CONTATORE PERSONE

04/09/14

La cistite

info di: < www.angelini.it/wps/wcm/connect/it/Home/Patologie-e-cure/La-cura-della-donna/Patologie/La-cistite/>


Sintomi e cause della cistite

La cistite è un'infiammazione della parete vescicalefrequentemente provocata da un'infezione che colpisce le vie urinarie.

Le vie urinarie sono un sistema che conduce l'urina attraverso due condotti, gli ureteri, dal rene alla vescica che funziona da serbatoio. L'urina viene emessa all'esterno con  l'atto della minzione attraverso un altro breve condotto: l'uretra.

Sintomi della cistite
  • Difficoltà nell’urinare; l'urina viene eliminata goccia a goccia
  • Dolore e bruciore nell’urinare che persiste anche dopo la fine della minzione
  • Dolore sovrapubico accompagnato dalla sensazione di non aver svuotato completamente la vescica
  • Bisogno continuo di urinare
  • Talvolta perdita di sangue con l’urina

Questi sintomi della cistite possono essere presenti tutti o in parte, e possono accompagnarsi a torbidità delle urine che potrebbero avere odore sgradevole.

La cistite è donna? Perché la cistite colpisce principalmente le donne?
Il fattore più importante che predispone alla cistite è dovuto alla diversa conformazione anatomicadell’ultimo tratto escretore nella donna rispetto all’uomo, l’uretra. La brevità dell’uretra femminile che misura circa 3-4 cm e la vicinanza alla vagina e al retto costituiscono fattori di maggior rischio e maggiore prevalenza delle infezione delle vie urinarie (IVU) nella donna. È per questo, infatti, che i batteri provenienti dall’intestino possono raggiungere il condotto uretrale e da qui risalire in vescica.
La colonizzazione può essere favorita dalle secrezioni normalmente presenti in vagina.

Ambiente vaginale
Se l’ingresso dei batteri in vescica è legato alla loro risalita attraverso l’uretra, quale ruolo riveste l’ambiente vaginale nella cistite?
Un ambiente vaginale sano rappresenta la prima linea di difesa alla risalita dei batteri. In condizioni normali in vagina sono presenti microrganismi (i lattobacilli) che ostacolano la crescita degli altri batteri nocivi.

Che cos’è la flora vaginale?
Questo termine indica l’insieme di microrganismi che colonizzano la vagina e che sono in equilibrio dinamico sia tra di loro sia con l’ambiente che li ospita (ecosistema).

La flora vaginale varia con l’età? 
La flora vaginale delle bambine non è quella delle ragazze e delle donne adulte, e subisce ulteriori modifiche con l’avanzare degli anni. Si intuisce che queste caratteristiche variano durante la vita della donna in rapporto alle varie fasi ormonali.

Ormoni
In che modo gli ormoni regolano l’habitat vaginale?
Gli estrogeni realizzano, attraverso una serie di eventi il cui fine è stabilire un ambiente vaginale acido, la condizione ideale per impedire la crescita di batteri che potrebbero alterare il benessere della donna. Lo stesso ciclo mestruale può influire su questo equilibrio. Ci sono periodi, quindi, nella vita di una donna in cui ella è particolarmente vulnerabile verso episodi di cistite che possono presentarsi in modo ricorrente.
Se ciò accade la donna può andare incontro a conseguenze psicosociali serie: stress fisico e mentale, limitazioni nella vita sociale e lavorativa, implicazioni negative nel comportamento sessuale che può arrivare alla rinuncia per la paura della ricomparsa di cistite in seguito ai rapporti.

Gli ormoni hanno influenza anche sulla vescica?
È stato dimostrato che per alcuni organismi e soprattutto per Escherichia coli è importante la capacità che essi hanno di aderire alla mucosa vescicale affi nché si determini l’infezione. L’adesività del batterio avviene attraverso i suoi prolungamenti chiamati Pili o Fimbrie. La capacità delle cellule del vestibolo, della vagina, dell’uretra, di impedire che questi microrganismi aderiscano varia con le variazioni ormonali; sembra che sia più forte nei primi giorni del ciclo mestruale e più debole nei giorni che corrispondono all’ovulazione. È dimostrato, inoltre, che questa stessa capacità di difesa diminuisce nelle prime fasi della gravidanza e dopo i 65 anni di età. Ciò potrebbe spiegare perché le cistiti nelle donne si presentano spesso a intervalli regolari.

