CONTATORE PERSONE

23/07/12

Protocollo studio multicentrico

http://www.radiointerventistica.org/data/Protocollo_studio_multicentrico.pdf

GUIDA ALLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER DISABILI

GUIDA ALLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER DISABILI in pdf
www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/8baa9600426dc23398ab9bc065cef0e8/GUIDA+disabili.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=8baa9600426dc23398ab9bc065cef0e8

Contrassegno invalidi e privacy



Il Codice della Strada e il suo Regolamento prevedono che alle "persone invalide con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta" e ai non vedenti sia concesso, previa visita medica che attesti queste condizioni, il cosiddetto "contrassegno invalidi" o "tagliando arancione".
Questo documento, previsto dal Regolamento del Codice della Strada (art. 381 del DPR 16 dicembre 1992, n. 495), permette ai veicoli al servizio delle persone disabili la circolazione, con alcune eccezioni di fatto, in zone a traffico limitato e il parcheggio negli appositi spazi riservati. Il contrassegno, rilasciato dai Comuni, ha validità su tutto il territorio nazionale.
Forma, colore e dimensioni sono definite dallo stesso regolamento: 10 centimetri per 12, arancione, deve riportare il pittogramma dell'uomo in carrozzina. Sempre nella parte visibile è previsto lo spazio per il numero di concessione, il nome dell'intestatario, il suo indirizzo e l'indicazione del Comune che ha rilasciato il contrassegno.
Questo fac-simile di contrassegno non è stato formalmente ancora modificato dal Legislatore ed è ancora il riferimento di fatto.

Indicazioni Europee
Il contrassegno rilasciato in Italia è diverso da quello che ciascun altro Paese della Comunità rilascia e questo non favorisce certo la circolazione delle persone con disabilità.
Di questo sì è reso conto, quasi dieci anni fa, il Consiglio della Comunità Europea che il 4 giugno 1998 ha emanato una specifica Raccomandazione (la 98/376/CE) proprio relativa a questi aspetti.
Si raccomandava agli Stati membri di adottare, e poi riconoscere, un contrassegno unico per il parcheggio e la circolazione per disabili.
Il colore del contrassegno europeo è azzurro chiaro, tranne il simbolo della sedia a rotelle, bianco su fondo azzurro scuro. Il nome del titolare è sul retro del contrassegno, mentre i dati dell'autorità che l'ha rilasciato sono sulla parte visibile quando esposta.
Si tratta di una Raccomandazione, cioè di una disposizione scarsamente impositiva per gli Stati membri. Pochissimi Paesi, infatti, l'hanno ripresa, fra questi la Spagna e l'Austria. L'Italia non ha ancora raccolto quella indicazione.


Prime indicazioni sulla privacy
Sul rischio che contrassegno invalidi fosse un veicolo per la violazione della privacy si era pronunciato il Garante per la tutela dei dati personali il 19 gennaio 1999.
Le conclusioni del Garante sono molto chiare: il Legislatore dovrà provvedere a formulare un nuovo fac-simile di tagliando in cui le generalità del titolare non siano visibili; attraverso il numero di concessione, infatti, qualsiasi vigile, o altro personale autorizzato, può effettuare tutte le verifiche del caso circa la validità del permesso. Nel frattempo i Comuni potevano emanare contrassegni che rispettassero la privacy, autorizzando altresì i titolari a mascherare o cancellare i propri dati personali.
Molti hanno seguito le indicazioni del Garante, sostituendo il nome del titolare con il numero di concessione.

Il Codice sulla privacy
Ma la spinta verso la riservatezza non si è certo fermata a quella pronuncia. È stata ripresa dal nuovo Codice sulla Privacy (Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196) che all'articolo 74 è ancora più perentorio: "I contrassegni rilasciati a qualunque titolo per la circolazione e la sosta di veicoli a servizio di persone invalide, ovvero per il transito e la sosta in zone a traffico limitato, e che devono essere esposti su veicoli, contengono i soli dati indispensabili ad individuare l'autorizzazione rilasciata e senza l'apposizione di simboli o diciture dai quali può desumersi la speciale natura dell'autorizzazione per effetto della sola visione del contrassegno".
Ciò comporta che il pittogramma della persona in carrozzina debba scomparire dai contrassegni.
Al momento attuale il Legislatore non h ancora aderito né alle indicazioni della Raccomandazione Comunitaria del 1998 né quelle del più recente Codice sulla Privacy.
Attualmente pertanto è ancora in vigore il contrassegno stabilito dal Codice della Strada e dal suo regolamento.

CONTRASSEGNO INVALIDI


CHI HA DIRITTO AD AVERE IL CONTRASSEGNO INVALIDI ?

Hanno diritto ad avere il contrassegno invalidi solo le persone invalide con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta (cioè con problemi a camminare causati dal tipo di invalidità).


COME SI OTTIENE IL CONTRASSEGNO INVALIDI

Per il rilascio del contrassegno, l'interessato deve presentare domanda al sindaco del comune di residenza, allegando un certificato medico rilasciato dall'ufficio medico-legale dell'Unità Sanitaria Locale di appartenenza, dal quale risulta che la persona per la quale viene chiesto il contrassegno ha effettiva capacità di deambulazione sensibilmente ridotta.
Il contrassegno ha validità 5 anni.

In sostituzione del certificato medico sopra indicato è valido anche il certificato della commissione invalidi qualora vi sia l'indicazione che l'invalido è nelle condizioni previste per il rilascio del contrassegno (indipendentemente dal grado di invalidità):

Alla scadenza il rinnovo avviene con la presentazione del certificato del medico curante che, senza aggiungere inutili descrizioni di patologie, confermi soltanto il persistere delle condizioni sanitarie che hanno dato luogo al rilascio del contrassegno.

Per le persone invalide a tempo determinato in conseguenza di infortunio o per altre cause patologiche, l'autorizzazione può essere rilasciata a tempo determinato con le stesse modalità. In tal caso, la relativa certificazione medica deve specificare il presumibile periodo di durata dell'invalidità.

TI RACCONTO UNA STORIA...basta leggere ...è semplicissimo

22/07/12

ultima modifica 03/01/2012

1) www.ospfe.it/area-comunicazione/news/sperimentazione-del-metodo-zamboni-per-la-cura-della-sclerosi-multipla-in-fase-finale-la-procedura-per-l2019avvio 
- ultima modifica 03/01/2012


2)  www.ospfe.it/area-comunicazione/news/archivio/archivio-news-2011/ricerca-diagnosi-e-trattamento-sclerosi-multipla  
- ultima modifica 09/02/2012



3) http://www.saluter.it/news/regione/sperimentazione-del-metodo-zamboni-per-la-cura-della-sclerosi-multipla-in-fase-finale-la-procedura-per-l2019avvio/?searchterm=zamboni  

- Bologna, 27 dicembre 2011





Collegio Italiano di Flebologia

PRESENTAZIONE http://www.cif2012.it/

La organizzazione di un Congresso Nazionale non è mai cosa semplice, ma è sempre un grande onore.
Il XV Congresso del Collegio Italiano di Flebologia di Ferrara, nel 2011,  è stato un grande successo scientifico e di pubblico e la organizzazione del XVI Collegio Italiano di Flebologia è stata affidata al sottoscritto.
Ho accettato  con grande entusiasmo e con grande convinzione.
L’entusiasmo scaturisce dalla possibilità di vedere ancora una volta tanti amici e tanti colleghi di grandissima esperienza e di grandi capacità comunicative.
E la convinzione proviene dalla sicurezza che l’evento congressuale sia la migliore occasione per consolidare un progetto scientifico ed insieme culturale che ricevo dal Presidente Vincenzo Gasbarro e che cercherò di trasmettere a chi verrà dopo.

