CONTATORE PERSONE

18/03/12

RADIOLOGIA INTERVENTISTICA

Il trattamento endovascolare consiste nel trattamento delle stenosi dell’arteria carotide mediante angioplastica (PTA), ossia dilatazione del lume stenotico utilizzando un particolare “catetere a palloncino” (Fig.1), associata al posizionamento di uno stent (stenting), ossia una piccola protesi vascolare a maglie metalliche (Fig. 2). E’ la tecnica moderna di trattamento della stenosi carotidea alternativa all’intervento chirurgico.
http://www.stenosicarotide.it/02%20RADIOLOGIA%20INTERVENTISTICA%20B.htm
La procedura viene eseguita con paziente sveglio, senza assistenza anestesiologica. In anestesia locale, viene punta l’arteria femorale all’inguine. (Fig. 3). Si introduce quindi un piccolo catetere del diametro di pochi millimetri che raggiunge l’arteria carotide comune. Iniettando una piccola quantità di mezzo di contrasto viene visualizzato il lume e la eventuale stenosi dell’arteria carotide interna (Fig. 4).

Fig. 3: puntura dell’arteria femorale comune, previa anestesia locale.
Fig. 4 a: catetere introdotto dall’arteria femorale e posizionato in art. carotide comune; b: iniezione del mezzo di contrasto e visualizzazione della stenosi a carico dell’art. carotide interna.
Viene  posizionato e rilasciato nella sede della stenosi uno stent metallico. (Fig. 5)

Fig.5: lo stent viene rilasciato nel lume del vaso con estremità a monte e a valle della stenosi.
A questo punto viene effettuata la dilatazione all’interno dello stent con un palloncino (angioplastica), con lo scopo di far espandere completamente lo stent e di farlo ben aderire alle pareti dell’arteria (Fig. 6).

Fig. 6: angioplastica con palloncino all’interno dello stent con buon risultato morfologico e flussimetrico; risoluzione della stenosi

Durante queste delicate manovre vi è il rischio che piccoli frammenti si stacchino dalla placca e vadano a occludere i vasi cerebrali periferici determinando danni ischemici. Per evitare questo rischio, si usano delle particolari precauzioni che mirano a proteggere l’encefalo. Uno dei sistemi di protezione più usato è il filtro : si tratta di un cappuccio a maglie strettissime che viene posizionato nel lume dell’arteria a valle della stenosi in grado di far passare il sangue e di trattenere eventuali emboli staccatisi dalla placca (Fig. 7).

Fig. 7: filtro carotideo posizionato a valle della stenosi.

DEGENZA
Questo tipo di trattamento richiede, in genere,  il ricovero in ospedale. Il paziente può essere dimesso dopo 48 ore.
INDICAZIONI
Qualsiasi stenosi carotidea, teoricamente, può essere trattata con PTA e/o stenting. Tuttavia le indicazioni più codificate sono: 1) pazienti con stenosi difficilmente trattabili con la chirurgia; 2) occlusione e/o stenosi dell’art. carotide interna controlaterale; 3) stenosi post-radioterapia o fibrodisplasiche; 4) pazienti con stenosi recidivate dopo chirurgia; 5) stenosi alte; 6) pazienti con insufficienza renale, cardiaca o respiratoria.
CONTROINDICAZIONI
Controindicazione assoluta al trattamento della stenosi carotidea è l’occlusione totale del lume carotideo.
Controindicazioni relative sono 1) stroke major; 2) placche calcifiche e circolari; 3) trombi freschi; 4) eccessiva tortuosità vasale; 5) instabilità clinica.
COMPLICANZE
Le complicanze legate alla procedura endovascolare possono essere: 1) gravi e permanenti (stroke); 2) transitorie (TIA). Secondo recenti studi la percentuale di queste complicanze è del 2-4%; la mortalità invece è del 3%. L’incidenza di complicanze è analoga a quella della chirurgia.
- Reazioni allergiche al mezzo di contrasto o all'anestetico locale sono molto rare e comunque nei soggetti che hanno una storia di allergie si esegue una terapia desensibilizzante per qualche giorno prima del trattamento.
- Piccoli ematomi nel punto di inserzione del catetere si riassorbono prontamente con applicazione di pomate a base di eparina.

RISULTATI A BREVE E MEDIO TERMINE
Il successo tecnico della procedura è del 95%. La pervietà dello stent dopo 5 anni dalla procedura è del 90%. La restenosi dello stent è un’evenienza abbastanza rara, ma  possibile (14% dei casi dopo un anno), così come pure l’occlusione (4% dei pazienti dopo un anno). La PTA/Stenting resta comunque una metodica sicura ed efficace se eseguita da mani esperte e in centri qualificati.
Il paziente è in genere in grado di essere dimesso dopo 24-48 ore. E’ indispensabile la terapia antiaggregante (aspirina) ed un corretto  follow-up radiologico che consiste in un eco-doppler dei vasi del collo di controllo a 3 e 6 mesi dall’intervento e poi una volta all’anno, in quanto in alcuni casi a distanza di qualche tempo l'arteria può restringersi nuovamente (restenosi).

QUESITI FREQUENTI
Q: A chi deve rivolgersi il paziente?                                                                                                                                   
R: Prima al clinico, che deve valutare i sintomi neurologici; poi deve effettuare almeno una delle indagini strumentali (Eco-color-Doppler, Angio-TC, Angio-RM) in centri affidabili, in grado di individuare la stenosi carotidea. E’ bene che il trattamento di Angioplastica/Stenting venga effettuato da un radiologo interventista, esperto, in centri altamente qualificati.
Q: Quanto devo aspettare per tornare alle normali attività quotidiane?
R: Dopo la procedura di Angioplastica/Stenting i pazienti generalmente vengono dimessi dopo 3 giorni e possono ricominciare una leggera attività la settimana dopo.
Q: Quali sono le complicanze dell’Angioplastica?                                                          
R: Le complicanze sono rare. Esse sono dovute alla trombosi sub-acuta, per cui si possono avere TIA omolaterali allo stent, ipoastenie transitorie, amaurosi, bradicardia, tutti sintomi che si hanno anche nell’attacco ischemico transitorio o ictus (vedi prima).
Q: I risultati sono simili al trattamento chirurgico?
R: Si. Studi scientifici hanno dimostrato che i risultati tra le due metodiche sono sovrapponibili. Le principali differenze sono che la procedura di Angioplastica/Stenting è meglio tollerata dal paziente e richiede un periodo di ricovero più breve.
Q: E' la radiologia interventistica meno invasiva della chirurgia?
R: Si. Con l’Angioplastica/Stenting non è necessaria l'incisione chirurgica così che il tempo di ricovero è inferiore. I pazienti tornano all'attività lavorativa e quotidiana più velocemente. Inoltre, non vi è necessità di anestesia generale.
Q: E' possibile la recidiva?
R: Si, è possibile. Nel 4-14% dei pazienti possono verificarsi recidive della stenosi dopo il trattamento sia chirurgico che radiologico. La percentuale di restenosi però risulta essere inferiore con la procedura chirurgica rispetto alla radiologia interventistica (4% contro 14%).

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Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non costituiscono e non provengono né da prescrizione né da consiglio medico.
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Stenosi della carotide

Le arterie carotidi interne, insieme alle arterie vertebrali, sono i vasi principali che garantiscono l’apporto di sangue al cervello. Per stenosi della carotide s’intende il restringimento del lume dell’arteria carotide, con conseguente riduzione del calibro del vaso e minor apporto di sangue. Il cervello, che è il più delicato degli organi parenchimatosi, necessita di un continuo e costante apporto di sangue: riduzioni di flusso, dovute a stenosi o altre cause, possono determinare  patologie cerebrali importanti.    

