CONTATORE PERSONE

12/04/12

Staminali nei trapianti per ingannare il sistema immunitario


La scoperta potrebbe portare al superamento dei farmaci antirigetto
Un team dell'Università di Louisville nel Kentucky ha messo a punto una tecnica per “convincere” il sistema immunitario ad accettare un organo trapiantato. È il risultato di una sperimentazione basata sull'utilizzo delle cellule staminali del donatore che prefigura trapianti sempre più facili e privi di complicazioni dovute alla necessità di somministrare farmaci anti-rigetto.
La sperimentazione, i cui risultati appaiono su Science Translational Medicine, ha coinvolto otto pazienti sottoposti a trapianto di rene. Utilizzando il nuovo procedimento, a un anno dall'intervento cinque degli otto pazienti non hanno più bisogno di assumere medicinali per la prevenzione del rigetto: “con i trapianti di organi convenzionali, i destinatari devono prendere le pillole per condizionare il sistema immunitario per il resto della vita. Questi farmaci possono causare gravi effetti collaterali. http://www.italiasalute.it/8213/h/Staminali-nei-trapianti-per-ingannare-sistema-immunitario.html

In Germania primo trapianto di cellule staminali su uomo


Un team dell'Università di Rostock è riuscita a portare a termine il primo trapianto autologo di cellule staminali pluripotenti nel tessuto necrotico del cuore di un paziente sottoposto a by-pass coronarico dopo una crisi cardiaca. Precedenti studi sperimentali condotti sull'animale avevano permesso di ricostituire il tessuto cardiaco sano. L'intervento è riuscito 2 settimane fa, nell'ambito di un protocollo di studio che ha arruolato 20 pazienti per valutare l'affidabilità e la sicurezza della procedura. ''Le cellule pluripotenti sono state prelevate a livello dell'anca del paziente e con delle micro-iniezioni sono state impiantate nel sito necrotico subito dopo l'esecuzione del by-pass'', hanno spiegato gli specialisti tedeschi. Analisi di ecocardiogramma e risonanza magnetica vengono regolarmente realizzate per monitorare i movimenti e lo spessore del miocardio; inoltre vengono dosati vengono dosati altri fattori biochimici specifici della ''rivitalizzazione'' del tessuto necrotico. Altri interventi analoghi saranno eseguiti, secondo i ricercatori, ''nei prossimi giorni ''. Questo tipo di intervento, spiegano gli autori, e' riservato a pazienti ''ben definiti, non troppo anziani, che devono subire un by-pass e la cui area necrotica è nettamente misurabile ma limitata a 5 cm''. I primi dati significativi saranno disponibili non prima di 5-10 settimane.
Puoi fare una domanda agli specialisti del forum e iscriverti alla newsletter, riceverai ogni settimana le notizie più importanti per la tua salute.
http://italiasalute.leonardo.it/news2pag.asp?ID=1494

La carne rossa accorcia la vita


Pubblicato da giorgiobertin su marzo 12, 2012
Per molte persone, la carne rossa è una fonte primaria di proteine e grassi; ma la carne è stata associata ad un aumentato del rischio per il diabete, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro, tutto questo con il risultato che nutrirsi con molta carne rossa può accorciare anche la vita.
http://giorgiobertin.wordpress.com/2012/03/12/la-carne-rossa-aumenta-il-rischio-di-morire/

I ricercatori hanno raccolte i loro dati da uno studio di 37,698 uomini, che sono stati seguiti per 22 anni e 83,644 donne che sono stati monitorati per 28 anni. Gli autori hanno detto tra il 7% e il 9% di tutti i decessi nello studio potrebbero essere evitate se tutti i partecipanti avessero consumato meno di 0,5 porzioni al giorno di carne rossa.”
Dopo circa 28 anni, quasi 24 mila dei partecipanti allo studio sono morti e di questi 6.000 per cause derivanti da malattie cardiovascolari e oltre 9.000 per cancro.

“Dobbiamo passare a una dieta più a base vegetale”, ha detto il ricercatore Dr. Frank Hu, professore di nutrizione ed epidemiologia presso la Harvard School of Public Health. “Questo può ridurre sensibilmente il rischio di malattie croniche e il rischio di morte prematura”.
La pubblicazione sulla rivista “Archives of Internal Medicine“.

