CONTATORE PERSONE

07/12/19

ozonoterapia

A.D.
Gli effetti dell’ozonoterapia sul sistema immunitario.
Pubblicato da Fabrizio de Gasperis il 15 Novembre 2018
Bere acqua ozonizzata crea numerosi benefici fisici, bevuta regolarmente a stomaco vuoto aiuta l'eliminazione del Helicobacter Pylori, riduce le gastriti, è utile nelle disbiosi intestinali disintossicando e regolarizzando il tratto intestinale.
Come già precedentemente abbiamo detto, parleremo qui degli effetti dell’ozonoterapia sul sistema immunitario attraverso un meccanismo in grado di modificarne la risposta, denominato immunomodulazione.
1) Promuove la sintesi di mediatori che fungono da segnali di comunicazione fra le cellule del sistema immunitario e fra queste e diversi organi e tessuti ( denominate citochine ) da parte di cellule a ciò specializzate ( macrofagi, monociti e linfociti )
2) Esercita un’azione positiva sulla liberazione di citochine ( vedi sopra ) dotate di capacità immunostimolanti o immunodeprimenti in modo equamente bilanciato
3) Ha azione benefica su cellule del nostro organismo presenti sin dalla nascita da immaginare come prima linea di difesa dell’organismo contro un organismo estraneo, il cosiddetto “ non self “. Queste sono le cellule che formano la difesa aspecifica così definita in immunologia.
4) Egualmente esercita azione positiva anche su cellule che si sviluppano progressivamente dopo l’incontro con uno specifico nemico ( definito antigene ) e comprendono mediatori chimici e cellulari
Inoltre ricordiamo che l’ozono esercita una forte attività distruttiva nei confronti di batteri, funghi e virus. L’azione nei confronti di batteri e funghi avviene come quando mettiamo una goccia di acqua ossigenata su di una ferita sanguinante: la prima cosa che vediamo è l’effervescenza che si sviluppa cioè è l’azione ossidativa dei perossidi indotta dall’ozono. Per l’attacco ai virus invece il meccanismo d’azione è differente poiché l’ozono impedisce l’attacco del virus alla cellula bersaglio, impedendogli quindi di riprodursi.
Possiamo quindi affermare che il risultato positivo dell’ozonoterapia può essere dato a più fattori:
1) Effetto positivo sulla regolazione di nuovi vasi sanguigni ( fenomeno noto come angiogenesi )
2) Effetto regolatore sul sistema di ossidazione cellulare ( già discusso precedentemente )
3) Azione di attivazione delle cellule deputate alla produzione di anticorpi ( definite immunocompetenti ) e sulla produzione delle citochine che abbiamo citato più sopra
4) In ultimo importantissima la capacità di attivare il metabolismo dei globuli rossi con conseguente aumento della disponibilità di ossigeno. E l’ossigeno è vita…

Quali sono gli effetti benefici

1) Modulazione del sistema immunitario
2) Modula l’influenza del sistema nervoso sulla crescita ( trofismo ) tissutale
3) Aumenta la capacità cicatrizzante e quella della rigenerazione dei tessuti
4) Incremento del microcircolo
5) Potere antiinfiammatorio, antidolorifico ed antiedemigeno ( utilissimo nelle ernie discali )
6) Capacità antibatterica ( l’ozono si usa anche per depurare le acque )
7) Capacità antivirale
8) Capacità antifungina ( o antimicotica )
Sulla scorta di quanto detto sino ad ora, è facilmente intuibile come i campi d’azione di questa meravigliosa terapia siano molteplici, variando ovviamente concentrazioni della miscela O3-O2 e la modalità di applicazione della stessa.

https://www.fabriziodegasperis.it/gli-effetti-dellozonoterapia-sul-sistema-immunitario/