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La causa più frequente della stenosi carotidea è rappresentata dall’aterosclerosi, più spesso correlata a: ipertensione arteriosa, fumo di sigaretta, età avanzata, sesso maschile, elevati tassi ematici di colesterolo, dislipidemie, obesità, alcool, uso di contraccettivi orali. L’aterosclerosi è una malattia sistemica, che può interessare le pareti di tutte le arterie dell’organismo; consiste essenzialmente nella deposizione progressiva di lipidi nello spessore delle pareti delle arterie: si determina così la formazione di una placca che protrude nel lume del vaso e ne determina il restringimento, fino addirittura alla occlusione. Per quel che concerne l’arteria carotide, la sede dove più frequentemente si può formare la placca ateromasica è la biforcazione carotidea, laddove l’arteria carotide comune si divide in arteria carotide interna (che porta sangue al cervello) ed arteria carotide esterna (che irrora essenzialmente il massiccio facciale).
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I dati epidemiologici indicano che la malattia cerebrovascolare rappresenta, nella società industrializzata, la terza causa di morte dopo i tumori e le cardiopatie. Insorge solitamente tra i 65 e gli 85 anni, eccezionalmente nell’età giovanile. Presenta un’incidenza di 0,005 a 40 anni e 1% a 70 anni. Nel 35% dei pazienti colpiti da ictus, globalmente considerati, residua una grave invalidità e una marcata limitazione nelle attività della vita quotidiana. In Italia avvengono circa 250 ictus al giorno ed in media il 20% non sopravvive alla fase acuta. Nei Paesi industrializzati, fra cui l’Italia, l’ictus è la terza causa di morte dopo le malattie cardiache e i tumori, essendo responsabile del 10-12% di tutti i decessi per anno (circa 400.000 morti per i Paesi della CEE). Inoltre l’ictus rappresenta la principale causa di invalidità nelle Comunità occidentali: dopo un ictus, nel 15% dei pazienti residua grave invalidità, mentre nel 40% residuano invalidità di grado lieve.

CONSEGUENZE CLINICHE E SINTOMI

Stenosi severe e, persino l’occlusione dell’arteria carotide, possono essere del tutto asintomatiche, per il buon compenso emodinamico, a livello cerebrale, sostenuto dall’arteria carotide controlaterale e dall’arteria vertebrale (anch’essa deputata alla perfusione cerebrale). Qualora questo compenso non sia sufficiente, si determina un minor afflusso di sangue al cervello (ischemia), con conseguente sofferenza cerebrale che si può tradurre essenzialmente in due quadri clinici principali:
§         TIA
§         Stroke o Ictus ischemico
Un TIA (Attacco Ischemico Transitorio) è  dovuto ad una ischemia cerebrale transitoria di breve durata. Poiché l'evento acuto in genere si manifesta solo nella parte destra o nella parte sinistra del cervello, anche i sintomi sono spesso lateralizzati: perdita della sensibilità in un lato del corpo o del viso, paralisi di un lato del corpo o del viso (paralisi del braccio o della gamba, paralisi facciale), perdita della vista, visione sdoppiata (diplopia), visione annebbiata (amaurosi) difficoltà del linguaggio (afasia) o della articolazione delle parole (disartria), vertigini, vomito e perdita della coscienza. Tipicamente un TIA dura dai 5 ai 60 minuti, ma non più di 24 ore. I TIA possono preludere all’insorgenza di ictus: il rischio assoluto di ictus nei soggetti con TIA varia da 7% a 12% il primo anno e da 4% a 7% per anno nei primi 5 anni dopo l'evento iniziale.
L’Ictus ischemico o Stroke è dovuto all’insorgenza di una lesione grave persistente di parte dell'encefalo provocata dall'interruzione dell'irrorazione sanguigna. La sensibilità, il movimento o la funzione controllati dalla zona lesa sono persi. In circa un terzo dei casi l'ictus risulta mortale. Un ictus che colpisca l'emisfero cerebrale dominante, in genere il sinistro, può provocare alterazioni del linguaggio e della parola. Il movimento di un lato del corpo è controllato dall'emisfero cerebrale situato sul lato opposto. Quindi, una lesione delle zone che controllano il movimento poste nell'emisfero cerebrale destro provoca debolezza o paralisi della parte sinistra del corpo e viceversa. Questa debolezza o paralisi monolaterale, chiamata emiplegia, è una delle conseguenze più comuni di un grave ictus.

DIAGNOSI

Sia che il paziente giunga all’osservazione medica per insorgenza di sintomatologia neurologica, sia che, asintomatico, venga reclutato nello screening di pazienti a rischio di patologie cardio-vascolari, sono oggi disponibili numerose metodiche di indagine in ambito vascolare. L’esame che solitamente viene eseguito per primo è l’Eco-Color-Doppler, in quanto non è invasivo, è ripetibile, non utilizza radiazioni ionizzanti ed è un esame a basso costo. Indagini più approfondite sono possibili grazie all’Angio-RM (Angiografia con Risonanza Magnetica) che utilizza un mezzo di contrasto paramagnetico, iniettato in vena. Anche L’Angio-TC (Angiografia con Tomografia Computerizzata) con mezzo di contrasto può essere di notevole utilità a patto che venga eseguita con apparecchi di ultimissima generazione. Ma l’indagine più accurata è tuttora l’Angiografia: il mezzo di contrasto iodato iniettato direttamente nell’arteria carotide per mezzo di un catetere introdotto dall’arteria femorale, permette lo studio del lume dell’arteria carotide e la dimostrazione della presenza di placche aterosclerotiche, di stenosi o di occlusione del vaso. In particolare, l’entità della stenosi e la sua rilevanza funzionale possono essere valutate con estrema precisione.


TERAPIA
La stenosi carotidea va trattata quando il lume originario si è ridotto del 70% anche se il paziente non accusa sintomi. Quando la stenosi è inferiore al 70%, ma superiore al 60% va trattata solo se il paziente presenta determinati sintomi. Esistono attualmente due opzioni di trattamento per i pazienti con stenosi carotidea. La prima opzione è l’angioplastica con palloncino associata al posizionamento di uno stent, attraverso un catetere portato direttamente in arteria carotide interna. Questa procedura viene eseguita da un Radiologo Interventista. La seconda opportunità è l’intervento chirurgico che viene eseguito dal Chirurgo Vascolare o dal Neurochirurgo.
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Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non costituiscono e non provengono né da prescrizione né da consiglio medico.
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Studio Medico Gargano -PRIVATO- Centro cura patologie venose e Sclerosi Multipla (CCSVI)

Studio Medico Gargano
80141 Napoli - Via Marchese Giuseppe Palmieri, 71
Tel.: +39 081-7809641
Fax.: +39 081-7800864
e-mail: info@studiomedicogargano.com

Centro cura patologie venose e Sclerosi Multipla (CCSVI)

Lo studio è un centro altamente specializzato per la diagnosi e cura della CCSVI e delle patologie venose.

Il nostro centro medico, è specializzato nello Studio dell'associazione tra l'Insufficienza Venosa Cerebro-Spinale Cronica (CCSVI) e le patologie neurodegenerative (quali per esempio la Sclerosi Mutipla). Ad oggi, il nostro studio vanta il trattamento con successo di centinaia di casi.

