CONTATORE PERSONE

08/06/13

CAUSA DI MORTE - I NEUROLOGI CHE TRATTANO I PAZIENTI SM

 I PAZIENTI SM SONO INFORMATI E CONSAPEVOLI DEI RISCHI CHE CAUSANO LA LORO DISABILITÀ.


CAUSA DI MORTE NELLA SCLEROSI MULTIPLA 
I NEUROLOGI CHE TRATTANO QUESTI PAZIENTI DEVONO ESSERE INFORMATI E CONSAPEVOLI DEL FATTO CHE PRESENTANO RISCHI DA INFEZIONI, MALATTIE CARDIOVASCOLARI, MALATTIE E INFEZIONI POLMONARI, SEPSI E TROMBOSI VENOSA PROFONDA CAUSE DEL LORO STATO DI DISABILITÀ.

La causa di morte nei pazienti con SM è stato recentemente studiato da ricercatori guidati da Michael Corwin, MD, uno dei principali a Care-Sicuro, professore associato di pediatria e di epidemiologia presso le Scuole di Boston Università di Medicina e Sanità Pubblica, ed epidemiologo senior al Slone Centro di Epidemiologia all'Università di Boston, Massachusetts, e presentato al recente American Academy of Neurology 65th Annual Meeting.


In generale, la causa della morte sui certificati di morte è elencato come arresto cardiorespiratorio, che non è davvero istruttivo perché è la "via finale comune" che porta alla morte in "quasi tutti", il dottor Corwin detto ai partecipanti a quella riunione. MS è di solito indicata come una causa di fondo, ma è raramente la causa diretta della morte, ha detto. Invece, hanno esaminato altri fattori, elencati dopo la SM e prima di arresto cardio respiratorio sui certificati di morte.


Hanno usato l'Optimum Insight Research Database, un archivio delle domande di fatturazione su più di 39 milioni di persone assicurate da United Healthcare negli Stati Uniti. I pazienti con SM e controlli sono stati abbinati per sesso, età, regione di residenza, e per la loro "prima opportunità di morire", di controllare per ogni momento bias.


La loro analisi ha mostrato che "il numero 1 causa di morte in eccesso nei nostri pazienti era sepsi, seguita da infezione polmonare, aspirazione polmonare e cardiopatia ischemica interessante è risultata significativamente aumentata nella popolazione SM rispetto ai controlli, insieme con ictus, malattie embolico, genito-urinario infezioni Stranamente -. ed io non ho una buona spiegazione per questo - avvelenamento accidentale è risultata significativamente aumentata nella popolazione di MS, ma non il cancro, "il Dott. Corwin segnalato.



Ha concluso che i loro risultati mostrano mortalità nella SM è guidato da molte condizioni, "ma soprattutto, da infezioni, malattie cardiovascolari e malattie polmonari. Sepsi e infezioni polmonari erano i contributori principali al maggior parte di queste morti MS", ha detto, e pazienti in fase avanzata sembravano inclini a morte per queste cause legate al loro stato di disabilità, come la trombosi venosa profonda, malattia cardiaca, e le infezioni.


"I medici che trattano questi pazienti devono essere informati o consapevoli del fatto che i pazienti con SM presentano tali rischi e dovrebbero aggressivamente il trattamento di infezioni e di gestire in modo ottimale le malattie cardiovascolari e polmonari," ha detto.


La ricerca è stata finanziata dalla National Multiple Sclerosis Society, Michael Smith Fondazione per la Ricerca sulla Salute, MS Society of Canada.


5 ° Incontro Cooperative del Consorzio dei Centri SM (CMSC) e Comitato delle Americhe per il trattamento e la ricerca nella SM (ACTRIMS): Simposio, a lungo termine Outcomes in MS: Presentato 30 maggio 2013.http://www.medscape.com/viewarticle/805360?src=nl_topic&uac=168179CY 

TYSABRI ...virus JC - Il test di screening


Il test di screening per Tysabri puo' essere inaffidabile !
Circa un terzo dei pazienti con sclerosi multipla negativi al test per gli anticorpi contro il virus JC - suggerendo che Natalizumab (Tysabri) sarebbe relativamente sicuro - sono stati trovati ad avere viremia attiva.
 