PROBIOTICI E PREBIOTICI

PROBIOTICI E PREBIOTICI Andrea Poli Nutrition Foundation of Italy, Milano A.D. ABSTRACT
La principale strategia per influenzare la composizione del microbiota intestinale prevede l’integrazione diretta della dieta con alimenti ricchi delle specie batteriche di interesse o mediante preparazioni protette dei batteri stessi, abitualmente liofilizzati. Una possibilità alternativa è il consumo di alimenti o integratori, come la fibra alimentare, che per la loro indigeribilità da parte degli enzimi digestivi umani sono in grado di fornire substrati energetici al microbiota o a una sua parte, favorendone selettivamente la crescita. Un effetto simile può essere ottenuto anche mediante l’impiego di estratti vegetali, o di molecole specifiche (come alcuni polifenoli). L’uso di formulazioni simbiotiche, che contengono sia il ceppo batterico desiderato, e sia la fonte energetica che può sostenerne la crescita, rappresenterà forse, in futuro, l’approccio più razionale al problema degli interventi finalizzati alla modificazione del microbiota intestinale. Qual è la strategia migliore per modificare il microbiota intestinale, migliorandone la composizione (o aumentandone la diversità) con obiettivi di salute? Le crescenti informazioni sul ruolo del microbiota stesso nel mantenere il nostro organismo in una condizione di benessere hanno reso questo quesito di immediata rilevanza pratica. Già oggi sono possibili interventi di varia natura: dal consumo di alimenti naturalmente ricchi di batteri ad azione probiotica, tipici di alcuni alimenti fermentati (specie latticini), all’integrazione alimentare con liofilizzati batterici, meglio se in formulazioni protette in grado di raggiungere in forma vitale il tratto intestinale inferiore, superando indenni la doppia barriera del pH acido gastrico e alcalino a livello del duodeno. La ricchezza della flora batterica intestinale, che supera le 1013 unità, implica naturalmente, per poter ottenere effetti di una portata significativa, l’uso di preparati batterici di adeguata consistenza numerica: e la raccomandazione della linea guida ministeriale al proposito 1 (almeno 109 cellule vitali al termine della shelf-life) è ormai spesso superata, anche di un fattore 10, dai prodotti a disposizione di medici e consumatori. Un approccio alternativo, che può in realtà anche essere combinato con la supplementazione diretta con probiotici, è rappresentato dalla creazione, a livello intestinale, di un microambiente favorevole per le specie batteriche di cui si intende amplificare la crescita. Un obiettivo che può essere ottenuto mediante la somministrazione dei cosiddetti prebiotici, in genere (ma ormai non più solamente) substrati energetici selettivamente utilizzabili da alcune specie batteriche, che ne favoriscono quindi la proliferazione e lo sviluppo. Il prebiotico tipico è la cosiddetta fibra alimentare, e cioè quel mix di carboidrati complessi caratterizzati da unità monomeriche collegate da legami non attaccabili dagli enzimi digestivi umani, e che pertanto non possono essere “smontati” e assorbiti dal nostro apparato digerente, e raggiungono quindi più o meno intatti il tratto digerente inferiore 2. Le fibre con un più marcato effetto prebiotico sarebbero l’inulina e i FOS (polimeri di varia lunghezza del fruttosio), i beta-glucani, le pectine 2, ma un certo effetto prebiotico è attribuibile praticamente a tutti i composti della famiglia delle fibre. È quindi chiaro che la nostra alimentazione quotidiana è la prima fonte di prebiotici: alcuni autori ritengono che i vantaggi di salute attribuiti a un adeguato consumo di fibra siano in realtà dovuti non solo agli effetti metabolici, ma anche (e forse precipuamente) a quelli prebiotici della fibra stessa. A partire dalla fibra, tra l’altro, molti batteri del microbiota producono i cosiddetti SCFA (short chain fatty acids), come l’acetato, il propionato e specie il butirrato, dotati di numerosi effetti favorevoli sia sulla parete del colon e sia a livello sistemico 3. È interessante osservare come l’effetto prebiotico di alcuni oligosaccaridi (soprattutto i cosiddetti GOS, o galatto-oligosaccaridi) svolga un ruolo determinante durante la colonizzazione dell’intestino – di fatto sterile o quasi sterile in utero – del neonato: questi composti, presenti nel latte materno, non sono infatti attaccabili da parte degli enzimi digestivi del neonato stesso, e raggiungono intatti il suo intestino tenue e il colon, facilitando selettivamente la crescita di bifidobacilli e lactobacilli, che sono in grado di utilizzarli come substrati energetici, e che probabilmente rappresentano il microbiota intestinale ottimale in questa fase della vita 4. Il concetto di prebiotico, inizialmente riferito soprattutto alla fibra alimentare, può essere tuttavia allargato in modo significativo: molti composti di origine vegetale, per esempio, sono in grado di influenzare selettivamente la crescita di alcune specie batteriche. La berberina, presente in molti integratori, sembrerebbe stimolare la crescita dell’Akkermansia Muciniphila, che contribuirebbe significativamente all’effetto di protezione vascolare associato all’uso sistematico della berberina stessa nei modelli sperimentali 5. Analogamente, molti alimenti ricchi di polifenoli sono in grado di influenzare la crescita batterica intestinale, rappresentando inoltre la base metabolica per la sintesi di metaboliti secondari, talora di potenziale interesse salutistico (come l’enterodiolo prodotto a partire dalla lignina) 6. Il resveratrolo, modificando il profilo del microbiota intestinale, ridurrebbe invece, secondo alcuni dati preliminari ottenuti nell’animale, la conversione della colina in trimetilammina (TMA) e quindi nel corrispondente composto ossidato (la TMAO) 7, depotenziando quindi uno dei possibili meccanismi alla base dell’aterogenicità di carni e uova, analizzato in uno dei numeri precedenti di Microbioma Microbiota 8. Recentemente la possibilità di influenzare il microbiota intestinale si è allargata anche all’impiego dei batteriofagi, virus a struttura complessa caratterizzati dalla capacità di legarsi a batteri specifici, infettandoli e causando la distruzione per esplosione della cellula batterica. I batteriofagi possono quindi intervenire “chirurgicamente” sul microbiota, riducendo selettivamente popolazioni batteriche la cui consistenza sia eccessiva, e costituendo quindi una sorta di terapia antibiotica mirata, in grado di facilitare la crescita di specie antagoniste. Recentemente, uno studio controllato contro placebo ha documentato la sicurezza di impiego dell’uso di una preparazione commerciale, già disponibile negli USA, di quattro ceppi di batteriofagi in soggetti con disturbi gastrointestinali, spesso poco tolleranti dei prebiotici classici a base di fibra alimentare, confermando la praticabilità di questo approccio 9. La possibilità di influenzare il microbiota attraverso la somministrazione concomitante di probiotici e degli opportuni prebiotici sembrerebbe forse la tecnica dotata di maggiori prospettive in un’ottica di tipo terapeutico. Miscele di questa natura (simbiotici) sono in effetti già state utilizzate in studi clinici, rivelando una superiore capacità di colonizzare il microbiota intestinale e, in alcuni casi, di migliorare alcuni aspetti di salute del paziente 10. È presumibile che questi aspetti della terapia con probiotici siano destinati a un rapido e interessante sviluppo.

