CONTATORE PERSONE

01/10/24

Si è sempre sentito parlare di “malattie similari alla SM..............


malattie similari alla sclerosi multipla

Le malattie demielinizzanti sono tutte quelle malattie in cui la guaina mielinica, che avvolge molte delle fibre nervose all'interno del sistema nervoso centrale e periferico è danneggiata. Il processo di demielinizzazione può essere primitivo o secondario, nel primo caso all’origine del processo non abbiamo una vera e propria causa esterna, come accade nelle malattie demielinizzanti su base autoimmune, dove sono coinvolti vari fattori, mentre nelle secondarie vengono identificati in genere dei fattori esterni che le causano, come malattie infettive, malattia ischemica, malattia metabolica, mutazioni genetiche o agenti tossici come per esempio alcol.

 

Storicamente, si è sempre sentito parlare di “malattie similari alla sclerosi multipla” ma con diversa evoluzione della malattia e diverso grado di disabilità. Ci si è sempre chiesti se si trattasse della stessa o di una malattia diversa.  Sono malattie similari quelle che per tipologia di manifestazione, possono essere appunto considerate assimilabili alla SM, arche se poi magari hanno delle proprie caratteristiche distintive.
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DIAGNOSI

        • Valutazione medica
        • Risonanza magnetica per immagini
        • Talvolta esami supplementari
        Dal momento che i sintomi sono molto vari, il medico può non riconoscere la malattia ai suoi esordi. Sospetta la sclerosi multipla nei giovani che sviluppano improvvisamente vista offuscata o doppia, oppure problemi di movimento o sensazioni anomale in varie parti del corpo non correlate. La variabilità dei sintomi e un modello di recidive e remissioni sostengono la diagnosi. I pazienti devono descrivere chiaramente tutti i sintomi di cui soffrono al medico, in particolare se i sintomi non sono presenti quando si recano dal medico.
        Quando il medico sospetta la sclerosi multipla, valuta attentamente il sistema nervoso (esame neurologico) durante un esame obiettivo. In seguito esamina il fondo dell’occhio (retina) con un oftalmoscopio. Il disco ottico (il punto in cui il nervo ottico si unisce alla retina) può essere insolitamente pallido, il che indica un danno al nervo ottico.
        La risonanza magnetica per immagini (RMI) è l’esame di diagnostica per immagini migliore per rilevare la sclerosi multipla. Solitamente consente di individuare le aree di demielinizzazione nel cervello e nel midollo spinale. Prima della RMI, il medico può iniettare del gadolinio, un mezzo di contrasto paramagnetico, nel flusso sanguigno. Il gadolinio aiuta a distinguere le aree di demielinizzazione recenti e l’infiammazione attiva di quelle più vecchie. Talvolta la sclerosi multipla viene individuata quando viene eseguita una RMI per un altro motivo, prima che provochi qualunque sintomo.

Ulteriori esami

      • La diagnosi può essere chiara sulla base di sintomi attuali, anamnesi di recidive e remissioni, esame obiettivo e RMI. In caso contrario, vengono effettuati altri esami per ottenere informazioni supplementari:
        • Puntura lombare (rachicentesi): viene prelevato un campione di liquido cerebrospinale per essere analizzato. Il contenuto di proteina del liquido può essere superiore al normale. La concentrazione di anticorpi può essere alta e viene rilevato un modello specifico di anticorpi (chiamato fascia oligoclonale) nella maggior parte delle persone con sclerosi multipla.
        • Risposte evocate: per questo esame vengono usati degli stimoli sensoriali, come luci lampeggianti, per attivare alcune aree del cervello, e vengono registrate le risposte elettriche cerebrali. Nelle persone con sclerosi multipla, la risposta del cervello agli stimoli può essere lenta perché le fibre nervose demielinizzate non sono in grado di condurre normalmente i segnali. Questo esame può anche rilevare un danno leggero al nervo ottico.
        Altri esami possono aiutare il medico a distinguere la sclerosi multipla da disturbi che causano sintomi simili, come AIDSparaparesi spastica tropicalevasculite, artrite del collo, sindrome di Guillain-Barréatassia ereditarialupusmalattia di Lymerottura di un disco spinalesifilide e una cisti nel midollo spinale (siringomielia). Ad esempio, possono essere effettuati degli esami del sangue per escludere la malattia di Lyme, la sifilide, la paraparesi spastica tropicale e il lupus, e degli esami di diagnostica per immagini possono aiutare ad escludere artrite del collo, rottura di un disco spinale e siringomielia.