Leggi il full text dell’articolo:
Red Meat Consumption and Mortality: Results From 2 Prospective Cohort Studies
An Pan; Qi Sun; Adam M. Bernstein; Matthias B. Schulze; JoAnn E. Manson; Meir J. Stampfer; Walter C. Willett; Frank B. Hu
Arch Intern Med. 2012;0(2012):archinternmed.2011.2287

Nanoparticelle intelligenti contro l’arteriosclerosi.


I ricercatori di Harvard e del MIT hanno progettato un nuovo tipo di nanoparticella per il trattamento dell’arteriosclerosi.
Le nanoparticelle hanno un rivestimento esterno “appiccicoso” che si attacca alla membrana dell’arteria solo nei siti danneggiati. In questo modo, una volta iniettate nel flusso sanguigno le particelle fluiranno nelle arterie per fermarsi dove c’è effettivo bisogno. Una volta collegato alla membrana, le particelle rilasciano lentamente un farmaco che rallenta e blocca la chiusura di tale arteria.

La nuova tecnologia è stata progettata per essere utilizzata in combinazione con gli stent, ma anche per essere utilizzata da sola nelle aree in cui posizionamento di stent non sarebbe fattibile.
Le nanoparticelle sono ora in fase di studio sugli animali e in particolare si sta studiando il comportamento sui topi danneggiando la carotide e iniettando nella coda.

Postato da Federico Illesi, mercoledì 20 gennaio 2010 ore 18:41 nella categoria Biotecnologie Mediche, Nanotecnologie con tag arterie, Nanotecnologie.
 .

http://www.bioblog.it/2010/01/20/nanoparticelle-intelligenti-arteriosclerosi/20108709

CIBI CONTAMINATI DAI METALLI PESANTI: ECCO L’ELENCO DELLE MARCHE DA EVITARE!


UN RECENTE STUDIO 
ha dimostrato che vi sono prodotti alimentari, regolarmente venduti in Italia e nel mondo, contenenti particelle di metalli pesanti altamente cancerogene, provenienti dal fumo di termovalorizzatori,nome nobile per definire gli inceneritori dei rifiuti. Queste microparticelle vengono ritenute dai due scienziati di Modena più pericolose delle macroparticelle dei gas di scarico delle auto, perché entrano nel nostro sangue e si annidano negli organi rimanendovi per sempre, aumentando il rischio di un cancro. Come al solito, in questi dibattiti, si dice tutto e il suo contrario. In questo caso però i due scienziati sono pronti a giurare sulle loro scoperte e ci informano di aver comunicato alle aziende interessate i risultati delle loro analisi. Le aziende hanno preferito non rispondere. Ogni consumatore, leggendo l’elenco che qui di seguito pubblichiamo, si comporti come meglio crede.
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ECCO LE MARCHE E I PRODOTTI RISULTATI POSITIVI ALLE ANALISI SULLA PRESENZA DI METALLI PESANTI
1. PANE PANEM
2. CORNETTO SANSON
3. BISCOTTO MARACHELLA SANSON
4. OMOGENEIZZATI PLASMON AL MANZO/ AL PROSCIUTTO E VITELLO
5. CACAO IN POLVERE LINDT
6. TORTELLINI FINI
7. HAMBURGER MC DONALD
8. MOZZARELLA GRANAROLO
9. CHEWINGUM DAYGUM PROTEX PERFETTI
10. INTEGRATORI FORMULA 1 E 2 HERBALIFE
11. PANDORO MOTTA
12. SALATINI TINY ROLD (USA)
13. BISCOTTI OFFELLE BISTEFANI
14. BISCOTTI GALLETTI/GRANETTI/MACINE/NASTRINE DE MULINO BIANCO BARILLA
15. BAULETTO COOP
16. PLUMCAKE
17. GIORLETTO BISCOTTI
18. BISCOTTI RINGO PAVESI
19. PANE CARASAU I GRANAI DI QUI SARDEGNA
20. PANE CIABATTA ESSELUNGA
21. PANE MORBIDO MULINO BIANCO BARILLA
22. PANE ANGELI CAMEO

fonte : http://www.ersiliomattioni.it
Redatto da Pjmanc http:/ ilfattaccio

ANTICORPI ANTI ENDOMISIO


ANTICORPI ANTI ENDOMISIO
Cosa è:
anticorpi che attaccano la mucosa intestinale.