Altri fattori
Il rispetto dell’ambiente vaginale rappresenta la premessa indispensabile in un percorso di prevenzione delle infezioni urinarie. Talune abitudini comportamentali, che riguardano lo stile di vita, sono da considerarsi i maggiori responsabili tra lecause della cistite e per aumentare le probabilità delle recidive e delle reinfezioni. 
Sono da considerarsi fattori di rischio per la cistite:
  • cattiva igiene, rapporti sessuali non protetti,
  • uso di tamponi vaginali durante il ciclo mestruale,
  • uso di detergenti intimi non specifici,
  • uso di spermicidi
  • irregolarità alimentari,
  • antibioticoterapia non specifica.

Che cosa si intende con i termini recidiva e reinfezione?
Per recidiva si intende una successiva infezione provocata dagli stessi batteri della precedente.
Per reinfezione si intende una successiva infezione determinata da una specie batterica differente.

Ma la vescica non presenta difese?
I meccanismi di difesa della vescica sono molteplici, ma i principali sono da rapportare a tre fattori.
Il primo è rappresentato da sostanze sintetizzate dalla vescica stessa, che formano uno strato protettivo capace di impedire l’adesione dei batteri patogeni alla parete della vescica. 
Un secondo meccanismo di difesa è legato alla presenza nelle urine di una proteina prodotta dal rene, chiamata uromucoide, che intrappola i batteri i quali possono essere allontanati attraverso l’emissione delle urine. 
È proprio la minzione regolare ed efficiente il terzo importante fattore di difesa, attraverso il quale si opera un lavaggio continuo della vescica e della parete uretrale, impedendo la colonizzazione dei batteri patogeni. Da includere nei meccanismi di difesa la presenza di anticorpi urinari e le stesse proprietà antimicrobiche dell’urina (come l’acidità).
L’alterazione di tali fattori (tutti o parte di essi) per cause esterne o per cause interne (particolare predisposizione genetica) aumenta la suscettibilità alle infezioni urinarie.

I batteri responsabili della cistite

La maggior parte delle infezioni urinarie non complicate è causata da batteri di origine intestinale. Escherichia coli è il microrganismo più comune, ed è responsabile dell'85% delle infezioni urinarie. Sono spesso frequenti altri microrganismi di provenienza intestinale o microrganismi provenienti dall'area genitale esterna. L'identificazione dell'agente infettante attraverso l'urinocultura è importante per la diagnosi e per la terapia specie nelle cistiti ricorrenti, anche per escludere altre condizioni patologiche dell'apparato urogenitale, di natura non infettiva, che possono simulare i segni e i sintomi di un'infezione urinaria. 

Che cosa è la batteriuria?
La presenza cospicua di batteri nelle urine, che normalmente non ne contengono, viene definita batteriuria. Naturalmente bisogna escludere la contaminazione delle urine da parte dell’uretra, della vagina e della cute.
Batteriuria significativa indica che il numero dei batteri è tale da escludere una contaminazione.
Batteriuria persistente indica, in genere, che la terapia non è stata adeguata; la causa più comune è legata allo sviluppo da parte dei batteri di una resistenza nei confronti dell’antibiotico scelto. 

Le cause della resistenza batterica
Le cause più probabili possono essere:
  • uno schema terapeutico inadeguato, per cui batteri, più forti, della stessa specie riescono a svilupparsi,
  • oppure
  • contemporanea presenza di altri batteri non sensibili all’antibiotico usato.

Il prelievo di urine
Le urine del mattino, eliminato il primo getto, vengono raccolte in un contenitore sterile. È necessario che tutta la zona venga precedentemente detersa in maniera accurata, la tecnica di pulizia prevede la detersione dei genitali dall’avanti all’indietro, allargando le grandi labbra al fine di evitare che i batteri normalmente presenti all’esterno possano falsare il risultato dell’analisi. Il campione di urina, deve essere portato subito in laboratorio e non lasciato per molto tempo a temperatura ambiente, perché i pochi germi presenti si moltiplicano e il risultato viene falsato.
Positività delle analisi delle urine:
  • Presenza elevata di leucociti (globuli bianchi) superiori a 10.000/ml
  • Presenza elevata di batteri
  • Presenza di emazie (globuli rossi)
  • Presenza di nitriti
  • Aumento del pH

La cistite nelle età della donna

La cistite nelle bambine
Le bambine, peraltro sane, possono presentarefrequentemente episodi di cistite. La risalita dei batteri patogeni dall'uretra è facilitata a questa età soprattutto da un'errata igiene. È necessario insegnare loro sin da piccole a lavare i genitali in maniera corretta, dall'avanti all'indietro, e abituarle all'igiene personale ogni volta che si usa il bagno; sarebbe opportuno utilizzare un detergente lievemente acido e abituarle a svuotare la vescica in maniera regolare, cosa che frequentemente trascurano quando sono occupate nei giochi. È opportuno che venga adottata una corretta alimentazione affinché sia mantenuto costante l'equilibrio della flora batterica intestinale, condizione necessaria per una sua regolare funzione. 

