Le informazioni qui riportate Hanno solo un fine illustrativo: NON costituiscono e NON provengono né da prescrizione né da consiglio medico, rivolgersi SEMPRE e comunque al PROPRIO MEDICO NB: L'ADMI ritiene i propri lettori persone ragionevoli e dotate di senso della misura. I vostri commenti VERRANNO INSERITI dopo controllo, in caso Si riserva la facoltà di cancellare commenti di CATTIVO GUSTO e/o OFFENSIVI
CONTATORE PERSONE
23/07/12
22/07/12
ultima modifica 03/01/2012
1) www.ospfe.it/area-comunicazione/news/sperimentazione-del-metodo-zamboni-per-la-cura-della-sclerosi-multipla-in-fase-finale-la-procedura-per-l2019avvio
- ultima modifica 03/01/2012
2) www.ospfe.it/area-comunicazione/news/archivio/archivio-news-2011/ricerca-diagnosi-e-trattamento-sclerosi-multipla
- ultima modifica 09/02/2012
3) http://www.saluter.it/news/regione/sperimentazione-del-metodo-zamboni-per-la-cura-della-sclerosi-multipla-in-fase-finale-la-procedura-per-l2019avvio/?searchterm=zamboni
- Bologna, 27 dicembre 2011
- ultima modifica 03/01/2012
2) www.ospfe.it/area-comunicazione/news/archivio/archivio-news-2011/ricerca-diagnosi-e-trattamento-sclerosi-multipla
- ultima modifica 09/02/2012
3) http://www.saluter.it/news/regione/sperimentazione-del-metodo-zamboni-per-la-cura-della-sclerosi-multipla-in-fase-finale-la-procedura-per-l2019avvio/?searchterm=zamboni
- Bologna, 27 dicembre 2011
Collegio Italiano di Flebologia
PRESENTAZIONE http://www.cif2012.it/
La organizzazione di un Congresso Nazionale non è mai cosa semplice, ma è sempre un grande onore.
Il XV Congresso del Collegio Italiano di Flebologia di Ferrara, nel 2011, è
stato un grande successo scientifico e di pubblico e la organizzazione
del XVI Collegio Italiano di Flebologia è stata affidata al
sottoscritto.
Ho accettato con grande entusiasmo e con grande convinzione.
L’entusiasmo
scaturisce dalla possibilità di vedere ancora una volta tanti amici e
tanti colleghi di grandissima esperienza e di grandi capacità
comunicative.
E
la convinzione proviene dalla sicurezza che l’evento congressuale sia
la migliore occasione per consolidare un progetto scientifico ed insieme
culturale che ricevo dal Presidente Vincenzo Gasbarro e che cercherò di
trasmettere a chi verrà dopo.
La
flebologia ha tante facce, italiane ed internazionali, ma ha una unica
anima che aspetta solamente di essere riconosciuta e di diventare una
sola struttura scientifica ed assistenziale capace di attendere a tutte
le, pur multiformi, necessità dei nostri pazienti.
La
organizzazione del Congresso raccoglie queste istanze e presenta una
formula lievemente diversa dalle più tradizionali manifestazioni del
genere.
Un
argomento “base” traverserà le mattinate congressuali nelle quali i più
grandi esperti internazionali presenteranno gli aggiornamenti sulla
Trombosi Venosa Profonda e Superficiale e sulla SPT.
Le
tre mattinate sono dedicate agli aspetti della Medicina,
dell’Elastocompressione e della Chirurgia. Alle conferenze degli esperti
faranno seguito delle Tavole Rotonde, senza argomento, affidate ad
altrettanti esperti che hanno il compito preciso di analizzare
criticamente le presentazioni e di innescare una discussione con il
pubblico.
Nelle
altre aule e nei pomeriggi si svolgeranno, intanto, numerosi Workshop e
Seminari, gestiti insieme alle Società Scientifiche, dedicati a singoli
aspetti degli argomenti principali.
Sono
previsti due Premi per le migliori presentazioni dei più giovani e
numerose occasioni formative per le Professioni Sanitarie e per gli
stessi Studenti delle Facoltà di Medicina.
E questo succederà dal 4 al 6 di Ottobre a Napoli……….. “e ho detto tutto” (Totò, Peppino e la Malafemmina 1956)
Vi aspetto
Stefano de Franciscis
Presidente del Congresso
******************************************
********************************
MEDICI
150 euro (oltre iscrizione al congresso)
PROFESSIONI SANITARIE (TUTTE)
75 euro (oltre iscrizione al congresso)
GIOVEDI 4 OTTOBRE 2012 |
Aula Magna |
Master Conference 09.00 - 13.00 / La Trombosi Venosa ed SPT. Terapia Medica Vein Thrombosis and PTS Medical Therapy |
Workshop 14.00 - 16.00 / Linfedema Workshop 16.00 - 18.00 / Linfedema |
Aula A |
Workshop 09.00 - 11.00 / Counselling dell'Edema Periferico Workshop 11.00 - 13.00 / Counselling dell'Edema Periferico |
Seminario 14.00 - 16.00 / La Chirurgia delle Varici - SIFL Seminario 16.00 - 18.00 / Il Trattamento Medico delle Varici - SIFL |
Aula B |
Seminario 09.00 - 11.00 / CCSVI Certezze e Controversie Tavola Rotonda 11.00 - 13.00 / CCSVI Certezze e Controversie |
Seminario 14.00 - 16.00 / La lingua del Flebologo - SIFCS Seminario 16.00 - 18.00 / Le Malformazioni Venose - SIFCS |
Aula C |
Walk Around 10.00 - 14.00 / Le Ulcere. Medicazioni avanzate,Ricerca e Gestione Integrata (Living Experiences) |
Walk Around 14.00 - 18.00 / Le Ulcere. Medicazioni avanzate,Ricerca e Gestione Integrata (Living Experiences) |
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VENERDI 5 OTTOBRE 2012 |
Aula Magna |
Master Conference 09.00 - 13.00 / La Trombosi Venosa ed SPT. Terapia Compressiva Vein Thrombosis and PTS Compression Therapy |
Workshop 14.00 - 16.00 / Scleroterapia Workshop 16.00 - 18.00 / Scleroterapia. Varicocele Pelvico |
Aula A |
Seminario 09.00 - 13.00 / la Scleromousse |
Workshop 14.00 - 16.00 / La Diagnostica Ultrasonografica Workshop 16.00 - 17.30 / La Diagnostica Ultrasonografica |
Aula B |
Free Papers 09.00 - 11.00 / Free Papers on topics Free Papers 11.00 - 13.00 / Free Papers on topics |
Workshop 14.00 - 16.00 / Casi Rari e Controversi (Interactive response system) Workshop 16.00 - 18.00 / Casi Rari e Controversi (Interactive response system) |
Aula C |
Walk Around 10.00 - 18.00 / Posturologia (Brainstorming) |
|
Aula Atelier |
09.00 - 11.00 / Morning Atelier / 13.00 - 15.00 / Lunch Atelier / 16.00 - 18.00 / Afternoon Atelier / |
SABATO 6 OTTOBRE 2012 |
*************************
ISCRIZIONE XVI CONGRESSO CIF / VENEAPOLIS
MEDICI
Gratuita per i soci CIF, SIFL, SIFCS, AIFI, FF, CTG, SIMFER iscritti entro il 31/07/2012
150 euro dal 31/07/2012 al 15/09/2012
200 euro dal 15/09/2012 in sede Congressuale
Gratuita per i soci CIF, SIFL, SIFCS, AIFI, FF, CTG, SIMFER iscritti entro il 31/07/2012
150 euro dal 31/07/2012 al 15/09/2012
200 euro dal 15/09/2012 in sede Congressuale
PROFESSIONI SANITARIE
Gratuita per i soci CIF, SIFL, SIFCS, AIFI, FF, CTG, SIMFER iscritti entro il 31/07/2012
50 euro dal 31/07/2012 al 15/09/2012
70 euro dal 15/09/2012 in sede Congressuale
Gratuita per i soci CIF, SIFL, SIFCS, AIFI, FF, CTG, SIMFER iscritti entro il 31/07/2012
50 euro dal 31/07/2012 al 15/09/2012
70 euro dal 15/09/2012 in sede Congressuale
ISCRIZIONI PERCORSI ECM -VENEAPOLIS (27 CREDITI ECM)
MEDICI
150 euro (oltre iscrizione al congresso)
PROFESSIONI SANITARIE (TUTTE)
75 euro (oltre iscrizione al congresso)
Scarica Modulo Di Registrazione Congresso
Iscrizione CIF
primo caso di PML con il Fingolimod
In Svizzera si è registrato un caso di PML associato all'inizio del trattamento con il Fingolimod in un paziente precedentemente trattato con il Tysabri.
Novartis sostiene che la causa e' solo del Tysabri. Patient on Novartis' multiple sclerosis drug gets rare brain disease Published April 13, 2012 The Wall Street Journal BASEL, Switzerland – Novartis said Friday a patient treated with its multiple sclerosis (MS) pill Gilenya was diagnosed with a rare and often fatal brain disease. "The current assessment is that Tysabri is the drug most likely associated with this case of PML.
However, a contribution of Gilenya to the evolution of this case can't be excluded." - Novartis The Swiss drugmaker said the patient, whose identity was not disclosed, previously was treated with another MS drug, Tysabri, co-marketed by Biogen Idec and Elan, which already was associated with progressive multifocal leukoencephalopathy (PML).
"The current assessment is that Tysabri is the drug most likely associated with this case of PML," Novartis said. "However, a contribution of Gilenya to the evolution of this case can't be excluded."
The development comes at a critical time for Novartis' Gilenya, whose safety profile recently came into question after the death of one person in the US last fall within 24 hours of starting treatment.
Heart problems in some patients also were reported.
The European Medicines Agency, the body responsible for licensing Gilenya in Europe a year ago, is expected to issue a decision on the safety of the medicine April 20 following an in-depth review. Novartis said it does not know of any confirmed PML cases in patients treated with Gilenya, also known as fingolimod, who were not previously been treated with Tysabri.
The company said details on the case were being submitted to the health authorities. Elan spokeswoman Niamh Lyons said, "At this stage, we can't comment on the role that either drug might have had in this PML case." Biogen was not immediately available to comment.
"The development has to be taken seriously, but the question is more whether this is a trend, with a second or even third case coming up in the next few weeks," according to analyst Andrew Weiss, with Vontobel in Zurich.
Gilenya, which is currently the only oral MS treatment on the market, so far has been approved in more than 55 countries, with more than 25,000 patients having been prescribed it. Industry analysts have said it could generate sales of at least $1 billion a year, helping to offset lost revenue caused by the expiry of Novartis' top-selling heart drug, Diovan.