Prognosi

      • Gli effetti della sclerosi multipla e la rapidità alla quale progredisce variano notevolmente e in modo imprevedibile. Le remissioni possono durare da mesi a 10 anni o più. Tuttavia, alcune persone, come gli uomini che sviluppano la malattia nella mezza età e che hanno attacchi frequenti, possono diventare rapidamente disabili. Ciononostante, circa il 75% delle persone con sclerosi multipla non ha bisogno di una sedia a rotelle nell’arco della vita e per il 40% non c’è interruzione delle attività.
        Il fumo di sigarette può accelerare la progressione della malattia.
        A meno che la sclerosi multipla non sia molto grave, in genere non viene compromessa l’aspettativa di vita.

Trattamento

        • Corticosteroidi
        • Vengono anche utilizzati farmaci che possono aiutare a evitare che il sistema immunitario attacchi le guaine mieliniche.
        • Misure per controllare i sintomi
        Nessun trattamento per la sclerosi multipla è efficace in modo uniforme.

Corticosteroidi

      • Per un attacco acuto, vengono utilizzati essenzialmente i corticosteroidi. Probabilmente agiscono sopprimendo il sistema immunitario. Vengono somministrati per brevi periodi per calmare i sintomi immediati (come la perdita di vista, forza o coordinazione) se questi interferiscono con le funzionalità. Ad esempio, il prednisone può essere assunto per via orale, oppure il metilprednisolone può essere somministrato per via endovenosa. Anche se i corticosteroidi possono ridurre le recidive e rallentare la progressione della sclerosi multipla, non la interrompono.
        I corticosteroidi sono usati raramente per un lungo periodo perché possono avere molti effetti collaterali, come aumento di sensibilità alle infezioni, diabete, aumento di peso, affaticamento, osteoporosi e ulcere. I corticosteroidi sono iniziati e interrotti in base alle necessità.

Farmaci per aiutare a controllare il sistema immunitario

      • Vengono anche utilizzati farmaci che possono aiutare a evitare che il sistema immunitario attacchi le guaine mieliniche. Questi farmaci aiutano a ridurre il numero di recidive future. Tra questi:
        • L’interferone beta, somministrato per iniezione, riduce la frequenza delle recidive e può contribuire a ritardare l’invalidità.
        • Il glatiramer acetato, somministrato per iniezione, può avere benefici simili per le persone con sclerosi multipla lieve precoce.
        • Il mitoxantrone, un farmaco chemioterapico, può ridurre la frequenza delle recidive e rallentare la progressione della malattia. Viene somministrato solo per un massimo di 2 anni e solo quando altri farmaci non funzionano, perché alla lunga può portare a danni cardiaci.
        • Il natalizumab è un anticorpo somministrato per infusione endovenosa una volta al mese. È più efficace di altri farmaci nel ridurre il numero di recidive e nel prevenire un danno ulteriore al cervello. Tuttavia, il natalizumab può aumentare il rischio di un’infezione rara e letale dell’encefalo e del midollo spinale (leucoencefalopatia multifocale progressiva).
        • L’alemtuzumab (usato per trattare la leucemia) è efficace nel trattamento della sclerosi multipla con andamenti recidivanti (andamento recidivante-remittente e recidivante progressivo) ed è somministrato per via endovenosa. Tuttavia, aumenta il rischio di gravi disturbi autoimmuni e di alcuni tipi di tumore. Di conseguenza, alemtuzumab viene solitamente usato solo quando il trattamento con due o più altri farmaci si è rivelato inefficace.
        • Le immunoglobuline, somministrate per via endovenosa una volta al mese, aiutano occasionalmente quando altri farmaci sono stati inefficaci. Le immunoglobuline sono costituite da anticorpi ottenuti dal sangue di persone con un sistema immunitario sano.
        • Il fingolimod, la teriflunomide e il dimetilfumarato possono essere usati per trattare la sclerosi multipla che si manifesta con andamento recidivante. Questi farmaci possono essere assunti per via orale. Il fingolimod e il dimetilfumarato aumentano inoltre il rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva, nonostante il rischio sia molto inferiore rispetto a natalizumab.
        • L’ocrelizumab è un anticorpo monoclonale usato per trattare la sclerosi multipla con andamento recidivante o progressivo primario. Viene somministrato come infusione endovenosa ogni 6 mesi. Può causare reazioni all’infusione, che possono comprendere eruzione cutanea, prurito, difficoltà respiratorie, edema della gola, capogiri, ipotensione arteriosa e tachicardia.
        I farmaci che aumentano il rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva (natalizumab, fingolimod e dimetilfumarato) vengono utilizzati solo da medici con una speciale formazione. Inoltre, i soggetti che li assumono vanno periodicamente controllati per la comparsa di segni di leucoencefalopatia multifocale progressiva. Le analisi del sangue per il virus JC, che provoca leucoencefalopatia multifocale progressiva, vengono effettuate periodicamente.