La cistite nella giovane donna
La cistite non complicata si osserva con molta frequenza nelle adolescenti e nelle giovani donne. La cistite è provocata nell’80% dei casi dall’Escherichia coli. I sintomi della cistite nella giovane donna sono quelli precedentemente elencati.
È importante non confondere una cistite con una vaginite. Le vaginiti si accompagnano quasi sempre a perdite vaginali e in genere non presentano dolore nell’urinare né dolore sovrapubico.

Cause delle cistiti nelle giovani donneLa causa della cistite più importante  è rappresentato dal rapporto sessuale (in genere l’intervallo di comparsa dei sintomi è di 24/48 ore). La risalita batterica dall’uretra alla vescica è facilitata dal rapporto sessuale in maniera meccanica. Inoltre l’uso di creme spermicide può facilitare l’infezione perché alterano l’ecosistema vaginale e permettono la colonizzazione dei patogeni. Se gli episodi si ripetono con frequenza sarebbe opportuno valutare il partner e indirizzarlo ad esami specifici.
La cistite nella giovane donna può essere anche abatterica, legata al microtrauma prodotto sull’uretra dal rapporto sessuale, specialmente quando coesiste scarsa lubrificazione.
Le regole di igiene personale (vedi consigli utili), un’alimentazione sana, regolari controlli ginecologici, qualche piccola precauzione, come urinare subito dopo il rapporto per allontanare i batteri eventualmente introdotti, possono ridurre in maniera significativa il verificarsi o il ripresentarsi della cistite. 

La cistite in gravidanza
Le modificazioni ormonali tipiche della gestazione sono responsabili della maggiore predisposizione alle infezioni urinarie in gravidanza. L’aumento del progesterone diminuisce il tono dell’uretere e dell’uretra alterandone la normale peristalsi. Si aggiunge a ciò la ricchezza nelle urine di substrati nutritivi per i germi. Una batteriuria asintomatica è presente nel 2-8% delle donne gravide; se non monitorata può complicarsi con una pielonefrite acuta nel 15-45% dei casi.
In gravidanza, le infezioni delle vie urinarie non trattate si associano a gravi complicanze materne e fetali: aborto, riduzione del peso del nascituro, rottura prematura delle membrane, parto pretermine. 

La cistite nella terza età
Le cistiti nella donna anziana sono legate all’Escherichia coli nel 75% dei casi ma anche a molte altre specie di batteri. 

Cause della cistite nella terza età:
  • Modifica dell’ambiente vaginale (atrofi a delle mucose)
  • Aumento del rischio di contaminazione uretrale per aumento delle disfunzioni intestinali (stipsi)
  • Diminuzione delle difese proprie vescicali
  • Diminuzione in generale delle difese immunitarie

La maggior parte delle donne anziane presenta una batteriuria asintomatica(presenza di batteri nelle urine senza alcun sintomo) per cui è opportuno far precedere alla terapia antimicrobica un miglioramento delle condizioni che la determinano:
  • migliorare la funzione intestinale (alimentazione corretta e attività fi sica)
  • migliorare il trofismo dei genitali esterni (terapie topiche)
  • migliorare le difese immunitarie

La cistite in menopausa
La carenza di estrogeni altera l’ecosistema vaginale, aumentando localmente la capacità di colonizzazione da parte di batteri. Le stesse variazioni ormonali determinano una riduzione della lubrifi cazione vaginale che, accompagnata da un’iniziale atrofi a delle mucose, crea le condizioni che predispongono a vaginiti batteriche o irritative: la porta d’ingresso alle cistiti.
È possibile, inoltre, che a questa età siano presenti piccoli prolassi vescicali, responsabili di svuotamento incompleto delle urine. Il residuo post-minzionale che ne deriva diventa responsabile di ripetuti episodi di cistite.
In tali circostanze la terapia sostitutiva locale, con ovuli e creme a base di estrogeni, può favorire il trofismo delle mucose.
Un programma riabilitativo perineale può, inoltre, migliorare lo svuotamento vescicale.