Europe's drug regulator in January launched an in-depth review of the drug's benefits and risks and recommended that doctors closely monitor the hearts of patients after they have been given the first dose of the drug. The final verdict is likely to have a big impact on the product's prospects and investor sentiment to Novartis shares.
Read more: http://www.foxnews.com/
TRADUZIONE CON GOOGLE:
Novartis
ha detto Venerdì un paziente trattato con la sclerosi multipla (MS)
pillola Fingolimod è stata diagnosticata una malattia del cervello rara e
spesso fatale. "La valutazione attuale è che Tysabri è il farmaco più probabile associata a questo caso di PML.Tuttavia,
un contributo di Fingolimod per l'evoluzione di questo caso non si può
escludere "-. La casa farmaceutica svizzera Novartis ha detto che il
paziente, la cui identità non è stata divulgata, in precedenza è stato
trattato con un altro farmaco sclerosi multipla, Tysabri,
co-commercializzato da Biogen Idec ed Elan, che già è stato associato con leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML)."La valutazione attuale è che Tysabri è il farmaco più probabile associata a questo caso di PML," Novartis ha detto. "Tuttavia, un contributo di Fingolimod per l'evoluzione di questo caso non può essere esclusa."Lo
sviluppo arriva in un momento critico per Fingolimod Novartis ', il cui
profilo di sicurezza di recente è entrato in questione dopo la morte di
una persona negli Stati Uniti lo scorso autunno entro 24 ore
dall'inizio del trattamento.Problemi cardiaci in alcuni pazienti inoltre sono stati segnalati.L'European
Medicines Agency, l'organismo responsabile per le licenze Fingolimod in
Europa un anno fa, dovrebbe emettere una decisione in merito alla
sicurezza del farmaco 20 aprile a seguito di un esame approfondito. Novartis
ha detto che non è a conoscenza di eventuali casi confermati di PML in
pazienti trattati con Fingolimod, noto anche come Fingolimod, che non
erano stati precedentemente trattati con Tysabri.La società ha detto che i dettagli sul caso erano stati presentati alle autorità sanitarie. Elan
portavoce Niamh Lyons ha detto: "In questa fase, non si può commentare
il ruolo che entrambi i farmaci potrebbe avere avuto, in questo caso
PML." Biogen non era immediatamente disponibile per commentare."Lo
sviluppo deve essere presa sul serio, ma la questione è più se questa è
una tendenza, con un caso di seconda o addirittura terza in arrivo
nelle prossime settimane", secondo l'analista Andrew Weiss, con Vontobel
a Zurigo.Fingolimod,
che è attualmente l'unico trattamento per via orale MS sul mercato,
finora è stato approvato in oltre 55 paesi, con oltre 25.000 pazienti
siano stati ha stabiliti. Gli
analisti di settore hanno detto che potrebbe generare vendite di almeno
1 miliardo di dollari l'anno, contribuendo a compensare mancati
introiti causati dalla scadenza della Novartis 'top-selling farmaco per
il cuore, Diovan.Regolatore
della droga in Europa nel mese di gennaio ha lanciato un esame
approfondito dei benefici della droga e dei rischi ed ha raccomandato
che i medici monitorare attentamente i cuori dei pazienti dopo aver
ricevuto la prima dose del farmaco. Il
verdetto finale è che possa avere un grande impatto sulle prospettive
del prodotto e la fiducia degli investitori alle azioni di Novartis
betaferon - INTERFERONE
Sclerosi Multipla:
uno studio canadese smentisce l'efficacia dell'interferone beta per fermare la disabilità Al termine dello studio, secondo gli autori, tra i pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, la somministrazione di interferone beta non era associata ad una riduzione della progressione della disabilità.
Trieste, 19/07/2012 (informazione.it - comunicati stampa) E' stato pubblicato sulla prestigiosa rivista medica Journal of the American Medical Association (JAMA) un interessante studio intitolato "Associazione tra l'uso dell'interferone beta e la progressione della disabilità nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente".
Secondo un gruppo di ricercatori canadesi, coordinati dalla dr.ssa Helen Tremlett dell'Università del British Columbia di Vancouver, l'interferone beta viene ampiamente prescritto per il trattamento della sclerosi multipla (SM), ma deve essere ancora stabilito il suo rapporto con la progressione della disabilità.
Obiettivo della ricerca era studiare l'associazione tra l'esposizione all'interferone beta e la progressione della disabilità nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente (SM-RR).
E' stato quindi effettuato uno studio di gruppo retrospettivo sulla base dei dati raccolti in maniera prospettica (1985-2008) nel British Columbia (Canada). I pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente trattati con interferone beta (n = 868) sono stati confrontati con gruppi di controllo non trattati, contemporanei (n = 829) e storici (n = 959).
La principale misura di risultato era il tempo dall'ammissibilità al trattamento con interferone beta (base di rilevamento) ad un punteggio confermato e sostenuto di 6 (che richiede un bastone per camminare 100 m; confermato da più di 150 giorni senza miglioramento misurabile) nella scala di disabilità per pazienti affetti da sclerosi multipla (EDSS) (range, 0-10, con i punteggi più alti che indicano una maggiore disabilità). E' stato usato un modello di regressione multivariata di Cox, con il trattamento con interferone beta incluso come covariata tempo-dipendente, per valutare il rischio di progressione della malattia associata al trattamento con l'interferone beta. L'analisi comprendeva anche l'aggiustamento del punteggio di propensione ad affrontare il confondimento dall'indicazione.
I tempi medi attivi di follow-up (dalla prima all'ultima misurazione dell'EDSS) sono stati i seguenti: per il gruppo trattato con interferone beta, 5.1 anni (range interquartile [IQR], 3.0-7.0 anni) per il gruppo di controllo contemporaneo, 4,0 anni (IQR, 2.1-6.4 anni), e per il gruppo di controllo storico, 10,8 anni (IQR, 6.3-14.7 anni).
I tassi osservati dei risultati per raggiungere un punteggio sostenuto di EDSS di 6 nei 3 gruppi erano rispettivamente del 10,8%, 5,3% e 23,1%. Dopo l'aggiustamento dei potenziali fattori di base confondenti (sesso, età, durata della malattia e punteggio di EDSS), l'esposizione ad interferone beta non è risultata associata con una differenza statisticamente significativa nel rischio di raggiungere un punteggio EDSS di 6 quando sono stati considerati il gruppo di controllo contemporaneo (rapporto di rischio: 1,30, 95% CI, 0,92-1,83, p = 0,14) o il gruppo di controllo storico (rapporto di rischio: 0,77, 95% CI, 0,58-1,02, p = 0,07).
L'ulteriore aggiustamento per le comorbidità e lo stato socio-economico, ove possibile, non ha cambiato le interpretazioni, e l'aggiustamento del tasso di propensione non ha modificato sostanzialmente i risultati. Al termine dello studio, secondo gli autori, tra i pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, la somministrazione di interferone beta non era associata ad una riduzione della progressione della disabilità.
http://www.informazione.it/c/1FDECB84-8EFE-45F7-AB1D-EAE7EAA7CB7F/Sclerosi-Multipla-uno-studio-canadese-smentisce-l-efficacia-dell-interferone-beta-per-fermare-la-disabilita
pubblico che il COMMENTO di un utente:
Questo studio smentisce in maniera clamorosa l'efficacia dell'interferone beta nel fermare la disabilità nella sclerosi multipla recidivante-remittente (la forma più comune).
Addirittura i non trattati hanno un trend statistico verso una minore probabilità a progredire verso la sedia a rotelle.
Questo esprime l'inadeguatezza degli studi basati sul numero di attacchi e sul numero delle lesioni in RM nel predire l'efficacia di un farmaco nei confronti della SM.
Questo sistema falsamente predittivo è purtroppo quello usato per rendere disponibile ogni nuovo farmaco.
I costi elevati di questo farmaco uniti ai rilevanti effetti collaterali imporrebbero ai medici specialisti di guardare anche ad altre proposte come, ad esempio, la possibile correlazione della SM con l'insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI), scoperta nel 2007 dal prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell'Università di Ferrara). Andrebbero anche superati i potenziali conflitti d'interesse, per il bene dei malati (63.000 in Italia) e delle loro famiglie verso una malattia dalle cause ancora sconosciute e dalle soluzioni terapeutiche ancora limitate, come si vede da questo studio.
Fonte: http:// jama.jamanetwork.com/ article.aspx?articleid=1217 239
uno studio canadese smentisce l'efficacia dell'interferone beta per fermare la disabilità Al termine dello studio, secondo gli autori, tra i pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, la somministrazione di interferone beta non era associata ad una riduzione della progressione della disabilità.
Trieste, 19/07/2012 (informazione.it - comunicati stampa) E' stato pubblicato sulla prestigiosa rivista medica Journal of the American Medical Association (JAMA) un interessante studio intitolato "Associazione tra l'uso dell'interferone beta e la progressione della disabilità nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente".
Secondo un gruppo di ricercatori canadesi, coordinati dalla dr.ssa Helen Tremlett dell'Università del British Columbia di Vancouver, l'interferone beta viene ampiamente prescritto per il trattamento della sclerosi multipla (SM), ma deve essere ancora stabilito il suo rapporto con la progressione della disabilità.
Obiettivo della ricerca era studiare l'associazione tra l'esposizione all'interferone beta e la progressione della disabilità nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente (SM-RR).
E' stato quindi effettuato uno studio di gruppo retrospettivo sulla base dei dati raccolti in maniera prospettica (1985-2008) nel British Columbia (Canada). I pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente trattati con interferone beta (n = 868) sono stati confrontati con gruppi di controllo non trattati, contemporanei (n = 829) e storici (n = 959).
La principale misura di risultato era il tempo dall'ammissibilità al trattamento con interferone beta (base di rilevamento) ad un punteggio confermato e sostenuto di 6 (che richiede un bastone per camminare 100 m; confermato da più di 150 giorni senza miglioramento misurabile) nella scala di disabilità per pazienti affetti da sclerosi multipla (EDSS) (range, 0-10, con i punteggi più alti che indicano una maggiore disabilità). E' stato usato un modello di regressione multivariata di Cox, con il trattamento con interferone beta incluso come covariata tempo-dipendente, per valutare il rischio di progressione della malattia associata al trattamento con l'interferone beta. L'analisi comprendeva anche l'aggiustamento del punteggio di propensione ad affrontare il confondimento dall'indicazione.
I tempi medi attivi di follow-up (dalla prima all'ultima misurazione dell'EDSS) sono stati i seguenti: per il gruppo trattato con interferone beta, 5.1 anni (range interquartile [IQR], 3.0-7.0 anni) per il gruppo di controllo contemporaneo, 4,0 anni (IQR, 2.1-6.4 anni), e per il gruppo di controllo storico, 10,8 anni (IQR, 6.3-14.7 anni).