La storia

Sin dall'inizio abbiamo creduto nella teoria medica del Prof. Zamboni e la nostra esperienza ci ha portati alla conclusione che l'intuizione dello scienziato italiano è corretta. Il nostro staff ha seguito i corsi tenuti a Ferrara dal Prof. Zamboni ed, in particolare, il dott. Gargano ha superato con lode il Master di II livello in Emodinamica e Chirurgia Venosa Avanzata dell'Università di Ferrara (Prof. Zamboni).

il Protocollo

Il nostro protocollo prevede l'interazione tra vari specialisti (neurologo, neuropsicologa comportamentale, fisioterapista, radiologo vascolare, internista, nutrizionista): la multidisciplinarietà ci ha permesso di diventare un punto di riferimento nella diagnosi e cura della CCSVI.
La parte diagnostica è effettuata presso lo studio sito al centro di Napoli, pochi passi dalla stazione centrale. Un servizio navetta provvede al collegamento tra gli alberghi convenzionati e la clinica ove si effettua l'intervento.
E' previsto un counselling psicologico per il paziente ed i familiari al fine di ridurre al minimo lo stress legato all'intervento.
Non abbiamo lasciato nulla al caso: tutti i pazienti hanno un servizio personalizzato secondo le loro esigenze.
Per i pazienti stranieri, qualora richiesto, è previsto un interprete.
sito www.studiomedicogargano.com

CENTRO VASCOLARE TOSCANO

15/03/12

Circa 685 pazienti per la sperimentazione del progetto Brave Dreams sulla sclerosi multipla

Circa 685 pazienti per la sperimentazione del progetto Brave Dreams sulla sclerosi multipla
pubblicata da StefaniAjò Melis il giorno giovedì 15 marzo 2012 alle ore 21.19 ·
Metodo Zamboni: da maggio la selezione dei pazienti
Circa 685 pazienti per la sperimentazione del progetto Brave Dreams sulla sclerosi multipla
I “sogni coraggiosi” di Paolo Zamboni sembrano destinati a realizzarsi: oggi è stato presentato ufficialmente l’avvio del progetto Brave Dreams, uno studio organizzato presso venti centri di ricerca diversi per verificare l’efficacia e la sicurezza della terapia sostenuta dal medico per trattare la sclerosi multipla.
La Regione Emilia Romagna finanzierà completamente la sperimentazione, e l’azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara coordinerà il tutto. “Potranno offrire la propria disponibilità allo studio solo i malati tra i 18 e i 65 anni di età – sottolinea Zamboni -, affetti dalle forme più comuni di sclerosi multipla: recidivante remittente o secondariamente progressiva, seguiti già da almeno due anni da uno dei venti centri coinvolti nel progetto”. Quest’ultimo parametro è stato stabilito perché, per capire se la persona può essere adatta o meno alla sperimentazione, “il neurologo deve disporre dei dati e dalla fiducia che solo la frequentazione di lunga data col paziente può garantire”. Saranno quindi i professionisti coinvolti nella ricerca a contattare i pazienti.
Da una prima fase di selezione dei soggetti – circa 685 – si passerà poi alla programmazione degli interventi per liberare le vene extracraniche – angioplastica venosa, punto focale su cui si basa l’intero metodo -, i quali potranno essere veri o simulati. “Lo studio che effettueremo si chiama doppio cieco – illustra Zamboni – perché un gruppo di pazienti verrà sottoposto alla terapia e un gruppo no. Esclusivamente il chirurgo saprà chi è stato operato e chi invece è stato sottoposto al solo controllo della flebografia. Sia i pazienti che i loro medici saranno tenuti all’oscuro”. Solo dopo un anno di monitoraggio verranno utilizzati i dati raccolti per capire se la strada tracciata debba essere proseguita o abbandonata.


“È importante ora lasciare che gli scienziati facciano silenziosamente il loro mestiere -  commenta Gabriele Rinaldi, direttore del Sant’Anna -: il clamore mediatico suscitato da queste ricerche ha già promosso troppe polemiche. Brave Dreams è diventato un marchio che nessuno potrà utilizzare, nemmeno per le raccolte fondi. L’attivismo delle associazioni dei pazienti in questo senso non deve creare confusione o diffondere facili entusiasmi: la sperimentazione serve appunto perché ancora non ci sono abbastanza conferme della validità del metodo”.
La Regione Emilia Romagna è il primo istituto che in Italia appoggia quella che definisce “una vera e propria impresa scientifica”. Continuerà a vigilare sullo svolgimento del percorso prefissato la commissione multidisciplinare che già si è occupata di definire il suo disegno tecnico. A maggio dovrebbero iniziare le selezioni dei partecipanti, gli operatori di diversi centri infatti hanno già completato la formazione necessaria ad avviare il progetto. Non si sa ancora quali città saranno le prime a iniziare il lavoro, inoltre  – ricorda e conclude Zamboni – “affinché i ricercatori possano impegnarsi in un clima il più possibile tranquillo, e per scongiurare migrazioni di pazienti che sarebbero comunque non considerate dato il vincolo dei due anni, non saranno resi pubblici i nomi dei centri aderenti”.http://www.estense.com/?p=205011&fb_source=message

Sclerosi multipla, parte a maggio la sperimentazione del metodo Zamboni

La Regione ha stanziato un finanziamento di oltre 2 milioni di euro.
Ferrara, 15 marzo 2012 -  Prenderà il via a maggio la sperimentazione finanziata dalla Regione e incentrata sul rapporto tra l'insufficienza venosa cerebro-spinale cronica (Ccsvi) e la sclerosi multipla. E' stato lo stesso professore Paolo Zamboni a darne l'annuncio, notizia attesa da migliaia di pazienti. La Ccsvi, secondo Zamboni, che ha identificato la patologia, sarebbe una concausa della sclerosi multipla. La sperimentazione, per la quale verranno stanziati 2 milioni e 742mila euro, si chiama 'Brave dreams' e coinvolgerà 685 pazienti, in una ventina di centri. Due terzi dei pazienti saranno sottoposti sia al trattamento diagnostico (flebografia) sia all’angioplastica (l’allargamento delle vene che hanno subito le stenosi che caratterizzano la Ccsvi), il restante terzo subirà solo la flebografia, in pratica non sarà ‘operato’.
“Da questo momento Brave Dreams diventa esclusivamente un marchio scientifico - ha detto Zamboni - nessuno potrà utilizzarlo per raccogliere fondi o per altre iniziative che non siano lo studio stesso che stiamo presentando”.Sono tantissimi i pazienti in tutta Italia che attendono questa innovativa sperimentazione. I pazienti, hanno spiegato i presentatori dello studio, saranno selezionati da appositi centri, presso i quali devono essere stati in cura per almeno due anni. I pazienti saranno inoltre selezionati dal loro neurologo e dovranno decidere se essere inclusi nella sperimentazione o no. Ogni paziente sarà seguito per un anno, lo studio sarà completato entro due anni dall’inizio dei trattamenti.
  - http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/2012/03/15/681642-sclerosi-multipla-metodo-zamboni-finanziamento-sperimentazione-maggio-regione-pazienti.shtml -

14/03/12

www.irispress.it/227579/anticipazioni-tv-mediaset-da-domani-claudio-amendola-a-le-iene-show
QUESTA SERA 15/3/2012 ALLE IENE..DALLE ORE 21.10 SU ITALIA ..
un nuovo appuntamento con “Le Iene Show”, che vede il debutto alla conduzione di Claudio Amendola, a fianco di Ilary Blasi e Enrico Brignano.

Al centro della puntata lo scandalo del calcio sommesse scoppiato nel 1980, due concorsi pubblici (uno nel 2010 e uno nel 2011) indetti dal Ministero di Grazia e Giustizia, e le ipotesi del professor Paolo Zamboni sulla sclerosi multipla. 