Diagnosi e trattamento della cistite

La presenza dei sintomi caratteristici non fa certamente passare inosservato un episodio di cistite. Il primo episodio, in genere, tende ad essere non complicato. È necessario, tuttavia, consultare il medico curante, e ricontattarlo se questo primo episodio non si fosse risolto con la terapia.
Curare correttamente la cistite sin dal primo episodio può fermare il circolo vizioso delle ricadute. In questi casi spesso l'urinocultura dimostra che il microrganismo non è stato completamente eradicato, oppure si è verificata una nuova infezione di cui è responsabile un altro agente patogeno. È sempre molto importante riferire al medico quanti episodi di cistite si sono avuti negli ultimi 12 mesi, questo dato è fondamentale per la prescrizione di una corretta terapia.

Trattamento farmacologico della cistite
Il farmaco adeguato deve avere come scopo la scomparsa della crescita batterica nelle urine, idealmente senza effetti collaterali importanti. Se i batteri vengono ridotti ma non eliminati, quasi certamente si verifica una recidiva, che non è altro che la stessa infezione non eradicata. Erroneamente potrebbe essere utilizzato in somministrazioni successive lo stesso farmaco che non ha funzionato.
È possibile e opportuno preferire terapie differenziate e ottimizzate per l’uomo e per la donna. Il diritto di tutti alla salute, infatti, passa necessariamente attraverso il rispetto delle differenze che esistono fra il mondo femminile e quello maschile.
In questo caso è fondamentale, quindi, scegliere un antibiotico che associ all’efficacia terapeutica il rispetto della flora batterica vaginale che è la difesa naturale contro l’acquisizione di un’infezione urinaria

Consigli utili per la gestione della cistite
Raccomandazioni generali
  • Adeguato apporto idrico giornaliero (bere almeno un litro e mezzo di acqua) per favorire la diuresi
  • Regolare la funzione intestinale
  • Evitare il consumo di cibi e bevande che possono irritare l’intestino
  • Utilizzo di biancheria intima in fibre naturali, poiché i tessuti sintetici possono favorire l’irritazione dei genitali esterni
  • Favorire una minzione regolare (trattenere l’urina per molte ore può essere una causa di predisposizione all’infiammazione della vescica)

Raccomandazioni specifiche per la cistite:
  • Per le bambine
    Insegnare loro a lavare i genitali in maniera corretta, dall’avanti all’indietro, e abituarle all’igiene personale ogni volta che si usa il bagno, abituarle a svuotare la vescica in maniera regolare.
  • Per le giovani donne e donne adulte non in gravidanzaLe reinfezioni ricorrenti possono essere ritrattate con un ciclo di terapia preventiva a lungo termine dopo una iniziale sterilizzazione delle urine. Naturalmente è da abolire il “fai da te”, ma è necessario il consulto con il medico di famiglia.
  • Donne in gravidanza
    Per l’alto rischio di patologie renali di questo particolare stato, è raccomandato uno screening per la batteriuria durante la gravidanza. L’utilizzo di farmaci non dannosi al feto anche in questo caso richiede la consulenza del medico.
In tutti i casi suddetti è auspicabile somministrare un farmaco che non danneggi in alcun modo la flora vaginale, fondamentale tra i fattori di difesa dalla cistite nella donna.

