Collirio a base di Cannabis
Tra le proprietà della cannabis, quelle antiossidanti- antinfiammatorie e neuroprotettive la rendono un possibile aiuto per patologie quali:
glaucoma
retinopatia
degenerazione diabetica
uveoretinite maculare
Sono tutte trattabili somministrando il farmaco sotto forma di collirio.
L’allestimento di questo tipo di collirio presenta alcune criticità che occorre considerare, ad esempio nella formulazione del collirio di cannabis l’alta lipofilia e la bassa solubilità acquosa dei cannabinoidi naturali che possono creare difficoltà nella somministrazione oculare.
Bisogna anche tener conto degli effetti indesiderati dati dall’assorbimento della frazione psicoattiva (THC) del fitocomplesso.
E’ pur vero che l’uso locale (si applica direttamente nell’occhio) limita gli effetti collaterali che si manifesterebbero attraverso l’assunzione orale.
Si può affermare che non vi può essere una formulazione unica standard di collirio a base di cannabis in quanto la formulazione dipende dalla patologia e dall’obbiettivo terapeutico richiesto e dalla necessità di svolgere un’azione strettamente superficiale (antinfiammatoria) piuttosto che più profonda (neuroprotettiva).
Nel primo caso potrebbe essere sufficiente utilizzare un collirio oleoso ottenuto dall’estrazione dei cannabinoidi addizionando un agente bagnante per migliorare la penetrazione dei principi attivi nell’interno dell’occhio.
Nel processo di sterilizzazione finale con filtro è necessario verificare che le parti attive non vengano trattenute ed in caso affermativo in che quantità, da qui indispensabile, oltre che obbligatoria come tutti gli estratti oleosi a base di cannabis, la titolazione sul prodotto dell’estrazione.
Dott. Paolo Calliero
Farmacista Preparatore
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