La flebologia ha tante facce, italiane ed internazionali, ma ha una unica anima che aspetta solamente di essere riconosciuta e di diventare una sola struttura scientifica ed assistenziale capace di attendere a tutte le, pur multiformi, necessità dei nostri pazienti.

La organizzazione del Congresso raccoglie queste istanze e presenta una formula lievemente diversa dalle più tradizionali manifestazioni del genere.

Un argomento “base” traverserà le mattinate congressuali nelle quali i più grandi esperti internazionali presenteranno gli aggiornamenti sulla Trombosi Venosa Profonda e Superficiale e sulla SPT.
Le tre mattinate sono dedicate agli aspetti della Medicina, dell’Elastocompressione e della Chirurgia. Alle conferenze degli esperti faranno seguito delle Tavole Rotonde, senza argomento, affidate ad altrettanti esperti che hanno il compito preciso di analizzare criticamente le presentazioni e di innescare una discussione con il pubblico.

Nelle altre aule e nei pomeriggi si svolgeranno, intanto, numerosi Workshop e Seminari, gestiti insieme alle Società Scientifiche, dedicati a singoli aspetti degli argomenti principali.

Sono previsti due Premi per le migliori presentazioni dei più giovani e numerose occasioni formative per le Professioni Sanitarie e per gli stessi Studenti delle Facoltà di Medicina.

E questo succederà dal 4 al 6 di Ottobre a Napoli……….. “e ho detto tutto” (Totò, Peppino e la Malafemmina 1956) 

                                     Vi aspetto 
Stefano de Franciscis 
Presidente del Congresso 

GIOVEDI 4 OTTOBRE 2012

 
Aula
Magna
Master Conference
09.00 - 13.00 / La Trombosi Venosa ed SPT. Terapia Medica
Vein Thrombosis and PTS
Medical Therapy

Workshop
14.00 - 16.00 / Linfedema
Workshop
16.00 - 18.00 / Linfedema
 
Aula A Workshop
09.00 - 11.00 / Counselling dell'Edema Periferico
Workshop
11.00 - 13.00 / Counselling dell'Edema Periferico
Seminario
14.00 - 16.00 / La Chirurgia delle Varici - SIFL
Seminario
16.00 - 18.00 / Il Trattamento Medico delle Varici - SIFL
 
Aula B Seminario
09.00 - 11.00 / CCSVI Certezze e Controversie
Tavola Rotonda
11.00 - 13.00 / CCSVI Certezze e Controversie
Seminario
14.00 - 16.00 / La lingua del Flebologo - SIFCS
Seminario
16.00 - 18.00 / Le Malformazioni Venose - SIFCS
 
Aula C Walk Around
10.00 - 14.00 / Le Ulcere. Medicazioni avanzate,Ricerca e Gestione Integrata
(Living Experiences)

Walk Around
14.00 - 18.00 / Le Ulcere. Medicazioni avanzate,Ricerca e Gestione Integrata
(Living Experiences)

 

******************************************

VENERDI 5 OTTOBRE 2012

 
Aula
Magna
Master Conference
09.00 - 13.00 / La Trombosi Venosa ed SPT. Terapia Compressiva
Vein Thrombosis and PTS
Compression Therapy

Workshop
14.00 - 16.00 / Scleroterapia
Workshop
16.00 - 18.00 / Scleroterapia. Varicocele Pelvico
 
Aula A Seminario
09.00 - 13.00 / la Scleromousse
Workshop
14.00 - 16.00 / La Diagnostica Ultrasonografica
Workshop
16.00 - 17.30 / La Diagnostica Ultrasonografica
 
Aula B Free Papers
09.00 - 11.00 / Free Papers on topics
Free Papers
11.00 - 13.00 / Free Papers on topics
Workshop
14.00 - 16.00 / Casi Rari e Controversi (Interactive response system)
Workshop
16.00 - 18.00 / Casi Rari e Controversi (Interactive response system)
 
Aula C Walk Around
10.00 - 18.00 / Posturologia
(Brainstorming)

 
 
Aula
Atelier
09.00 - 11.00 / Morning Atelier /  13.00 - 15.00 / Lunch Atelier /  16.00 - 18.00 / Afternoon Atelier / 
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SABATO 6 OTTOBRE 2012

 
Aula
Magna
Master Conference
09.00 - 13.00 / La Trombosi Venosa ed SPT. Terapia Chirurgica ed Alta Tecnologia
Vein Thrombosis and PTS
Surgical Therapy and High Technology

Workshop
14.00 - 16.00 / La varice recidiva
Workshop
16.00 - 18.00 / Le recidive inguinali
 
Aula A Seminario
09.00 - 11.00 / La Riabilitazione Flebolinfologica ed A.F.A
Tavola Rotonda
11.00 - 13.00 / La Riabilitazione Flebolinfologica ed A.F.A
Workshop
14.00 - 16.00 / Il rischio trombo embolico nelle specialità  chirurgiche
Workshop
16.00 - 18.00 / Il rischio trombo embolico nelle specialità chirurgiche
 
Aula B Tavola Rotonda
09.00 - 11.00 / Clinical Governance dell'Ambulatorio Flebologico
Seminario
11.00 - 13.00 / Clinical Governance dell'Ambulatorio Flebologico
Workshop
14.00 - 16.00 / Free Papers on Topics
Workshop
16.00 - 18.00 / Free Papers on Topics
 
Aula C Walk Around
10.00 - 18.00 / Flebologia ed Estetica
(Brainstorming)

 
 
Aula
Atelier
09.00 - 11.00 / Morning Atelier /  13.00 - 15.00 / Lunch Atelier /  16.00 - 18.00 / Afternoon Atelier  / 


*************************

ISCRIZIONE XVI CONGRESSO CIF / VENEAPOLIS

MEDICI
Gratuita per i soci CIF, SIFL, SIFCS, AIFI, FF, CTG, SIMFER iscritti entro il 31/07/2012
150 euro dal 31/07/2012 al 15/09/2012
200 euro dal 15/09/2012 in sede Congressuale

PROFESSIONI SANITARIE
Gratuita per i soci CIF, SIFL, SIFCS, AIFI, FF, CTG, SIMFER iscritti entro il 31/07/2012
50 euro dal 31/07/2012 al 15/09/2012
70 euro dal 15/09/2012 in sede Congressuale

ISCRIZIONI PERCORSI ECM -VENEAPOLIS (27 CREDITI ECM)


MEDICI
150 euro (oltre iscrizione al congresso)

PROFESSIONI SANITARIE (TUTTE)
75 euro (oltre iscrizione al congresso)

Scarica Modulo Di Registrazione Congresso


Iscrizione CIF

 

la << mia>> liberazione- 13/1/2011 sam

primo caso di PML con il Fingolimod



In Svizzera si è registrato un caso di PML associato all'inizio del trattamento con il Fingolimod in un paziente precedentemente trattato con il Tysabri.