Glossario della cistite

  • Ecosistema: insieme di organismi in equilibrio dinamico con l’ambiente e tra loro.
  • Flora vaginale: microrganismi endogeni che colonizzano la vagina.
  • Habitat: porzione di spazio, delimitata da determinate strutture, la quale ospita un ecosistema.
  • Disuria: difficoltà della minzione.
  • Stranguria: minzione dolorosa, goccia a goccia, con tenesmo vescicale.
  • Tenesmo: tensione dolorosa accompagnata da sensazione di bruciore o da bisogno continuo di defecare o urinare, avvertita in corrispondenza dell’ano o della vescica.
  • Nicturia: minzione notturna.
  • Ematuria: emissione dall’uretra di sangue mescolato con una quantità più o meno grande di urina.
  • Pollachiuria: esagerata frequenza delle minzioni che non necessariamente corrisponde a un aumento di volume delle urine.
  • Microrganismo: elemento unicellulare visibile solo al microscopio. È patogeno quando è capace di determinare una malattia.
  • Ormone: sostanza prodotta in un organo e trasportata dal circolo sanguigno a un altro organo di cui stimola lo sviluppo e la funzione.
  • Estrogeni: gruppo di ormoni estratti dai follicoli ovarici.
  • Progesterone: ormone di origine ovarica la cui funzione è quella di trasformare la mucosa uterina per favorire il fissaggio e lo sviluppo dell’uovo fecondato. Necessario per l’evolversi della gravidanza.
  • Escherichia coli: bacillo che si trova normalmente nell’intestino umano e animale, ove vive come parassita. Non patogeno in condizioni normali, può in taluni casi dare origine a svariate affezioni.
  • Leucocita: globulo bianco.
  • Emazia: globulo rosso.
  • Uretrite: infi ammazione della mucosa dell’uretra.
  • Vaginite: infi ammazione della vagina.
  • Clamydia: batterio intracellulare (che si moltiplica nelle cellule infette).
  • Mycoplasma: microrganismo intracellulare di dimensioni piccolissime.
  • Urinocoltura: insemenzamento di un terreno di coltura con una piccola quantità di urine prelevata in maniera sterile.
  • Antibiogramma: studio della sensibilità dei batteri presenti, in un determinato materiale, ai diversi antibiotici.


Contenuti realizzati in collaborazione con: Anna De Marco - Divisione di Urologia, Servizio di Uroginecologia - Urodinamica e Riabilitazione del Pavimento Pelvico - C.T.O. NAPOLI

02/09/14

GROSSO o piccolo


Novartis nei guai: Nascosti 2579 casi di effetti collaterali e una morte per tre farmaci.

Aggiungi didascalia

SCONCERTANTE  NOTIZIA: 
ATTENZIONE <MOLTO IMPORTANTE> DA LEGGERE E CONDIVIDERE Pubblicato
circa 3 ore fa

Novartis nei guai: Nascosti 2579 casi di effetti collaterali e una morte per tre farmaci.

Ecco quali sono: 

Effetti secondari dei farmaci. Novartis coinvolto in un nuovo scandalo. Il gigante farmaceutico non ha segnalato i gravi effetti collaterali legati a farmaci anti-cancro in 2579 casi, uno dei quali con esito mortale...
CONTINUA QUI LA TUA LETTURA <www.retenews24.it/rtn24/sanita/novartis-guai-nascosti-2579-casi-effetti-collaterali-morte-per-farmaci-quali/>

28/08/14

TRI RIDE - dispositivo elettrico da applicare alla carrozzina

Come da promessa vi informo quanto arrivatomi:

OGGETTO: 《TRI RIDE, IL PROPULSORE DI SPINTA CHE TRASFORMA LA CARROZZINA MANUALE IN CARROZZINA ELETTRICA

Gentilissima Stefania Melis
come da suo incontro (agosto) sono a disposizione per tutte le delucidazioni anche per iscritto in riferimento al 《TRI RIDE dispositivo elettrico da applicare alla carrozzina》 il rappresentante mi comunica che per Torino è stato consigliato alle asl con questo codice di riconducibilita' 12.21.27.006

Tempo di attesa per il dispositivo elettrico non meno di 20gg lavorativi .

Rimango comunque a sua disposizione per eventuali chiarimenti 

Cordiali saluti Patrizio Z.

170.372 VISUALIZZAZIONI in crescendo


GRAZIE A TUTTI

la Sclerosi multipla .. Ccsvi vista da SAM, e non solo ha toccato  le 170.377



vai a firmare anche tu ..per le cure compassionevoli. ...PRESSO IL 'TUO' COMUNE..

mi rivolgo NUOVAMENTE A VOI
Entro il 10 settembre...vai a firmare anche tu ..per le cure compassionevoli. ...PRESSO IL 'TUO' COMUNE..

PER FAVOREGentilmente AMICO E AMICA che leggi, TI CHIEDO DI ANDARE AL TUO COMUNE PER POTER firmare la la Proposta di legge di iniziativa popolare n.14A00731 come annunciata in Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n°28 del 04/02/2014.  
www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/02/04/14A00731/sg;jsessionid=0-EAsElt0qT9kuLOXbONGA__.ntc-as3-guri2b La “Proposta di legge CONSENTIREBBE a garantire l’accesso alle metodiche compassionevoli con trattamenti su base non ripetitiva mediante l’utilizzo di cellule staminali mesenchimali adulte” annunciata in Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n°28 del 04/02/2014. Scadenza raccolta firme: 7 settembre 2014

LA SLA non va via con i brividi del ghiaccio sulla schiena....

