I farmaci biolotecnologici, più innovativi, sono farmaci il cui principio attivo
è prodotto da organismi viventi o ottenuto da organismi viventi mediante metodi di DNA ricombinante e/o di controllo dell’espressione genica.
Questi prodotti sono dei polipeptidi, delle (GLICO)proteine o degli acidi nucleici e hanno caratteristiche molecolari molto più complesse dei farmaci chimici tradizionali.
I farmaci biologici comprendono diversi gruppi di sostanze:
proteine ricombinanti (ORMONI, interferoni, interleuchine, fattori di crescita, enzimi e fattori del sangue)anticorpi monoclonali (mAb)peptidi (RICOMBINANTI E SINTETICI INGEGNERIZZATI)molecole ingegnerizzate (come proteine di fusione, frammenti mAb e derivati, liposomi e polimeri)terapie cellulari e tissutali, terapie genetiche (GENI e FRAMMENTI ANTISENSO E INIBITORI dell’RNA) vaccini (ricombinanti e ingegnerizzati a livello molecolare).
I farmaci biotecnologici presentano differenti gradi di complessità
Tra i farmaci biotecnologici è possibile identificare diverse tipologie, principalmente in relazione al grado di complessità della molecola, del meccanismo d’azione, della misurazione degli outcome oltre che ovviamente della produzione. Pertanto, anche all’interno dei farmaci biologici, è possibile distinguere una «prima generazione», quali ad esempio le eritropoietine, e una «seconda generazione», come ad esempio gli anticorpi monoclonali .
Figura 2.
I due gradi di complessità dei farmaci biologici
Altri fattori che contribuiscono alla complessità di un farmaco biotecnologico sono:
campo di utilizzo del farmacocapacità del clinico di valutare nel singolo paziente efficacia e sicurezzanumero di indicazioni e diversità di queste tra loroconoscenze sul meccanismo d’azioneimmunogenicità.
-A.D.
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