Tipo di esame da eseguire:
esame del sangue.


Tempo di esecuzione dell’esame:
8 giorni.


Indicazioni da seguire prima dell’esame:
si consiglia di eseguire il prelievo del sangue a stomaco vuoto.


Valori di riferimento (indicano l’intervallo entro il quale i valori sono considerati nella norma):
- Anticorpi anti endomisio: il risultato deve essere negativo.


Diagnosi:
se il risultato del test è positivo gli anticorpi anti endomisio sono presenti nell’organismo del paziente.
Le possibili patologie di cui il paziente può essere affetto sono celiachia e altre malattie legate al morbo celiaco.

Ferritina


cosa è:
proteina che permette l’accumulo e l’immagazzinamento di ferro presente nelle cellule. Costituisce una riserva di ferro, che accumula e rilascia a seconda della necessità dell’organismo.


Tipo di esame da eseguire:
esame del sangue.


Tempo di esecuzione dell’esame:
1 giorno.


Indicazioni da seguire prima dell’esame:
si consiglia di eseguire il prelievo del sangue a stomaco vuoto.


Valori di riferimento (indicano l’intervallo entro il quale i valori sono considerati nella norma):
- Ferritina (maschi): 22 – 270 ng/mL.
- Ferritina (femmine): 5 – 204 ng/mL.


Diagnosi:
valori inferiori rispetto a quelli di riferimento possono essere rilevati in caso di anemia sideropenica.
Valori superiori rispetto a quelli di riferimento possono essere causati da epatite cronica o acuta o da eccesso di bevande alcooliche.

decessi a seguito di infusioni di Tysabri per la sclerosi multipla

Agosto 2012 Tysabri PML aggiornamento è stato reso disponibile per il medico:

Partire dal 1 agosto 2012, ci sono stati 271 casi di PML, di cui 162 sono stati nello Spazio economico europeo (SEE), 97 negli Stati Uniti e 12 nel resto del mondo (ROW).

Partire dal 1 agosto 2012, 59 dei 271 pazienti con PML sono morti.

Partire dal 1 agosto 2012, in 85 pazienti trattati con Natalizumab SM che hanno sviluppato leucoencefalopatia multifocale progressiva e per i quali erano disponibili campioni di siero 6-187 mesi precedenti l'insorgenza della PML. Di questi 85 pazienti:

83 (98%) testati anti-JCV anticorpi positivi a tutti i tempi in cui i campioni erano disponibili per i test;

1 paziente (1%) testati anti-JCV anticorpi negativo per 9 mesi prima della diagnosi di PML e anti-JCV anticorpi positivi 6,5 mesi prima della diagnosi di PML;

1 paziente (1%) testati anti-JCV anticorpi negativo per 9 mesi prima della diagnosi di PML, non erano disponibili campioni supplementari.

Partire dal 1 agosto 2012, i campioni erano disponibili da 112 pazienti al momento della diagnosi di PML e tutte le 112 sono risultati positivi per gli anticorpi anti-JCV anticorpi.

Inoltre, un campione, prelevato da un paziente al momento della diagnosi PML dopo un ciclo di plasmaferesi (PLEX) risultati negativi per anticorpi anti-JCV.

Poiché questo campione è stato raccolto subito dopo PLEX, e PLEX rimuove gli anticorpi dalla circolazione, le informazioni ottenute da questo campione non è affidabile.

Un paziente testato anti-JCV anticorpi positivi due mesi prima della diagnosi di PML. In precedenza, il paziente aveva provato anti-JCV negativi per gli anticorpi 15 mesi precedenti alla diagnosi di PML, che indica che essi erano stati esposti al virus JC ad un certo punto tra le due prove.

Fonte: Elan (20/08/12
TRADUZIONE CON GOOGLE
212 casi di PML e 46 decessi in pazienti con sclerosi multipla Tysabri a partire dal 1 Marzo, 2012
Biogen Idec hanno rilasciato gli ultimi dati per i casi di PML e di decessi a seguito di infusioni di Tysabri per la sclerosi multipla

Al 1 ° marzo 2012, ci sono stati 212 casi di PML, di cui 122 sono stati dello Spazio economico europeo (SEE), 80 negli Stati Uniti e 10 nel resto del mondo (ROW). 46 dei 212 pazienti con leucoencefalopatia multifocale progressiva sono morti.