Novartis sostiene che la causa e' solo del Tysabri. Patient on Novartis' multiple sclerosis drug gets rare brain disease Published April 13, 2012 The Wall Street Journal BASEL, Switzerland – Novartis said Friday a patient treated with its multiple sclerosis (MS) pill Gilenya was diagnosed with a rare and often fatal brain disease. "The current assessment is that Tysabri is the drug most likely associated with this case of PML.

However, a contribution of Gilenya to the evolution of this case can't be excluded." - Novartis The Swiss drugmaker said the patient, whose identity was not disclosed, previously was treated with another MS drug, Tysabri, co-marketed by Biogen Idec and Elan, which already was associated with progressive multifocal leukoencephalopathy (PML).

"The current assessment is that Tysabri is the drug most likely associated with this case of PML," Novartis said. "However, a contribution of Gilenya to the evolution of this case can't be excluded."
The development comes at a critical time for Novartis' Gilenya, whose safety profile recently came into question after the death of one person in the US last fall within 24 hours of starting treatment.
Heart problems in some patients also were reported.
The European Medicines Agency, the body responsible for licensing Gilenya in Europe a year ago, is expected to issue a decision on the safety of the medicine April 20 following an in-depth review. Novartis said it does not know of any confirmed PML cases in patients treated with Gilenya, also known as fingolimod, who were not previously been treated with Tysabri.
The company said details on the case were being submitted to the health authorities. Elan spokeswoman Niamh Lyons said, "At this stage, we can't comment on the role that either drug might have had in this PML case." Biogen was not immediately available to comment.
"The development has to be taken seriously, but the question is more whether this is a trend, with a second or even third case coming up in the next few weeks," according to analyst Andrew Weiss, with Vontobel in Zurich.
Gilenya, which is currently the only oral MS treatment on the market, so far has been approved in more than 55 countries, with more than 25,000 patients having been prescribed it. Industry analysts have said it could generate sales of at least $1 billion a year, helping to offset lost revenue caused by the expiry of Novartis' top-selling heart drug, Diovan.
Europe's drug regulator in January launched an in-depth review of the drug's benefits and risks and recommended that doctors closely monitor the hearts of patients after they have been given the first dose of the drug. The final verdict is likely to have a big impact on the product's prospects and investor sentiment to Novartis shares.
Read more: http://www.foxnews.com/health/2012/04/13/patient-on-novartis-multiple-sclerosis-drug-gets-rare-brain-disease/#ixzz1rxU1dZo7



TRADUZIONE CON GOOGLE:
Novartis ha detto Venerdì un paziente trattato con la sclerosi multipla (MS) pillola Fingolimod è stata diagnosticata una malattia del cervello rara e spesso fatale. "La valutazione attuale è che Tysabri è il farmaco più probabile associata a questo caso di PML.Tuttavia, un contributo di Fingolimod per l'evoluzione di questo caso non si può escludere "-. La casa farmaceutica svizzera Novartis ha detto che il paziente, la cui identità non è stata divulgata, in precedenza è stato trattato con un altro farmaco sclerosi multipla, Tysabri, co-commercializzato da Biogen Idec ed Elan, che già è stato associato con leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML)."La valutazione attuale è che Tysabri è il farmaco più probabile associata a questo caso di PML," Novartis ha detto. "Tuttavia, un contributo di Fingolimod per l'evoluzione di questo caso non può essere esclusa."Lo sviluppo arriva in un momento critico per Fingolimod Novartis ', il cui profilo di sicurezza di recente è entrato in questione dopo la morte di una persona negli Stati Uniti lo scorso autunno entro 24 ore dall'inizio del trattamento.Problemi cardiaci in alcuni pazienti inoltre sono stati segnalati.L'European Medicines Agency, l'organismo responsabile per le licenze Fingolimod in Europa un anno fa, dovrebbe emettere una decisione in merito alla sicurezza del farmaco 20 aprile a seguito di un esame approfondito. Novartis ha detto che non è a conoscenza di eventuali casi confermati di PML in pazienti trattati con Fingolimod, noto anche come Fingolimod, che non erano stati precedentemente trattati con Tysabri.La società ha detto che i dettagli sul caso erano stati presentati alle autorità sanitarie. Elan portavoce Niamh Lyons ha detto: "In questa fase, non si può commentare il ruolo che entrambi i farmaci potrebbe avere avuto, in questo caso PML." Biogen non era immediatamente disponibile per commentare."Lo sviluppo deve essere presa sul serio, ma la questione è più se questa è una tendenza, con un caso di seconda o addirittura terza in arrivo nelle prossime settimane", secondo l'analista Andrew Weiss, con Vontobel a Zurigo.Fingolimod, che è attualmente l'unico trattamento per via orale MS sul mercato, finora è stato approvato in oltre 55 paesi, con oltre 25.000 pazienti siano stati ha stabiliti. Gli analisti di settore hanno detto che potrebbe generare vendite di almeno 1 miliardo di dollari l'anno, contribuendo a compensare mancati introiti causati dalla scadenza della Novartis 'top-selling farmaco per il cuore, Diovan.Regolatore della droga in Europa nel mese di gennaio ha lanciato un esame approfondito dei benefici della droga e dei rischi ed ha raccomandato che i medici monitorare attentamente i cuori dei pazienti dopo aver ricevuto la prima dose del farmaco. Il verdetto finale è che possa avere un grande impatto sulle prospettive del prodotto e la fiducia degli investitori alle azioni di Novartis

betaferon - INTERFERONE

Sclerosi Multipla:
 uno studio canadese smentisce l'efficacia dell'interferone beta per fermare la disabilità Al termine dello studio, secondo gli autori, tra i pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, la somministrazione di interferone beta non era associata ad una riduzione della progressione della disabilità.
Trieste, 19/07/2012 (informazione.it - comunicati stampa) E' stato pubblicato sulla prestigiosa rivista medica Journal of the American Medical Association (JAMA) un interessante studio intitolato "Associazione tra l'uso dell'interferone beta e la progressione della disabilità nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente".

