Per un errore di battitura,
il contratto d’affitto era diventato
d’affetto. Allora ho immaginato
che tutti, in fondo, dovremmo avere
un contratto d’affetto con qualcuno:
la postina il vicino il custode
il salumiere la badante.
Sì, insomma mettere per iscritto, di comune accordo,
che quando si è soli,
ci si può chiamare a vicenda,
fare due parole e poi incontrarsi,
sorvolare su tutto il tempo sprecato
e alla fine indossare
la circonferenza di un abbraccio.
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- Piergiorgio Viti
Illustrazione Martina Heiduczer
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