Altri trattamenti

      • Alcuni esperti consigliano la plasmaferesi per le recidive gravi che non possono essere controllate con i corticosteroidi. Tuttavia, i benefici della plasmaferesi non sono stati definiti. Per questo trattamento, viene prelevato del sangue, gli anticorpi anomali vengono rimossi e il sangue viene ri-trasfuso nella persona.
        Il trapianto di cellule staminali, eseguito presso centri specializzati nel trapianto di cellule staminali, può essere utile in caso di malattia grave difficile da trattare.

Controllo dei sintomi

      • Altri farmaci possono essere usati per calmare o controllare sintomi specifici:
        • Spasmi muscolari: i miorilassanti baclofene o tizanidina
        • Incontinenza urinaria: Oxibutinina, tamsulosina o un altro farmaco, a seconda del tipo di incontinenza
        • Dolore dovuto ad anomalie nei nervi: anticonvulsivanti (come gabapentinpregabalin o carbamazepina) oppure a volte antidepressivi triciclici (come amitriptilina)
        • Tremori: il betabloccante propranololo
        • Affaticamento: amantadina (utilizzata per trattare il morbo di Parkinson) oppure, più raramente, farmaci utilizzati per trattare la sonnolenza eccessiva (come modafinilarmodafinil e anfetamina)
        • Depressione: antidepressivi come sertralina o amitriptilina, consulenza psicologica o entrambi
        • Stipsi: assunzione regolare di emollienti delle feci o lassativi
        Chi soffre di ritenzione urinaria può imparare ad effettuare la cateterizzazione per svuotare la vescica.






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16/07/24

Vampire Hunters Try Unraveling Perplexing Unsolved Death | Vampires in America

 


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video:




After uncovering possible vampire activity in the Sonoran Desert in Arizona, vampire hunters Eric Streit and Marcel Von Tingen investigate a recent unsolved death in that same area to see if there's any connection. Upon examining the bones of the victim, Eric seems to have found his answer! #TravelChannel #TRVL #VampireHunters






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VIDEO - La legge Lorenzin




La legge Lorenzin non sarà abolita. Almeno per ora.
L'emendamento proposto dal Senatore Claudio Borghi sarà con ogni probabilità giudicato inammissibile "per estraneità di materia" al decreto sulle liste d'attesa


VIDEO
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15/07/24

Divieto di trasferimento dei caregiver se non c’è il consenso del lavoratore

lavoratori che assistono un familiare disabile sono tutelati dalla legge italiana. La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 29009 del 17 dicembre 2020, ha chiarito che viene applicato il divieto di trasferimento dei caregiver quando i lavoratori non danno il proprio consenso.