Secondo un gruppo di ricercatori canadesi, coordinati dalla dr.ssa Helen Tremlett dell'Università del British Columbia di Vancouver, l'interferone beta viene ampiamente prescritto per il trattamento della sclerosi multipla (SM), ma deve essere ancora stabilito il suo rapporto con la progressione della disabilità.
Obiettivo della ricerca era studiare l'associazione tra l'esposizione all'interferone beta e la progressione della disabilità nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente (SM-RR).
E' stato quindi effettuato uno studio di gruppo retrospettivo sulla base dei dati raccolti in maniera prospettica (1985-2008) nel British Columbia (Canada). I pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente trattati con interferone beta (n = 868) sono stati confrontati con gruppi di controllo non trattati, contemporanei (n = 829) e storici (n = 959).
La principale misura di risultato era il tempo dall'ammissibilità al trattamento con interferone beta (base di rilevamento) ad un punteggio confermato e sostenuto di 6 (che richiede un bastone per camminare 100 m; confermato da più di 150 giorni senza miglioramento misurabile) nella scala di disabilità per pazienti affetti da sclerosi multipla (EDSS) (range, 0-10, con i punteggi più alti che indicano una maggiore disabilità). E' stato usato un modello di regressione multivariata di Cox, con il trattamento con interferone beta incluso come covariata tempo-dipendente, per valutare il rischio di progressione della malattia associata al trattamento con l'interferone beta. L'analisi comprendeva anche l'aggiustamento del punteggio di propensione ad affrontare il confondimento dall'indicazione.
I tempi medi attivi di follow-up (dalla prima all'ultima misurazione dell'EDSS) sono stati i seguenti: per il gruppo trattato con interferone beta, 5.1 anni (range interquartile [IQR], 3.0-7.0 anni) per il gruppo di controllo contemporaneo, 4,0 anni (IQR, 2.1-6.4 anni), e per il gruppo di controllo storico, 10,8 anni (IQR, 6.3-14.7 anni).
I tassi osservati dei risultati per raggiungere un punteggio sostenuto di EDSS di 6 nei 3 gruppi erano rispettivamente del 10,8%, 5,3% e 23,1%. Dopo l'aggiustamento dei potenziali fattori di base confondenti (sesso, età, durata della malattia e punteggio di EDSS), l'esposizione ad interferone beta non è risultata associata con una differenza statisticamente significativa nel rischio di raggiungere un punteggio EDSS di 6 quando sono stati considerati il gruppo di controllo contemporaneo (rapporto di rischio: 1,30, 95% CI, 0,92-1,83, p = 0,14) o il gruppo di controllo storico (rapporto di rischio: 0,77, 95% CI, 0,58-1,02, p = 0,07).
L'ulteriore aggiustamento per le comorbidità e lo stato socio-economico, ove possibile, non ha cambiato le interpretazioni, e l'aggiustamento del tasso di propensione non ha modificato sostanzialmente i risultati. Al termine dello studio, secondo gli autori, tra i pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, la somministrazione di interferone beta non era associata ad una riduzione della progressione della disabilità.

http://www.informazione.it/c/1FDECB84-8EFE-45F7-AB1D-EAE7EAA7CB7F/Sclerosi-Multipla-uno-studio-canadese-smentisce-l-efficacia-dell-interferone-beta-per-fermare-la-disabilita
pubblico che il  COMMENTO di un utente: 


Questo studio smentisce in maniera clamorosa l'efficacia dell'interferone beta nel fermare la disabilità nella sclerosi multipla recidivante-remittente (la forma più comune). 

Addirittura i non trattati hanno un trend statistico verso una minore probabilità a progredire verso la sedia a rotelle. 
Questo esprime l'inadeguatezza degli studi basati sul numero di attacchi e sul numero delle lesioni in RM nel predire l'efficacia di un farmaco nei confronti della SM. 
Questo sistema falsamente predittivo è purtroppo quello usato per rendere disponibile ogni nuovo farmaco. 
I costi elevati di questo farmaco uniti ai rilevanti effetti collaterali imporrebbero ai medici specialisti di guardare anche ad altre proposte come, ad esempio, la possibile correlazione della SM con l'insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI), scoperta nel 2007 dal prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell'Università di Ferrara). Andrebbero anche superati i potenziali conflitti d'interesse, per il bene dei malati (63.000 in Italia) e delle loro famiglie verso una malattia dalle cause ancora sconosciute e dalle soluzioni terapeutiche ancora limitate, come si vede da questo studio.

Fonte: http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=1217239


TYSABRI - NATALIZUMAB: 64o incontro annuale dell'American Academy of Neur...

TYSABRI - NATALIZUMAB: 64o incontro annuale dell'American Academy of Neur...: ANSA.it > Business Wire > News Nuovi dati presentati al 64o incontro annuale dell'American Academy of Neurology (AAN) evidenziano l'impegn...

18/07/12

AVONEX

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

AVONEX 30 microgrammi/0,5 ml soluzione iniettabile.

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ciascuna siringa preriempita da 0,5 ml contiene 30 microgrammi (6 milioni UI) di interferone beta-1a.
La concentrazione e pari a 30 microgrammi per 0,5 ml.
Usando lo Standard Internazionale per l'interferone della Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS), 30 microgrammi di AVONEX contengono 6 milioni di UI di attivita antivirale. L'attivita riferita ad altri standard non e conosciuta.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. FORMA FARMACEUTICA
Soluzione iniettabile.
Soluzione limpida e incolore.
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
AVONEX e indicato per il trattamento di:
.
Pazienti con diagnosi di sclerosi multipla recidivante (SM). Negli studi clinici questa era caratterizzata da due o piu esacerbazioni acute (recidive) nei tre anni precedenti senza evidenza di una continua progressione tra le recidive; AVONEX rallenta la progressione della disabilita e diminuisce la frequenza delle recidive.
.
Pazienti con un singolo evento demielinizzante con un processo infiammatorio in fase attiva, se tale evento e di gravita tale da rendere necessario il trattamento con corticosteroidi per via endovenosa, se sono state escluse altre diagnosi e se e stato accertato che i pazienti sono ad alto rischio di sviluppare una sclerosi multipla clinicamente definita (vedere paragrafo 5.1).

AVONEX deve essere interrotto nei pazienti che sviluppano SM progressiva.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della malattia.
Adulti: la dose raccomandata per il trattamento delle forme recidivanti di SM e di 30 microgrammi (0,5 ml di soluzione), somministrati tramite iniezione intramuscolare (i.m.) una volta alla settimana (vedere paragrafo 6.6).

Per aiutarli ad adattarsi alla terapia, allfinizio del trattamento i pazienti possono ricevere o una dose piena di 30 microgrammi (0,5 ml di soluzione) o circa meta della dose una volta alla settimana; la dose puo essere successivamente aumentata fino alla dose piena di 30 microgrammi (0,5 ml di soluzione). Per ottenere lfefficacia adeguata, si deve raggiungere una dose di 30 microgrammi (0,5 ml di soluzione) una volta alla settimana e mantenere poi questa dose dopo il periodo di titolazione iniziale. Per i pazienti che iniziano il trattamento con AVONEX e disponibile un dispositivo di titolazione manuale per permettere la somministrazione di circa meta della dose.
Nessun ulteriore beneficio e stato dimostrato somministrando una dose piu elevata (60 microgrammi) una volta a settimana.
Bambini e adolescenti: non sono stati condotti studi clinici o di farmacocinetica su bambini o adolescenti. Tuttavia i pochi dati pubblicati suggeriscono che in adolescenti fra 12 e 16 anni di eta che ricevono AVONEX in dosi pari a 30 microgrammi per via intramuscolare una volta alla settimana il profilo di sicurezza del prodotto e simile a quello osservato in pazienti adulti. Non ci sono informazioni circa l'uso di AVONEX in bambini al di sotto dei 12 anni di eta e percio AVONEX non deve essere usato in questa popolazione.


Anziani: gli studi clinici non hanno incluso un numero sufficiente di pazienti di eta pari o superiore a 65 anni da potere determinare se questi rispondano in maniera diversa rispetto ai soggetti piu giovani. Tuttavia, sulla base della modalita di clearance del principio attivo, non vi e alcuna ragione teorica per cui sia necessario un aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani.