I tassi osservati dei risultati per raggiungere un punteggio sostenuto di EDSS di 6 nei 3 gruppi erano rispettivamente del 10,8%, 5,3% e 23,1%. Dopo l'aggiustamento dei potenziali fattori di base confondenti (sesso, età, durata della malattia e punteggio di EDSS), l'esposizione ad interferone beta non è risultata associata con una differenza statisticamente significativa nel rischio di raggiungere un punteggio EDSS di 6 quando sono stati considerati il gruppo di controllo contemporaneo (rapporto di rischio: 1,30, 95% CI, 0,92-1,83, p = 0,14) o il gruppo di controllo storico (rapporto di rischio: 0,77, 95% CI, 0,58-1,02, p = 0,07).
L'ulteriore aggiustamento per le comorbidità e lo stato socio-economico, ove possibile, non ha cambiato le interpretazioni, e l'aggiustamento del tasso di propensione non ha modificato sostanzialmente i risultati. Al termine dello studio, secondo gli autori, tra i pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, la somministrazione di interferone beta non era associata ad una riduzione della progressione della disabilità.
http://www.informazione.it/c/1FDECB84-8EFE-45F7-AB1D-EAE7EAA7CB7F/Sclerosi-Multipla-uno-studio-canadese-smentisce-l-efficacia-dell-interferone-beta-per-fermare-la-disabilita
pubblico che il COMMENTO di un utente:
Questo studio smentisce in maniera clamorosa l'efficacia dell'interferone beta nel fermare la disabilità nella sclerosi multipla recidivante-remittente (la forma più comune).
Addirittura i non trattati hanno un trend statistico verso una minore probabilità a progredire verso la sedia a rotelle.
Questo esprime l'inadeguatezza degli studi basati sul numero di attacchi e sul numero delle lesioni in RM nel predire l'efficacia di un farmaco nei confronti della SM.
Questo sistema falsamente predittivo è purtroppo quello usato per rendere disponibile ogni nuovo farmaco.
I costi elevati di questo farmaco uniti ai rilevanti effetti collaterali imporrebbero ai medici specialisti di guardare anche ad altre proposte come, ad esempio, la possibile correlazione della SM con l'insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI), scoperta nel 2007 dal prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell'Università di Ferrara). Andrebbero anche superati i potenziali conflitti d'interesse, per il bene dei malati (63.000 in Italia) e delle loro famiglie verso una malattia dalle cause ancora sconosciute e dalle soluzioni terapeutiche ancora limitate, come si vede da questo studio.
Fonte: http://
TYSABRI - NATALIZUMAB: 64o incontro annuale dell'American Academy of Neur...
TYSABRI - NATALIZUMAB: 64o incontro annuale dell'American Academy of Neur...: ANSA.it > Business Wire > News Nuovi dati presentati al 64o incontro annuale dell'American Academy of Neurology (AAN) evidenziano l'impegn...
18/07/12
AVONEX
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
AVONEX 30 microgrammi/0,5 ml soluzione iniettabile.
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ciascuna siringa preriempita da 0,5 ml contiene 30 microgrammi (6 milioni UI) di interferone beta-1a.
La concentrazione e pari a 30 microgrammi per 0,5 ml.
Usando lo Standard Internazionale per l'interferone della Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS), 30 microgrammi di AVONEX contengono 6 milioni di UI di attivita antivirale. L'attivita riferita ad altri standard non e conosciuta.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. FORMA FARMACEUTICA
Soluzione iniettabile.
Soluzione limpida e incolore.
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
AVONEX e indicato per il trattamento di:
.
Pazienti con diagnosi di sclerosi multipla recidivante (SM). Negli studi clinici questa era caratterizzata da due o piu esacerbazioni acute (recidive) nei tre anni precedenti senza evidenza di una continua progressione tra le recidive; AVONEX rallenta la progressione della disabilita e diminuisce la frequenza delle recidive.
.
Pazienti con un singolo evento demielinizzante con un processo infiammatorio in fase attiva, se tale evento e di gravita tale da rendere necessario il trattamento con corticosteroidi per via endovenosa, se sono state escluse altre diagnosi e se e stato accertato che i pazienti sono ad alto rischio di sviluppare una sclerosi multipla clinicamente definita (vedere paragrafo 5.1).
AVONEX deve essere interrotto nei pazienti che sviluppano SM progressiva.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della malattia.
Adulti: la dose raccomandata per il trattamento delle forme recidivanti di SM e di 30 microgrammi (0,5 ml di soluzione), somministrati tramite iniezione intramuscolare (i.m.) una volta alla settimana (vedere paragrafo 6.6).
Per aiutarli ad adattarsi alla terapia, allfinizio del trattamento i pazienti possono ricevere o una dose piena di 30 microgrammi (0,5 ml di soluzione) o circa meta della dose una volta alla settimana; la dose puo essere successivamente aumentata fino alla dose piena di 30 microgrammi (0,5 ml di soluzione). Per ottenere lfefficacia adeguata, si deve raggiungere una dose di 30 microgrammi (0,5 ml di soluzione) una volta alla settimana e mantenere poi questa dose dopo il periodo di titolazione iniziale. Per i pazienti che iniziano il trattamento con AVONEX e disponibile un dispositivo di titolazione manuale per permettere la somministrazione di circa meta della dose.
Nessun ulteriore beneficio e stato dimostrato somministrando una dose piu elevata (60 microgrammi) una volta a settimana.
Bambini e adolescenti: non sono stati condotti studi clinici o di farmacocinetica su bambini o adolescenti. Tuttavia i pochi dati pubblicati suggeriscono che in adolescenti fra 12 e 16 anni di eta che ricevono AVONEX in dosi pari a 30 microgrammi per via intramuscolare una volta alla settimana il profilo di sicurezza del prodotto e simile a quello osservato in pazienti adulti. Non ci sono informazioni circa l'uso di AVONEX in bambini al di sotto dei 12 anni di eta e percio AVONEX non deve essere usato in questa popolazione.
Anziani: gli studi clinici non hanno incluso un numero sufficiente di pazienti di eta pari o superiore a 65 anni da potere determinare se questi rispondano in maniera diversa rispetto ai soggetti piu giovani. Tuttavia, sulla base della modalita di clearance del principio attivo, non vi e alcuna ragione teorica per cui sia necessario un aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani.
Il sito dell'iniezione intramuscolare deve essere cambiato ogni settimana (vedere paragrafo 5.3).
Il medico puo prescrivere un ago diametro 25 da 25 mm per i pazienti nei quali risulti appropriato lfuso di questo ago per la somministrazione di unfiniezione intramuscolare.
Prima dell'iniezione e per altre 24 ore dopo ciascuna iniezione, e consigliato un analgesico antipiretico per diminuire i sintomi simil-influenzali associati con la somministrazione di AVONEX. Questi sintomi sono di norma presenti durante i primi mesi di trattamento.
Attualmente non e noto per quanto tempo il paziente debba essere trattato. I pazienti devono essere valutati clinicamente dopo due anni di trattamento e la decisione per un trattamento a piu lungo termine va presa su base individuale dal medico curante. Il trattamento deve essere interrotto se il paziente sviluppa una SM cronica progressiva.
4.3 Controindicazioni
-
Inizio della terapia in gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
-
Pazienti con anamnesi di ipersensibilita all'interferone beta naturale o ricombinante o a qualunque eccipiente.
-
Pazienti con depressione grave e/o ideazione suicidaria in atto
4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
AVONEX deve essere somministrato con prudenza ai pazienti con sindrome depressiva o altri disturbi dellfumore in atto o pregressi, in particolare ai pazienti con precedenti di ideazione suicidaria (vedere paragrafo 4.3). E noto che la depressione e l'ideazione suicidaria sono condizioni che si verificano con una maggiore frequenza nei pazienti affetti da sclerosi multipla ed in associazione all'uso dell'interferone. I pazienti devono essere avvertiti di riferire immediatamente qualunque sintomo di depressione e/o ideazione suicidaria al loro medico curante.
I pazienti con segni di depressione devono essere strettamente monitorati durante la terapia e trattati in modo appropriato. La sospensione della terapia con AVONEX deve essere presa in considerazione
AVONEX deve essere somministrato con prudenza ai pazienti con anamnesi di crisi convulsive ed in quelli trattati con farmaci antiepilettici, specialmente se la loro epilessia non e adeguatamente controllata dagli antiepilettici (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
E opportuno usare cautela e prendere in considerazione uno stretto monitoraggio quando si somministri AVONEX a pazienti con severa insufficienza renale ed epatica ed a pazienti con severa mielosoppressione.
Dopo la commercializzazione, sono stati segnalati casi di danno epatico, inclusi elevati livelli degli enzimi epatici nel siero, epatite, epatite autoimmune ed insufficienza epatica associati allfuso di interferone beta . In alcuni casi, tali reazioni si sono verificate in presenza di altri medicinali che sono stati associati a danno epatico. Il potenziale di effetti aggiuntivi provocati dalla somministrazione di piu medicinali o da altri agenti epatotossici (ad esempio alcol), non e stato determinato. I pazienti devono essere monitorati per segni di danno epatico ed e necessario usare cautela durante lfuso di interferoni contemporaneamente ad altri medicinali associati a danno epatico.
I pazienti con malattie cardiache quali l'angina, l'insufficienza cardiaca congestizia o l'aritmia devono essere monitorati strettamente per il peggioramento delle loro condizioni cliniche durante il trattamento con AVONEX. I sintomi simil-influenzali associati alla terapia con AVONEX possono risultare stressanti per i pazienti con associate disfunzioni cardiache.
Anormalita nei dati di laboratorio si possono manifestare con lfuso degli interferoni. Percio, oltre a quegli esami di laboratorio normalmente richiesti per il monitoraggio di pazienti con SM, durante la terapia con AVONEX si raccomanda di eseguire conte complete e differenziali di leucociti, conta piastrinica ed esami del sangue comprendenti i test di funzionalita epatica. I pazienti con mielosoppressione possono richiedere un monitoraggio piu intensivo degli emocromi, con conte differenziali e conta piastrinica.
I pazienti possono sviluppare anticorpi verso AVONEX. Gli anticorpi di alcuni di questi pazienti riducono l'attivita dell'interferone beta-1a in vitro (anticorpi neutralizzanti). Gli anticorpi neutralizzanti sono associati ad una riduzione in vivo degli effetti biologici di AVONEX e potenzialmente possono essere associati ad una riduzione dell'efficacia clinica. E stimato che il plateau di incidenza di formazione degli anticorpi neutralizzanti viene raggiunto dopo 12 mesi di trattamento. Recenti studi clinici eseguiti su pazienti trattati fino a tre anni con AVONEX suggeriscono che approssimativamente dal 5% allf8% di essi sviluppa anticorpi neutralizzanti.