Questa decisione si basa sull’art. 33 comma 5 della Legge n. 104/1992, che tutela chi presta assistenza ai familiari disabili.


Il caso di Napoli sul divieto di trasferimento dei caregiver

Un lavoratore è stato trasferito a una nuova sede aziendale e ha contestato il trasferimento in tribunale perché doveva assistere un familiare disabile.

Il Tribunale di Napoli ha dichiarato il trasferimento illegittimo e ha ordinato la riammissione del dipendente in servizio.

Tuttavia, la Corte d’Appello ha ribaltato questa decisione, sostenendo che la nuova sede era più vicina alla residenza del familiare. Il lavoratore ha fatto ricorso alla Cassazione, che ha accolto il suo appello.

La sentenza della Cassazione

La Corte di Cassazione ha ricordato che il divieto di trasferimento dei caregiver si applica anche se il grado di disabilità del familiare non è gravea meno che il datore di lavoro non dimostri esigenze aziendali effettive e urgenti, insuscettibili di essere soddisfatte in altro modo.

Questo diritto scatta al momento della richiesta dei benefici previsti dalla Legge 104/1992, indipendentemente dall’autorizzazione dell’INPS.

Normativa e tutela dei lavoratori caregiver

L’art. 33 comma 5 della Legge n. 104/1992 protegge i lavoratori caregiver vietando il loro trasferimento senza consenso. Questa tutela limita il potere direttivo del datore di lavoro e garantisce l’assistenza continua ai familiari disabili.

La legge richiede un bilanciamento tra le esigenze aziendali e i diritti del lavoratore. Il datore di lavoro può dimostrare in tribunale la necessità di un trasferimento solo per esigenze tecniche, organizzative e produttive insormontabili.
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https://thewam.net/divieto-di-trasferimento-dei-caregiver-chiarezza/


ADHD

Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività – ADHD

Manifestazioni cliniche di base dell' ADHD sono la difficoltà a prestare attenzione, comportamenti impulsivi e/o un livello di attività motoria accentuato.

ADHD cos’è?

Il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività – ADHD– è uno dei disturbi del neurosviluppo più frequenti e più studiati; colpisce il 3-5% dei bambini in età scolare dotati di un QI normale o superiore alla media, con un rapporto di 3 maschi per 1 femmina. L’ ADHD può persistere fino all’età adulta, per questo è definito un disturbo life-long (Barkley, 2002).

Le manifestazioni cliniche di base dell’ ADHD sono la difficoltà a prestare attenzionecomportamenti impulsivi e/o un livello di attività motoria accentuato.

Si parla di ADHD con disattenzione predominante quando il problema centrale del bambino è proprio il deficit attentivo. L’attenzione selettiva e l’attenzione sostenuta risultano essere le più compromesse in questa tipologia di ADHD, ma anche le funzioni esecutive, in particolar modo la pianificazione e la memoria di lavoro, sono deficitarie. Questa discontinuità dell’attenzione compromette l’apprendimento, non permette lo sviluppo di abilità cognitive come il problem solving e di strategie comportamentali adeguate ad instaurare relazioni soddisfacenti con gli adulti ed i compagni.

Si parla di ADHD con impulsività e iperattività predominante, invece, quando la funzionalità attentiva risulta lievemente compromessa, mentre il focus del disturbo risiede nel comportamento ipercinetico e nella mancanza di autoregolazione. Questi deficit si traducono in un’attivazione motoria spropositata ed inappropriata, eloquio eccessivo, difficoltà di inibizione delle risposte e difficoltà nel rispettare regole e turni.

Infine il tipo ADHD combinato presenta entrambe le classi di sintomi.