Il sito dell'iniezione intramuscolare deve essere cambiato ogni settimana (vedere paragrafo 5.3).
Il medico puo prescrivere un ago diametro 25 da 25 mm per i pazienti nei quali risulti appropriato lfuso di questo ago per la somministrazione di unfiniezione intramuscolare.
Prima dell'iniezione e per altre 24 ore dopo ciascuna iniezione, e consigliato un analgesico antipiretico per diminuire i sintomi simil-influenzali associati con la somministrazione di AVONEX. Questi sintomi sono di norma presenti durante i primi mesi di trattamento.

Attualmente non e noto per quanto tempo il paziente debba essere trattato. I pazienti devono essere valutati clinicamente dopo due anni di trattamento e la decisione per un trattamento a piu lungo termine va presa su base individuale dal medico curante. Il trattamento deve essere interrotto se il paziente sviluppa una SM cronica progressiva.
4.3 Controindicazioni
-
Inizio della terapia in gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
-
Pazienti con anamnesi di ipersensibilita all'interferone beta naturale o ricombinante o a qualunque eccipiente.
-
Pazienti con depressione grave e/o ideazione suicidaria in atto

4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
AVONEX deve essere somministrato con prudenza ai pazienti con sindrome depressiva o altri disturbi dellfumore in atto o pregressi, in particolare ai pazienti con precedenti di ideazione suicidaria (vedere paragrafo 4.3). E noto che la depressione e l'ideazione suicidaria sono condizioni che si verificano con una maggiore frequenza nei pazienti affetti da sclerosi multipla ed in associazione all'uso dell'interferone. I pazienti devono essere avvertiti di riferire immediatamente qualunque sintomo di depressione e/o ideazione suicidaria al loro medico curante.
I pazienti con segni di depressione devono essere strettamente monitorati durante la terapia e trattati in modo appropriato. La sospensione della terapia con AVONEX deve essere presa in considerazione 
AVONEX deve essere somministrato con prudenza ai pazienti con anamnesi di crisi convulsive ed in quelli trattati con farmaci antiepilettici, specialmente se la loro epilessia non e adeguatamente controllata dagli antiepilettici (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
E opportuno usare cautela e prendere in considerazione uno stretto monitoraggio quando si somministri AVONEX a pazienti con severa insufficienza renale ed epatica ed a pazienti con severa mielosoppressione.
Dopo la commercializzazione, sono stati segnalati casi di danno epatico, inclusi elevati livelli degli enzimi epatici nel siero, epatite, epatite autoimmune ed insufficienza epatica associati allfuso di interferone beta  . In alcuni casi, tali reazioni si sono verificate in presenza di altri medicinali che sono stati associati a danno epatico. Il potenziale di effetti aggiuntivi provocati dalla somministrazione di piu medicinali o da altri agenti epatotossici (ad esempio alcol), non e stato determinato. I pazienti devono essere monitorati per segni di danno epatico ed e necessario usare cautela durante lfuso di interferoni contemporaneamente ad altri medicinali associati a danno epatico.
I pazienti con malattie cardiache quali l'angina, l'insufficienza cardiaca congestizia o l'aritmia devono essere monitorati strettamente per il peggioramento delle loro condizioni cliniche durante il trattamento con AVONEX. I sintomi simil-influenzali associati alla terapia con AVONEX possono risultare stressanti per i pazienti con associate disfunzioni cardiache.
Anormalita nei dati di laboratorio si possono manifestare con lfuso degli interferoni. Percio, oltre a quegli esami di laboratorio normalmente richiesti per il monitoraggio di pazienti con SM, durante la terapia con AVONEX si raccomanda di eseguire conte complete e differenziali di leucociti, conta piastrinica ed esami del sangue comprendenti i test di funzionalita epatica. I pazienti con mielosoppressione possono richiedere un monitoraggio piu intensivo degli emocromi, con conte differenziali e conta piastrinica.
I pazienti possono sviluppare anticorpi verso AVONEX. Gli anticorpi di alcuni di questi pazienti riducono l'attivita dell'interferone beta-1a in vitro (anticorpi neutralizzanti). Gli anticorpi neutralizzanti sono associati ad una riduzione in vivo degli effetti biologici di AVONEX e potenzialmente possono essere associati ad una riduzione dell'efficacia clinica. E stimato che il plateau di incidenza di formazione degli anticorpi neutralizzanti viene raggiunto dopo 12 mesi di trattamento. Recenti studi clinici eseguiti su pazienti trattati fino a tre anni con AVONEX suggeriscono che approssimativamente dal 5% allf8% di essi sviluppa anticorpi neutralizzanti.
Lfuso di vari metodi per determinare gli anticorpi sierici allfinterferone limita la capacita di comparare lfantigenicita tra differenti prodotti.
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Non sono stati effettuati studi formali di interazione nell'uomo.
L'interazione di AVONEX con i corticosteroidi o con ormone adrenocorticotropo (ACTH) non e stata studiata in modo sistematico. Gli studi clinici indicano che i pazienti con SM possono ricevere AVONEX e corticosteroidi o ACTH durante le recidive.

E stato riportato che gli interferoni riducono l'attivita degli enzimi epatici dipendenti dal citocromo P450 nell'uomo e negli animali. L'effetto della somministrazione di alte dosi di AVONEX sul metabolismo dipendente dal P450 nelle scimmie e stato valutato e non si sono osservate variazioni nella capacita metabolizzante del fegato. Deve essere usata cautela quando AVONEX e somministrato in combinazione con medicinali che hanno un ristretto indice terapeutico e la cui "clearance" e largamente dipendente dal sistema del citocromo P450 epatico, ad esempio gli antiepilettici ed alcune classi di antidepressivi.

4.6 Gravidanza e allattamento
Gravidanza
Esistono dati limitati sull'uso di AVONEX in gravidanza. I dati disponibili indicano un possibile aumentato rischio di aborto spontaneo. Lfinizio del trattamento e controindicato in gravidanza
Donne in eta fertile
Le donne in eta fertile devono adottare metodi contraccettivi adeguati. Le pazienti che rimangono gravide e quelle che programmano una gravidanza durante la terapia con AVONEX devono essere informate sui rischi potenziali e la sospensione della terapia con AVONEX deve essere presa in considerazione . Nelle pazienti con un'elevata incidenza di recidive prima dell'inizio della terapia, occorre valutare il rischio di una recidiva seria in seguito alla sospensione di AVONEX a causa di una gravidanza rispetto ad un possibile aumentato rischio di aborto spontaneo.
Allattamento al seno
Non e noto se AVONEX sia escreto nel latte materno. A causa della possibilita di reazioni avverse gravi nei bambini allattati al seno, occorre decidere se sospendere l'allattamento al seno o la terapia con AVONEX.
4.7 Effetti sulla capacita di guidare veicoli e sullfuso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sugli effetti di AVONEX sulla capacita di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Le reazioni avverse riportate a carico del sistema nervoso centrale possono avere un effetto minore sulla capacita di guidare veicoli e azionare macchinari in pazienti sensibili 
4.8 Effetti indesiderati
L'incidenza piu elevata di reazioni avverse associate con la terapia con AVONEX e correlata ai sintomi simil-influenzali. I sintomi simil-influenzali piu comunemente riportati sono: dolori muscolari, febbre, brividi, sudorazione, astenia, mal di testa e nausea. I sintomi simil-influenzali tendono ad essere piu evidenti all'inizio della terapia e diventano meno frequenti con la prosecuzione del trattamento.
Dopo lfiniezione del prodotto, possono manifestarsi sintomi neurologici transitori, che possono sembrare simili ad unfesacerbazione della SM. In qualsiasi momento del trattamento possono insorgere episodi transitori di ipertonia e/o severa debolezza muscolare che impediscono movimenti volontari. Questi episodi sono di durata limitata, temporalmente correlati alle iniezioni e possono ripresentarsi dopo successive iniezioni. In alcuni casi questi sintomi sono associati ai sintomi simil-influenzali.

