Fino a sei volte più antiossidanti per combattere pressione alta, colesterolo e ipertensione. Questi però sono contenuti soltanto nella buccia
Una mela al giorno toglie sempre e ancora il medico di torno, recita ormai il solito vecchio detto. E, quanto pare, il caro biblico frutto, è ancora tenuto in gran considerazione da medici e scienziati. I suoi antiossidanti sembrano essere particolarmente utili anche per prevenire disturbi dell’apparato cardiocircolatorio. Il suo segreto, tuttavia, non è racchiuso totalmente nell’interno del frutto, bensì nella buccia che, secondo alcuni ricercatori, diviene un’importante strumento per l’ipertensione arteriosa.
E non si può certo dire che le sue virtù passino inosservate, visto che studi recenti hanno scoperto che è addirittura più “potente” del tè verde e dei mirtilli.
L’unico problema in cui si potrebbe incappare è se si considera che proprio la buccia, ovvero la parte più importante del frutto, spesso contiene dosi elevate di pesticidi che potrebbero causare problemi di salute anziché promuoverla.
Secondo quanto riferito dal Telegraph, le mele, da tempo, sono una rinomata fonte di antiossidanti e flavonoidi, ossia delle sostanze amiche per cuore e apparato cardiocircolatorio.
Per arrivare a queste conclusioni gli scienziati hanno testato separatamente la buccia dal frutto su un campione di enzima denominato ACE. Tale enzima da tempo è noto proprio per i suoi effetti negativi sull’apparato cardiocircolatorio: può causare la pressione alta.
Secondo i risultati pubblicati nella nota rivista Food Chemistry, la buccia ha dimostrato di essere almeno sei volte più efficace del frutto carnoso.
«Le mele sono uno dei frutti più popolari e spesso vengono consumati in tutto il mondo», spiegano i ricercatori del Nova Scotia Agricultural College.
«La buccia della mela è un fonte ricchissima di flavonoidi in grado di fornire benefici per la salute. I flavonoidi della buccia inibiscono, infatti, l’ACE, un enzima associato all’ipertensione».
Buone news, quindi, dal fronte “prevenzione naturale”. Ora non ci aspetta che attendere anche ulteriori ricerche sull’eventuale danno causato dai prodotti chimici utilizzati per “abbellire” le mele. Se i risultati fossero negativi potremmo davvero continuare a sostenere che “una mela al giorno toglie il medico di torno”.
[lm&sdp]
info di:
http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/alimentazione/articolo/lstp/466023/
E non si può certo dire che le sue virtù passino inosservate, visto che studi recenti hanno scoperto che è addirittura più “potente” del tè verde e dei mirtilli.
L’unico problema in cui si potrebbe incappare è se si considera che proprio la buccia, ovvero la parte più importante del frutto, spesso contiene dosi elevate di pesticidi che potrebbero causare problemi di salute anziché promuoverla.
Secondo quanto riferito dal Telegraph, le mele, da tempo, sono una rinomata fonte di antiossidanti e flavonoidi, ossia delle sostanze amiche per cuore e apparato cardiocircolatorio.
Per arrivare a queste conclusioni gli scienziati hanno testato separatamente la buccia dal frutto su un campione di enzima denominato ACE. Tale enzima da tempo è noto proprio per i suoi effetti negativi sull’apparato cardiocircolatorio: può causare la pressione alta.
Secondo i risultati pubblicati nella nota rivista Food Chemistry, la buccia ha dimostrato di essere almeno sei volte più efficace del frutto carnoso.
«Le mele sono uno dei frutti più popolari e spesso vengono consumati in tutto il mondo», spiegano i ricercatori del Nova Scotia Agricultural College.
«La buccia della mela è un fonte ricchissima di flavonoidi in grado di fornire benefici per la salute. I flavonoidi della buccia inibiscono, infatti, l’ACE, un enzima associato all’ipertensione».
Buone news, quindi, dal fronte “prevenzione naturale”. Ora non ci aspetta che attendere anche ulteriori ricerche sull’eventuale danno causato dai prodotti chimici utilizzati per “abbellire” le mele. Se i risultati fossero negativi potremmo davvero continuare a sostenere che “una mela al giorno toglie il medico di torno”.
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