sclerosi multipla e fibromialgia

Qual è la differenza tra sclerosi multipla e fibromialgia?
La sclerosi multipla e la fibromialgia coinvolgono entrambi il sistema nervoso e causano sintomi cronici, come dolore e stanchezza. Tuttavia, ci sono differenze cruciali.
La sclerosi multipla (SM) è una condizione neurologica. Causa il sistema immunitario di attaccare il sistema nervoso centrale e danneggiare il rivestimento protettivo dei nervi, che è chiamato mielina.
La fibromialgia è una condizione complessa che colpisce molte delle funzioni del corpo. Il sintomo più rivelatore è il dolore e la tenerezza diffusa nei muscoli e nelle articolazioni. A differenza della SM, la fibromialgia non è una malattia autoimmune.
Attualmente, la comunità medica non comprende appieno le cause della fibromialgia. I sintomi sembrano provenire dal sistema nervoso centrale che invia segnali errati al cervello.
In questo articolo, scopri le differenze tra SM e fibromialgia e come i medici diagnosticano e trattano queste condizioni.

MS vs sintomi della fibromialgia

Fibromialgia e SM condividono alcuni sintomi, come debolezza muscolare e dolore. Tuttavia, ci sono differenze fondamentali, inclusi i tipi di dolore e le questioni correlate:

Dolore alla fibromialgia

Il dolore fibromialgico è tipicamente diffuso e dura a lungo.
La pelle può sempre sembrare tenera e alcune aree possono essere più sensibili di altre.
Le persone con fibromialgia descrivono spesso il dolore come noioso, doloroso e persistente.
Il dolore fibromialgico si verifica spesso su entrambi i lati del corpo e nelle aree sopra e sotto la vita.
Per una diagnosi di fibromialgia, il dolore deve essere durato per almeno 3 mesi.

Altri sintomi di fibromialgia

Altri sintomi della fibromialgia includono:
  • Fatica: La fibromialgia causa in genere affaticamento cronico. Le persone con questa condizione possono aver bisogno di fare lunghe pause tra le attività o dormire di più.
  • Irrequietezza: Alcune persone provano irrequietezza o sindrome delle gambe senza riposo. Possono avere difficoltà a trovare conforto o rilassarsi e possono sviluppare disturbi del sonno, come l'insonnia.
  • Fibro nebbia: Questo termine descrive un senso duraturo di confusione o difficoltà di concentrazione che deriva dalla fibromialgia. Alcune ricerche suggeriscono che si verifica perché il cervello sta cercando di sintonizzare il dolore, il che rende il pensiero più difficile.

Dolore alla SM

La SM colpisce i nervi in ​​tutto il corpo. I nervi danneggiati possono sparare senza causa, causando dolore e altre sensazioni in una o più aree.
Il dolore colpisce le persone in modo diverso, ma alcuni lo descrivono come:
  • una sensazione di bruciore sotto la pelle
  • una sensazione di intorpidimento, come se certe aree si "addormentassero"
  • formicolio a disagio
  • formicolio
  • una sensazione di elettricità
La gravità può variare a seconda di quanto è progredita la SM. Alcune persone provano solo formicolio, mentre altri provano dolore diffuso e debilitante.
Altri sintomi della SM includono:
Cambiamenti nella parola: Poiché il sistema immunitario danneggia i nervi, può essere necessario più tempo perché i segnali raggiungano il cervello. Questo può rendere il discorso lento o difficile.
La visione cambia: I danni ai nervi possono anche influenzare gli occhi, portando a visione sfocata o doppia. Alcune persone sperimentano una perdita della vista completa o completa.
Difficoltà a muoversi oa camminare: Il danno ai nervi può portare a debolezza muscolare delle braccia o delle gambe, che può influenzare il modo in cui una persona cammina. La loro andatura può essere interrotta o instabile.
Coordinazione: I danni ai nervi possono anche inibire il coordinamento di una persona, facendoli sentire fuori equilibrio o vertigini.
Cambiamenti della vescica e dell'intestino: Le persone con SM possono aver bisogno di urinare o avere movimenti intestinali più frequentemente, per esempio.

