RIABILITAZIONE
Pedalare contro la sclerosi multipla
Allenarsi con la cyclette aiuta chi è affetto dalla patologia a rinforzare i muscoli e a mantenere l’equilibrio
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MILANO - Specifici esercizi di allenamento sulla cyclette sono utili per migliorare il senso di fatica, l’equilibrio, il tono dell’umore e la paura di cadere di persone che soffrono di sclerosi multipla. Lo dimostra una ricerca appena pubblicata sulla rivista American Journal of Physical Medicine & Rehabilitation. I partecipanti a questo studio, di età compresa tra i 25 e i 62 anni, sono stati divisi in tre gruppi: uno ha effettuato un training progressivo di resistenza con la cyclette; un altro ha seguito un programma di rinforzo muscolare a casa propria; infine, un terzo gruppo ha fatto da controllo senza partecipare a specifici programmi di riabilitazione. Alla fine, sebbene un certo miglioramento sia stato visto anche nel secondo gruppo, è stato nel primo che si sono mostrati i risultati migliori.
TEST DIVERSI - Per la valutazione dei progressi ottenuti dai malati, questo studio ha utilizzato diversi test, compreso un test di marcia sui dieci metri e un test di resistenza muscolare, realizzati a otto settimane dall’inizio dell’allenamento. Il gruppo che ha seguito il programma progressivo di resistenza con la cyclette ha mostrato miglioramenti statisticamente significativi in tutte le verifiche. Nella sclerosi multipla è molto importante riuscire a migliorare il senso di fatica muscolare e di debolezza, dal momento che assieme alla spasticità e alle difficoltà di equilibrio, rappresenta un’importante causa nella limitazione della capacità di camminare.
VERSO NUOVE CONFERME - «Pedalare e camminare condividono stesse modalità di locomozione» dicono gli autori dello studio, «in cui si alternano reciproci movimenti di estensione e flessione e si hanno attivazioni alternate di muscoli antagonisti». Da questa somiglianza è nata l’idea di utilizzare la cyclette come allenamento per arrivare a migliorare la fondamentale funzionalità del camminare. Il gruppo di malati che ha effettuato a casa esercizi di potenziamento muscolare non ha ottenuto gli stessi risultati complessivi del primo gruppo, forse anche per la minore aderenza al programma, evidentemente collegata alla mancanza dello stimolo «sociale» derivante dal fare gli esercizi in gruppo. Ora si dovranno realizzare ulteriori studi coinvolgendo gruppi più numerosi di pazienti, per confermare l’efficacia di questo tipo di allenamento nel migliorare alcuni dei sintomi più disabilitanti della sclerosi multipla.
Come potenziare i quadricipiti: esercizi da fare in casa senza andare in palestra
ELETTROSTIMOLAZIONE DEL QUADRICIPITE. POSIZIONAMENTO DEGLI ELETTRODI.
Il posizionamento varia a seconda degli obiettivi che abbiamo. In generale, se vogliamo stimolare intensamente il retto anteriore, collocheremo gli elettrodi prossimali a circa 8 cm dall'inserzione, a destra e sinistra, mentre i distali vanno collocati sulla massa del quadricipite.
Se invece ci interessa il quadricipite vasto, gli elettrodi prossimali vanno collocati in posizione più laterale, vicino all'origine del vasto, mentre i distali sulla massa del quadricipite, più vicini all'inserzione del vasto e anch'essi più spostati verso i lati.
La fotografia mostra un posizionamento classico e generale per l'allenamento del quadricipite con elettrostimolazione, ma va ricordato che a seconda delle necessità specifiche del processo di riabilitazione, esistono altre forme di posizionamento più adatte.
Questo allenamento dipende da diversi fattori: fase della preparazione (generica, specifica o da gara), condizione precedente, possibili lesioni, etc. Per ognuna delle possibili combinazioni di queste variabili esistono specifiche frequenze e durate dell'impulso, per ottenere il massimo rendimento dal programma.
MUSCOLO QUADRICIPITE.
È il motore principale dell'estensione del ginocchio ed è formato da 4 muscoli: vasto interno, vasto esterno, crurale e retto anteriore.
Questo gruppo è una delle masse muscolari più forti del corpo umano, è importantissimo per la funzione muscolare sia dinamica che statica, impedisce alle gambe di piegarsi quando stiamo in piedi e allo stesso tempo, quando stendiamo rapidamente il ginocchio, ci permette di camminare, correre e saltare.
Se ne comprende perciò la importanza non solo a livello sportivo, ma anche nella vita quotidiana, dato che è lo stabilizzatore dell'articolazione del ginocchio e qualunque lesione comporterebbe una perdita di massa, danneggiando poi l'articolazione: il muscolo, con la sua forza elastica, protegge il ginocchio e il suo indebolimento genera un'atrofia con conseguenze negative che non si limitano al solo tessuto muscolare.
Insieme agli addominali, il quadricipite è un muscolo il cui allenamento è indispensabile in qualsiasi sport, sia di salto che di corsa, ciclico o aciclico, di resistenza o di velocità.
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