In 54 pazienti trattati con Natalizumab SM che hanno sviluppato leucoencefalopatia multifocale progressiva e nei quali erano disponibili campioni di siero 6-187 mesi precedenti l'insorgenza della PML, tutti i 54 pazienti hanno anticorpi anti-JCV rilevato.

I campioni erano disponibili da 86 pazienti al momento della diagnosi PML e tutti 86 risultati positivi per anticorpi anti-JCV.

Inoltre, un campione, prelevato da un paziente al momento della diagnosi PML seguito un ciclo di plasmaferesi (PLEX) risultati negativi per anticorpi anti-JCV. Perché questo campione è stato raccolto immediatamente dopo PLEX e PLEX rimuove gli anticorpi dalla circolazione, le informazioni ottenute da questo campione non è affidabile.

Un paziente testato anti-JCV anticorpi positivi due mesi prima della diagnosi di PML. In precedenza, il paziente aveva provato anti-JCV negativi per gli anticorpi 15 mesi prima della diagnosi di PML, che indica che essi erano stati esposti al virus JC ad un certo punto tra le due prove.

Fonte: Biogen Idec (16/03/12)
ORIGINALE:212 PML cases and 46 deaths in Tysabri MS patients as of March 1st 2012
Biogen Idec have released the latest figures for PML cases and deaths following Tysabri infusions for Multiple Sclerosis
As of March 1, 2012, there have been 212 PML cases, of which 122 have been in the European Economic Area (EEA), 80 in the US and 10 in rest of world (ROW). 46 of the 212 patients with PML have died.
In 54 natalizumab-treated MS patients who developed PML and in whom serum samples were available 6-187 months prior to the onset of PML, all 54 patients had anti-JCV antibodies detected.
Samples were available from 86 patients at the time of PML diagnosis and all 86 tested positive for anti-JCV antibodies.
In addition, one sample, collected from a patient at the time of PML diagnosis following a cycle of plasma exchange (PLEX) tested negative for anti-JCV antibodies. Because this sample was collected immediately following PLEX, and PLEX removes antibodies from the circulation, the information obtained from this sample is unreliable.
One patient tested anti-JCV antibody positive two months before PML diagnosis. Previously, the patient had tested anti-JCV antibody negative 15 months prior to PML diagnosis, indicating that they had been exposed to the JC virus at some point between the two tests.
Source: Biogen Idec (16/03/12)

treno- Carta Blu se sei una persona con disabilità titolare dell'indennità di accompagnamento


Carta Blu
Puoi usufruire della Carta Blu se sei una persona con disabilità titolare dell'indennità di accompagnamento, di cui alla Legge n° 18/80 e successive modificazioni ed integrazioni e ai titolari di indennità di comunicazione, di cui alla Legge n° 381 del 26 maggio 1970, residenti in Italia.
La Carta viene rilasciata presso gli Uffici Assistenza e, ove non presenti, presso le biglietterie di Stazione.
La Carta Blu è gratuita ed valida cinque anni (se l'invalidità è stata dichiarata revisionabile, la validità della Carta è pari a quella dichiarata nella certificazione di inabilità che ti è stata rilasciata e comunque non superiore ai cinque anni).
La Carta ti consente di usufruire della gratuità del viaggio o del pagamento di un prezzo ridotto per l’accompagnatore, come di seguito precisato:
nel caso di treni Espressi, Intercity ed Intercity notte ti viene rilasciato un unico biglietto al prezzo intero previsto per il treno utilizzato valido per due persone; nel caso di treni Frecciabianca, ES*, AV o di servizio in vettura letto o cuccetta, ti viene rilasciato un unico biglietto, valido per due persone il cui importo è pari alla somma dei prezzi di un biglietto base (di 1^ o 2^ classe o per i livelli di servizio AV 1^ Business, 2^ Premium o 2^ Standard) e di un cambio servizio (per il servizio cuccetta o VL il cambio servizio ha un prezzo fisso, per gli altri treni il cambio servizio è pari alla differenza tra i prezzi interi per treni IC e quelli per il treno di categoria superiore con cui intendi viaggiare).Sono esclusi dalle riduzioni di cui ai punti precedenti, il livello di servizio AV Executive e le vetture Excelsior ed Excelsior E4.