I bambini con ADHD hanno un deficit evolutivo che interessa i circuiti cerebrali correlati all’inibizione e all’autocontrollo. Alcune ricerche hanno messo in luce importanti differenze tra persone con ADHD e quelle che non sono affette da tale patologia: le aree cerebrali che governano le emozioni e la motivazione risultano essere più piccole rispetto alla popolazione generale. Inoltre si è osservato che i bambini in età prescolare con ADHD mostrano un volume cerebrale significativamente ridotto in più regioni della corteccia cerebrale, inclusi i lobi frontali, temporali e parietali, regioni tipicamente coinvolte nel controllo cognitivo e comportamentale.

Sulla base di tali caratteristiche possiamo dedurre che i bambini affetti da ADHD faticano molto a mantenere la loro mente su attività che richiedano concentrazione focale e prolungata nel tempo, per cui si annoiano e si distraggono anche dopo pochi minuti; hanno difficoltà a focalizzare consapevolmente l’attenzione al fine di pianificare, organizzare e completare attività o imparare qualcosa di nuovo; sono iperattivi, sempre in movimento, non riescono a stare seduti a lungo; posseggono scarse capacità di controllare gli impulsi e di pensare prima di agire; non tollerano la frustrazione, l’attesa prima di ottenere ciò che desiderano e non sanno rispettare i turni sia nei giochi che in una conversazione.



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Sindrome di Savant: esiste davvero un legame con l’Autismo?

 
Che cos’è la Sindrome di Savant?

La Sindrome di Savant è una condizione rara ma straordinaria in cui persone con disabilità mentale/cognitiva anche grave presentano capacità al di sopra della media oppure particolari talenti che raggiungono livelli eccezionali. Esse sono definite “islands of genius” perché appaiono come abilità isolate rispetto alla condizione di disabilità (Treffert, 1988).


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03/06/24

SCLEROSI MULTIPLA E..............

Le terapie sintomatiche e quelle riabilitative
Le terapie sintomatiche sono quelle capaci di alleviare i sintomi della malattia.
Per le persone con SM sono FONDAMENTALI, perché sono quelle da cui dipende la qualità della vita quotidiana e il mantenimento della PROPRIA AUTONOMIA.
Tra le terapie sintomatiche si trovano tutte quelle che riducono la CONTRAZIONE spastica dei MUSCOLI, la fatica, il dolore, le disfunzioni vescicali e sessuali e in generale LIMITANO i DISAGI che le persone si trovano ad AFFRONTARE OGNI GIORNO, anche al di fuori degli attacchi acuti della malattia.
A fianco delle terapie sintomatiche, si trovano le TERAPIE RIABILITATIVE, altrettanto INDISPENSABILI per il RECUPERO della QUALITÀ di VITA.
Sono le terapie di RIABILITAZIONE MOTORIA, PARTICOLARMENTE UTILI per le DIFFICOLTÀ di MOVIMENTO
Nb. BISOGNA sempre TENERE IL CORPO IN MOVIMENTO... IN QUALSIASI MODO
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02/06/24

lettura INTERESSANTE - Vincere la sclerosi multipla.............

https://www.amazon.it/Vincere-sclerosi-multipla-Venesson-Emilie/dp/8828526858

Colpita dalla SM all’età di 23 anni, Émilie Venesson era rassegnata a camminare con un bastone e a sopportare gli handicap della malattia quando ha incontrato Julien, giornalista scientifico specializzato in nutrizione. Il quale, dopo aver riflettuto e indagato a lungo sulla biologia della SM, si è immerso nella letteratura scientifica e da lì ha ideato una dieta ricca di vitamine, minerali e acidi grassi essenziali, priva di quei fattori nutrizionali che favoriscono l’autoimmunità.

Poco a poco lo stato di salute di Émilie è migliorato. L’autoimmunità e l’infiammazione sono andate diminuendo e gli episodi acuti si sono diradati fino a scomparire.