Diagnosi

La diagnosi di entrambe le condizioni può essere difficile e può comportare un processo di eliminazione.
Se un medico sospetta che una persona abbia la SM, userà spesso una risonanza magnetica per verificare la presenza di danni al cervello e al midollo spinale.
Se sono ancora incerti, possono richiedere una puntura lombare, che comporta la rimozione di alcuni liquidi dalla colonna vertebrale e il controllo di anticorpi che si verificano in caso di SM.
Questo è il modo più accurato per diagnosticare la condizione.
Non esiste un singolo test per la fibromialgia e un medico può prima aver bisogno di escludere altre spiegazioni per i sintomi.
Test di conduzione nervosa, elettromiogrammi, biopsie cutanee e analisi del sangue sono metodi comuni che i medici usano per diagnosticare la condizione. Un medico può anche chiedere come si sentono piccoli dolori perché tendono a ferire di più nelle persone con fibromialgia.
Il medico può anche indagare su eventuali punti sensibili sul corpo. Queste sono aree che sono particolarmente sensibili nelle persone con fibromialgia.

Aspettative di vita

SM e fibromialgia sono condizioni a lungo termine, ma nessuno dei due è pericoloso per la vita.
I sintomi della fibromialgia possono essere persistenti, mentre quelli della SM possono progredire e diventare debilitanti.

Trattamenti

Poiché non esiste una cura per entrambe le condizioni, i trattamenti prevedono la gestione e la riduzione dei sintomi per migliorare la qualità della vita.

Trattamento della SM

Un piano di trattamento completo può aiutare ad alleviare i sintomi, prevenire le riacutizzazioni e rallentare la progressione della malattia.
Alcuni farmaci da banco possono fornire un sollievo temporaneo da sintomi come il dolore. Le opzioni includono:
  • ibuprofen (Advil)
  • acetaminofene (Tylenol)
  • aspirina (Bayer)
La National Multiple Sclerosis Society negli Stati Uniti elenca molti farmaci da prescrizione che possono aiutare. Un medico può prescrivere uno qualsiasi di questi farmaci a:
  • gestire i sintomi
  • prevenire le fiammate
  • rallentare la progressione della SM
Molte terapie alternative possono anche aiutare, tra cui:
  • tecniche per alleviare lo stress, come esercizi di respirazione e meditazione
  • attività a basso impatto, come il nuoto, il Tai Chi e lo yoga
  • agopuntura
  • riflessologia

Trattamento fibromialgia

La National Fibromyalgia & Chronic Pain Association afferma che quanto segue può aiutare le persone a gestire la condizione:
  • Formazione scolastica: I medici dovrebbero fornire informazioni sulla condizione e varie opzioni di trattamento. Alcune persone trovano che la ricerca indipendente li aiuti a trovare trattamenti migliori e più sollievo.
  • Esercizi di aerobica: Può aiutare a seguire un allenamento di routine ogni giorno. Questo non ha bisogno di essere faticoso, ma dovrebbe aumentare la frequenza cardiaca.
  • Supporto per la salute mentale: Strumenti come la terapia cognitivo comportamentale possono integrare il trattamento. Inoltre, il supporto di amici, familiari e gruppi può essere cruciale per il benessere generale di una persona.
  • Terapia medicinale: Alcuni farmaci da prescrizione possono ridurre sintomi come il dolore.
Poiché non ci sono molti trattamenti medici diretti per la condizione, le terapie complementari possono essere una buona opzione. Questi includono:
  • Fisioterapia
  • rilascio di tessuto miofasciale
  • manipolazione chiropratica
  • terapia calda e fredda
  • massaggio
  • agopuntura
  • tecniche di rilassamento
  • yoga
  • aromaterapia
  • erbe e integratori

Cos'altro potrebbe essere?

La fibromialgia e la SM possono essere difficili da diagnosticare perché i loro sintomi assomigliano a quelli di molte altre condizioni, tra cui:
  • emicranie croniche
  • lupus
  • artrite reumatoide
  • sarcoidosi
  • disturbo dello spettro di neuromielite ottica
  • malattia di Lyme
  • miastenia grave
  • sindrome di Sjogren
  • neuropatia

Conclusione

SM e fibromialgia sono condizioni diverse che possono causare sintomi simili. Non esiste una cura per nessuna delle due condizioni, ma ci sono molti metodi per gestire i sintomi.
Parla con un medico di eventuali sintomi non diagnosticati e collabora con loro per sviluppare una strategia di trattamento completa.

...il cervello e il sistema immunitario

A.D.