 L'ARTICOLO LO TRAOVATE QUI: http://www.medpagetoday.com/Neurology/MultipleSclerosis/39649
 
 

07/06/13

LAVORARE PER LA QUALITA' E NON per la QUANTITA'

Un processo collaborativo TRA DI VOI è la base dell’elaborazione...DI OGNI PROBLEMA

< ricordatevi che l'OBIETTIVO e' SEMPRE il paziente...>

************************

< ricordatevi che l'OBIETTIVO e' SEMPRE il paziente...>

************************
  il lavoro deve essere di QUALITA' E <NON> per la quantita' dei pazienti trattati

in tal modo da far migliorare lo stato di salute del PAZIENTE..


la PTA


Voglio proporti una piccola serie di appunti, serie che ho intenzione di ampliare con il tuo aiuto.


- non dovete pensare alla PTA come il miracolo......ma PENSARE  che è una miglioria...
-
una .... Persona è Diversa dall'altra...
- C'e' chi ci mette di PIU' nel ricevere  i miglioramenti...e chi ha subito i piccoli miglioramenti.
- tutto quello che viene...... È Solo UN BENE
-
La CCSVI è caratterizzata dalla presenza di restringimenti multipli e malformazioni delle principali vene che portano il sangue dal cervello verso il cuore.
Per una diagnosi di CCSVI devono essere presenti almeno 2 dei 5 parametri.
- anche se si risulti NEGATIVI....non vuol dire che NON SI HA LA CCSVI
- ALLE VOLTE SERVE UNA
flebografia>
- CI SON DIVERSE SM---CON DIVERSE  disabilità  E DIVERSE EDSS - LA PTA...E' UN TRATTAMENTO NON E' UNA OPERAZIONE?
-
PER LA PTA DOVETE  DEPILARVI L'INGUINE, tal da facilitare  tutta la procedura
- con un batuffolo vi anestetizzano prima di mettere la canula
-
poi una punturina di anestesia con punturina all'inguine con un anestesia molto locale...
- i parametri 1) cuore .. 2) pressinone 3) l'antibuiotico in flebo... 4) la fisiologica in flebo
- POI  VI DIRANNO DI GONFIARE LA PANCIA E SPINGERE COME SE DOVRESTE FARE LA PUPU' E LA

  canulina e' dentro il vs inguine..



 - inizia la FLEBOGRAFIA .. con l'inserimento delle guide sgonfie ...
- salgono lentamente e dove c'e' l'ostruzione/restringimento ....gonfiano con una pedalina le guida facendolo diventare un bel palloncino...
-
dopo un tot. di tempo ..si risgonfia...nel mentre guardano tutto  a video ..se il mezzo di contrasto passa come dovrebbe passare...se non passa come di dovuto...ripallonano e cosi' via per tutte le vene/ giugulari son ristrette etc etc.

 NON VIENE EFFETTUATO NESSUN TAGLIO, MA SOLAMENTE L'INSERIMENTO DI UNA CANULINA...

06/06/13

Migliorare la pressione sanguigna aumentando l'arginina

 Riccardo Borgacci Dietista

Arginina e Ossido Nitrico per l'endotelio

L'arginina è un amminoacido semiessenziale nonché precursore dell'Ossido Nitrico (NO); Citrullina ed Ossido Nitricola via metabolica arginina/NO svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento della funzione endoteliale vascolare (strato epiteliale interno dei vasi sanguigni) e influisce positivamente sulla regolazione interna della pressione sanguigna. Il giusto apporto di arginina, quindi di ossido nitrico, determina una risposta circolatoria ottimale agli stimoli di vasodilatazione e vasocostrizione, pertanto rappresenta un elemento potenzialmente utile nel trattamento dei pazienti affetti da malattie coronariche e vasculopatie sistemiche.