Oggi, all’età di 37 anni, non ha postumi né tracce di disabilità e la sua vita è tornata a essere normale. Julien e Émilie suggeriscono di seguire un programma dietetico, abbinato a uno stile di vita sano.
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Le informazioni che puoi trovare sono: spiegazioni dei fattori che contribuiscono alla malattia;
consigli nutrizionali specifici per ottimizzare i nutrienti protettivi ed eliminare gli alimenti problematici, a partire dal sale e dai cereali contenenti glutine; esempi di ricette semplici e gustose;
un protocollo di riabilitazione che va ben oltre quanto offerto dalla fisioterapia, per recuperare completamente le funzioni motorie danneggiate.

 Sì, è possibile fermare la progressione della Sclerosi Multipla!



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29/04/24

666.158 VISUALIZZAZIONI AD OGGI - GRAZIE A TUTTI

VOLEVO RINGRAZIARE LE   666.158 VISUALIZZAZIONI DA PARTE DI TUTTO IL MONDO  CHE SFOGLIANO IL MIO BLOG :


<la Sclerosi multipla .. Ccsvi vista da SAM, e NON solo>



grazie a tutti




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SM cosa dobbiamo fare noi? - MAI FERMARSI

cosa fare CON LEI..


visto che la sclerosi multipla  potrebbe  creare danni alle fibre nervose che aiutano a controllare i muscoli possono, nel tempo,  e portare a debolezza muscolare

NOI DOBBIAMO SEMPRE TENERE ALLENATI IN TUTTE LE MANIERE I NOSTRI MUSCOLI

QUESTO E' SOLAMENTE UN MIO CONSIGLIO


MAI FERMARSI




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SM...Lei e NOI - Siamo unici

Gli effetti della malattia non sono uguali per tutti i pazienti, inoltre cambiano a seconda della durata e dell’intensità della ricaduta. La sclerosi multipla può progredire e regredire in maniera del tutto imprevedibile.


Talvolta, in maniera del tutto erronea, alla sclerosi multipla si associano gravi condizioni di disabilità fisiche, ma in non tutti i pazienti le sviluppano. Inoltre, va precisato che la sclerosi multipla non è una malattia mortale e le aspettative di vita delle persone con sclerosi multipla sono uguali o di poco inferiori a chi non ha questa patologia.

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FARMACI E................................SCLEROSI MULTIPLA

 

Farmaci per il trattamento della Sclerosi Multipla



Purtroppo, ad oggi, non esistono farmaci in grado di curare la sclerosi multipla, ma sono disponibili medicinali che possono rallentare o modificare il decorso e la progressione della malattia; non a caso, essi vengono denominati "farmaci modificanti la malattia" o DMDs dall'inglese Disease Modifying Drugs.
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09/04/24

Pino Daniele - Il Sole Dentro Di Me (videoclip) ft. J-AX




Non ho nessuna voglia adesso di dire che da solo non c'è la fareiE quando guardo dentro me stesso mi sento fragileNon ho nessuna voglia adesso di accettare quello che c'èSarà che sono un po' depresso e non ho più margineIo voglio il sole dentro me, io cerco il sole dentro di teIo voglio il sole dentro me, io cerco il sole dentro di teIo voglio il sole dentro di me, per ritrovarti ancora tra le mie bracciaIo cerco il sole dentro di te, la luce dell'aurora a sud del mondo
Il sole dentro me (a sud del mondo)
google.com, pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0Sei la risposta a tutti i perchéSo che ora sono pronto, sono pronto sulla mia pelleDa ovest ad est a sud del mondoSei come il sole dietro l'eclissi, un pianeta isolato e vivo solo se esistiCapisci lo scenario ora è grigio scuroTi giuro prima di te ero un macellaio del mio futuro
Ho già promesso a me stesso di dire tutta la veritàFra di noi non c'è sospetto ne alibiIo voglio il sole dentro me (sulla mia pelle)Cerco il sole dentro di te (da ovest ad est)Voglio il sole dentro me (sulla mia pelle da ovest a est)(Da nord a sud del mondo a sud del mondo) cerco il sole dentro di te
Io voglio il sole dentro di me per ritrovarti ancora tra le mie bracciaIo cerco il sole dentro di teLa luce dell'aurora a sud del mondo (il sole dentro me)A sud del mondoUna promessa di pioggia fresca a sud del mondo, sei tuLa brezza nel deserto che ti ripesca su dal fondo al sud del mondoIo voglio il sole dentro di me, per ritrovarti ancora tra le mie bracciaIo cerco il sole dentro, dentro di te(Il sole dentro me) la luce dell'aurora (sulla mia pelle)A sud del mondo (da ovest ad est), a sud del mondo (sulla mia pelle da ovest ad est)(Da nord a sud del mondo, a sud del mondo, a sud del mondo)