I ricercatori trovano l'anello mancante tra il cervello e il sistema immunitario.
Implicazioni profonde per le malattie neurologiche dall'autismo all'Alzheimer alla sclerosi multipla.
In una straordinaria scoperta che ha rovesciato decenni di insegnamento dei libri di testo, i ricercatori della University of Virginia School of Medicine hanno determinato che il cervello è direttamente collegato al sistema immunitario da vasi che in precedenza non esistevano. Che tali navi possano essere sfuggite al rilevamento quando il sistema linfatico è stato così accuratamente mappato in tutto il corpo è sorprendente da solo, ma il vero significato della scoperta risiede negli effetti che potrebbe avere sullo studio e sul trattamento delle malattie neurologiche che vanno dall'autismo alla malattia di Alzheimer alla sclerosi multipla.
"Invece di chiedere, 'Come studiamo la risposta immunitaria del cervello?' "Perché i pazienti con sclerosi multipla hanno gli attacchi immunitari?" ora possiamo affrontarlo meccanicamente. Perché il cervello è come ogni altro tessuto collegato al sistema immunitario periferico attraverso i vasi linfatici meningei ", ha dichiarato Jonathan Kipnis, PhD, professore presso il Dipartimento di Neuroscienze UVA e direttore del Center for Brain Immunology and Glia (BIG) dell'UVA. “Cambia completamente il modo in cui percepiamo l'interazione neuro-immune. L'abbiamo sempre percepito prima come qualcosa di esoterico che non può essere studiato. Ma ora possiamo porre domande meccanicistiche. "
"Riteniamo che per ogni malattia neurologica che ha una componente immunitaria ad essa, queste navi possano svolgere un ruolo importante", ha detto Kipnis. "Difficile immaginare che questi vasi non sarebbero coinvolti in una malattia [neurologica] con una componente immunitaria."
Nuova scoperta nel corpo umano
Kevin Lee, PhD, presidente del Dipartimento di Neuroscienze UVA, ha descritto la sua reazione alla scoperta del laboratorio di Kipnis: “La prima volta che questi ragazzi mi hanno mostrato il risultato di base, ho appena detto una frase: 'Dovranno cambiare il libri di testo '. Non c'è mai stato un sistema linfatico per il sistema nervoso centrale, ed è stato molto chiaro da quella prima osservazione singolare - e da allora hanno fatto molti studi per sostenere la scoperta - che cambierà radicalmente il modo in cui le persone guardano al centro relazione del sistema nervoso con il sistema immunitario. "
Anche Kipnis inizialmente era scettico. “Non credevo davvero che esistessero strutture nel corpo di cui non siamo a conoscenza. Pensavo che il corpo fosse mappato ", ha detto. “Pensavo che queste scoperte fossero finite da qualche parte intorno alla metà del secolo scorso. Ma a quanto pare non l'hanno fatto. "
"Molto ben nascosto"
La scoperta è stata resa possibile dall'opera di Antoine Louveau, PhD, un borsista post-dottorato nel laboratorio di Kipnis. I vasi sono stati rilevati dopo che Louveau ha sviluppato un metodo per montare le meningi di un topo - le membrane che coprono il cervello - su un singolo vetrino in modo da poter essere esaminati nel loro insieme. "In realtà è stato abbastanza facile", ha detto. "C'era un trucco: abbiamo fissato le meningi all'interno della calotta cranica, in modo che il tessuto fosse fissato nelle sue condizioni fisiologiche, quindi l'abbiamo sezionato. Se avessimo fatto il contrario, non avrebbe funzionato. "
Dopo aver notato modelli simili a vasi nella distribuzione delle cellule immunitarie sui suoi vetrini, ha testato i vasi linfatici ed eccoli lì. L'impossibile esisteva. Il Louveau dalle parole morbide ha ricordato il momento: "Ho chiamato Jony [Kipnis] al microscopio e ho detto:" Penso che abbiamo qualcosa "."
Mappe del sistema linfatico: vecchie (a sinistra) e aggiornate per riflettere la scoperta degli UVA. Immagine di credito: University of Virginia Health System.





