23/09/12

CHELAZIONE FERRO E FOGLIE DI GINKGO BILOBA - chelazione naturale chelazione naturale chelazione naturale





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Classificazione, origine e diffusione

Divisione: Pinophyta
Sottodivisione: Conipherophytina
Classe: Ginkgoatae
Ordine: Ginkgoales
Famiglia: Ginkgoaceae

Sembra che cresca spontanea in Cina ma non si conosce con precisione l’origine di questa pianta perché è stata ampiamente diffusa e coltivata per molti scopi e tuttora è coltivata in tutta la sua estensione.


Dimensione e portamento
È una pianta che può raggiungere i 40 m di altezza e grandi circonferenze (fina a 8 metri) in condizioni ottimali. Ha una chioma piramidale; rada in età giovanile si addensa a maturità.


Tronco e corteccia
La corteccia è liscia da giovane con colore grigio-argenteo, poi assume un colore marrone scuro e presenta delle costolature suberose evidenti.
Si possono distinguere macroblasti inizialmente di colore verde arancione e solo successivamente tendono al grigio argenteo della corteccia; i brachiblasti hanno forma claviforme con cicatrici fogliari e una gemma apicale.





Foglie
Le foglie hanno la tipica forma flabelliforme (a ventaglio), sono di colore verde o giallo al momento dell’abscissione. Si distinguono foglie macroblastali, portate alterne sparse con margine superiore smarginato spesso bilobato, e foglie brachiblastali riunite in ciuffetti e con margine intero e ondulato.




Strutture riproduttive
Il Ginkgo è una pianta dioica e gli “amenti” sono portati dalle piante maschili mentre gli ovuli, riuniti a coppie da un peduncolo, si trovano sulle piante femminili. La maturità sessuale si ha verso i 30-40 anni e l’impollinazione, anemofila, avviene a primavera. La fecondazione è ritardata di 4-6 mesi, un ovulo abortisce e l’altro cade non ancora maturo. Il seme termina la maturazione a terra e germina nella primavera successiva.




Usi

In Giappone e Cina è stato coltivato a lungo nei templi perché era ritenuto una pianta sacra, in Estremo Oriente i semi sono considerati una prelibatezza e vengono mangiati dopo essere stati arrostiti.




Introdotto in Europa nel 1700 non riveste interesse forestale a causa del suo legno che è fragile.
Viene impiegato come pianta ornamentale e da alberatura stradale perché resiste bene alle avversità climatiche, all’inquinamento e non ha parassiti pericolosi.
Preferisce una buona illuminazione e non ha esigenze pedologiche particolari.




Il frutto quando cade a terra si disgrega e provoca un cattivo odore a causa degli acidi carbossilici che contiene, quindi le piante femmina non sono indicate per utilizzi ornamentali.
Il riconoscimento del sesso è molto difficile perché non ci sono caratteri evidenti prima della maturità sessuale, per la coltivazione si ricorre a individui maschili ricavati agamicamente per innesto.




Note storiche. La medicina tradizionale cinese lo utilizzava come antiasmatico e come tonico per la mente, già nel VII secolo; in Europa è stato seminato il primo esemplare nell'orto botanico di Utrecht, in Olanda, nel 1730. In Asia lo si trova intorno alle pagode nei giardini coltivati dai preti buddisti, in quanto ritenuto pianta sacra. Da tempo immemorabile, inoltre, in Giappone, le foglie di questa pianta vengono messe tra le pagine dei libri per preservarli dai parassiti.





Parti usate. Foglie.


Componenti principali. Le foglie contengono: fìavonoidi (quercetina, isoramnetina), bioflavonoidi, procianidine, ginkgolide A, B, C; composti lattonici.





Indicazioni terapeutiche. Il ginkgo è indicato nella terapia delle ischemie cerebrali, nelle cefalee e nei problemi circolatori della senescenza. Gli estratti di ginkgo hanno azione vasodilatatrice, migliorano l'irrorazione sanguigna cerebrale e quella del microcircolo; contrastano l'aggregazione delle piastrine e hanno azione antiossidante. Si usa in tintura o in capsule. Recenti studi hanno dimostrato che i princìpi amari (ginkgolidi) sono potenti inibitori del PAF (Platelet-activating factor), che ha un rilevante ruolo nella ipe-rattività della mucosa bronchiale e nei fenomeni infiammatori di natura allergica.

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3 commenti:

  1. www.erboristeriadipiacenza.it/products-page/erbe-te-tisane/ginkgo-biloba-foglie/#more-700

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  2. file:///C:/Users/red/Desktop/Ginkgo%20BILOBA.pdf ;

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  3. Indirizzo non interpretabile







    ruggierifp23 settembre 2012 10:52
    Impossibile aprire questo indirizzo: il protocollo (c) non è associato ad alcun programma.


    È necessario installare del software aggiuntivo per aprire questo indirizzo.

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