I dati sulle infezioni da variante Delta nei vaccinati sono ancora limitati, e per questo pubblichiamo una sintesi di un lavoro che analizza quanto accaduto tra gli operatori sanitari di un importante ospedale per malattie infettive in Vietnam. Lo studio ha raccolto i dati demografici e lo stato vaccinale in soggetti che hanno presentato COVID-19 valutando l’infettività tramite tampone PCR e misurando i valori degli anticorpi neutralizzanti al momento della diagnosi e 1-2-3 settimane dopo.
La variante Delta del SARS-COV-2 è circa il 60% più trasmissibile della variante Alpha, si è rapidamente diffusa a livello mondiale, costituendo una minaccia significativa per il controllo della COVID-19. La variante Delta possiede mutazioni nella proteina Spike (incluso L452R e T478K) che rendono il virus meno suscettibile agli anticorpi neutralizzanti generati dai vaccini correnti o da infezione naturale. e ciò ha suscitato preoccupazione per l’efficacia vaccinale.
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