“Parking Card for disable people”: è il contrassegno disabili valido in tutta Europa che in Italia non esiste.

pubblicata da Roberta Sibaud
"Parking Card for disabled people” è il contrassegno valido in tutta l’Unione Europea per la sosta e la circolazione riservata ai portatori di handicap. Un documento che in Italia, purtroppo, anche se espressamente previsto da una raccomandazione UE del 1988 (n. 98/376/CE) non è stato ancora predispostoTrattandosi di una raccomandazione e non di una direttiva non vi è obbligo di adozione da parte degli stati membri. E l'Italia è tra quanti non lo hanno fatto.
Questo contrassegno ha il pregio, rispetto a quelli nazionali, che per consuetudine continuano ad essere riconosciuti, di evitare sgradevoli contrattempi e riconosciuto in tutti gli stati membri, senza alcun pericolo di essere fraintesi. È il caso di un viaggiatore italiano in vacanza in Svezia. Arrivato nel paese scandinavo ha noleggiato un’automobile e, città dopo città, ha parcheggiato, dove possibile, negli spazi appositi, esponendo il contrassegno handicap rilasciato dal proprio comune di residenza. Tutto bene fino alla città di Malmoe, dove si è visto multato di circa € 110. Il motivo? La non conformità alle indicazioni europee. Allo sfortunato turista non è rimasto altro che pagare la multa e fare ricorso presso le autorità svedesi riferendosi agli accordi bilaterali intrapresi tra gli stati del Vecchio Continente che prevedono la legittima validità dei documenti nazionali. 
Questa è la procedura da seguire in caso di contravvenzione, almeno fino a quando l’Italia non si sarà uniformata.

“Parking Card for disabled people”: è il contrassegno disabili valido in tutta Europa per la sosta e la circolazione riservata. Contrassegno che in Italia non esiste.
<3 <3 <3
http://www.corriere.it/salute/disabilita/11_agosto_02/svezia-multa-disabile-italiano_3373b462-bd11-11e0-b530-d2ad6f731cf9.shtml 

SCUOLA DI SCLEROSI MULTIPLA - II LEZIONE

SI PARLERA' DI TERAPIE 
CHI È INTERESSATO A PARTECIPARE AVVERTA MEZZO MAIL: emiliaromagna@assism.org
http://www.facebook.com/events/388595444484180/ 

Sclerosimultipla.com

Nasce l' Associazione ONLUS SclerosiMultipla.com con lo scopo di sostenere i malati ed i loro familiari nella cura della malattia.
Consulta tutte le sezioni del nostro sito e torna spesso a visitare queste pagine. Stiamo per lanciare molti nuovi servizi.
http://www.sclerosimultipla.com/
anche su fb:
http://www.facebook.com/pages/sclerosimultiplacom/163149160465112

Come entrare a far parte dell'Associazione

L'associazione ONLUS SclerosiMultipla.com sviluppa la propria rete di attività mediante la partecipazione dei soci e volontari che condividono lo statuto dell'Associazione e con la collaborazione dei partners convenzionati e delle aziende che intendono contribuire al raggiungimento dei nostri obiettivi.
Se desideri essere parte integrante del progetto SclerosiMultipla.combatterla insieme, puoi accedere all'area registrazione e richiedere l'iscrizione all'Associazione.

Esistono diversi modi di vivere l'Associazione:
Socio ordinario: possono richiedere di iscriversi all'Associazione in qualità di socio ordinario i malati di sclerosi multipla. Il contributo annuale è di euro 15,00.
Socio sostenitore: possono richiedere di iscriversi all'Associazione in qualità di socio sostenitore coloro che non sono malati di sclerosi multipla ma desiderano contribuire al progetto.Il contributo annuale è di euro 25,00.
Socio onorario o benemerito: sono ammessi nell'Associazione con lo status di socio onorario coloro che hanno apportato alla ONLUS un contributo significativo o che si sono resi degni di nota per meriti scientifici.

Ogni membro può poi acquisire la qualifica di socio attivo contribuendo fattivamente a far conoscere SclerosiMultipla.com ed i suoi servizi.
Per info, scriveteci all'indirizzo di posta elettronica info@sclerosimultipla.com


IMPORTANTE: Fino al 30 Aprile 2012 puoi richiedere l'iscrizione a titolo gratuito,  e potrai così usufruire dei vantaggi dello status di socio per 12 mesi. 
Entrando a far parte dell’Associazione, avrai modo di condividere la tua esperienza con altre persone che convivono con la SM, potrai contattare consulenti esperti che sapranno fornirti un supporto morale ed informazioni di carattere medico o tecnico, avrai accesso ai servizi e le convenzioni che la ONLUS promuove e sostiene con la sua attività.
Per ogni informazione sull’Associazione e sulle modalità di adesione, puoi contattarci all’indirizzo mailinfo@sclerosimultipla.com

09/03/12

FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE PER il riconoscimento della CCSVI

ABBIAMO BISOGNO DI 10.000 FIRMA ANCHE TU la petizione è IMPORTANTE   
http://www.petizionionline.it/petizione/per-il-riconoscimento-della-ccsvi/6155
Premesso che:
Il prof. Paolo Zamboni dell'Università di Ferrara ha scoperto la patologia della CCSVI. Numerosissimi casi nel mondo dimostrano una correlazione tra la CCSVI e la SCLEROSI MULTIPLA: curando la CCSVI migliorano le condizioni degli ammalati di SM.
Il Ministro Fazio con la nota del 27 ottobre 2010, inviata agli Assessori Regionali, autorizzava, in centri individuati dalle regioni, interventi di dilatazione delle stenosi venose per curare la CCSVI anche in ammalati di SM, pur auspicando e sollecitando la necessaria e indispensabile ricerca scientifica.
Alcune regioni italiane, tra cui il Veneto e il Piemonte, individuarono, come richiesto, le strutture dedicate al trattamento della CCSVI nell'ambito della sanità pubblica.
Con successiva circolare del 4 marzo 2011, il Ministro trasmetteva alle strutture sanitarie pubbliche un parere del Consiglio Superiore della Sanità che con determinazione invitava a trattare la CCSVI solo all'interno di progetti di ricerca randomizzati e approvati dai Comitati Etici, contraddicendo quanto disposto dal Ministro stesso qualche mese prima.
Si è a quel punto verificato il fermo di ogni attività d’intervento sulla CCSVI, in pazienti con SM nella sanità pubblica.
Oggi, sempre più, gli ammalati, e parliamo di migliaia di ammalati di SM, si rivolgono a cliniche private, non sempre di comprovata qualità scientifica e tecnica, causa una sanità pubblica completamente assente.
Chiediamo:
- che sia ripristinato quanto disposto dalla nota del 27 ottobre 2010 del Ministro Fazio, in modo che la sanità pubblica torni a dare positive risposte agli ammalati di SM;
- che siano definiti centri multidisciplinari di eccellenza per lo studio e il trattamento delle patologie venose con interessamento del sistema nervoso centrale;
- che siano promossi progetti di ricerca, come già in più parti del mondo avviene, per far chiarezza sulla relazione tra CCSVI e SM. In particolare, che sia supportato il progetto Brave Dreams, del Prof. Paolo Zamboni, già approvato e per il quale la Regione Emilia Romagna ha sancito l’impegno finanziario.

08/03/12

Centro specializzato in diagnosi della CCSVI nella SCLEROSI MULTIPLA (PRIVATO)

Sito web: www.diagnosiccsvisclerosi.it - Centro specializzato in diagnosi della CCSVI nella SCLEROSI MULTIPLA
Descrizione
Lo Studio Medico Rosa è una struttura sanitaria specializzata nella diagnosi dell' insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) nella Sclerosi Multipla e di numerose patologie patologie arteriose e venose.