07/04/24

DOBBIAMO SEMPRE FARE MOLTA ATTENZIONE A CHI CI RIVOLGIAMO E COSA LEGGIAMO E COSA VI CONSIGLIANO

• Cellule staminali adulte: anch’esse pluripotenti, la cui presenza rimane circoscritta ad alcuni distretti come, per esempio, il midollo osseo, le gonadi, il cervello, l’epitelio e la retina.

 

Esistono terapie con cellule staminali approvate per la sclerosi multipla?
Alcune persone e siti internet offrono e propongono trattamenti a base di cellule staminali sostenendo che questi rappresentino un’opportunità per la sclerosi multipla, ma al momento non esistono terapie con cellule staminali approvate per la SM.

Pertanto tali trattamenti consistono in terapie la cui efficacia e sicurezza non sono ancora state dimostrate.

ATTENZIONE

Per poter entrare in tali studi è necessario avere rispondere a requisiti precisi.

Le persone interessate ad entrare in tali studi devono rivolgersi al proprio neurologo e/o presso Centri di ricerca “ufficiali”.

Fuori da tali Centri si rischia di andare incontro a trattamenti con sicurezza ed efficacia non dimostrate e, per giunta, molto costosi.

Per ulteriori informazioni si consiglia la consultazione delle Linee guida della Società Internazionale per la Ricerca sulla Cellule Staminali

 

Quali sono i possibili rischi dell’utilizzo di cellule staminali nella SM?

Molti studi sono attualmente in corso per valutare i rischi correlati all’utilizzo delle cellule staminali e volti quindi a migliorarne il profilo di sicurezza.

Successivamente al trapianto i principali fattori di rischio sono legati alla possibilità di uno sviluppo cellulare incontrollato con la conseguente possibile crescita di tumori.


È inoltre da considerare l’IPOTESI di un rigetto immunitario, il cui rischio è legato alla fonte delle cellule staminali.

Per il trapianto di cellule staminali ematopoietiche esiste un altro possibile elemento di rischio legato ai trattamenti immunosopressivi precedenti il trapianto (rischio INFETTIVO E TOSSICITA').

 

Quali tipi di cellule staminali si utilizzano principalmente nella ricerca sulla sclerosi multipla?
In particolare in passato sono stati aperti 3 filoni di ricerca basandosi su cellule staminali adulte: il primo studia le potenzialità delle cellule staminali neurali (derivate dal sistema nervoso centrale, d’ora in poi anche denominate CSN),
il secondo delle staminali mesenchimali (estratte dal midollo osseo e destinate a dare origine a muscoli, ossa, cartilagini e tessuto connettivo, d’ora in poi CSM),
il terzo delle staminali ematopoietiche, precursori delle cellule del sangue (derivate anch’esse dal midollo osseo, d’ora in poi anche CSE).
Attualmente la sperimentazione di fase 1, in atto presso l'Ospedale San Raffaele di Milano, prevede l’utilizzo di cellule estratte da tessuto cerebrale di origine fetale.

 

Come agiscono le cellule staminali?
Grazie alla loro versatilità, una volta prelevate dai tessuti che le contengono, le staminali possono essere stimolate in laboratorio (in vitro) a crescere, proliferare e differenziarsi. Raggiunta una quantità giudicata sufficiente per il successo della procedura terapeutica, possono essere trapiantate nel paziente con un’iniezione endovena o attraverso più complesse e mirate a concentrare le cellule in un particolare organo.

