Mettiamo subito le cose in chiaro: i certificati per il riconoscimento dello stato di invalidità civile, handicap (legge 104/92), disabilità, sordità e cecità civili devono essere gratuiti quando emessi dal medico specialista.
A stabilirlo è la legge.
Il fatto è che, invece, in alcuni casi (ad esempio, si segnala, in Lombardia), questo genere di servizio viene talvolta pagato dal cittadino, con esborsi che arrivano anche a 150 euro.
La questione è stata sollevata da un recente articolo del Corriere della Sera che, dando conto di una circolare ospedaliera del 2018 della Regione Lombardia che invita gli specialisti a non chiedere compensi (così come prescritto dal ministero), scoperchia questa mala usanza, rilevando come invece siano pochissimi a conoscere la legge, pagando di tasca propria un servizio così importante.
Ma come funziona? Quando si deve pagare?
LA GRATUITA’ PRESCRITTA DALLA LEGGE
– La gratuità per il certificato di invalidità è sancita ormai da due anni, e lo stabilisce una legge nazionale:
si tratta del decreto ministeriale 12 gennaio 2017,
che aggiorna i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
E’ nell’allegato 1 che troviamo, tra le attività medico legali per finalità pubbliche, anche gli «Accertamenti e attività certificativa medico legale nell’ambito della disabilità: accertamenti medico legali per il riconoscimento della invalidità, cecità e sordità civili; accertamenti medico legali ai fini del riconoscimento della condizione di handicap (legge n. 104/1992); accertamenti medico legali ai fini del collocamento mirato al lavoro delle persone con disabilità (ex legge n. 68/1999)».
CONTINUA:
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