Per quanto riguarda il modo in cui i vasi linfatici del cervello sono riusciti a sfuggire all'avviso per tutto questo tempo, Kipnis li ha descritti come "molto ben nascosti" e ha notato che seguono un grosso vaso sanguigno nei seni, un'area difficile da immaginare. "È così vicino al vaso sanguigno, ti manca solo", ha detto. "Se non sai cosa stai cercando, ti manca."
"L'imaging dal vivo di queste navi era fondamentale per dimostrare la loro funzione e non sarebbe possibile senza la collaborazione con Tajie Harris", ha osservato Kipnis. Harris, un dottorato di ricerca, è un assistente professore di neuroscienze e membro del GRANDE centro. Kipnis ha anche salutato le abilità chirurgiche "fenomenali" di Igor Smirnov, un ricercatore associato nel laboratorio di Kipnis, il cui lavoro è stato fondamentale per il successo dell'imaging dello studio.
Alzheimer, Autismo, SM e oltre
La presenza inattesa dei vasi linfatici solleva un numero enorme di domande che ora hanno bisogno di risposte, sia sul funzionamento del cervello che sulle malattie che lo affliggono. Ad esempio, prendi il morbo di Alzheimer. "Nell'Alzheimer, ci sono accumuli di grandi pezzi di proteine ​​nel cervello", ha detto Kipnis. "Pensiamo che potrebbero accumularsi nel cervello perché non vengono rimossi in modo efficiente da queste navi". Ha osservato che le navi sembrano diverse con l'età, quindi il ruolo che svolgono nell'invecchiamento è un'altra strada da esplorare. E c'è un'enorme varietà di altre malattie neurologiche, dall'autismo alla sclerosi multipla, che devono essere riconsiderate alla luce della presenza di qualcosa che la scienza ha insistito che non esistesse.
A PROPOSITO DI QUESTA RICERCA SULLE NEUROSCIENZE
I risultati sono stati pubblicati online dalla prestigiosa rivista Nature e appariranno in una prossima edizione cartacea. L'articolo è stato scritto da Louveau, Smirnov, Timothy J. Keyes, Jacob D. Eccles, Sherin J. Rouhani, J. David Peske, Noel C. Derecki, David Castle, James W. Mandell, Lee, Harris e Kipnis.
Finanziamento: lo studio è stato finanziato dalle sovvenzioni del National Institutes of Health R01AG034113 e R01NS061973. Louveau era un membro della Fondation pour la Recherche Medicale.
Fonte: Debra Kain - Sistema sanitario dell'Università della Virginia
Fonte immagine : L'immagine è attribuita al Sistema sanitario dell'Università della Virginia
Ricerca originale: abstract per "Caratteristiche strutturali e funzionali dei vasi linfatici del sistema nervoso centrale" di Antoine Louveau, Igor Smirnov, Timothy J Keyes, Jacob D. Eccles, Sherin J. Rouhani, J. David Peske, Noel C. Derecki, David Castle, James W. Mandell, Kevin S. Lee, Tajie H. Harris e Jonathan Kipnis in Nature . Pubblicato online il 1 giugno 2015 doi: 10.1038 / nature14432
Astratto
Caratteristiche strutturali e funzionali dei vasi linfatici del sistema nervoso centrale
Una delle caratteristiche del sistema nervoso centrale è la mancanza di un sistema di drenaggio linfatico classico. Sebbene ora sia accettato che il sistema nervoso centrale subisce una costante sorveglianza immunitaria che si svolge all'interno del compartimento meningeo1, 2, 3, i meccanismi che regolano l'ingresso e l'uscita delle cellule immunitarie dal sistema nervoso centrale rimangono poco compresi4, 5, 6. In alla ricerca di gateway per cellule T dentro e fuori le meningi, abbiamo scoperto vasi linfatici funzionali che rivestono i seni durali. Queste strutture esprimono tutte le caratteristiche molecolari delle cellule endoteliali linfatiche, sono in grado di trasportare sia il fluido sia le cellule immunitarie dal liquido cerebrospinale e sono collegate ai linfonodi cervicali profondi. La posizione unica di queste navi potrebbe aver impedito la loro scoperta fino ad oggi, contribuendo così al concetto di vecchia data dell'assenza di vascolarizzazione linfatica nel sistema nervoso centrale. La scoperta del sistema linfatico del sistema nervoso centrale può richiedere una rivalutazione delle ipotesi di base in neuroimmunologia e gettare nuova luce sull'eziologia delle malattie neuroinfiammatorie e neurodegenerative associate alla disfunzione del sistema immunitario.
"Caratteristiche strutturali e funzionali dei vasi linfatici del sistema nervoso centrale" di Antoine Louveau, Igor Smirnov, Timothy J. Keyes, Jacob D. Eccles, Sherin J. Rouhani, J. David Peske, Noel C. Derecki, David Castle, James W. Mandell, Kevin S. Lee, Tajie H. Harris e Jonathan Kipnis in Nature . Pubblicato online il 1 giugno 2015 doi: 10.1038 / nature14432