Lfuso di vari metodi per determinare gli anticorpi sierici allfinterferone limita la capacita di comparare lfantigenicita tra differenti prodotti.
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Non sono stati effettuati studi formali di interazione nell'uomo.
L'interazione di AVONEX con i corticosteroidi o con ormone adrenocorticotropo (ACTH) non e stata studiata in modo sistematico. Gli studi clinici indicano che i pazienti con SM possono ricevere AVONEX e corticosteroidi o ACTH durante le recidive.
E stato riportato che gli interferoni riducono l'attivita degli enzimi epatici dipendenti dal citocromo P450 nell'uomo e negli animali. L'effetto della somministrazione di alte dosi di AVONEX sul metabolismo dipendente dal P450 nelle scimmie e stato valutato e non si sono osservate variazioni nella capacita metabolizzante del fegato. Deve essere usata cautela quando AVONEX e somministrato in combinazione con medicinali che hanno un ristretto indice terapeutico e la cui "clearance" e largamente dipendente dal sistema del citocromo P450 epatico, ad esempio gli antiepilettici ed alcune classi di antidepressivi.
4.6 Gravidanza e allattamento
Gravidanza
Esistono dati limitati sull'uso di AVONEX in gravidanza. I dati disponibili indicano un possibile aumentato rischio di aborto spontaneo. Lfinizio del trattamento e controindicato in gravidanza
Donne in eta fertile
Le donne in eta fertile devono adottare metodi contraccettivi adeguati. Le pazienti che rimangono gravide e quelle che programmano una gravidanza durante la terapia con AVONEX devono essere informate sui rischi potenziali e la sospensione della terapia con AVONEX deve essere presa in considerazione . Nelle pazienti con un'elevata incidenza di recidive prima dell'inizio della terapia, occorre valutare il rischio di una recidiva seria in seguito alla sospensione di AVONEX a causa di una gravidanza rispetto ad un possibile aumentato rischio di aborto spontaneo.
Allattamento al seno
Non e noto se AVONEX sia escreto nel latte materno. A causa della possibilita di reazioni avverse gravi nei bambini allattati al seno, occorre decidere se sospendere l'allattamento al seno o la terapia con AVONEX.
4.7 Effetti sulla capacita di guidare veicoli e sullfuso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sugli effetti di AVONEX sulla capacita di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Le reazioni avverse riportate a carico del sistema nervoso centrale possono avere un effetto minore sulla capacita di guidare veicoli e azionare macchinari in pazienti sensibili
4.8 Effetti indesiderati
L'incidenza piu elevata di reazioni avverse associate con la terapia con AVONEX e correlata ai sintomi simil-influenzali. I sintomi simil-influenzali piu comunemente riportati sono: dolori muscolari, febbre, brividi, sudorazione, astenia, mal di testa e nausea. I sintomi simil-influenzali tendono ad essere piu evidenti all'inizio della terapia e diventano meno frequenti con la prosecuzione del trattamento.
Dopo lfiniezione del prodotto, possono manifestarsi sintomi neurologici transitori, che possono sembrare simili ad unfesacerbazione della SM. In qualsiasi momento del trattamento possono insorgere episodi transitori di ipertonia e/o severa debolezza muscolare che impediscono movimenti volontari. Questi episodi sono di durata limitata, temporalmente correlati alle iniezioni e possono ripresentarsi dopo successive iniezioni. In alcuni casi questi sintomi sono associati ai sintomi simil-influenzali.
Le frequenze delle reazioni avverse osservate sono espresse in pazienti-anni, secondo le seguenti categorie:
Molto comune (.1/10 pazienti-anni);
Comune (.1/100, <1/10 pazienti-anni);
Non comune (.1/1.000, <1/100 pazienti-anni);
Raro (.1/10.000, <1/1.000 pazienti-anni);
Molto raro (<1/10.000 pazienti-anni);
Non nota (la frequenza non puo essere definita sulla base dei dati disponibili).
Lfindice Paziente-tempo rappresenta la somma delle singole unita di tempo in cui il paziente dello studio e stato esposto ad AVONEX prima di manifestare la reazione avversa. Ad esempio, 100 persone-anno puo indicare 100 pazienti trattati per un anno oppure 200 pazienti trattati per meta anno.
Nella seguente tabella sono riportate le reazioni avverse rilevate tramite studi (studi clinici ed osservazionali, con un periodo di follow-up compreso fra due e sei anni) e altre reazioni avverse identificate attraverso segnalazioni spontanee degli utilizzatori, con frequenza imprecisata.
Allfinterno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita.
Esami diagnostici
comune
non comune
diminuzione dei valori della conta dei linfociti, dei leucociti, dei neutrofili, dellfematocrito, aumento dei valori ematici del potassio e dellfazoto ureico
diminuzione della conta delle piastrine
diminuzione o aumento del peso corporeo, anomalie nei test di funzionalita epatica
Patologie cardiache
cardiomiopatia, insufficienza cardiaca congestizia (vedere paragrafo 4.4), palpitazioni, aritmia, tachicardia
Patologie del sistema emolinfopoietico
pancitopenia, trombocitopenia
Patologie del sistema nervoso
molto comune
comune
cefalea2
ipoestesia, spasticita muscolare
sintomi neurologici, sincope3,
ipertonia, vertigini, parestesia,
convulsioni, emicrania
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
comune
raro
rinorrea
dispnea
Patologie gastrointestinali
comune
vomito, diarrea, nausea2
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
comune
non comune
rash, aumento della sudorazione, ecchimosi
alopecia
edema angioneurotico, prurito, rash vescicolare, orticaria, aggravamento della psoriasi
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
comune
crampi muscolari, dolore cervicale, mialgia2, artralgia, dolore alle estremita, mal di schiena, rigidita muscolare, rigidita muscolo-scheletrica
lupus eritematoso sistemico, debolezza muscolare, artrite
Patologie endocrine
ipotiroidismo, ipertiroidismo
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
comune
anoressia
Infezioni e infestazioni
ascesso nel sito di iniezione1
Patologie vascolari
comune
vampate
vasodilatazione
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
sintomi simil-influenzali, piressia2, brividi2, sudorazione2
dolore nel sito dfiniezione, eritema nel sito dfiniezione, ecchimosi nel sito dfiniezione, astenia2, dolore, senso di affaticamento2, malessere, sudorazione notturna
senso di bruciore nel sito dfiniezione
reazione nel sito dfiniezione, infiammazione nel sito dfiniezione, cellulite nel sito dfiniezione1, necrosi nel sito dfiniezione, sanguinamento nel sito d'iniezione, dolore toracico
Disturbi del sistema immunitario
reazione anafilattica, shock anafilattico, reazioni dfipersensibilita (angioedema, dispnea, orticaria, rash, rash pruriginoso)
Patologie epatobiliari
insufficienza epatica, (vedere paragrafo 4.4) epatite, epatite autoimmune
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
non comune
metrorragia, menorragia
Disturbi psichiatrici
comune
depressione (vedere paragrafo 4.4), insonnia
suicidio, psicosi, ansia, confusione, labilita emotiva
1Sono state segnalate reazioni a carico del sito dfiniezione, che comprendono dolore, infiammazione e casi molto rari di ascesso o di cellulite che possono richiedere un intervento chirurgico.
2La frequenza della manifestazione e piu elevata all'inizio della terapia.
3Dopo unfiniezione di AVONEX e possibile che si verifichi un episodio di sincope, ma generalmente si tratta di un episodio isolato che di norma si presenta allfinizio della terapia e non si ripete con le iniezioni successive.
4.9 Sovradosaggio
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. Tuttavia in caso di sovradosaggio, il paziente deve essere ospedalizzato per osservazione e sottoposto ad adeguato trattamento di supporto.
5. PROPRIETA FARMACOLOGICHE
5.1 Proprieta farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: interferoni, codice ATC: L03 AB07.
Gli interferoni sono una famiglia di proteine naturali prodotte dalle cellule eucariote in risposta all'infezione virale e ad altri induttori biologici. Gli interferoni sono citochine che mediano le attivita antivirali, antiproliferative ed immunomodulanti. Sono state distinte tre forme principali di interferone: alfa, beta e gamma. Gli interferoni alfa e beta sono classificati come interferoni di Tipo I e l'interferone gamma come un interferone di Tipo II. Questi interferoni possiedono attivita biologiche sovrapponibili ma chiaramente distinguibili. Essi possono anche differire per quanto riguarda il sito cellulare di sintesi.
L'interferone beta e prodotto da vari tipi di cellule inclusi i fibroblasti e i macrofagi. L'interferone beta naturale e AVONEX (interferone beta-1a) sono glicosilati e hanno una singola molecola di carboidrato complesso legato all'azoto. Per altre proteine e noto che la glicosilazione ha effetto sulla stabilita, attivita, distribuzione biologica ed emivita nel sangue. Tuttavia gli effetti dell'interferone beta che sono dipendenti dalla glicosilazione non sono completamente definiti.
AVONEX esercita i suoi effetti biologici legandosi a recettori specifici sulla superficie delle cellule umane. Questo legame inizia una complessa cascata di eventi intracellulari che conduce all'espressione di numerosi prodotti genici e marcatori indotti dall'interferone. Questi includono MHC di Classe I, la proteina Mx, la 2' / 5' - oligoadenilato sintetasi, la ƒÀ2 microglobulina e la neopterina. Alcuni di questi prodotti sono stati misurati nel siero e nelle frazioni cellulari del sangue raccolto da pazienti trattati con AVONEX. Dopo una dose singola intramuscolare di AVONEX, i livelli sierici di questi prodotti rimangono elevati per almeno quattro giorni e fino a una settimana.
Non e noto se il meccanismo d'azione di AVONEX nella sclerosi multipla segua la stessa sequenza di eventi biologici come sopra descritto, perche la patofisiologia della sclerosi multipla non e ben stabilita.
Gli effetti del trattamento della SM con AVONEX liofilizzato sono stati dimostrati in uno studio singolo controllato verso placebo in 301 pazienti (AVONEX n=158, placebo n=143) con SM recidivante caratterizzata da almeno 2 esacerbazioni nei 3 anni precedenti o almeno una esacerbazione allfanno prima di entrare nello studio, quando la durata della malattia era inferiore a 3 anni. Vennero inseriti nello studio pazienti con un EDSS allfentrata da 1 a 3,5. A causa del disegno dello studio, i pazienti furono seguiti per periodi di tempo variabili. 150 pazienti trattati con AVONEX completarono 1 anno di studio e 85 completarono due anni di studio. Nello studio, la percentuale cumulativa di pazienti che hanno sviluppato una progressione della disabilita (analisi di sopravvivenza secondo il metodo di Kaplan-Meier) alla fine dei due anni era del 35% per pazienti trattati con placebo e del 22% per pazienti trattati con AVONEX. La progressione della disabilita e stata misurata come un aumento di 1.0 punto nella Scala Espansa per lo Stato di Disabilita (EDSS), della durata di almeno sei mesi. E stata inoltre dimostrata una riduzione di un terzo della percentuale di recidive annuali. Questo ultimo effetto clinico e stato osservato dopo piu di un anno di trattamento.
