nervose immature modificando
l'ambiente cellulare utilizzando clorato di sodio.
L'obiettivo del team di ricerca è quello di fare in modo che le cellule
immature possano essere trasformate in una particolare tipologia
cellulare da utilizzare a livello terapeutico.
Il clorato di sodio
agisce sugli enzimi del metabolismo nelle cellule che fissano i gruppi
di solfato alle proteine. Se questi solfati non vengono fissati, le
cellule continuano a produrre proteine per la matrice extracellulare ma
con catene di zuccheri modificate. Queste catene, a loro volta, inviano
segnali che determinano il funzionamento cui verranno destinate le
cellule staminali.
Le staminali, infatti, non necessariamente di
sviluppano in cellule nervose, ma possono anche formare astrociti oppure
oligodendrociti, che sono rsponsabili dell'equilibrio minerale delle
cellule nervose e della formazione della loro guaina protettiva.
Utilizzando in laboratorio il clorato di sodio, quindi, le cellule
nervose sono rimaste ad un stadio immaturo e potrebbe essere più facile
impiantarle a questo stadio, in modo tale da permettere loro di
integrarsi meglio quando vengono trapiantate.
L'obiettivo del team di ricerca è quello di fare in modo che le cellule immature possano essere trasformate in una particolare tipologia cellulare da utilizzare a livello terapeutico.
Il clorato di sodio agisce sugli enzimi del metabolismo nelle cellule che fissano i gruppi di solfato alle proteine. Se questi solfati non vengono fissati, le cellule continuano a produrre proteine per la matrice extracellulare ma con catene di zuccheri modificate. Queste catene, a loro volta, inviano segnali che determinano il funzionamento cui verranno destinate le cellule staminali.
Le staminali, infatti, non necessariamente di sviluppano in cellule nervose, ma possono anche formare astrociti oppure oligodendrociti, che sono rsponsabili dell'equilibrio minerale delle cellule nervose e della formazione della loro guaina protettiva.
Utilizzando in laboratorio il clorato di sodio, quindi, le cellule nervose sono rimaste ad un stadio immaturo e potrebbe essere più facile impiantarle a questo stadio, in modo tale da permettere loro di integrarsi meglio quando vengono trapiantate.
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