Strategie per invertire la malattia autoimmune

A.D.
Le malattie autoimmuni, se assunte tutte insieme, diventano un ENORME onere per la salute. Tra questi ci sono l'artrite reumatoide, il lupus, la sclerosi multipla, la psoriasi, la celiachia e la tiroide . In effetti, oltre 80 malattie sono state classificate come autoimmuni e l'elenco è in crescita.
Secondo le ultime statistiche, 50 milioni di americani soffrono di malattie autoimmuni. Includono spesso sindromi strane e difficili da classificare come infiammazione , dolore, gonfiore e miseria generale.
Quali sono le malattie autoimmuni? Bene, il tuo sistema immunitario è la tua difesa contro gli invasori. Immagina il tuo sistema immunitario come un esercito che deve chiaramente distinguere un amico da un nemico.
L'autoimmunità si verifica quando il sistema immunitario viene confuso e il proprio tessuto viene catturato in un fuoco incrociato amico.
In altre parole, il tuo corpo combatte sempre qualcosa, che si tratti di combattere infezioni, tossine , allergeni o una risposta allo stress. A volte, il tuo esercito immunitario reindirizza il suo attacco ostile contro di te. Le articolazioni, il cervello, la pelle e talvolta l'intero corpo diventano vittime.
L'intero concetto si chiama mimetismo molecolare. La medicina convenzionale accetta questo problema, ma si fermano qui e nessuno cerca ciò che potrebbe creare il problema. Non scavano per scoprire quale molecola le tue cellule MIMICKING.
L'uso di antinfiammatori come Advil o steroidi o immunosoppressori come il metotrexato o i bloccanti alfa del TNF come Enbrel può portare a sanguinamento intestinale, insufficienza renale, depressione, psicosi, osteoporosi, perdita muscolare, diabete, per non parlare dell'infezione schiacciante e del cancro.
Non fraintendetemi. Questi farmaci possono salvare la vita e aiutare le persone a riprendersi la vita, ma mancano il punto. C'è un altro modo di affrontarlo.
Il problema con un approccio di medicina convenzionale
Sebbene classificate come molte malattie diverse, hanno una cosa in comune. In ogni caso di malattia autoimmune, il corpo attacca se stesso.
Esiste un altro modo di trattare questi problemi rispetto all'implementazione di potenti farmaci immunosoppressori che mettono i pazienti ad aumentato rischio di infezione e persino di morte?
Storicamente, le scoperte mediche hanno avuto origine dalle intense osservazioni dei medici sulle malattie dei loro pazienti e dalle risposte al trattamento. I medici hanno riferito i loro risultati ai loro colleghi o li hanno pubblicati come casi di studio.
Oggi questi "casi studio" sono spesso liquidati come "aneddoti" e sono diventati sempre più irrilevanti. Invece, ora ci concentriamo su studi controllati randomizzati come l'unico standard di "evidenza".
Purtroppo, questo approccio respinge l'esperienza di migliaia di pazienti e medici mentre applicano nuovi risultati scientifici per il trattamento di condizioni difficili.
Le scoperte scientifiche di base spesso impiegano decenni per essere tradotte in pratica medica. Sfortunatamente, questo impedisce a milioni di accedere a terapie che potrebbero avvantaggiarli ora.
Il fattore determinante nel decidere se provare un nuovo approccio con un paziente è l'equazione rischio / beneficio. Il trattamento ha più probabilità di aiutare che di danneggiare? Quanto è rischioso il trattamento? Quali sono gli effetti collaterali? Quanto è pericoloso o rischioso l'attuale approccio a un problema? Quanto è debilitante o pericoloso per la vita la malattia in trattamento?
Fatta eccezione per il trattamento delle infezioni con antibiotici e il trattamento del trauma, la medicina oggi affronta la maggior parte delle malattie sopprimendo, coprendosi, bloccando o interferendo in altro modo con la biologia del corpo. Generalmente non tentiamo di affrontare seriamente i problemi di fondo che portano alla malattia in primo luogo.
I farmaci per il colesterolo, per fornire un esempio, bloccano un enzima che produce colesterolo (tra le altre importanti molecole come il CoQ10), ma non affrontano il motivo per cui il colesterolo può essere elevato in primo luogo (fattori come dieta , esercizio fisico , stress e genetica) . I medici usano beta-bloccanti, bloccanti dei canali del calcio, SSRI (inibitori del reuptake della serotonina), ACE-inibitori, antibiotici e antinfiammatori.
Stiamo inibendo, bloccando o anti-ing tutto. Ma non facciamo due semplici domande:
Perché il corpo è sbilanciato e come possiamo aiutarlo a ritrovare l'equilibrio?
C'è un nuovo approccio alla medicina che sta iniziando a porre queste domande.
Un approccio di medicina funzionale alla malattia autoimmune
Come ho detto, la medicina convenzionale spesso affronta la malattia autoimmune prescrivendo potenti farmaci immunosoppressori piuttosto che cercare la causa. È come prendere molta aspirina mentre sei in piedi su una virata. Il trattamento non è più aspirina; il trattamento sta rimuovendo la virata!
Se sei uno dei milioni di americani che soffrono di una condizione autoimmune, sono sicuro che sei ansioso di trovare risposte che dipendono meno dai farmaci rischiosi e più dai rimedi per lo stile di vita.
Gli approcci convenzionali non hanno un metodo per trovare l'insulto che causa il problema. Potrebbero esserti prescritte mega-dosi di steroidi per via endovenosa o prednisone, ormoni, antidolorifici, bloccanti dell'acido, metotrexato o bloccante alfa TNF (un forte farmaco immunosoppressore) per le tue condizioni autoimmuni e ancora non riesci a trovare sollievo. In effetti, potresti sentirti peggio.
Ogni malattia autoimmune viene connessa da un processo biochimico centrale: una risposta immunitaria in fuga risultante dall'attacco del corpo ai propri tessuti.