Lo Studio Medico Rosa effettua diagnosi Ecodoppler secondo quelli che sono i parametri pubblicati dal team di ricerca sulla CCSVI del Prof. Paolo Zamboni.

Informazioni sulla Sicurezza
Diagnosi CCSVI secondo il metodo del professor Paolo Zamboni


Ecografia Addome Completa,
Ecografia Addome Superiore,
Ecografia Addome Inferiore,
Ecografia del Collo,
Ecografie Mammarie,
Ecografia Muscolo Tendinea,
Ecografia Pediatrica,
Ecografie Tessuti Superficiali,
Ecografie Testicolari,

Ecocolordoppler Aorta Addominale,
Ecocolordoppler Artero Venoso Arti Superiori,
Ecocolordoppler Artero Venoso Arti Inferiori,
Ecocolordoppler del Rene Trapiantato,
Ecocolordoppler Testicolare per Studio Varicocele,
Ecocolordoppler TSA Tronchi Sovra Aortici.


Studio Medico Alessandro Rosa Diagnosi  CCSVI Sclerosi Multipla


Contatti

Lo Studio Medico Rosa è situato in viale Mellusi, 134 a Benevento.
Recapiti telefonici: 339.3586815 – 380.4374658


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Lo Studio Medico Rosa è diretto dal dottor Alessandro Rosa, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli  Studi di Napoli “ FEDERICO II “ il 26.7.2004 con una Tesi di laurea sperimentale “ LA TC MULTISTRATO NELLO STUDIO DELL’EPATOCARCINOMA “ chiarissimo relatore prof Marco Salvatore.
Il dottor Alessandro Rosa è stato interno nell’Istituto di Diagnostica per immagini dell’Ospedale  RUMMO di Benevento (Direttore:dott Alfonso Bencivenga )negli anni 2005-2006-2007
Ha frequentato l’UOC di  Diagnostica per Immagini  Ospedale S.Maria delle Grazie Pozzuoli Dir Dott.Alfonso Ragozzino nella sezione di RMN dal Febbraio  al Maggio 2008
Ha frequentato l’UOC di  Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica dell’AORN CARDARELLI Dir Dott Franco Maglione  dal luglio 2008 al Gennaio 2009
Si è specializzato alla Scuola di Diagnostica per Immagini dell’ Università degli Studi di Napoli “ FEDERICO II“, Direttore Prof Vittorio Iaccarino.
Dal suo percorso professionale
  • Responsabile di seduta di Ecografia ed Ecocolor-Doppler nella sezione di Ecografia nell’Istituto di Diagnostica per Immagini dell’ Università degli Studi di Napoli “ FEDERICO II“
  • Responsabile di seduta bioptica MAMMOTOME presso il dipartimento di Senologia nell’Istituto di Diagnostica per Immagini dell’ Università degli Studi di Napoli “ FEDERICO II“,
  • Rappresentante degli Specializzandi negli anni 2007-2008
  • Incarico di COLLABORATORE AD ATTIVITA’ DI RICERCA C.N.R Consiglio Nazionale delle Ricerche
  • Incarico di specialista ambulatoriale come dirigente medico presso la UOC di Radiologia Vascolare ed  Interventistica AORN SAN GIOVANNI DI DIO E RUGGI D’ARAGONA Salerno
  • Incarico di COLLABORATORE AD ATTIVITÀ’ DI RICERCA C.N.R Consiglio Nazionale delle Ricerche Dipartimento di Sienze Biomorfologiche e funzionali settore disciplinare MED 36 “TECNICHE ULTRASUONOGRAFICHE NELL’IMAGING MOLECOLARE E NELLO STUDIO DI MODELLI DI MALATTIE
Il Dottor Alessandro Rosa è esperto sulle seguenti metodiche
  • Ecografia muscolare negli sportivi
  • Ecografia tiroidea
  • Ecografia internistica
  • Ecografia senologica
  • Ecocolordoppler vascolare
  • Rx tradizionale
  • Tc
  • RMN MUSCOLARE
  • RMN BODY
  • ANGIO RMN
  • ANGIOGRAFIA
  • MAMMOTOME
  • CCSVI diagnosi e trattamento come operatore certificato PROF ZAMBONI

Sclerosi Multipla: da Bari uno studio sul Metodo Zamboni


Questi dati preliminari, prodotti da medici indipendenti, smentiscono ancora una volta i primi risultati del costoso studio Cosmo, promosso dall'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), che nell'ottobre scorso aveva incredibilmente annunciato alla stampa che "a oggi, sulla base di dati preliminari, la presenza di CCSVI è stata osservata globalmente in meno del 10% dei soggetti esaminati".
Trieste, 06/03/2012 (informazione.it - comunicati stampa) E' stato pubblicato sulla rivista EuroRad, dipendenza della prestigiosa rivista internazionale "European Radiology", un interessante case-report intitolato "Valutazione ecografica delle vene giugulari interne nella sclerosi multipla" da parte del team coordinato dal Dr. Donato Oreste, medico radiologo dell'Ospedale San Paolo di Bari.
Secondo gli autori una paziente di 35 anni con una storia di 11 anni di sclerosi multipla (SM) (tipo recidivante-remittente) è stata sottoposta ad una valutazione ecografica del collo e delle vene intracraniche per stabilire se possa essere fatta una diagnosi di CCSVI (una condizione patologica scoperta di recente che si suppone essere correlata alla SM).
Sono state esplorate le vene giugulari interne e vertebrali con scansioni assiali e longitudinali con la paziente in posizione supina ed in piedi, come suggerito dal protocollo Zamboni. Ogni reperto anatomico è stato ottenuto con valutazione ecocolordoppler (ECD) e powerdoppler (PD), al fine di stabilire l'effetto emodinamico di tali anomalie. E' stato osservato nel segmento centrale della vena giugulare sinistra un forte ispessimento della parete con una stenosi allo stesso livello configurando i cosiddetti "anelli". Nel tratto distale della vena giugulare di destra è stata osservata una membrana intraluminale con parziale esclusione di una parte del lume dal flusso sanguigno.
In seguito sono stati arruolati altri pazienti nello studio di screening e sono state trovate numerose altre anomalie, come valvole ipomobili, compressioni vascolari, setti intraluminali, che producono tutti effetti emodinamici come il reflusso del sangue o il "flusso bloccato".
L'insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) è caratterizzata da anomalie delle vene giugulari interne e/o della vena azygos con reflusso verso il cervello o "flusso bloccato". Molti studi che utilizzano l'ecografia hanno dimostrato nei pazienti affetti da SM un'elevata prevalenza della CCSVI (media 70%; range 0-100%; N. = 1496), rispetto alla prevalenza nei pazienti senza SM (media 10%; gamma 0-36 %; N. = 635). L'ecografia si è rivelata utile per la sua combinazione di parametri di misurazione del flusso sanguigno e di immagini anatomiche che consentono di osservare ogni anomalia dei vasi con il suo effetto emodinamico. Anche se l'origine di tali anomalie venose non è ancora completamente nota, l'ostruzione al drenaggio delle vene cerebrospinali riscontrata nei pazienti con SM sembra suggerire che l'ostruzione venosa potrebbe essere un fattore eziopatogenico importante in questa malattia. Lo studio d'indagine sulla prevalenza della CCSVI in pazienti affetti da SM (raggruppati indipendentemente dalla forma clinica e dalla durata della malattia) ha dimostrato una prevalenza più elevata (media 87%; N. = 104) di ostruzioni anatomiche e fisiologiche per lo più localizzate nel sistema delle vene giugulari, talvolta bypassato, a seconda della loro gravità, con l'attivazione di circoli collaterali. È stato dimostrato che in posizione supina il deflusso venoso cerebrale predominante avviene attraverso le le vene giugulari, mentre nella posizione eretta diventa pedominante il percorso delle vene vertebrali. Ciò significa che è necessario uno studio completo in entrambe le posizioni per valutare gli effetti emodinamici di tali anomalie intraluminali o parietali.
Talvolta, durante l'esame ECD, non viene rilevato alcun segnale di flusso, anche con set di PRF a valori molto bassi. Il cosiddetto "flusso bloccato", causato dalla velocità troppo lenta del flusso sanguigno in tale tratto di vena, potrebbe essere un segnale di una stenosi situata in un segmento più distale dello stesso vaso o del suo tratto giunzionale con altre vene, tuttavia, alcuni di questi pazienti non presentano alcuna anomalia rilevabile delle vene giugulari, vertebrali o intracraniche. In letteratura è stato riportato che in questi pazienti potrebbe essere associato un tipo di ostruzione del sistema azygos.
Secondo gli autori la venografia con catetere (CV) è considerata il gold standard per la valutazione del sito anatomico, tipo ed entità delle lesioni. Tuttavia la CV è invasiva e fornisce pochi dettagli sulle pareti e sui difetti endoluminali. Inoltre le cuspidi valvolari dismorfiche possono essere attraversate dal catetere e mantenute aperte, bypassando la stenosi. Al contrario l'ecografia si dimostra un metodo d'indagine non invasivo per la sua combinazione di parametri di misurazione del flusso sanguigno e delle immagini anatomiche.