Uno studio in doppio cieco, randomizzato, di confronto tra dosi, di 802 pazienti con SM recidivante (AVONEX 30 microgrammi n=402, AVONEX 60 microgrammi n=400) non ha dimostrato alcuna differenza statisticamente significativa o tendenza tra le dosi da 30 microgrammi e 60 microgrammi di AVONEX relativamente a parametri clinici e generali di Risonanza Magnetica Nucleare (RMN).
Gli effetti di AVONEX nel trattamento della SM sono stati dimostrati anche in uno studio randomizzato, in doppio cieco, condotto su 383 pazienti (AVONEX n = 193, placebo n = 190) con un singolo evento demielinizzante associato ad almeno due lesioni cerebrali compatibili rilevate alla RMN. Una riduzione del rischio di andare incontro a un secondo evento e stata osservata nel gruppo in trattamento con AVONEX. E stato anche riscontrato un effetto sui parametri RMN. Il rischio stimato di un secondo evento era del 50% in tre anni e del 39% in due anni nel gruppo placebo, e del 35% (tre anni) e del 21% (due anni) in quello trattato con AVONEX. In un'analisi post-hoc, nei pazienti che alla RMN basale avevano almeno una lesione captante il gadolinio e nove lesioni T2, il rischio di un secondo evento entro due anni era del 56% nel gruppo placebo e del 21% nel gruppo in trattamento con AVONEX. Tuttavia, l'impatto di un trattamento precoce con AVONEX non e noto nemmeno in questo sottogruppo ad alto rischio, poiche lo studio era stato disegnato principalmente per valutare lfintervallo di tempo tra primo e secondo evento, piuttosto che l'evoluzione a lungo termine della malattia. Inoltre, al momento non esiste una definizione ben stabilita dei pazienti ad alto rischio, sebbene un approccio piu conservativo consista nell'accettare almeno nove lesioni T2 iperintense alla scansione iniziale e almeno una nuova lesione T2 o una nuova lesione captante il gadolinio in una scansione successiva eseguita ad almeno tre mesi dalla prima. In ogni caso, il trattamento deve essere preso in considerazione solo per i pazienti classificati ad alto rischio.
5.2 Proprieta farmacocinetiche
Il profilo farmacocinetico di AVONEX e stato valutato indirettamente con un metodo che misura l'attivita antivirale dellfinterferone. Questo metodo di analisi e limitato dal fatto che e sensibile per l'interferone ma manca di specificita per l'interferone beta. Tecniche di analisi alternative non sono sufficientemente sensibili.
A seguito di somministrazione intramuscolare di AVONEX, i livelli sierici di attivita antivirale raggiungono un massimo tra le 5 e le 15 ore dopo il trattamento e diminuiscono con una emivita di approssimativamente 10 ore. Con unfappropriata correzione per la velocita di assorbimento dal sito di iniezione, la biodisponibilita calcolata e circa del 40%. La biodisponibilita calcolata e piu grande senza tali correzioni. La biodisponibilita intramuscolare e tre volte piu alta di quella sottocutanea. La somministrazione intramuscolo non puo essere sostituita da quella sottocutanea.
5.3 Dati preclinici di sicurezza
Carcinogenesi: non sono disponibili dati di carcinogenesi per l'interferone beta-1a negli animali e nell'uomo.
Tossicita cronica: in uno studio di tossicita ripetuta a 26 settimane nelle scimmie rhesus somministrando, per via intramuscolare una volta alla settimana, in combinazione con un altro agente immunomodulatore, un anticorpo monoclonale anti ligando del CD40, non e stata dimostrata alcuna risposta immunitaria ne alcun segno di tossicita verso interferone beta-1a.
Tollerabilita locale: l'irritazione a livello intramuscolare non e stata valutata negli animali dopo somministrazione ripetuta nello stesso sito di iniezione.
Mutagenesi: sono stati condotti limitati ma rilevanti studi di mutagenesi. I risultati sono stati negativi.
Alterazione della fertilita: sono stati condotti studi, con una forma correlata di interferone beta-1a, di fertilita e di sviluppo nelle scimmie Rhesus. A dosi molto alte sono stati osservati effetti anovulatori e abortivi negli animali in studio. Simili effetti sull'attivita riproduttiva correlati alla dose sono stati osservati anche con altre forme di interferoni alfa e beta. Non si sono osservati effetti teratogeni o sullo sviluppo fetale, ma le informazioni disponibili sugli effetti dell'interferone beta-1a nei periodi peri- e post-natale sono limitate.
Non sono disponibili informazioni sugli effetti dell'interferone beta-1a sulla fertilita maschile.
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Sodio acetato, triidrato,
Acido acetico glaciale,
Arginina cloridrato,
Polisorbato 20,
Acqua per preparazioni iniettabili.
6.2 Incompatibilita
Non pertinente.
6.3 Periodo di validita
2 anni.
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Conservare in frigorifero (2‹C-8‹C)
NON CONGELARE.
AVONEX puo essere conservato a temperatura ambiente (tra 15‹C e 30‹C) per un tempo fino ad una settimana.
Conservare nella confezione originale (vaschetta di plastica sigillata) per tenere al riparo dalla luce (vedere paragrafo 6.5 ).
6.5 Natura e contenuto del contenitore
Siringa da 1 ml preriempita di vetro (Tipo I) con tappo a prova di manomissione e tappo del pistone (gomma bromobutilica) contenente 0,5 ml di soluzione.
Confezione: scatola contenente quattro o dodici siringhe preriempite da 0,5 ml. Ogni siringa e confezionata in una vaschetta di plastica sigillata che contiene anche un ago per iniezione per uso intramuscolare.
E possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
AVONEX viene fornito come soluzione iniettabile pronta allfuso in siringa preriempita.
Una volta tolto dal frigorifero, AVONEX in siringa preriempita deve essere riscaldato a temperatura ambiente (15‹C -30‹C) per circa 30 minuti.
Non usare fonti esterne di calore come acqua calda per scaldare AVONEX 30 microgrammi soluzione iniettabile.
Se la soluzione iniettabile contiene delle particelle o non e limpida e incolore, la siringa preriempita non deve essere usata. Viene fornito lfago da iniezione per lfiniezione intramuscolare. La formulazione non contiene conservanti. Ogni siringa preriempita di AVONEX contiene solo una dose singola. Scartare la porzione non utilizzata di ciascuna siringa preriempita.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformita alla normativa locale vigente.
7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
BIOGEN IDEC LIMITED Innovation House 70 Norden Road Maidenhead Berkshire SL6 4AY
Regno Unito
8. NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALLfIMMISSIONE IN COMMERCIO
Numero di identificazione nazionale: 033283033/E
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELLfAUTORIZZAZIONE
Data della prima autorizzazione: 13 marzo 1997
Data dell'ultimo rinnovo: 13 marzo 2007
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
12/2008
Informazioni piu dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA): http://www.emea.europa.eu/.
AVONEX 30 microgrammi/0,5 ml soluzione iniettabile.
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ciascuna siringa preriempita da 0,5 ml contiene 30 microgrammi (6 milioni UI) di interferone beta-1a.
La concentrazione e pari a 30 microgrammi per 0,5 ml.
Usando lo Standard Internazionale per l'interferone della Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS), 30 microgrammi di AVONEX contengono 6 milioni di UI di attivita antivirale. L'attivita riferita ad altri standard non e conosciuta.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. FORMA FARMACEUTICA
Soluzione iniettabile.
Soluzione limpida e incolore.
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
AVONEX e indicato per il trattamento di:
.
Pazienti con diagnosi di sclerosi multipla recidivante (SM). Negli studi clinici questa era caratterizzata da due o piu esacerbazioni acute (recidive) nei tre anni precedenti senza evidenza di una continua progressione tra le recidive; AVONEX rallenta la progressione della disabilita e diminuisce la frequenza delle recidive.
.
Pazienti con un singolo evento demielinizzante con un processo infiammatorio in fase attiva, se tale evento e di gravita tale da rendere necessario il trattamento con corticosteroidi per via endovenosa, se sono state escluse altre diagnosi e se e stato accertato che i pazienti sono ad alto rischio di sviluppare una sclerosi multipla clinicamente definita (vedere paragrafo 5.1).
AVONEX deve essere interrotto nei pazienti che sviluppano SM progressiva.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della malattia.
Adulti: la dose raccomandata per il trattamento delle forme recidivanti di SM e di 30 microgrammi (0,5 ml di soluzione), somministrati tramite iniezione intramuscolare (i.m.) una volta alla settimana (vedere paragrafo 6.6).
Per aiutarli ad adattarsi alla terapia, allfinizio del trattamento i pazienti possono ricevere o una dose piena di 30 microgrammi (0,5 ml di soluzione) o circa meta della dose una volta alla settimana; la dose puo essere successivamente aumentata fino alla dose piena di 30 microgrammi (0,5 ml di soluzione). Per ottenere lfefficacia adeguata, si deve raggiungere una dose di 30 microgrammi (0,5 ml di soluzione) una volta alla settimana e mantenere poi questa dose dopo il periodo di titolazione iniziale. Per i pazienti che iniziano il trattamento con AVONEX e disponibile un dispositivo di titolazione manuale per permettere la somministrazione di circa meta della dose.
Nessun ulteriore beneficio e stato dimostrato somministrando una dose piu elevata (60 microgrammi) una volta a settimana.
Bambini e adolescenti: non sono stati condotti studi clinici o di farmacocinetica su bambini o adolescenti. Tuttavia i pochi dati pubblicati suggeriscono che in adolescenti fra 12 e 16 anni di eta che ricevono AVONEX in dosi pari a 30 microgrammi per via intramuscolare una volta alla settimana il profilo di sicurezza del prodotto e simile a quello osservato in pazienti adulti. Non ci sono informazioni circa l'uso di AVONEX in bambini al di sotto dei 12 anni di eta e percio AVONEX non deve essere usato in questa popolazione.
Anziani: gli studi clinici non hanno incluso un numero sufficiente di pazienti di eta pari o superiore a 65 anni da potere determinare se questi rispondano in maniera diversa rispetto ai soggetti piu giovani. Tuttavia, sulla base della modalita di clearance del principio attivo, non vi e alcuna ragione teorica per cui sia necessario un aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani.
Il sito dell'iniezione intramuscolare deve essere cambiato ogni settimana (vedere paragrafo 5.3).