Le frequenze delle reazioni avverse osservate sono espresse in pazienti-anni, secondo le seguenti categorie:
Molto comune (.1/10 pazienti-anni);
Comune (.1/100, <1/10 pazienti-anni);
Non comune (.1/1.000, <1/100 pazienti-anni);
Raro (.1/10.000, <1/1.000 pazienti-anni);
Molto raro (<1/10.000 pazienti-anni);
Non nota (la frequenza non puo essere definita sulla base dei dati disponibili).
Lfindice Paziente-tempo rappresenta la somma delle singole unita di tempo in cui il paziente dello studio e stato esposto ad AVONEX prima di manifestare la reazione avversa. Ad esempio, 100 persone-anno puo indicare 100 pazienti trattati per un anno oppure 200 pazienti trattati per meta anno.
Nella seguente tabella sono riportate le reazioni avverse rilevate tramite studi (studi clinici ed osservazionali, con un periodo di follow-up compreso fra due e sei anni) e altre reazioni avverse identificate attraverso segnalazioni spontanee degli utilizzatori, con frequenza imprecisata.
Allfinterno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita.

Esami diagnostici
comune
non comune

diminuzione dei valori della conta dei linfociti, dei leucociti, dei neutrofili, dellfematocrito, aumento dei valori ematici del potassio e dellfazoto ureico
diminuzione della conta delle piastrine
diminuzione o aumento del peso corporeo, anomalie nei test di funzionalita epatica

Patologie cardiache

cardiomiopatia, insufficienza cardiaca congestizia (vedere paragrafo 4.4), palpitazioni, aritmia, tachicardia

Patologie del sistema emolinfopoietico

pancitopenia, trombocitopenia

Patologie del sistema nervoso
molto comune
comune

cefalea2
ipoestesia, spasticita muscolare
sintomi neurologici, sincope3,
ipertonia, vertigini, parestesia,
convulsioni, emicrania

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
comune
raro
rinorrea
dispnea

Patologie gastrointestinali
comune
vomito, diarrea, nausea2

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
comune
non comune

rash, aumento della sudorazione, ecchimosi
alopecia
edema angioneurotico, prurito, rash vescicolare, orticaria, aggravamento della psoriasi

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
comune

crampi muscolari, dolore cervicale, mialgia2, artralgia, dolore alle estremita, mal di schiena, rigidita muscolare, rigidita muscolo-scheletrica
lupus eritematoso sistemico, debolezza muscolare, artrite

Patologie endocrine

ipotiroidismo, ipertiroidismo

Disturbi del metabolismo e della nutrizione
comune
anoressia

Infezioni e infestazioni

ascesso nel sito di iniezione1

Patologie vascolari
comune

vampate
vasodilatazione

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

sintomi simil-influenzali, piressia2, brividi2, sudorazione2
dolore nel sito dfiniezione, eritema nel sito dfiniezione, ecchimosi nel sito dfiniezione, astenia2, dolore, senso di affaticamento2, malessere, sudorazione notturna
senso di bruciore nel sito dfiniezione
reazione nel sito dfiniezione, infiammazione nel sito dfiniezione, cellulite nel sito dfiniezione1, necrosi nel sito dfiniezione, sanguinamento nel sito d'iniezione, dolore toracico

Disturbi del sistema immunitario

reazione anafilattica, shock anafilattico, reazioni dfipersensibilita (angioedema, dispnea, orticaria, rash, rash pruriginoso)

Patologie epatobiliari

insufficienza epatica, (vedere paragrafo 4.4) epatite, epatite autoimmune

Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
non comune
metrorragia, menorragia

Disturbi psichiatrici
comune
 depressione (vedere paragrafo 4.4), insonnia
suicidio, psicosi, ansia, confusione, labilita emotiva

1Sono state segnalate reazioni a carico del sito dfiniezione, che comprendono dolore, infiammazione e casi molto rari di ascesso o di cellulite che possono richiedere un intervento chirurgico.
2La frequenza della manifestazione e piu elevata all'inizio della terapia.
3Dopo unfiniezione di AVONEX e possibile che si verifichi un episodio di sincope, ma generalmente si tratta di un episodio isolato che di norma si presenta allfinizio della terapia e non si ripete con le iniezioni successive.

4.9 Sovradosaggio
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. Tuttavia in caso di sovradosaggio, il paziente deve essere ospedalizzato per osservazione e sottoposto ad adeguato trattamento di supporto.
5. PROPRIETA FARMACOLOGICHE
5.1 Proprieta farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: interferoni, codice ATC: L03 AB07.
Gli interferoni sono una famiglia di proteine naturali prodotte dalle cellule eucariote in risposta all'infezione virale e ad altri induttori biologici. Gli interferoni sono citochine che mediano le attivita antivirali, antiproliferative ed immunomodulanti. Sono state distinte tre forme principali di interferone: alfa, beta e gamma. Gli interferoni alfa e beta sono classificati come interferoni di Tipo I e l'interferone gamma come un interferone di Tipo II. Questi interferoni possiedono attivita biologiche sovrapponibili ma chiaramente distinguibili. Essi possono anche differire per quanto riguarda il sito cellulare di sintesi.
L'interferone beta e prodotto da vari tipi di cellule inclusi i fibroblasti e i macrofagi. L'interferone beta naturale e AVONEX (interferone beta-1a) sono glicosilati e hanno una singola molecola di carboidrato complesso legato all'azoto. Per altre proteine e noto che la glicosilazione ha effetto sulla stabilita, attivita, distribuzione biologica ed emivita nel sangue. Tuttavia gli effetti dell'interferone beta che sono dipendenti dalla glicosilazione non sono completamente definiti.
AVONEX esercita i suoi effetti biologici legandosi a recettori specifici sulla superficie delle cellule umane. Questo legame inizia una complessa cascata di eventi intracellulari che conduce all'espressione di numerosi prodotti genici e marcatori indotti dall'interferone. Questi includono MHC di Classe I, la proteina Mx, la 2' / 5' - oligoadenilato sintetasi, la ƒÀ2 microglobulina e la neopterina. Alcuni di questi prodotti sono stati misurati nel siero e nelle frazioni cellulari del sangue raccolto da pazienti trattati con AVONEX. Dopo una dose singola intramuscolare di AVONEX, i livelli sierici di questi prodotti rimangono elevati per almeno quattro giorni e fino a una settimana.