La medicina funzionale fornisce una mappa per scoprire quale molecola imita le cellule. Osserva la causa principale dell'infiammazione e chiede perché esista quell'infiammazione.
Se siamo in grado di identificare le fonti di infiammazione sottostanti, possiamo curare il corpo. Le cause sottostanti possono includere stress , infezioni nascoste, allergie o sensibilità alimentari , esposizione tossica, predisposizione genetica, carenze nutritive e intestino permeabile.
Se vuoi rinfrescare l'infiammazione nel corpo, devi trovare la fonte. Ai medici viene principalmente insegnato a diagnosticare la malattia in base ai sintomi, NON in base alla causa sottostante.
La medicina funzionale è un movimento nascosto che si diffonde in tutto il mondo e si basa su un diverso metodo di diagnosi e cura della malattia - uno che si concentra su cause non sintomi, uno che si basa sulla comprensione del modo dinamico in cui i nostri geni interagiscono con il nostro ambiente, che va oltre il semplice trattamento delle malattie in base alla loro etichetta.
La medicina funzionale insegna ai professionisti a comprendere il corpo come un sistema; cercare le cause della malattia; comprendere i sistemi funzionali di base del corpo , dove vanno male e come ristabilire l'equilibrio; comprendere le interconnessioni tra sintomi e organi piuttosto che separare le malattie in specialità.
Questo approccio è un modo sostanzialmente diverso di risolvere i problemi medici, che ci consente di decifrare le origini della malattia e identificare i disturbi della biologia che portano ai sintomi.
Se hai una malattia autoimmune, ti incoraggio vivamente a lavorare con un medico di medicina funzionale per identificare ed eliminare le cause alla radice. A volte questo richiede lavoro investigativo, tentativi ed errori e pazienza, ma i risultati ne valgono la pena.
Quando i pazienti mi visitano per determinare la radice del loro problema, spesso implemento queste 10 strategie e il paziente in genere vede un grande miglioramento:
  1. Mangia un alimento intero, dieta anti-infiammatoria. Concentrati su cibi anti-infiammatori tra cui pesce selvatico e altre fonti di grassi omega-3, bacche rosse e viola (che sono ricche di polifenoli), verdure a foglia verde scuro, patate dolci all'arancia e noci. Aggiungi quotidianamente erbe anti-infiammatorie, tra cui curcuma (una fonte di curcumina), zenzero e rosmarino. Elimina gli alimenti infiammatori come oli raffinati, omega-6 e infiammatori, tra cui oli di mais, soia e cartamo.
  • Controlla le infezioni nascoste. Questi includono lievito, virus, batteri e Lyme. Ti consigliamo di lavorare con un medico di medicina funzionale per identificare ed eliminare queste infezioni.
  • Controlla le allergie alimentari nascoste. Ancora una volta, il tuo medico di medicina funzionale può farlo con i test sulle IgG. In alternativa, puoi provare la dieta disintossicante di 10 giorni della soluzione di zucchero nel sangue , progettata per eliminare la maggior parte degli allergeni alimentari.
  • Test per la celiachia. Questo è un esame del sangue che può fare qualsiasi medico.
  • Test per la tossicità dei metalli pesanti . Il mercurio e altri metalli possono causare autoimmunità.
  • Ripara il tuo intestino . Circa il 60 percento del sistema immunitario si trova proprio sotto il rivestimento a strato singolo dell'intestino. Se questa superficie si rompe, il tuo sistema immunitario si attiverà e inizierà a reagire a cibi, tossine e insetti nell'intestino. Il modo più semplice per iniziare a curare l'intestino consiste nel mangiare un alimento intero, una dieta antinfiammatoria e rimuovere il glutine e altre sensibilità alimentari.
  • Implementare i supplementi. Nutrienti come olio di pesce, vitamina C, vitamina D e probiotici possono aiutare a calmare la risposta immunitaria in modo naturale. Considera anche i nutrienti anti-infiammatori come la quercetina, l'estratto di semi d'uva e la rutina. L'uso di UltraInflamX PLUS 360 come sostituto del pasto aiuta anche molti dei miei pazienti con infiammazione. Puoi trovare una qualità di livello professionale di questi e altri nutrienti anti-infiammatori, nonché un kit di supporto autoimmune nel mio negozio online .
  • Allenarsi regolarmente. L'esercizio fisico regolare è un antinfiammatorio naturale. Non devi andare in palestra, correre su un tapis roulant e pompare ferro per rimanere in forma. Inizia a muoverti di più. Fai delle passeggiate con i tuoi amici o la tua famiglia. Esci e fai un po 'di giardinaggio. Gioca a frisbee nel parco con i tuoi bambini. Prendi una racchetta da tennis e lancia una pallina da tennis. Tutto ciò che puoi fare per uscire e muovere il tuo corpo può essere considerato un esercizio. Quindi non pensare che devi assolutamente andare in palestra per metterti in forma. Usa di più il tuo corpo.
  • Pratica un profondo rilassamento. Lo stress peggiora la tua risposta immunitaria. Le tecniche calmanti tra cui yoga, respirazione profonda, biofeedback, massaggio o il mio CD UltraCalm <possono ridurre lo stress e l'ansia per favorire il rilassamento.
  • Dormi 8 ore ogni notte. La ricerca è chiara: la mancanza di sonno o il sonno scarso danneggiano il metabolismo, causano voglie di zucchero e carboidrati, ti fanno mangiare di più e aumentano il rischio di numerose condizioni dalla diabesità alla malattia autoimmune . Dormire a sufficienza e dormire bene sono essenziali per la salute vibrante e per invertire l'infiammazione. Puoi ottenere 19 dei miei migliori consigli sul sonno in questo blog .
Se soffri di una malattia autoimmune, sei frustrato usando un approccio di medicina convenzionale? Cosa trovi meglio aiuta a migliorare le tue condizioni? Condividi i tuoi pensieri qui sotto o sul mio
Ti auguro salute e felicità,
Mark Hyman, MD.