Aumentare l'arginina per migliorare le pressione

Recentemente è stato pubblicato uno studio (tesi universitaria di Francesco Rombolà - Dietista) incentrato sull'effetto dell'integrazione a breve termine con arginina. Il campione esaminato è costituito da 14 soggetti, di cui 7 sani e 7 diabetici ma senza complicanze; le osservazioni sono durate 6 mesi durante i quali gli operatori hanno rilevato la pressione sanguigna (sistolica e diastolica) e l'onda sfigmica (posizione del corpo: supina, strumenti: sfigmomanometro per la pressione arteriosa e oscillometro per la pressione pulsatile sulle pareti dei vasi); parallelamente, sono state effettuate anche l'analisi dello stato di nutrizione ed i comuni esami ematochimici.
Attraverso l'anamnesi alimentare si è stimato il livello di assunzione complessivo di arginina con la dieta per poi elaborare schemi alimentari specifici per aumentarne l'intake. Gli alimenti più ricchi di arginina, pertanto aggiunti nella dieta sono: pinoli, coscio di faraona senza pelle, coscio di pollo senza pelle, coniglio intero e tacchino; le cotture più indicate sono: al forno, al cartoccioal vapore, alla piastra e al microonde.Alimenti Ricchi di Arginina
Gli schemi alimentari somministrati sono stati suddivisi in 5 pasti dei quali 3 principali e due spuntini.

NB. La concentrazione delle altre molecole in grado di interferire con la pressione sanguigna alterando i risultati (omega3polifenoliflavonoidi ecc.) è stata mantenuta invariata. La quantità media di arginina somministrata è stata di 8g/die.

risultati ottenuti sono ottimi; il campione di soggetti sani ha riscontrato una rilevante diminuzione della pressione sanguigna mentre la pressione pulsatile (pulse pressiure - PP) è rimasta invariata. Anche nei diabetici si sono osservati cambiamenti di riguardo: la pressione arteriosa si è ridotta così come la PP, mentre l'elasticità macrovascolare è aumentata.
Lo studio conferma che nel diabetico tipo 2 "senza complicanze" è comunque presente una certa compromissione vascolare (a carico dell'endotelio) verso la quale è possibile agire promuovendo l'intake di arginina. Essa agisce incrementando la produzione di ON e favorendo di conseguenza l'elasticità dei vasi e/o e ottimizzando la compliance vascolare.

NB. La biodisponibilità di arginina dipende, oltre che dalle fonti alimentari, anche da:
  1. Quantità di enzima Arginasi nelle cellule intestinali ed epatiche
  2. Quantità degli inibitori di trasporto (dimetilarginina asimmetrica e n-monometilarginina).
Lo studio si è orientato sul breve termine poiché, secondo i risultati di altre ricerche, la somministrazione di L-Arginina sintetica agisce positivamente per un arco di tempo limitato, oltre il quale i parametri ritornano ai livelli iniziali (effetto dell'aumento di Arginasi negli enterociti).
L'aspetto più importante dello studio è senz'altro la diminuzione del rischio cardiovascolare (indipendente) imputabile al miglioramento dei parametri di pressione pulsatile (PP); la sola somministrazione di arginina non è sufficiente al ripristino della funzione endoteliale, tuttavia può incrementare la produzione di ON migliorando il parametro di compliance vascolare.


Bibliografia:
  • Effetto di una dieta arricchita in arginina sulla compliance vascolarestudio sperimentale sul volontario sano e sul paziente con diabete 2 – Francesco Rombolà – CDL Dietistica – Università degli Studi di Siena - Rivista dell'Associazione Nazionale Dietisti (ANDID) – anno ventiduesimo, II° numero, periodo bimestrale II° bimestre 2012 – pag 6:9.

Arginina

..be direi PORTENTOSO...LEGGERE CON ATTENZIONE

L'arginina è un aminoacido essenziale per i bambini in fase di crescita ma non per gli adulti (dato che può essere sintetizzata dall'organismo, soprattutto a livello renale ed epatico).


Nell'adulto l'arginina rientra comunque nella categoria degli "aminoacidi condizionatamente essenziali" (insieme a glicina, glutamina, prolina e taurina) perché ricopre un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'omeostasi e delle funzioni dell'organismo.
In alcune condizioni patologiche l'arginina può essere sintetizzata ad una velocità insufficiente per far fronte ai reali bisogni e proprio a questa sua caratteristica deve l'appellativo di "amminoacido condizionatamente essenziale".