Non e noto se il meccanismo d'azione di AVONEX nella sclerosi multipla segua la stessa sequenza di eventi biologici come sopra descritto, perche la patofisiologia della sclerosi multipla non e ben stabilita.
Gli effetti del trattamento della SM con AVONEX liofilizzato sono stati dimostrati in uno studio singolo controllato verso placebo in 301 pazienti (AVONEX n=158, placebo n=143) con SM recidivante caratterizzata da almeno 2 esacerbazioni nei 3 anni precedenti o almeno una esacerbazione allfanno prima di entrare nello studio, quando la durata della malattia era inferiore a 3 anni. Vennero inseriti nello studio pazienti con un EDSS allfentrata da 1 a 3,5. A causa del disegno dello studio, i pazienti furono seguiti per periodi di tempo variabili. 150 pazienti trattati con AVONEX completarono 1 anno di studio e 85 completarono due anni di studio. Nello studio, la percentuale cumulativa di pazienti che hanno sviluppato una progressione della disabilita (analisi di sopravvivenza secondo il metodo di Kaplan-Meier) alla fine dei due anni era del 35% per pazienti trattati con placebo e del 22% per pazienti trattati con AVONEX. La progressione della disabilita e stata misurata come un aumento di 1.0 punto nella Scala Espansa per lo Stato di Disabilita (EDSS), della durata di almeno sei mesi. E stata inoltre dimostrata una riduzione di un terzo della percentuale di recidive annuali. Questo ultimo effetto clinico e stato osservato dopo piu di un anno di trattamento.
Uno studio in doppio cieco, randomizzato, di confronto tra dosi, di 802 pazienti con SM recidivante (AVONEX 30 microgrammi n=402, AVONEX 60 microgrammi n=400) non ha dimostrato alcuna differenza statisticamente significativa o tendenza tra le dosi da 30 microgrammi e 60 microgrammi di AVONEX relativamente a parametri clinici e generali di Risonanza Magnetica Nucleare (RMN).
Gli effetti di AVONEX nel trattamento della SM sono stati dimostrati anche in uno studio randomizzato, in doppio cieco, condotto su 383 pazienti (AVONEX n = 193, placebo n = 190) con un singolo evento demielinizzante associato ad almeno due lesioni cerebrali compatibili rilevate alla RMN. Una riduzione del rischio di andare incontro a un secondo evento e stata osservata nel gruppo in trattamento con AVONEX. E stato anche riscontrato un effetto sui parametri RMN. Il rischio stimato di un secondo evento era del 50% in tre anni e del 39% in due anni nel gruppo placebo, e del 35% (tre anni) e del 21% (due anni) in quello trattato con AVONEX. In un'analisi post-hoc, nei pazienti che alla RMN basale avevano almeno una lesione captante il gadolinio e nove lesioni T2, il rischio di un secondo evento entro due anni era del 56% nel gruppo placebo e del 21% nel gruppo in trattamento con AVONEX. Tuttavia, l'impatto di un trattamento precoce con AVONEX non e noto nemmeno in questo sottogruppo ad alto rischio, poiche lo studio era stato disegnato principalmente per valutare lfintervallo di tempo tra primo e secondo evento, piuttosto che l'evoluzione a lungo termine della malattia. Inoltre, al momento non esiste una definizione ben stabilita dei pazienti ad alto rischio, sebbene un approccio piu conservativo consista nell'accettare almeno nove lesioni T2 iperintense alla scansione iniziale e almeno una nuova lesione T2 o una nuova lesione captante il gadolinio in una scansione successiva eseguita ad almeno tre mesi dalla prima. In ogni caso, il trattamento deve essere preso in considerazione solo per i pazienti classificati ad alto rischio.

5.2 Proprieta farmacocinetiche
Il profilo farmacocinetico di AVONEX e stato valutato indirettamente con un metodo che misura l'attivita antivirale dellfinterferone. Questo metodo di analisi e limitato dal fatto che e sensibile per l'interferone ma manca di specificita per l'interferone beta. Tecniche di analisi alternative non sono sufficientemente sensibili.
A seguito di somministrazione intramuscolare di AVONEX, i livelli sierici di attivita antivirale raggiungono un massimo tra le 5 e le 15 ore dopo il trattamento e diminuiscono con una emivita di approssimativamente 10 ore. Con unfappropriata correzione per la velocita di assorbimento dal sito di iniezione, la biodisponibilita calcolata e circa del 40%. La biodisponibilita calcolata e piu grande senza tali correzioni. La biodisponibilita intramuscolare e tre volte piu alta di quella sottocutanea. La somministrazione intramuscolo non puo essere sostituita da quella sottocutanea.

5.3 Dati preclinici di sicurezza
Carcinogenesi: non sono disponibili dati di carcinogenesi per l'interferone beta-1a negli animali e nell'uomo.
Tossicita cronica: in uno studio di tossicita ripetuta a 26 settimane nelle scimmie rhesus somministrando, per via intramuscolare una volta alla settimana, in combinazione con un altro agente immunomodulatore, un anticorpo monoclonale anti ligando del CD40, non e stata dimostrata alcuna risposta immunitaria ne alcun segno di tossicita verso interferone beta-1a.
Tollerabilita locale: l'irritazione a livello intramuscolare non e stata valutata negli animali dopo somministrazione ripetuta nello stesso sito di iniezione.
Mutagenesi: sono stati condotti limitati ma rilevanti studi di mutagenesi. I risultati sono stati negativi.
Alterazione della fertilita: sono stati condotti studi, con una forma correlata di interferone beta-1a, di fertilita e di sviluppo nelle scimmie Rhesus. A dosi molto alte sono stati osservati effetti anovulatori e abortivi negli animali in studio. Simili effetti sull'attivita riproduttiva correlati alla dose sono stati osservati anche con altre forme di interferoni alfa e beta. Non si sono osservati effetti teratogeni o sullo sviluppo fetale, ma le informazioni disponibili sugli effetti dell'interferone beta-1a nei periodi peri- e post-natale sono limitate.
Non sono disponibili informazioni sugli effetti dell'interferone beta-1a sulla fertilita maschile.


6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Sodio acetato, triidrato,
Acido acetico glaciale,
Arginina cloridrato,
Polisorbato 20,
Acqua per preparazioni iniettabili.
6.2 Incompatibilita
Non pertinente.
6.3 Periodo di validita
2 anni.
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Conservare in frigorifero (2‹C-8‹C)
NON CONGELARE.

