La mielite trasversa è relativamente rara (circa 50-250 casi nuovi
all'anno in Italia) e per questo molte volte non viene immediatamente
riconosciuta. È un'infiammazione del midollo spinale che occorre ad un
certo livello dove si estende orizzontalmente o trasversalmente (da cui
'mielite trasversa'). I sintomi dipendono dalla localizzazione del
focolaio infiammatorio. Essendo il
midollo spinale una esile struttura nervosa in cui passa una varietà di
connessioni nervose, in genere i sintomi consistono in dolori e deficit
motori e sensitivi di varia natura che si sviluppano entro poche ore o
entro alcuni giorni. Ci possono essere formicolii e altre sensazioni
anomale, debolezza muscolare, difficoltà di coordinazione e d'equilibrio
e difficoltà nel controllo sfinterico fino all'incontinenza. Nella
maggior parte dei casi, l'infiammazione si trova a livello toracico in
modo da coinvolgere il controllo motorio e sensitivo delle gambe,
esistono anche casi con localizzazione cervicale in cui sono compromessi
gli arti superiori ed eventualmente anche i movimenti respiratori. Il
recupero avviene gradualmente durante un periodo di settimane o mesi ed è
completo solo per un terzo dei casi. La mielite trasversa spesso si
sviluppa dopo infezioni virali (Herpes zoster, Herpes simplex,
Citomegolovirus, Epstein-barr, Echovirus, Coxsackievirus, influenza,
rosolia, parotite, HIV), anche se spesso non si riesce a dimostrare
un'infezione recente e la mielite sembra causata da una reazione
immunologica abnorme contro certe proteine del sistema nervoso. La
mielite trasversa si può sviluppare anche come complicanza di alcune
infezioni batteriche come la malattia di Lyme (neuroborreliosi),
sifilide e infezioni causati da micoplasmi. In alcuni casi una mielita
trasversale è associata ad altre malattie autoimmuni come il Lupus
eritematoso o può essere il primo sintomo della sclerosi multipla. La
maggior parte dei pazienti con mielite trasversa comunque non sviluppa
la sclerosi multipla. L'esame diagnostico più importante è la risonanza
magnetica con mezzo di contrasto del tratto di midollo spinale in cui
clinicamente si sospetta una lesione. La risonanza magnetica è anche in
grado di escludere altre possibili patologie come fratture vertebrali,
un'ernia del disco o tumori che possono causare sintomi simili.
Altrettanto importante è l'esame del liquor cerebrospinale (il liquido
che circonda cervello e midollo spinale) per confermare la natura
infiammatoria del processo e per escludere un processo vascolare (che è
un'altra diagnosi differenziale nei casi con manifestazione acuta). La
terapia può essere antivirale o antibiotica quando si identifica un
agente patologico. Nella maggior parte dei casi ciò non avviene e
vengono somministrati preparati cortisonici che riescono a limitare e
arrestare il processo infiammatorio. Sono importanti le terapie
riabilitative soprattutto quando la remissione dei sintomi non è
completa.
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