Assistenza alle persone con disabilità o mobilità ridotta
Con l’entrata in vigore del Regolamento (CE) N. 1371/2007, è stata definitivamente introdotta l’accezione di «persona con disabilità» o «persona a mobilità ridotta» (PRM), definizioni equivalenti che indicano quelle persone la cui mobilità sia ridotta, nell’uso del trasporto, a causa di qualsiasi disabilità fisica (sensoriale o locomotoria, permanente o temporanea), disabilità o handicap mentale, o per qualsiasi altra causa di disabilità, o per ragioni di età, e la cui condizione richieda un’attenzione adeguata e un adattamento del servizio per rispondere alle loro specifiche esigenze. 

Il servizio di assistenza è effettuato da RFI  - Rete Ferroviaria Italiana - ed è rivolto: 
- alle persone che si muovono su sedia a rotelle per malattia o per disabilità;
- alle persone con problemi agli arti o con difficoltà di deambulazione;
- alle persone anziane;
- alle donne in gravidanza;
- ai non vedenti o con disabilità visive;
- ai non udenti o con disabilità uditive;
- alle persone con handicap mentale
Devi esibire la Carta all'atto dell'acquisto.
Se sali in treno senza biglietto, vieni regolarizzato senza applicazione delle agevolazioni di prezzo e con il pagamento delle penalità previste.
Devi sempre esibire al Personale di Bordo, insieme al biglietto, anche la Carta Blu ed un documento di identificazione personale, se ne sei sprovvisto vieni regolarizzato con il pagamento della differenza fra il prezzo intero e quello ridotto fruito, più una penalità di 8 euro.
Per le altre irregolarità si applica quanto previsto dalla normativa in vigore.

Maggiori informazioni.

Se chiedi il rinnovo della Carta Blu contrassegnata dalla sigla "P", rilasciata in caso di invalidità dichiarata permanente, non devi presentare la documentazione attestante la titolarità all'indennità di accompagnamento.
La Carta Blu è valida solo sui percorsi nazionali e non è cumulabile con altre agevolazioni, ad eccezione della riduzione accordata ai ragazzi ed agli elettori.
http://www.trenitalia.com/cms/v/index.jsp?vgnextoid=345209296b85a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD
Contatti telefonici

Numero Unico Nazionale di RFI 199 30 30 60 (Assistenza Persone a Mobilità Ridotta)
Collegato direttamente con le 14 sale blu, per informazioni sui costi ed altri servizi visitare il sito RFI. 


Call Center Trenitalia 199 892 021 – opzione 7 (Assistenza Persone a Mobilità Ridotta)
Attivo tutti i giorni, festivi inclusi, dalle ore 7 alle 21. Per utenze non abilitate al 199 è disponibile anche lo 06 3000 – opzione 7.La Carta Blu è una tessera gratuita nominativa ed è riservata ai titolari dell'indennità di accompagnamento, di cui alla Legge n° 18/80 e successive modificazioni ed integrazioni e ai titolari di indennità di comunicazione, di cui alla Legge n° 381 del 26 maggio 1970, residenti in Italia. 

La Carta viene rilasciata presso gli Uffici Assistenza e, ove non presenti, presso le biglietterie di Stazione.
Uffici di Assistenza che emettono la Carta Blu ANCONA BARI C.LE BOLOGNA C:LE DOMODOSSOLA FIRENZE SMN GENOVA PIAZZA PRINCIPE MESSINA CENTRALE MILANO C.LE NAPOLI C.LE PADOVA PISA CENTRALE POTENZA REGGIO CALABRIA C.LE ROMA TERMINI SALERNO TORINO PN TRIESTE C.LE VENEZIA MESTRE VENEZIA SL VERONA PORTA NUOVA

studi promettenti per l'angioplastica nella sclerosi multipla

http://mediterranews.org/2012/03/studi-promettenti-per-langioplastica-nella-sclerosi-multipla/

Sclerosi: intervento per CCSVI migliora sintomi in 75% casi

tutta la notizia la troverete qui: http://salute.doctissimo.it/le-news-della-salute/sclerosi-intervento-per-ccsvi-migliora-sintomi-in-75-casi_6754.html