Attraverso il sangue, le staminali raggiungono l’organo bersaglio dove dovrebbero insediarsi e moltiplicarsi.
Ad oggi, le cellule staminali sono largamente utilizzate in ambito emato-oncologico (per il trattamento di leucemie e linfomi), ma il loro utilizzo è ampiamente studiato all’interno di sperimentazioni cliniche in molti altri ambiti.
 

Cos’è una terapia con cellule staminali?
È un trattamento che utilizza questo tipo di cellule, in genere con l’obiettivo di sostituire o riparare cellule o tessuti danneggiati, ma può anche servire per prevenire i danni iniziali, o evitarne la progressione.

Queste terapie possono comportare sia il trapianto di cellule staminali sia la somministrazione di farmaci che agiscono, “stimolando” a funzionare meglio, le cellule staminali già presenti nel corpo.
I trattamenti con cellule staminali già approvate e disponibili sono molto poche, quella più comunemente utilizzata è il trapianto di cellule staminali del midollo osseo, usata per i tumori del sangue, come leucemie e linfomi, ma anche per altre malattie del sangue ereditarie.
 

Come vengono somministrate le cellule staminali?
Vi sono tre possibili vie di iniezione:

• intravenosa, cioè iniezione in vena;

• intratecale, cioè iniezione nello spazio circostante il midollo spinale;
• intraparenchimale, cioè iniezione diretta nel cervello e nel midollo spinale.

La sede di iniezione delle cellule staminali ne influenza l’attività. I metodi intravenoso e intratecale sono per ora gli unici utilizzati in fase sperimentale per valutarne la loro efficacia terapeutica, ma tutti i tipi di iniezione potrebbero avere un ruolo con il progredire delle scoperte sulle cellule staminali.
 

Quali altri tipi di trapianti esistono?
• Trapianti autologhi: i destinatari ricevono le proprie cellule staminali, in un trapianto di questo tipo le cellule non saranno respinte dal sistema immunitario, perché la persona riceve le proprie cellule.

• Trapianti allogenici: i destinatari ricevono cellule staminali da un donatore, in questi casi vi è il rischio di rigetto immunitario e per evitare ciò, è necessario che le cellule siano quanto più “compatibili” possibile a quelle del donatore.
 

Quali sono i possibili utilizzi delle cellule staminali nella sclerosi multipla?
In base alle conoscenze attualmente in nostro possesso vi sono due filoni di ricerca su cui si sta indirizzando per l’utilizzo delle cellule staminali nella SM:

• neuroprotezione: utilizzare le cellule staminali come fonte di nuova mielina per rallentare, o addirittura bloccare, la perdita degli assoni.
• immunosoppressione: sfruttare la loro attività antinfiammatoria e immunomodulante per proteggere il tessuto nervoso.

• rimielinizzazione: in una prospettiva futura della ricerca, le cellule staminali potrebbero in un essere impiegate per ricostruire le fibre nervose non solo danneggiate ma anche andate perse, andando così a ripristinare i danni responsabili di disabilità permanenti.
 

Parlando di trapianto di cellule staminali ematopoietiche autologhe, viene utilizzato il termine di condizionamento, cosa si intende?
Il condizionamento è la fase del trapianto durante la quale viene somministrata un’associazione di farmaci immunosoppressori allo scopo di distruggere il sistema immunitario autoreattivo, che verrà poi ricostituito a partire dalle cellule staminali precedentemente prelevate. Durante tale fase possono essere utilizzate diverse associazioni di farmaci con un differente potenziale immunosoppressivo. I regimi di condizionamento sono di diverso tipo, quelli a bassa intensità prevedono l’utilizzo di farmaci con significato linfoablativo e non mieloablativo (ovvero in grado di distruggere i linfociti, ma non tutte le cellule del sistema immunitario), i regimi di condizionamento a media e alta intensità utilizzano farmaci mieloablativi, ma con diverso livello di potenza.  

 






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05/04/24

cannabis e...............

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