Questi dati preliminari, prodotti da medici indipendenti, smentiscono ancora una volta i primi risultati del costoso studio Cosmo, promosso dall'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), che nell'ottobre scorso aveva incredibilmente annunciato alla stampa che "a oggi, sulla base di dati preliminari, la presenza di CCSVI è stata osservata globalmente in meno del 10% dei soggetti esaminati".

Fonte: http://www.eurorad.org/case.php?id=9897

in un articolo intitolato "La sclerosi multipla non è una malattia del sistema immunitario," Dr Angelique Corthals



Grande novità: la sclerosi multipla è una malattia metabolica
Nell'ultimo numero della rivista trimestrale di Biologia (Vol. 86 Numero 4, dicembre 2011), in un articolo intitolato "La sclerosi multipla non è una malattia del sistema immunitario," Dr Angelique Corthals sostiene che la sclerosi multipla ( SM ) non è una malattia del sistema immunitario: è causato dal metabolismo lipidico difettoso.

Le précis basilari della carta: guardando MS come un disordine metabolico aiuta a spiega molti aspetti sconcertanti della malattia. MS casi sono in aumento, come conseguenza diretta di una elevata di zucchero, high-animale-grassi. MS è simile per molti aspetti ad aterosclerosi.

Questo è enorme. Non è un miglioramento incrementale di ciò che è noto riguardo MS , è un cambiamento di paradigma. Cambierà il modo in cui MS si intende, ricercato, e trattati.

Full Disclosure: Angelique è un mio buon amico. Ho visto ogni progetto di questo articolo. Non è ricerca originale. Si tratta di una panoramica di ciò che è noto per essere conosciuto. Ci vuole quello che è stato studiato, rivisto e ripetuto e ricompone in qualcosa di assolutamente nuovo: un puzzle in cui, per la prima volta, tutti i pezzi si incastrano. Non ci sono pezzi lasciati fuori, nessuno in martellati con la forza bruta. E 'brillante. E 'elegante, pulito, ed ha un senso completo e assoluto.

Ad un certo punto presto scriverò su come questo mi fa sentire. Ma oggi voglio darvi l'essenza della carta senza editorialising. (Tutti gli errori sono miei, illustrazione nifty e citazioni dirette sono da Angelique.)

COSA DICE LA CARTA

La professione medica ha creduto per molto tempo che SM è una malattia in cui le difese immunitarie dell'organismo attaccano tessuti nervosi nel sistema nervoso centrale. [Per una panoramica di cambiare la sapienza medica, vedi The Incredible Journey , la cortesia Rocky Mountain MS Center.] caratteristica principale della malattia è l'infiammazione, poi cicatrici, di tessuto chiamato mielina che isola il cervello e il midollo spinale. Nel corso del tempo questo cicatrici può portare a danni neurone profondo.

I ricercatori hanno pensato che la colpa è in fuga con un sistema immunitario, ma nessuno è stato in grado di spiegare ciò che innesca l'insorgenza della malattia. Hanno legato i geni, la dieta, agenti patogeni, e vitamina D carenza di MS , ma le prove di questi fattori di rischio è stranamente incoerente e spesso contraddittorie. Questo frustra i ricercatori nella loro ricerca di un trattamento efficace.

"Ogni volta che un fattore di rischio genetico mostra un significativo aumento in MS in una popolazione, è stato trovato per essere irrilevante in un altro. agenti patogeni come virus di Epstein-Barr virus sono stati implicati, ma questo non spiega perché popolazioni geneticamente simili con simili carichi di agenti patogeni hanno tassi drasticamente differenti della malattia. La ricerca di MS trigger nel contesto di autoimmunità semplicemente non ha portato ad alcuna conclusione unificanti circa l'eziologia della malattia. "

Capire MS metabolica come in origine autoimmune piuttosto che inizia a portare la malattia e le sue cause a fuoco. "Il nuovo approccio spiega sia il recente aumento della incidenza e tutti gli aspetti patologici, genetici ed ambientali della malattia."

In altre parole, questa nuova comprensione della SM potrà finalmente permettere di trovare un trattamento efficace - compreso il trattamento di prevenzione.

http://asknicola.blogspot.com/2011/12/huge-news-multiple-sclerosis-is.html

grazie per la traduzione (achille)

DRUG PEACE FESTIVAL DURANTE CONVEGNO DELL’ONU A VIENNA

Comunicato stampa della Coalizione europea per politiche giuste ed efficaci sulle droghe
29 Febbraio 2012

Dal 9 al 16 marzo 2012, un Festival per la Pace alle Droghe si svolgerà durante il convegno annuale della Commissione delle Nazioni Unite sulle Droghe Narcotiche al Vienna International Center delle Nazioni Unite.
Il Festival é un incontro spontaneo di persone che, tra altre milioni di persone del mondo, vogliono un profondo cambiamento delle politiche sulle droghe. Queste politiche dovrebbero esser basate non sulla proibizione ma sulla salute pubblica la riduzione del danno, una analisi costi-benefici e il rispetto dei diritti umani.
Gli organizzatori del festival, uniti nella Coalizione Europea di Cittadini per Politiche Giuste ed Efficaci sulle Droghe (Encod), ritengono le Nazioni Unite e i governi del mondo responsabili per la miseria quotidiana prodotta dalla guerra contro le droghe in tutto il mondo. Dai tempi di Adamo ed Eva, noi sappiamo che la proibizione non funziona. La violenza quotidiana nelle società come Messico o Afghanistan, la criminalizzazione di persone che altrimenti rispettano le leggi ,anche la maggior parte del danno sanitario collegato alle droghe non ha nulla a che fare con le droghe stesse, ma con il fatto che esse sono illegali.
Sempre più cittadini stanno sviluppando le loro alternative a questa politica fallimentare, come i Cannabis Social Club. Nella coltivazione collettiva del CSC si producono delle quantità utili per un collettivo di consumatori di cannabis che non vogliono sostenere delle organizzazioni criminali, che desiderano avere un prodotto garantito, e che vogliono facilitare l’accesso ad una pianta che è stata utilizzata per migliaia di anni e che non ha mai ucciso nessuno. I Cannabis Social Club stanno operando in Spagna e in Belgio e sono in preparazione in molti altri paesi.
Il messaggio di Encod alle Nazioni Unite è il seguente: Risettate la vostra politica, apritevi alle proposte dei cittadini che sono coinvolti nel fenomeno delle droghe e che sanno lavorando per migliorare la situazione, mentre le vostre politiche la rendono peggiore.