Mal di schiena: scoperta molecola responsabile dell’invecchiamento della colonna vertebrale


http://www.osservatoriomalattierare.it/ricerca-scientifica/1803-mal-di-schiena-scoperta-molecola-responsabile-dellinvecchiamento-della-colonna-vertebrale

Il risultato è di ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma (UCSC). La molecola è coinvolta nella degenerazione dei dischi intervertebrali, i cuscinetti che ammortizzano le vertebre
Gli esperti hanno sviluppato una nuova terapia mirata capace di rallentare il processo di invecchiamento della colonna


Scoperta una molecola che ha un ruolo chiave nel classico “colpo della strega”, la lombalgia e anche in altri dolori acuti (come la cervicalgia) tutti dovuti al fisiologico invecchiamento della colonna vertebrale. Infatti, ricercatori dell’Università Cattolica-Policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma hanno scovato una molecola, “NF-kB”, responsabile della degenerazione dei dischi intervertebrali, che inizia già a 30 anni, soprattutto se si adotta uno stile di vita sedentario. È emerso che quando NF-kB diventa iperattiva all’interno delle cellule dei dischi intervertebrali, innesca una serie di reazioni deleterie che finiscono per alterare la struttura fisiologica della colonna. Ma non è tutto, i ricercatori hanno visto che “spegnendo” NF-kB con un “farmaco sperimentale”, è possibile rallentare la degenerazione dei dischi intervertebrali.
Il risultato, che sarà pubblicato sulla rivista Spine, è merito del professore aggregato Enrico Pola, e del dottor Luigi Aurelio Nasto, specializzando in Ortopedia e Traumatologia presso il Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia dell’Università Cattolica – Policlinico Gemelli di Roma, diretto dal Professor Carlo Fabbriciani. Lo studio è stato realizzato in collaborazione con il gruppo di ricerca dell’Università di Pittsburgh diretto dal professor Paul Robbins e dal professor James Kang. I risultati del lavoro saranno presentati e premiati con l'ISSLS Award il 31 Maggio ad Amsterdam presso l'Auditorium dell'Amsterdam RAI Congress and Exhibition Venue. Lo studio, inoltre, ha vinto in Italia la prima Edizione del Premio Biospina per la migliore ricerca di base della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale (assegnato al dott. Nasto e al prof. Pola).

Quando gli anni passano, ma anche nei giovani adulti magari in sovrappeso e sedentari, i dischi intervertebrali (i cuscinetti che dividono e ammortizzano le vertebre) degenerano determinando un progressivo irrigidimento della colonna vertebrale. La degenerazione dei dischi intervertebrali è responsabile di sindromi dolorose come lombalgie o cervicalgie croniche che colpiscono una grande fetta della popolazione adulta. Basti pensare che lombalgie, cervicalgie e altre sindromi dolorose della colonna sono causa frequente di consulto medico-specialistico. Si stima che l’80 per cento della popolazione abbia sofferto di lombalgia o di cervicalgia almeno una volta nella vita. Il 32 per cento della popolazione italiana (circa 19 milioni) ne è affetto almeno una volta l’anno, e l’8,2 per cento (circa 5 milioni) cronicamente. Lombalgie e cervicalgie sono patologie annoverate tra le principali cause di perdita di ore lavorative nella nostra popolazione adulta attiva.

Ebbene, gli esperti hanno scoperto i meccanismi che innescano questi processi degenerativi della colonna. Lo studio è stato condotto su particolari topi di laboratorio affetti da “sindrome progeroide”, ovvero animali geneticamente programmati per invecchiare rapidamente. I topi normali invecchiano lentamente e muoiono a circa 2 anni di età. “I topi progeroidi che abbiamo utilizzato – spiegano i ricercatori Pola e Nasto - invecchiano più rapidamente (anche se in modo del tutto simile ai topi normali) e muoiono a circa 8 mesi di vita. Questi topi, quindi, permettono di studiare i meccanismi dell'invecchiamento in tempi più brevi e con costi ridotti. I topi progeroidi mimano perfettamente il processo di degenerazione della colonna vertebrale e dei dischi intervertebrali, che si verificano nei pazienti anziani e permettono quindi di sperimentare nuove terapie in modo più semplice ed efficace”.