Il medico puo prescrivere un ago diametro 25 da 25 mm per i pazienti nei quali risulti appropriato lfuso di questo ago per la somministrazione di unfiniezione intramuscolare.
Prima dell'iniezione e per altre 24 ore dopo ciascuna iniezione, e consigliato un analgesico antipiretico per diminuire i sintomi simil-influenzali associati con la somministrazione di AVONEX. Questi sintomi sono di norma presenti durante i primi mesi di trattamento.
Attualmente non e noto per quanto tempo il paziente debba essere trattato. I pazienti devono essere valutati clinicamente dopo due anni di trattamento e la decisione per un trattamento a piu lungo termine va presa su base individuale dal medico curante. Il trattamento deve essere interrotto se il paziente sviluppa una SM cronica progressiva.
4.3 Controindicazioni
-
Inizio della terapia in gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
-
Pazienti con anamnesi di ipersensibilita all'interferone beta naturale o ricombinante o a qualunque eccipiente.
-
Pazienti con depressione grave e/o ideazione suicidaria in atto
4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
AVONEX deve essere somministrato con prudenza ai pazienti con sindrome depressiva o altri disturbi dellfumore in atto o pregressi, in particolare ai pazienti con precedenti di ideazione suicidaria (vedere paragrafo 4.3). E noto che la depressione e l'ideazione suicidaria sono condizioni che si verificano con una maggiore frequenza nei pazienti affetti da sclerosi multipla ed in associazione all'uso dell'interferone. I pazienti devono essere avvertiti di riferire immediatamente qualunque sintomo di depressione e/o ideazione suicidaria al loro medico curante.
I pazienti con segni di depressione devono essere strettamente monitorati durante la terapia e trattati in modo appropriato. La sospensione della terapia con AVONEX deve essere presa in considerazione
AVONEX deve essere somministrato con prudenza ai pazienti con anamnesi di crisi convulsive ed in quelli trattati con farmaci antiepilettici, specialmente se la loro epilessia non e adeguatamente controllata dagli antiepilettici (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
E opportuno usare cautela e prendere in considerazione uno stretto monitoraggio quando si somministri AVONEX a pazienti con severa insufficienza renale ed epatica ed a pazienti con severa mielosoppressione.
Dopo la commercializzazione, sono stati segnalati casi di danno epatico, inclusi elevati livelli degli enzimi epatici nel siero, epatite, epatite autoimmune ed insufficienza epatica associati allfuso di interferone beta . In alcuni casi, tali reazioni si sono verificate in presenza di altri medicinali che sono stati associati a danno epatico. Il potenziale di effetti aggiuntivi provocati dalla somministrazione di piu medicinali o da altri agenti epatotossici (ad esempio alcol), non e stato determinato. I pazienti devono essere monitorati per segni di danno epatico ed e necessario usare cautela durante lfuso di interferoni contemporaneamente ad altri medicinali associati a danno epatico.
I pazienti con malattie cardiache quali l'angina, l'insufficienza cardiaca congestizia o l'aritmia devono essere monitorati strettamente per il peggioramento delle loro condizioni cliniche durante il trattamento con AVONEX. I sintomi simil-influenzali associati alla terapia con AVONEX possono risultare stressanti per i pazienti con associate disfunzioni cardiache.
Anormalita nei dati di laboratorio si possono manifestare con lfuso degli interferoni. Percio, oltre a quegli esami di laboratorio normalmente richiesti per il monitoraggio di pazienti con SM, durante la terapia con AVONEX si raccomanda di eseguire conte complete e differenziali di leucociti, conta piastrinica ed esami del sangue comprendenti i test di funzionalita epatica. I pazienti con mielosoppressione possono richiedere un monitoraggio piu intensivo degli emocromi, con conte differenziali e conta piastrinica.
I pazienti possono sviluppare anticorpi verso AVONEX. Gli anticorpi di alcuni di questi pazienti riducono l'attivita dell'interferone beta-1a in vitro (anticorpi neutralizzanti). Gli anticorpi neutralizzanti sono associati ad una riduzione in vivo degli effetti biologici di AVONEX e potenzialmente possono essere associati ad una riduzione dell'efficacia clinica. E stimato che il plateau di incidenza di formazione degli anticorpi neutralizzanti viene raggiunto dopo 12 mesi di trattamento. Recenti studi clinici eseguiti su pazienti trattati fino a tre anni con AVONEX suggeriscono che approssimativamente dal 5% allf8% di essi sviluppa anticorpi neutralizzanti.
Lfuso di vari metodi per determinare gli anticorpi sierici allfinterferone limita la capacita di comparare lfantigenicita tra differenti prodotti.
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Non sono stati effettuati studi formali di interazione nell'uomo.
L'interazione di AVONEX con i corticosteroidi o con ormone adrenocorticotropo (ACTH) non e stata studiata in modo sistematico. Gli studi clinici indicano che i pazienti con SM possono ricevere AVONEX e corticosteroidi o ACTH durante le recidive.
E stato riportato che gli interferoni riducono l'attivita degli enzimi epatici dipendenti dal citocromo P450 nell'uomo e negli animali. L'effetto della somministrazione di alte dosi di AVONEX sul metabolismo dipendente dal P450 nelle scimmie e stato valutato e non si sono osservate variazioni nella capacita metabolizzante del fegato. Deve essere usata cautela quando AVONEX e somministrato in combinazione con medicinali che hanno un ristretto indice terapeutico e la cui "clearance" e largamente dipendente dal sistema del citocromo P450 epatico, ad esempio gli antiepilettici ed alcune classi di antidepressivi.
4.6 Gravidanza e allattamento
Gravidanza
Esistono dati limitati sull'uso di AVONEX in gravidanza. I dati disponibili indicano un possibile aumentato rischio di aborto spontaneo. Lfinizio del trattamento e controindicato in gravidanza
Donne in eta fertile
Le donne in eta fertile devono adottare metodi contraccettivi adeguati. Le pazienti che rimangono gravide e quelle che programmano una gravidanza durante la terapia con AVONEX devono essere informate sui rischi potenziali e la sospensione della terapia con AVONEX deve essere presa in considerazione . Nelle pazienti con un'elevata incidenza di recidive prima dell'inizio della terapia, occorre valutare il rischio di una recidiva seria in seguito alla sospensione di AVONEX a causa di una gravidanza rispetto ad un possibile aumentato rischio di aborto spontaneo.
Allattamento al seno
Non e noto se AVONEX sia escreto nel latte materno. A causa della possibilita di reazioni avverse gravi nei bambini allattati al seno, occorre decidere se sospendere l'allattamento al seno o la terapia con AVONEX.
4.7 Effetti sulla capacita di guidare veicoli e sullfuso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sugli effetti di AVONEX sulla capacita di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Le reazioni avverse riportate a carico del sistema nervoso centrale possono avere un effetto minore sulla capacita di guidare veicoli e azionare macchinari in pazienti sensibili
4.8 Effetti indesiderati
L'incidenza piu elevata di reazioni avverse associate con la terapia con AVONEX e correlata ai sintomi simil-influenzali. I sintomi simil-influenzali piu comunemente riportati sono: dolori muscolari, febbre, brividi, sudorazione, astenia, mal di testa e nausea. I sintomi simil-influenzali tendono ad essere piu evidenti all'inizio della terapia e diventano meno frequenti con la prosecuzione del trattamento.
Dopo lfiniezione del prodotto, possono manifestarsi sintomi neurologici transitori, che possono sembrare simili ad unfesacerbazione della SM. In qualsiasi momento del trattamento possono insorgere episodi transitori di ipertonia e/o severa debolezza muscolare che impediscono movimenti volontari. Questi episodi sono di durata limitata, temporalmente correlati alle iniezioni e possono ripresentarsi dopo successive iniezioni. In alcuni casi questi sintomi sono associati ai sintomi simil-influenzali.
Le frequenze delle reazioni avverse osservate sono espresse in pazienti-anni, secondo le seguenti categorie:
Molto comune (.1/10 pazienti-anni);
Comune (.1/100, <1/10 pazienti-anni);
Non comune (.1/1.000, <1/100 pazienti-anni);
Raro (.1/10.000, <1/1.000 pazienti-anni);
Molto raro (<1/10.000 pazienti-anni);
Non nota (la frequenza non puo essere definita sulla base dei dati disponibili).
Lfindice Paziente-tempo rappresenta la somma delle singole unita di tempo in cui il paziente dello studio e stato esposto ad AVONEX prima di manifestare la reazione avversa. Ad esempio, 100 persone-anno puo indicare 100 pazienti trattati per un anno oppure 200 pazienti trattati per meta anno.
Nella seguente tabella sono riportate le reazioni avverse rilevate tramite studi (studi clinici ed osservazionali, con un periodo di follow-up compreso fra due e sei anni) e altre reazioni avverse identificate attraverso segnalazioni spontanee degli utilizzatori, con frequenza imprecisata.
Allfinterno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita.
Esami diagnostici
comune
non comune
diminuzione dei valori della conta dei linfociti, dei leucociti, dei neutrofili, dellfematocrito, aumento dei valori ematici del potassio e dellfazoto ureico
diminuzione della conta delle piastrine
diminuzione o aumento del peso corporeo, anomalie nei test di funzionalita epatica
Patologie cardiache
cardiomiopatia, insufficienza cardiaca congestizia (vedere paragrafo 4.4), palpitazioni, aritmia, tachicardia
Patologie del sistema emolinfopoietico
pancitopenia, trombocitopenia
Patologie del sistema nervoso
molto comune
comune
cefalea2
ipoestesia, spasticita muscolare
sintomi neurologici, sincope3,
ipertonia, vertigini, parestesia,
convulsioni, emicrania
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
comune
raro
rinorrea
dispnea
Patologie gastrointestinali
comune
vomito, diarrea, nausea2
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
comune
non comune
rash, aumento della sudorazione, ecchimosi
alopecia
edema angioneurotico, prurito, rash vescicolare, orticaria, aggravamento della psoriasi
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
comune
crampi muscolari, dolore cervicale, mialgia2, artralgia, dolore alle estremita, mal di schiena, rigidita muscolare, rigidita muscolo-scheletrica
lupus eritematoso sistemico, debolezza muscolare, artrite
Patologie endocrine
ipotiroidismo, ipertiroidismo
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
comune
anoressia
Infezioni e infestazioni
ascesso nel sito di iniezione1
Patologie vascolari
comune
vampate
vasodilatazione
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
sintomi simil-influenzali, piressia2, brividi2, sudorazione2
dolore nel sito dfiniezione, eritema nel sito dfiniezione, ecchimosi nel sito dfiniezione, astenia2, dolore, senso di affaticamento2, malessere, sudorazione notturna
senso di bruciore nel sito dfiniezione
reazione nel sito dfiniezione, infiammazione nel sito dfiniezione, cellulite nel sito dfiniezione1, necrosi nel sito dfiniezione, sanguinamento nel sito d'iniezione, dolore toracico
Disturbi del sistema immunitario
reazione anafilattica, shock anafilattico, reazioni dfipersensibilita (angioedema, dispnea, orticaria, rash, rash pruriginoso)
Patologie epatobiliari
insufficienza epatica, (vedere paragrafo 4.4) epatite, epatite autoimmune
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
non comune
metrorragia, menorragia
Disturbi psichiatrici
comune
depressione (vedere paragrafo 4.4), insonnia
suicidio, psicosi, ansia, confusione, labilita emotiva
1Sono state segnalate reazioni a carico del sito dfiniezione, che comprendono dolore, infiammazione e casi molto rari di ascesso o di cellulite che possono richiedere un intervento chirurgico.