Programma Venerdì, 9 Marzo
10 – 12 am, Conferenza stampa
Luogo: Cafe Landtmann (Dr. Karl Lueger-Ring 4, Vienna,Austria)

Interverranno:
1) Frederik Polak –Paesi bassi, Presidente di Encod
2) František Písařík – Repubblica Ceca, membro di Encod
3) Dr. Kurt Blaas - Austria, membro di Encod
4) Enrico Fletzer – Italia, membro di Encod
5) Patrizia Moretti – Italia, madre di Federico Aldrovandi, una vittima della guerra alle droghe all’italiana
6) Alessandrio Oria – Italy, ROTOTOM - Festival
7) Dennis Lahey – Paesi bassi, membro di Encod .
8) Boaz Wachtel - Israel, membro di Encod
da: http://www.encod.de/info/DRUG-PEACE-FESTIVAL-DURANTE.html

06/03/12

Il 45° Congresso Nazionale della Società Italiana di Radiologia Medica si svolgerà a Torino dall’1 al 5 giugno 2012 presso il Centro Congressi del Lingotto.








Presentazione del 45° Congresso SIRM


Il 45° Congresso Nazionale della Società Italiana di Radiologia Medica si svolgerà a Torino dall’1 al 5 giugno 2012 presso il Centro Congressi del Lingotto.
Nella scelta degli argomenti abbiamo cercato di privilegiare lo studio delle patologie che più crediamo siano di interesse culturale e professionale per il radiologo del XXI secolo, non dimenticando le moderne problematiche della vascolarizzazione delle lesioni e degli esami funzionali.
Naturalmente saranno trattati estesamente anche argomenti che hanno già avuto un ruolo di rilievo a Verona nel 2010, ma che fanno sempre più parte del quotidiano di molti di noi come la prevenzione (in oncologia, ma anche nelle patologie cardio-vascolari) e la Radiologia d’Urgenza.
Il Programma scientifico del Congresso prevede:
2 Sessioni Plenarie
1 Corso Monotematico
14 Corsi di Aggiornamento
29 Lezioni di Aggiornamento
17 Tavole Rotonde
3 Sfide
5 Corsi Interattivi
5 Casistica Ragionata
5 Corsi Pratici 
12 Laboratori 

Il programma scientifico è completato dalle Comunicazioni Orali e dai Poster che, come accade da Milano 2006, saranno presentati in formato elettronico.
L’attività scientifica si svolgerà in 6 sale, più 4 sale riservate alle comunicazioni orali. Inoltre vi sarà una novità assoluta per il nostro Congresso Nazionale, fortemente voluta da Daniele Regge: un’aula multimediale con una cinquantina di work station, dove quotidianamente si svolgeranno corsi pratici di angio-TC, colonscopia virtuale ecc.
Le esperienze dei Congressi precedenti ci hanno convinti a riproporre tavole rotonde gestite con le altre Società Scientifiche dell’Area Radiologica (AIFM, AIMN, AINR, AIRO, SNR).
Le sessioni plenarie saranno soltanto due: una lettura in onore e in ricordo del mio indimenticabile Maestro il Prof. Giovanni Juliani e una singolare disfida che vedrà uno “scontro” fra le donne (capitanate da Stefania Montemezzi) e gli uomini (capitanati da Alessandro Del Maschio).
Come sempre ci saranno anche dodici laboratori di diagnostica per immagini, casi quiz e simposi organizzati dalle Ditte nell’intervallo di colazione.
Nell’enorme salone di oltre 12.000 mq, che era in origine la sala delle presse della fabbrica della FIAT, attiguo al Centro Congressi saranno allestiti il ricevimento e la mostra tecnica, la quale prevediamo sarà di altissimo livello, nonostante la crisi che coinvolge le industrie del settore.
In ultimo, ma non ultimo, è doveroso un ringraziamento particolare a Daniele Regge, Presidente del Comitato Scientifico, che sta organizzando tutti i lavori con grande passione ed impareggiabile maestria e a Bernardino Mecozzi, Segretario Generale, che con impegno e dedizione mantiene i rapporti con le Ditte, il Lingotto, la Segreteria Logistico-organizzativa e la nostra SIRM.
Ringrazio anche le Segreterie Scientifica ed Organizzativa per l’impegno con il quale hanno concorso a stendere questo programma preliminare, che spero incontri il vostro favore e concorra a portarvi numerosissimi a Torino nel giugno 2012.

Sospensione della raccolta fondi per Brave Dreams

Sospensione della raccolta fondi per Brave Dreams

CCSVI nella Sclerosi Multipla - Onlus avendo preso visione della delibera del 6 febbraio 2012 con cui la giunta della Regione Emilia Romagna ha stabilito l'assegnazione di euro 2.742.404,63 a titolo di finanziamento a copertura delle spese per la realizzazione della sperimentazione clinica Brave Dreams, sospende oggi, per questo studio,  la propria raccolta fondi avviata a gennaio 2011 e condotta in accordo con l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara.
Il conto paypal per le donazioni on-line da oggi 6 marzo 2012 non sarà più accessibile. Il conto corrente bancario Carisbo, attivato dall'Associazione per raccogliere finanziamenti a sostegno della ricerca, resterà attivo per Brave Dreams  per il tempo strettamente necessario a ricevere dalle compagnie telefoniche i fondi incamerati grazie alla campagna SMS solidale, e sarà utilizzato in futuro per raccogliere fondi per altre nostre iniziative.
Come richiesto dall'Agenzia per il Terzo Settore (http://www.agenziaperleonlus.it/), tutte le somme raccolte, con i differenti canali di finanziamento attivati, saranno debitamente contabilizzate e l'Associazione provvederà a dare dettagliata rendicontazione dell'intera raccolta fondi.
A conclusione di questa importante e impegnativa avventura ci pare bello e giusto ricapitolarne le tappe e le modalità operative a beneficio anche di chi non ha potuto seguire il suo iter completo.
A metà gennaio 2011 l'Associazione decise di avviare una raccolta fondi dedicata al sostegno della sperimentazione scientifica Brave Dreams a seguito delle dichiarazioni, diffuse mediante la stampa, del Dott. Gabriele Rinaldi, Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna di Ferrara, che lamentava per lo studio carenza di fondi. In quella occasione l'Associazione incontrò il Dott. Rinaldi e, in accordo con l'Azienda Ospedaliera, stabilì il percorso più opportuno per raccogliere donazioni liberali a supporto di questa importante ricerca, in coerenza con i propri obiettivi statutari e lo status di Onlus.  Fu immediatamente aperto un conto corrente dedicato a questa raccolta e a fine marzo fu attivato il sito dedicato a Brave Dreams per le donazioni on line mediante il circuito paypal. Tutto questo mentre l'Azienda Ospedaliera riportava, nel proprio sito internet, una pagina informativa (tuttora attiva) sulle modalità di donazioni alla ricerca del prof. Zamboni su CCSVI e Sclerosi Multipla citando anche la nostra Associazione come intermediario per la raccolta. 