I ricercatori dell’Università Cattolica hanno scoperto che NF-kB ha un ruolo nella degenerazione della colonna vertebrale. NF-kB è un fattore di trascrizione, la sua funzione dunque è indurre l'attivazione di geni bersaglio specifici. Insomma NF-kB funziona un po' come un direttore d'orchestra che decide quali geni accendere in un determinato momento, quali spegnere. I ricercatori hanno dimostrato che nei dischi intervertebrali NF-kB attiva molti geni legati all'infiammazione e spegne geni protettivi anti-infiammatori. Inoltre hanno osservato che NF-kB è iperattivo nei dischi di topi anziani, cosa che già in precedenza è stata osservata nella colonna vertebrale di persone anziane.
Il risultato finale che con l’invecchiamento NF-kB favorisce l’innesco di deleteri processi infiammatori a danno dei meccanismi anti-infiammatori. “Abbiamo dimostrato con il nostro studio che inibendo NF-kB è possibile bloccare l’effetto negativo di questa molecola sulla degenerazione dei dischi intervertebrali” – spiega il dottor Nasto. “Farmaci che spengano o disattivino anche solo parzialmente questa molecola potrebbero essere utilizzati per prevenire la degenerazione dei dischi intervertebrali nei nostri pazienti”.
Esistono già molti farmaci che interagiscono in qualche modo con NF-kB, spiega il professor Pola, sebbene nessun farmaco specifico pro- o anti-NF-kB sia ancora stato reso disponibile per l'applicazione clinica. “Nel nostro studio abbiamo sviluppato un farmaco specifico, chiamato peptide NBD, che è capace di inibire specificamente l'attivazione di NF-kB – afferma il ricercatore. Questo stesso peptide è stato già utilizzato con successo da un altro gruppo di ricerca USA a Pittsburgh per rallentare lo sviluppo della distrofia muscolare in un modello animale (NF-kB è coinvolto anche in questa malattia). Dall'anno prossimo, infatti, questo peptide verrà utilizzato in un primo trial clinico su pazienti affetti da distrofia”.

Stando alla ricerca di Nasto e Pola, dunque, il peptide NBD potrebbe anche essere usato per contrastare l’invecchiamento fisiologico della colonna vertebrale. “Ovviamente le ricadute di questo studio – conclude Pola - sono correlate alla possibilità di sviluppare altri farmaci inibitori selettivi di NF-kB (per via sistemica e/o locale) che permettano di rallentare la degenerazione dei dischi intervertebrali”, ma anche altre patologie che siano collegate all’iperattivazione di NF-kB.

sm. e la radiologia interventistica mitigando i sintomi e migliorando la qualita' della vita dei pazienti


http://mediterranews.org/2012/03/sclerosi-multipla-e-la-radiologia-interventistica-mitigando-i-sintomi-e-migliorando-la-qualita-della-vita-dei-pazienti/

sclerosi multipla e metodo zamboni se ne parlera' al meeting della societa' di radiologia interventistica sir


http://mediterranews.org/2012/02/sclerosi-multipla-e-metodo-zamboni-se-ne-parlera-al-meeting-della-societa-di-radiologia-interventistica-sir/


11/04/12

secondo la dottoressa Terry Wahls

I polifenoli e flavonoidi che "colorano" le verdure sono potenti antiossidanti che proteggono le cellule cerebrali e i mitocondri.

Gli acidi grassi Omega-3 sono molto importanti per proteggere la mielina e il cervello. Fonti sono, ad esempio, salmone ed aringhe, e carne di bestiame che mangia solo erba ed organi interni. Gli organi interni (ad. es. fegato, cuore, lingua, ventriglio, animella) sono fonti concentrate di vitamine, minerali e coenzima Q. Le alghe marine sono una grande risorsa di iodio e selenio. Il cervello ha bisogno di iodio per produrre mielina, la protezione delle connessioni cerebrali. Lo iodio è inoltre necessario per rimuovere le tossine, in particolare mercurio, piombo e metalli pesanti.
Riassumendo, questi sono gli elementi essenziali secondo la dottoressa Terry Wahls:
Olio di pesce
Creatina
Coenzima Q
Vitamine del gruppo B (B1, B6, B9 e B12)
Vitamina A
Vitamina C
Vitamina K
Iodio
Selenio
Zolfo
Omega-3
Polifenoli
Flavonoidi