L'arginina sta assumendo notevole importanza come precursore dell'ossido nitrico per le tante funzioni che quest'ultimo espleta nell'attività cellulare, nella trasduzione dei segnali biologici e  nella difesa immunitaria.

Funzioni

Le funzioni dell'arginina sono molteplici e proprio a tale importanza biologica è dovuta la sua popolarità nel mondo farmaceutico:
l'arginina è un precursore della creatina e ne aumenta la velocità di sintesi; tuttavia non si sa ancora se tale proprietà sia in grado di influenzare positivamente la performance atletica. L'arginina interviene inoltre nella sintesi di altri amminoacidi e in quella del glucosio, agendo in tal senso come aminoacido gluconeogenetico (l'arginina può cioè essere catabolizzata per produrre energia quando le scorte di glucosio scarseggiano).

l'arginina è un prodotto intermedio del ciclo dell'urea e come tale contribuisce a detossificare l'organismo. Durante un esercizio fisico l'ammoniaca prodotta deriva principalmente dalla deaminazione dell'AMP (adenosinmonofosfato) nelle cellule muscolari. Dato che l'accumulo di ammoniaca è uno dei fattori che determinano la fatica, il potere detossificante dell'arginina potrebbe essere molto utile anche negli sport di durata (ciclismo, corsa, sci di fondo ecc.).

In uno studio l'infusione endovenosa di arginina ha aumentato significativamente la concentrazione sierica di ormone della crescita e prolattina; per ottenere lo stesso risultato con la somministrazione per via orale i dosaggi di arginina dovrebbero essere elevatissimi, nell'ordine dei 250 mg/kg/die.
Per favorire tale azione viene spesso consigliato di assumere integratori a base di arginina poco prima di coricarsi per il riposo notturno.
Molti degli studi che hanno confermato tali proprietà anche a dosaggi inferiori sono stati condotti su gruppi di soggetti anziani, defedati ed in regime di ricovero, con problemi relativi ad una scarsa alimentazione o difficoltoso assorbimento di nutrienti. Tali risultati non sarebbero pertanto applicabili a soggetti giovani ed in buona salute con un alimentazione varia ed equilibrata.
Deficit di arginina potrebbero invece essere presenti nelle persone che seguono una dieta strettamente vegetariana (dieta vegana), in condizioni di stress psicofisico severo, malattie o traumi.

L'arginina è utilizzata come agente immunostimulante nelle condizioni in cui l'organismo è debilitato (ustioni, traumi e patologie varie)

L'arginina interviene nella sintesi di ossido nitrico, una sostanza che induce vasodilatazione diminuendo la pressione arteriosa ed aumentando l'apporto di sangue ai tessuti, genitali compresi. Tale effetto contribuisce in linea teorica all'aumento del desiderio e delle prestazioni sessuali (vedi: Disfunzione erettile).
Per queste sue proprietà vasodilatatorie l'arginina potrebbe essere utile anche nella cura delle patologie cardiovascolari (ipertensione, arteriosclerosi, angina ed ipercolesterolemia). Tali ipotesi, per lo più derivanti da ricerche condotte su animali da esperimento, sono ancora in attesa di conferma.

Arginina negli alimenti


Normalmente una persona assume dai 3,5 ai 5 grammi di arginina al giorno soprattutto attraverso carne, frutta secca e alimenti vegetali ricchi di proteine (legumi).

Effetti collaterali

L'utilizzo di arginina è controindicato alle persone soggette a frequenti manifestazioni da herpes virus, dato che tale amminoacido sembra favorire gli episodi di riattivazione del ceppo virale. L'amminoacido lisina, dall'altra parte, parrebbe avere effetti contrari, migliorando il controllo dell'herpes sia labiale che genitale.
Elevate dosi di arginina (oltre i 30 grammi al giorno) hanno provocato anche cefalea, ipotensione e nefrotossicità. Più gravi le reazioni per via parenterale.
Per dosi inferiori gli effetti collaterali più comuni si riferiscono ad episodi di diarrea, crampi addominali e nausea.