AVONEX puo essere conservato a temperatura ambiente (tra 15‹C e 30‹C) per un tempo fino ad una settimana.
Conservare nella confezione originale (vaschetta di plastica sigillata) per tenere al riparo dalla luce (vedere paragrafo 6.5 ).
6.5 Natura e contenuto del contenitore
Siringa da 1 ml preriempita di vetro (Tipo I) con tappo a prova di manomissione e tappo del pistone (gomma bromobutilica) contenente 0,5 ml di soluzione.
Confezione: scatola contenente quattro o dodici siringhe preriempite da 0,5 ml. Ogni siringa e confezionata in una vaschetta di plastica sigillata che contiene anche un ago per iniezione per uso intramuscolare.
E possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
AVONEX viene fornito come soluzione iniettabile pronta allfuso in siringa preriempita.
Una volta tolto dal frigorifero, AVONEX in siringa preriempita deve essere riscaldato a temperatura ambiente (15‹C -30‹C) per circa 30 minuti.
Non usare fonti esterne di calore come acqua calda per scaldare AVONEX 30 microgrammi soluzione iniettabile.
Se la soluzione iniettabile contiene delle particelle o non e limpida e incolore, la siringa preriempita non deve essere usata. Viene fornito lfago da iniezione per lfiniezione intramuscolare. La formulazione non contiene conservanti. Ogni siringa preriempita di AVONEX contiene solo una dose singola. Scartare la porzione non utilizzata di ciascuna siringa preriempita.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformita alla normativa locale vigente.
7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
BIOGEN IDEC LIMITED Innovation House 70 Norden Road Maidenhead Berkshire SL6 4AY
Regno Unito
8. NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALLfIMMISSIONE IN COMMERCIO
Numero di identificazione nazionale: 033283033/E
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELLfAUTORIZZAZIONE

Data della prima autorizzazione: 13 marzo 1997
Data dell'ultimo rinnovo: 13 marzo 2007
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
12/2008
Informazioni piu dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA): http://www.emea.europa.eu/.

Il secondo congresso annuale della Società Internazionale di Chirurgia Vascolare 14/16 febbraio 2013 MIAMI - FLORIDA













14 febbraio 2013 alle ore 11.00 fino a 17 febbraio 2013 alle ore 19.00 in EST

   
http://www.isvscongress.org/

The International Society for Vascular Surgery (ISVS) invites vascular surgeons and vascular specialists worldwide to gather at its most important event of the year. The Congress offers vascular surgeons and vascular specialists an immediate opportunity to share clinical information, to learn about current research and technology advances and to network with colleagues from the international community. Attendees will benefit from a scientific program geared specifically to the field of vascular surgery and offering a view of the specialty in global terms.

Featured Congress Topics

Treatment of All Forms of Venous Disease
Treatment of Sub massive and massive Pulmonary Embolism
Treatment of Superficial Femoral and Tibial Artery Disease
Endovascular Repair of AAA and Thoracic and Aortic Disease
Carotid Disease Management
Pharmacologic Management of Vascular Disease
Treatment Selection

Congress Features

International Call for Abstracts - The deadline to submit abstracts is October 30, 2012. Abstracts should be submitted via e-mail to isvsabstracts@ccmcme.com

Lectures Presented by the Leaders in Vascular Surgery
Comprehensive Course Materials Including Online Access to Presentations

Informative Question and Answer Sessions

Case Review and Complications Sessions

Abstracts Presented as Scientific Posters and as Lectures

Opportunities to Network at the Congress' Welcome Reception

Opportunities to Learn and Network and Industry Sponsored Events

evento:
www.facebook.com/events/239775732810436/

4.5% dei neuroni del cervello di uomo, ricostruite in un computer - (03/11/2011)


Nel 2009 il cervello di un gatto, ora si è arrivati a un miliardo di neuroni e dieci milioni di miliardi di sinapsi: l'obbiettivo è nel 2019 per simulare un intero cervello umano
Reti neurali
IBM, dopo il successo del 2009, ha riprodotto ancora una volta il funzionamento del cervello di un felino.
Per riuscire in questo esperimento, IBM ha sempre utilizzato il supercomputer Big Blue però con un numero ridotto di processori: da 147.456 unità elaborative connesse in parallelo del 2009 a 24.576 processori Power(PC) di oggi.
In questo modo Big Blue è riuscito a conservare la simulazione del 4.5% delle connessioni del cervello umano: il supercomputer è ora capace di simulare circa un miliardo di neuroni e dieci milioni di miliardi di sinapsi.
IBM vuole riuscire a simulare tutti i duecento milioni di miliardi di sinapsi e i venti miliardi di neuroni del cervello umano entro il 2019: saranno necessari circa 880mila processori e si aspetta l'avvento dei memristori.
Redazione MolecularLab.it (03/11/2011)

articolo di : http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=7368

Gene per guaina mielinica - Fonte: Ansa (31/08/2005)


Scoperto il gene 'tappezziere' del sistema nervoso che ordina la tessitura della guaina isolante per la protezione dei neuroni, la mielina, rivestimento indispensabile al loro funzionamento.
Il traguardo, reso noto sulla rivista Neuron, e' merito delle ricerche di Carla Taveggia e James Salzer della New York University School of Medicine.
Il gene si chiama neuregulina e potrebbe avere un ruolo chiave nella ricerca di terapie contro malattie come la sclerosi multipla, in cui la mielina e' persa e i neuroni non riescono piu' a trasmettersi l'un l'altro il messaggio nervoso. Da parecchi decenni ormai si suole suddividere il sistema nervoso in materia grigia e bianca. Questa terminologia prende spunto da come appaiono varie zone del sistema nervoso e la differenza cromatica e' a sua volta risultato della presenza o meno di mielina a rivestire i prolungamenti dei neuroni, gli assoni, con cui i neuroni stessi comunicano tra loro. La mielina, prodotta dalle cellule di Schwann, conferisce la colorazione biancastra ai neuroni che riveste.
Le cellule di Schwann depongono la mielina, che si attorciglia in piu' strati o fogli intorno all'assone, isolandolo elettricamente. L'isolamento elettrico gli permette di far viaggiare rapido l'impulso nervoso per tutta la sua lunghezza fino a lasciarlo arrivare all'estremita' dove viene captato, mediante messaggeri chimici, da neuroni limitrofi. Non a caso sugli assoni che godono di questo rivestimento il segnale elettrico puo' viaggiare fino a 100 volte piu' rapidamente che non sui prolungamenti non mielinizzati (anche se la mielina e' responsabile del 50% del peso del cervello non tutti i neuroni ne hanno bisogno, quindi non tutti sono mielinizzati). Se la mielina e' danneggiata, come nella sclerosi multipla, le trasmissioni nervose non possono avvenire normalmente e si hanno vari disturbi a seconda del ruolo dei neuroni danneggiati.
I ricercatori hanno individuato nella neuregulina il gene che ordina alle cellule di Schwann dove deporre mielina. Infatti, coltivando in vitro neuroni non mielinizzati, gli esperti hanno dimostrato che in questi il gene per la neuregulina e' spento.
Coltivando cellule di Schwann insieme a neuroni non mielinizzati e geneticamente modificati in modo che il gene per la neuregulina sia acceso, si vede come in vitro le cellule di Schwann prendono a produrre mielina e a rivestirvi i neuroni che per natura sarebbero altrimenti 'nudi'.
La neuregulina, spiegano gli esperti, non e' altro che un fattore di crescita che i neuroni liberano per comunicare con le cellule di Scwann e dire loro se produrre o meno la mielina.
Questa scoperta potrebbe dunque essere l'avvio a nuove ricerche per scoprire se e' sufficiente e possibile manipolare l'azione del gene per la neuregulina al fine di curare malattie dipendenti dalla demielinizzazione dei neuroni.
Fonte: Ansa (31/08/2005)

articolo completo : http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=3009