2La frequenza della manifestazione e piu elevata all'inizio della terapia.
3Dopo unfiniezione di AVONEX e possibile che si verifichi un episodio di sincope, ma generalmente si tratta di un episodio isolato che di norma si presenta allfinizio della terapia e non si ripete con le iniezioni successive.
4.9 Sovradosaggio
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. Tuttavia in caso di sovradosaggio, il paziente deve essere ospedalizzato per osservazione e sottoposto ad adeguato trattamento di supporto.
5. PROPRIETA FARMACOLOGICHE
5.1 Proprieta farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: interferoni, codice ATC: L03 AB07.
Gli interferoni sono una famiglia di proteine naturali prodotte dalle cellule eucariote in risposta all'infezione virale e ad altri induttori biologici. Gli interferoni sono citochine che mediano le attivita antivirali, antiproliferative ed immunomodulanti. Sono state distinte tre forme principali di interferone: alfa, beta e gamma. Gli interferoni alfa e beta sono classificati come interferoni di Tipo I e l'interferone gamma come un interferone di Tipo II. Questi interferoni possiedono attivita biologiche sovrapponibili ma chiaramente distinguibili. Essi possono anche differire per quanto riguarda il sito cellulare di sintesi.
L'interferone beta e prodotto da vari tipi di cellule inclusi i fibroblasti e i macrofagi. L'interferone beta naturale e AVONEX (interferone beta-1a) sono glicosilati e hanno una singola molecola di carboidrato complesso legato all'azoto. Per altre proteine e noto che la glicosilazione ha effetto sulla stabilita, attivita, distribuzione biologica ed emivita nel sangue. Tuttavia gli effetti dell'interferone beta che sono dipendenti dalla glicosilazione non sono completamente definiti.
AVONEX esercita i suoi effetti biologici legandosi a recettori specifici sulla superficie delle cellule umane. Questo legame inizia una complessa cascata di eventi intracellulari che conduce all'espressione di numerosi prodotti genici e marcatori indotti dall'interferone. Questi includono MHC di Classe I, la proteina Mx, la 2' / 5' - oligoadenilato sintetasi, la ƒÀ2 microglobulina e la neopterina. Alcuni di questi prodotti sono stati misurati nel siero e nelle frazioni cellulari del sangue raccolto da pazienti trattati con AVONEX. Dopo una dose singola intramuscolare di AVONEX, i livelli sierici di questi prodotti rimangono elevati per almeno quattro giorni e fino a una settimana.
Non e noto se il meccanismo d'azione di AVONEX nella sclerosi multipla segua la stessa sequenza di eventi biologici come sopra descritto, perche la patofisiologia della sclerosi multipla non e ben stabilita.
Gli effetti del trattamento della SM con AVONEX liofilizzato sono stati dimostrati in uno studio singolo controllato verso placebo in 301 pazienti (AVONEX n=158, placebo n=143) con SM recidivante caratterizzata da almeno 2 esacerbazioni nei 3 anni precedenti o almeno una esacerbazione allfanno prima di entrare nello studio, quando la durata della malattia era inferiore a 3 anni. Vennero inseriti nello studio pazienti con un EDSS allfentrata da 1 a 3,5. A causa del disegno dello studio, i pazienti furono seguiti per periodi di tempo variabili. 150 pazienti trattati con AVONEX completarono 1 anno di studio e 85 completarono due anni di studio. Nello studio, la percentuale cumulativa di pazienti che hanno sviluppato una progressione della disabilita (analisi di sopravvivenza secondo il metodo di Kaplan-Meier) alla fine dei due anni era del 35% per pazienti trattati con placebo e del 22% per pazienti trattati con AVONEX. La progressione della disabilita e stata misurata come un aumento di 1.0 punto nella Scala Espansa per lo Stato di Disabilita (EDSS), della durata di almeno sei mesi. E stata inoltre dimostrata una riduzione di un terzo della percentuale di recidive annuali. Questo ultimo effetto clinico e stato osservato dopo piu di un anno di trattamento.
Uno studio in doppio cieco, randomizzato, di confronto tra dosi, di 802 pazienti con SM recidivante (AVONEX 30 microgrammi n=402, AVONEX 60 microgrammi n=400) non ha dimostrato alcuna differenza statisticamente significativa o tendenza tra le dosi da 30 microgrammi e 60 microgrammi di AVONEX relativamente a parametri clinici e generali di Risonanza Magnetica Nucleare (RMN).
Gli effetti di AVONEX nel trattamento della SM sono stati dimostrati anche in uno studio randomizzato, in doppio cieco, condotto su 383 pazienti (AVONEX n = 193, placebo n = 190) con un singolo evento demielinizzante associato ad almeno due lesioni cerebrali compatibili rilevate alla RMN. Una riduzione del rischio di andare incontro a un secondo evento e stata osservata nel gruppo in trattamento con AVONEX. E stato anche riscontrato un effetto sui parametri RMN. Il rischio stimato di un secondo evento era del 50% in tre anni e del 39% in due anni nel gruppo placebo, e del 35% (tre anni) e del 21% (due anni) in quello trattato con AVONEX. In un'analisi post-hoc, nei pazienti che alla RMN basale avevano almeno una lesione captante il gadolinio e nove lesioni T2, il rischio di un secondo evento entro due anni era del 56% nel gruppo placebo e del 21% nel gruppo in trattamento con AVONEX. Tuttavia, l'impatto di un trattamento precoce con AVONEX non e noto nemmeno in questo sottogruppo ad alto rischio, poiche lo studio era stato disegnato principalmente per valutare lfintervallo di tempo tra primo e secondo evento, piuttosto che l'evoluzione a lungo termine della malattia. Inoltre, al momento non esiste una definizione ben stabilita dei pazienti ad alto rischio, sebbene un approccio piu conservativo consista nell'accettare almeno nove lesioni T2 iperintense alla scansione iniziale e almeno una nuova lesione T2 o una nuova lesione captante il gadolinio in una scansione successiva eseguita ad almeno tre mesi dalla prima. In ogni caso, il trattamento deve essere preso in considerazione solo per i pazienti classificati ad alto rischio.
5.2 Proprieta farmacocinetiche
Il profilo farmacocinetico di AVONEX e stato valutato indirettamente con un metodo che misura l'attivita antivirale dellfinterferone. Questo metodo di analisi e limitato dal fatto che e sensibile per l'interferone ma manca di specificita per l'interferone beta. Tecniche di analisi alternative non sono sufficientemente sensibili.
A seguito di somministrazione intramuscolare di AVONEX, i livelli sierici di attivita antivirale raggiungono un massimo tra le 5 e le 15 ore dopo il trattamento e diminuiscono con una emivita di approssimativamente 10 ore. Con unfappropriata correzione per la velocita di assorbimento dal sito di iniezione, la biodisponibilita calcolata e circa del 40%. La biodisponibilita calcolata e piu grande senza tali correzioni. La biodisponibilita intramuscolare e tre volte piu alta di quella sottocutanea. La somministrazione intramuscolo non puo essere sostituita da quella sottocutanea.
5.3 Dati preclinici di sicurezza
Carcinogenesi: non sono disponibili dati di carcinogenesi per l'interferone beta-1a negli animali e nell'uomo.
Tossicita cronica: in uno studio di tossicita ripetuta a 26 settimane nelle scimmie rhesus somministrando, per via intramuscolare una volta alla settimana, in combinazione con un altro agente immunomodulatore, un anticorpo monoclonale anti ligando del CD40, non e stata dimostrata alcuna risposta immunitaria ne alcun segno di tossicita verso interferone beta-1a.
Tollerabilita locale: l'irritazione a livello intramuscolare non e stata valutata negli animali dopo somministrazione ripetuta nello stesso sito di iniezione.
Mutagenesi: sono stati condotti limitati ma rilevanti studi di mutagenesi. I risultati sono stati negativi.
Alterazione della fertilita: sono stati condotti studi, con una forma correlata di interferone beta-1a, di fertilita e di sviluppo nelle scimmie Rhesus. A dosi molto alte sono stati osservati effetti anovulatori e abortivi negli animali in studio. Simili effetti sull'attivita riproduttiva correlati alla dose sono stati osservati anche con altre forme di interferoni alfa e beta. Non si sono osservati effetti teratogeni o sullo sviluppo fetale, ma le informazioni disponibili sugli effetti dell'interferone beta-1a nei periodi peri- e post-natale sono limitate.
Non sono disponibili informazioni sugli effetti dell'interferone beta-1a sulla fertilita maschile.
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Sodio acetato, triidrato,
Acido acetico glaciale,
Arginina cloridrato,
Polisorbato 20,
Acqua per preparazioni iniettabili.
6.2 Incompatibilita
Non pertinente.
6.3 Periodo di validita
2 anni.
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Conservare in frigorifero (2‹C-8‹C)
NON CONGELARE.
AVONEX puo essere conservato a temperatura ambiente (tra 15‹C e 30‹C) per un tempo fino ad una settimana.
Conservare nella confezione originale (vaschetta di plastica sigillata) per tenere al riparo dalla luce (vedere paragrafo 6.5 ).
6.5 Natura e contenuto del contenitore
Siringa da 1 ml preriempita di vetro (Tipo I) con tappo a prova di manomissione e tappo del pistone (gomma bromobutilica) contenente 0,5 ml di soluzione.
Confezione: scatola contenente quattro o dodici siringhe preriempite da 0,5 ml. Ogni siringa e confezionata in una vaschetta di plastica sigillata che contiene anche un ago per iniezione per uso intramuscolare.
E possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
AVONEX viene fornito come soluzione iniettabile pronta allfuso in siringa preriempita.
Una volta tolto dal frigorifero, AVONEX in siringa preriempita deve essere riscaldato a temperatura ambiente (15‹C -30‹C) per circa 30 minuti.
Non usare fonti esterne di calore come acqua calda per scaldare AVONEX 30 microgrammi soluzione iniettabile.