Denudamento endoteliale, in seguito a PTA, sia parte del processo di restenosi che segue l’intervento.

IMPORTANTE GRAZIE Achille Daga .



Gent.mi Chirurgi e Radiologi Interventisti Vascolari,
sarebbe ora di integrare le terapie farmacologi
che PRE E POST PTA CCSVI con integratori di Ossido Nitrico e/o Salicilato di Sodio, al fine di ripristinare quanto prima la funzione della parete venosa e del suo endotelio, la formazione del trombo, che si verifica nella parete vascolare nel sito di denudamento endoteliale, in seguito a PTA, sia parte del processo di restenosi che segue l’intervento.


Disfunzione (danno) endoteliale nella vena dopo l'angioplastica che provoca restenosi e complicanze trombotiche.
https://www.facebook.com/notes/achille-daga/disfunzione-danno-endoteliale-nella-vena-dopo-langioplastica-che-provoca-resteno/379371635505100

Danno endoteliale e stasi da reflusso venoso 
Salicilato di sodio con finalità rigenerativa

 www.marcocosimi.it/documenti/danno-endoteliale-e-stasi-da-reflusso-venoso.html

@@@@@@@@@@@ L’importanza dell’Ossido nitrico. @@@@@@@@@@@@
Una molecola strategica per i sistemi antiossidanti dell’organismo.
Nei sistemi biologici, l’NO agisce come un importante messaggero intra- ed inter-cellulare regolando numerosissime funzioni,IN PRIMIS QUELLA DELL’ENDOTELIO VASCOLARE, oltre all’effetto primario sull’endotelio, all’NO è riconosciuto un ruolo determinante di mediatore biochimico in numerose funzioni, a livello cerebrale (es. controllo dell’apprendimento e della memoria), gastrointestinale (modulazione delle secrezioni e della motilità), respiratorio (modulazione del tono della muscolatura liscia bronchiale), renale (autoregolazione del flusso ematico), e così via. All’NO, in quanto radicale, è attribuita un’importante funzione di difesa nei confronti delle infezioni batteriche e, probabilmente, nel controllo della crescita dei tumori.
 www.internationalbiolife.it/l'importanza_dell'ossido_nitrico.htm

01/06/13

Sangue infetto: dagli errori ai bimbi “cavie”. E gli indennizzi non arrivano - Il Fatto Quotidiano

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Caso Stamina: la sperimentazione non si limiti a liquidare la teoria - Ivan Cavicchi - Il Fatto Quotidiano

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farmaceutica MERCK - sconvolgente ammissione di aver inoculato il virus del cancro per mezzo dei vaccini

La Merck ammette di aver inoculato il virus del cancro attraverso i vaccini


Dott. Leonard Horowitz, caratterizza l'intervista al maggior esperto di vaccini al mondo, il Dott. Maurice Hilleman, che spiega perchè la Merck ha diffuso l'Aids, la leucemia ed altre terribili malattie


poi condividete TUTTI -

31/05/13

Prof. Vittorio IACCARINO

La Flebo TC (Angio-TC) nella valutazione preparatoria della CCSVI. E’ un valore aggiunto.

V. Iaccarino ha parlato di uno studio fatto nel 2010 nel quale si faceva:
- valutazione neurologica
- Ecodoppler
- risonanza magnetica 3 Tesla
- flebo TC
e solo in seguito PTA
Attraverso la Flebo Tc è stato possibile valutare:
 il diametro dei forami giugulari (che a volte risultano più piccoli del normale o con una forma diversa;
l’azygos che si immette nella vena cava superiore;
vene vertebrali;
la valutazione dei circoli collaterali vicarianti dovuti all’anomalia dei forami;
valutazione del reflusso nelle vene giugulari;
con questo esame è possibile arrivare con certezza alla necessità di una flebografia e PTA,  inoltre si può stabilire preventivamente la tipologia di materiale da utilizzare successivamente nella procedura interventistica.
V. Iaccarino conclude che sarebbe interessante approfondire il discorso sui forami ossei giugulari visto che in letteratura c’è pochissimo su questo argomento e che sarebbe interessante valutare quel 10% di persone con Sm che non sembrano avere la CCSVI.

Achille Daga