Il 7 Ottobre 2011 l'Associazione ha quindi potuto, con soddisfazione, donare all'Azienda Ospedaliera i primi 50 mila euro raccolti, frutto delle libere donazioni e dei progetti avviati da tanti volontari. La donazione è avvenuta nell'ambito di una conferenza stampa che è stata anche occasione per la pubblica presentazione della campagna mediatica realizzata per noi gratuitamente dalla prestigiosa agenzia Lowe Pirella Fronzoni, le cui immagini e i cui messaggi hanno accompagnato tutte le successive attività e gli eventi di raccolta.
A fine dicembre 2011 la Regione Emilia Romagna ha confermato l’impegno economico per arrivare alla fase operativa dello studio. In quell'occasione l'Assessore alla Salute Lusenti specificava:  “Le spese globali della sperimentazione che dovrebbe arruolare nei 18 centri che si sono proposti quasi  700 pazienti, è di 2,88 milioni di euro. Oltre ai 180 mila euro già stanziati dalla Regione, altri contributi dovrebbero arrivare da privati, associazioni e fondazioni, mentre il resto della somma necessaria a far partire il protocollo, dovrebbe arrivare dai centri che parteciperanno alla messa in atto del protocollo, sparsi in altre regioni italiane."
Nella seduta consiliare del 21 dicembre lo stesso Assessore Lusenti aveva riportato inoltre dettagliatamente i costi e i contributi pervenuti alla data a sostegno di Brave Dreams, ricordando anche i 61 mila euro donati all'Ospedale S. Anna di Ferrara da privati e i 50 mila già versati alla stessa Azienda Ospedaliera dalla nostra Associazione riconoscendo, di fatto, la legittimità dell'azione dell'Associazione di procedere nella raccolta fondi a favore di Brave Dreams:
"Per quanto riguarda i costi della sperimentazione, sono preventivamente e puntualmente valutati complessivamente in 2.882.000 euro, non annui, ma complessivi dello studio e delle valutazioni di efficacia e di sicurezza conseguenti ai trattamenti.
Tali costi saranno sostenuti interamente dai centri che hanno aderito allo studio multicentrico e dalle Regioni nelle quali i centri afferiscono. Di questo elemento vi è certezza, sulla base di una disponibilità data da ciascuna Regione e dall’assicurazione da parte di questo Assessorato all'Azienda ospedaliera Sant’Anna di Ferrara che qualsiasi costo non coperto dagli altri centri verrà coperto dal finanziamento regionale all'Azienda Sant'Anna.
Se tutto ciò non bastasse, sul piano della copertura dei costi di questa importante sperimentazione, al momento il conto corrente costituito ad hoc dagli sperimentatori e dal principal investigator, il professor Zamboni, per raccogliere finanziamenti privati ha raccolto 61 mila euro localmente, sulla base di iniziative svolte nel territorio ferrarese.
In aggiunta a questi 61 mila euro e ai 180 mila già finanziati dalla Regione Emilia-Romagna ci sono impegni di finanziamento non ancora ricevuti di 200 mila euro dalla Fondazione Hilarescere, di 50 mila euro dall'Associazione “CCSVI nella sclerosi multipla”, di un milione di euro dalla Associazione italiana sclerosi multipla, di 100 mila euro dalla Fondazione Cassa di risparmio di Macerata e di 250 mila euro se verrà accettata una richiesta di finanziamento che abbiamo presentato all'interno del bando giovani ricercatori del Ministero della salute."
Mentre dunque a metà gennaio AISM/FISM dichiarava la propria indisponibilità a confermare lo stanziamento di 1 milione di euro promessi per Brave Dreams, in linea con quanto dichiarato dall’Assessore e, ancor prima, in coerenza con gli obiettivi del nostro statuto, la nostra Associazione ha dunque avviato il progetto SMS Solidale.
Nel mezzo della nostra campagna SMS è infine giunta dalla Regione Emilia Romagna la delibera di completa copertura dello studio, che specifica:
- che la liquidazione delle somme avverrà in diverse tranche, a fronte della rendicontazione da parte dell'Azienda Ospedaliera degli eventuali finanziamenti complessivamente acquisiti e la provenienza di ciascuno di essi (art. 5 e 6)
- e che il "dirigente regionale competente provveda agli adempimenti conseguenti all'adozione del presente atto ed in particolare ad inviare copia della presente deliberazione alla Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, ai fini della sottoscrizione per accettazione della stessa" (art. 8).
Quindi, in considerazione del fatto che la delibera della giunta con l'art. 8 rimanda ad una esplicita accettazione dell'Azienda Ospedaliera della soluzione prospettata dalla giunta regionale, e che, con gli art. 5 e 6, la liquidazione delle somme da parte della Regione avverrà a fronte della rendicontazione dei finanziamenti acquisiti alla data dall'Azienda Ospedaliera, in attesa di verificare le azioni intraprese da quest'ultima si è deciso di sospende la nostra raccolta fondi.

In coerenza con gli impegni da noi assunti verso tutti i nostri donatori e i gestori telefonici che ci hanno concesso l'SMS solidale, le somme non già versate alla Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna di Ferrara saranno donate alla stessa Azienda per progetti collaterali a Brave Dreams qualora, nonostante gli art. 5 e 6 della delibera regionale, l'Azienda confermasse la propria indisponibilità a riceverli per Brave Dreams stesso.

L'Associazione, soddisfatta del lavoro svolto e dei risultati ottenuti, ringrazia calorosamente i tanti donatori che da tutto il mondo hanno dimostrato di credere nello studio Brave Dreams, i volontari, gli amici, e i tanti supporter che a vario titolo in questo anno hanno voluto, tramite noi, con passione ed entusiasmo sostenere i sogni coraggiosi di tutti i malati di CCSVI e Sclerosi Multipla.
www.ccsvi-sm.org

02/03/12

Il Ministro della Salute Balduzzi incontra e ascolta le ragioni dell'Associazione: riteniamo iniziato un dialogo positivo

Ieri pomeriggio, giovedì 1 marzo,  una delegazione della nostra Associazione è stata ricevuta del ministro della Salute Renato Balduzzi, al quale la presidente Gisella Pandolfo aveva inoltrato richiesta a metà dicembre scorso. La nostra delegazione era formata dalla presidente Gisella Pandolfo, dal past president e consigliere nazionale Francesco Tabacco e dai consiglieri nazionali Luigi Dati e Vincenzo Riccitelli.
Il ministro ha potuto dedicarci meno tempo del previsto - cosa di cui si è cortesemente scusato - perché ha dovuto essere presente per una votazione di fiducia del governo, cosa non prevista fino alla mattina stessa di ieri. Con il ministro, era presente il direttore generale dott. Francesco Bevere.
Assieme a noi,  èstata invitata la Siapav (Società italiana di angiologia e patologia vascolare), per la quale erano presenti il past president Giuseppe Maria Andreozzi e l'attuale presidente dott.ssa Adriana Visonà.
Noi abbiamo esposto, sinteticamente ma molto chiaramente, al Ministro le nostre posizioni su CCSVI e SM, supportate da un dossier di materiale e studi sui quali basiamo le nostre convinzioni e le nostre richieste. Il materiale è stato consegnato al Ministro. Andreozzi e Visonà hanno espresso il loro punto di vista di vascolari che operano nel pubblico ed esperti anche di questa tematica.
Il ministro e il direttore generale ci hanno ascoltato con molta attenzione e interesse.
Data la brevità dell'incontro, si è rinviato un approfondimento a ulteriori occasioni, su cui è stata data assicurazione.
Siamo sinceramente fiduciosi che un dialogo costruttivo e franco sia stato intrapreso. Continueremo ad agire per proseguire questo dialogo, e per giungere a risultati che tutelino i malati di CCSVI e SM, e garantiscano loro la terapia indicata dal prof. Paolo Zamboni e la loro presa in carico da parte del Servizio Sanitario Nazionale.
2 marzo 2012
da ccsvi-sm.org