Se la soluzione iniettabile contiene delle particelle o non e limpida e incolore, la siringa preriempita non deve essere usata. Viene fornito lfago da iniezione per lfiniezione intramuscolare. La formulazione non contiene conservanti. Ogni siringa preriempita di AVONEX contiene solo una dose singola. Scartare la porzione non utilizzata di ciascuna siringa preriempita.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformita alla normativa locale vigente.
7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
BIOGEN IDEC LIMITED Innovation House 70 Norden Road Maidenhead Berkshire SL6 4AY
Regno Unito
8. NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALLfIMMISSIONE IN COMMERCIO
Numero di identificazione nazionale: 033283033/E
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELLfAUTORIZZAZIONE
Data della prima autorizzazione: 13 marzo 1997
Data dell'ultimo rinnovo: 13 marzo 2007
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
12/2008
Informazioni piu dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA): http://www.emea.europa.eu/.
Il secondo congresso annuale della Società Internazionale di Chirurgia Vascolare 14/16 febbraio 2013 MIAMI - FLORIDA
14 febbraio 2013 alle ore 11.00 fino a 17 febbraio 2013 alle ore 19.00 in EST
http://www.isvscongress.org/
The International Society for Vascular Surgery (ISVS) invites vascular surgeons and vascular specialists worldwide to gather at its most important event of the year. The Congress offers vascular surgeons and vascular specialists an immediate opportunity to share clinical information, to learn about current research and technology advances and to network with colleagues from the international community. Attendees will benefit from a scientific program geared specifically to the field of vascular surgery and offering a view of the specialty in global terms.
Featured Congress Topics
Treatment of All Forms of Venous Disease
Treatment of Sub massive and massive Pulmonary Embolism
Treatment of Superficial Femoral and Tibial Artery Disease
Endovascular Repair of AAA and Thoracic and Aortic Disease
Carotid Disease Management
Pharmacologic Management of Vascular Disease
Treatment Selection
Congress Features
International Call for Abstracts - The deadline to submit abstracts is October 30, 2012. Abstracts should be submitted via e-mail to isvsabstracts@ccmcme.com
Lectures Presented by the Leaders in Vascular Surgery
Comprehensive Course Materials Including Online Access to Presentations
Informative Question and Answer Sessions
Case Review and Complications Sessions
Abstracts Presented as Scientific Posters and as Lectures
Opportunities to Network at the Congress' Welcome Reception
Opportunities to Learn and Network and Industry Sponsored Events
evento:
www.facebook.com/events/239775732810436/
4.5% dei neuroni del cervello di uomo, ricostruite in un computer - (03/11/2011)
Nel 2009 il cervello di un
gatto, ora si è arrivati a un miliardo di neuroni e dieci milioni di
miliardi di sinapsi: l'obbiettivo è nel 2019 per simulare un intero
cervello umano
Per riuscire in questo esperimento, IBM ha sempre utilizzato il supercomputer Big Blue però con un numero ridotto di processori: da 147.456 unità elaborative connesse in parallelo del 2009 a 24.576 processori Power(PC) di oggi.
In questo modo Big Blue è riuscito a conservare la simulazione del 4.5% delle connessioni del cervello umano: il supercomputer è ora capace di simulare circa un miliardo di neuroni e dieci milioni di miliardi di sinapsi.
IBM vuole riuscire a simulare tutti i duecento milioni di miliardi di sinapsi e i venti miliardi di neuroni del cervello umano entro il 2019: saranno necessari circa 880mila processori e si aspetta l'avvento dei memristori.
Redazione MolecularLab.it (03/11/2011)
articolo di : http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=7368
Gene per guaina mielinica - Fonte: Ansa (31/08/2005)
Scoperto il gene 'tappezziere' del sistema nervoso che ordina la
tessitura della guaina isolante per la protezione dei neuroni, la
mielina, rivestimento indispensabile al loro funzionamento.
Il
traguardo, reso noto sulla rivista Neuron, e' merito delle ricerche di
Carla Taveggia e James Salzer della New York University School of
Medicine.
Il gene si chiama neuregulina e potrebbe avere un ruolo
chiave nella ricerca di terapie contro malattie come la sclerosi
multipla, in cui la mielina e' persa e i neuroni non riescono piu' a
trasmettersi l'un l'altro il messaggio nervoso. Da parecchi decenni
ormai si suole suddividere il sistema nervoso in materia grigia e
bianca. Questa terminologia prende spunto da come appaiono varie zone
del sistema nervoso e la differenza cromatica e' a sua volta risultato
della presenza o meno di mielina a rivestire i prolungamenti dei
neuroni, gli assoni, con cui i neuroni stessi comunicano tra loro. La
mielina, prodotta dalle cellule di Schwann, conferisce la colorazione
biancastra ai neuroni che riveste.
Le cellule di Schwann depongono la mielina, che si attorciglia in piu'
strati o fogli intorno all'assone, isolandolo elettricamente.
L'isolamento elettrico gli permette di far viaggiare rapido l'impulso
nervoso per tutta la sua lunghezza fino a lasciarlo arrivare
all'estremita' dove viene captato, mediante messaggeri chimici, da
neuroni limitrofi. Non a caso sugli assoni che godono di questo
rivestimento il segnale elettrico puo' viaggiare fino a 100 volte piu'
rapidamente che non sui prolungamenti non mielinizzati (anche se la
mielina e' responsabile del 50% del peso del cervello non tutti i
neuroni ne hanno bisogno, quindi non tutti sono mielinizzati). Se la
mielina e' danneggiata, come nella sclerosi multipla, le trasmissioni
nervose non possono avvenire normalmente e si hanno vari disturbi a
seconda del ruolo dei neuroni danneggiati.
I ricercatori hanno
individuato nella neuregulina il gene che ordina alle cellule di Schwann
dove deporre mielina. Infatti, coltivando in vitro neuroni non
mielinizzati, gli esperti hanno dimostrato che in questi il gene per la
neuregulina e' spento.
Coltivando cellule di Schwann insieme a
neuroni non mielinizzati e geneticamente modificati in modo che il gene
per la neuregulina sia acceso, si vede come in vitro le cellule di
Schwann prendono a produrre mielina e a rivestirvi i neuroni che per
natura sarebbero altrimenti 'nudi'.
La neuregulina, spiegano gli
esperti, non e' altro che un fattore di crescita che i neuroni liberano
per comunicare con le cellule di Scwann e dire loro se produrre o meno
la mielina.
Questa scoperta potrebbe dunque essere l'avvio a nuove
ricerche per scoprire se e' sufficiente e possibile manipolare l'azione
del gene per la neuregulina al fine di curare malattie dipendenti dalla
demielinizzazione dei neuroni.
Fonte: Ansa (31/08/2005)
articolo completo : http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=3009
16/07/12
XLIII CONGRESSO NAZIONALE SIN RIMINI 2012
Le strutture neurologiche delle Marche, Emilia Romagna, Abruzzo e Umbria si sono proposte
di organizzare a Rimini dal 6 al 9 Ottobre 2012 il 43° Congresso della Società Italiana di Neurologia.
Si rinnova nel 2012 un’esperienza stimolante che ha avuto successo nel 2001 ed era
caratterizzata per le modalità congressuali innovative e la vivace partecipazione dei delegati.
La Segreteria Scientifica e il Comitato Organizzativo e Consultivo raccolgono gran parte dei
Direttori delle Strutture situate nelle Regioni coinvolte nella promozione e nell’organizzazione
del Congresso di Rimini. La sinergia fra le diverse regioni non è solo basata sulla vicinanza
geografica, ma anche sulla condivisione delle problematiche assistenziali, delle tematiche di
ricerca, del costante impegno nei riguardi della formazione e dell’aggiornamento e, fattore
non trascurabile, su un rapporto interpersonale di amicizia.
La Neurologia sta attraversando in Italia una fase di rinnovamento e di consistente impulso
scientifico e assistenziale.
Alla luce delle necessità indotte da tale fase, il Congresso proporrà modelli organizzativi adeguati
alle nuove esigenze dell’assistenza e darà risalto alle testimonianze della ricerca applicata,
per offrire valide prospettive alla diagnosi e al trattamento delle malattie neurologiche.
Il Congresso di Rimini si propone di affrontare alcuni aspetti cruciali a testimonianza degli
impegni promossi e realizzati dalla Società Italiana di Neurologia. Accanto alle presentazioni
dei risultati della ricerca neurologica nazionale e alle tradizionali occasioni di incontro delle
molteplici competenze rappresentate nelle Associazioni e nei Gruppi di Studio, sarà dato particolare
risalto alle iniziative dei giovani neurologi, alle necessarie modifiche della formazione
e dell’aggiornamento, all’incremento di efficienza delle strutture, alla crescita delle conoscenze
e delle abilità richieste dalle condizioni incluse nell’ambito delle Malattie del Sistema Nervoso,
ai nuovi modelli di “disease management”. Sulla base delle esigenze emergenti, saranno
promossi incontri interprofessionali, organizzate tavole rotonde, realizzati incontri con gli altri
protagonisti dell’assistenza, quali le associazioni di pazienti e le aziende interessate alla terapia
e alla diagnostica delle Malattie del Sistema Nervoso.
L’immagine del Ponte di Tiberio, che è raffigurata nella copertina, assume un valore simbolico
in quanto questo ponte ha resistito per 2000 anni alle guerre e ad altre minacce, mantenendo
intatta la possibilità di attraversare il fiume in situazioni pericolose e assicurando collegamenti
costanti per tante generazioni. Quest’immagine può configurare adeguatamente la situazione
della neurologia e il suo impegno nel superare situazioni difficili garantendo i contatti
fra i molteplici aspetti culturali e fra i diversi protagonisti delle attività di ricerca e di cura;
l’evoluzione delle conoscenze in neurologia è stata vivace grazie al contributo dei ricercatori
attivi nelle università, negli ospedali e nel territorio e ha supportato la crescita della qualità
dell’assistenza, al fine di offrire soluzioni appropriate e spesso vincenti ai problemi connessi
alle Malattie del Sistema Nervoso.
Rimini esalta la sua vocazione all’accoglienza in una sede vicina alle Regioni promotrici, consentendo
di raggiungere luoghi di particolare interesse culturale e turistico. La nuova sede
congressuale offrirà vantaggi consistenti ai congressisti e facilitazioni nel seguire l’offerta formativa
e di aggiornamento. I Presidenti e i Comitati Organizzativi e Scientifici del 43° congresso
della Società Italiana di Neurologia saranno lieti di accogliere la comunità neurologica
nazionale con calore e piena disponibilità.
pdf : http://www.neuro.it/documents/RIMINI%202012/PROGRAMMA%20preliminare_5%20luglio.pdf
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