BASTA SECCHI DI ACQUA GHIACCIATA, PASSIAMO AI FATTI
Chi vuol capire "Capisca" -

Poi mi chiedo ... quanti bambini muoiono di fame e di sete perche' non hanno ne cibo e ne ACQUA...??


 
www.retenews24.it/rtn24/cronaca/sla-spaventosa-doccia-gelata-messaggio-anthony/

FIRMA LA PETIZIONE < DOTT. COIMBRA> PETIZIONE INDIRIZZATA A: ASSOCIAZIONE BRASILIANA DI NEUROLOGIA (ABN)


Appello dei pazienti che seguono il protocollo Coimbra in difesa di questa terapia che subisce i primi attacchi sulla stampa brasiliana da parte dei neurologi (come già ampiamente previsto).
Sulla destra compilate con nome, cognome, indirizzo email, paese e CAP.
Usate google traduttore per leggerlo.
Siamo 2.272 membri qui dentro, inutile dirvi che mi aspetto almeno 2.272 sottoscrizioni dall'Italia, altrimenti non ha senso questo gruppo e non ha senso la vostra presenza qui. Anche perché in Italia accadrà lo stesso problema e noi saremo già avvantaggiati da questa raccolta firme promossa dai nostri amici brasiliani.
Fate assolutamente girare questo appello e fate firmare amici e parenti.
DAI DAI DAIIIII!!!! <L.R.>




2800+++ firme 

LEGGI Compila e firma  via web anche tu

www.citizengo.org/pt-pt/10291-xxx

USA IL MOUSE pochi piccoli passi GRAZIE BY STEFANIA MELIS


importante VACCINI informazioni e divulgazione

Ciao Stefania, puoi divulgare il nostro gruppo www.facebook.com/groups/273779856034566/
il sito internet realizzato grazie alla collaborazione di un genitore ove sono stati riportati i vari files del gruppo (tutto il lavoro del gruppo messo in salvo.... non si sa mai diamo fastidio su Fb...) http://autismo-danni-da-vaccino-e-malasanita.oneminutesite.it/
o puoi divulgare il il materiale riportato nel blog www.vacciniinforma.it
in questo articolo è riportato il file relativo al parere legale dell'avv. Mastalia www.vacciniinforma.it/?p=69
grazie

25/08/14

Nota Informativa Importante sui Beta-Interferoni (20/08/2014)

 Sicurezza

20/08/2014
L'Agenzia Italiana del Farmaco rende disponibili nuove e importanti informazioni sull'uso dei medicinali a base di interferone beta utilizzati nel trattamento della sclerosi multipla.

Sono stati segnalati casi di microangiopatia trombotica (TMA), compresi casi fatali, durante il trattamento della sclerosi multipla con prodotti a base di interfero

ne-beta. La maggior parte dei casi di TMA si è manifestata come porpora trombotica trombocitopenica o sindrome emolitico uremica.

Sono stati anche segnalati casi di sindrome nefrosica con diverse nefropatie sottostanti.

Sia la TMA che la sindrome nefrosica possono insorgere da diverse settimane a diversi anni dopo l’inizio del trattamento con interferone-beta.....continua qui la tua lettura: www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/nota-informativa-importante-sui-beta-interferoni-20082014

Autismo e Vaccini


Urgente da divulgare
http://autismovaccini.org/2014/08/22/autismo-e-vaccini-reso-noto-il-nome-del-ricercatore-che-ha-svelato-la-frode-presso-i-cdc/



Psoriasi: curiamola a tavola

 Genius Wellness
Psoriasi: la dieta può fare molto per ridurre questa fastidiosa dermatite cronica.

Infatti, tra i fattori che peggiorano la psoriasi ci sono le carenze nutrizionali e il sovrappeso.

Serve un menu antinfiammatorio

La psoriasi è una dermatosi cronica caratterizzata da zone di pelle a squame, con arrossamenti, bruciore, infiammazione e prurito. Tende a migliorare in estate, anche grazie all’azione dei raggi solari. Le cause non sono ancora conosciute, ma per ridurre i sintomi si può seguire una dieta antinfiammatoria ricca di antiossidanti e di sostanze nutrienti e lenitive per la pelle.

Il menu punta innanzitutto su frutta e verdura, meglio ancora se cruda, pesce, carni magre e frutta a guscio.

La vitamina C facilita tutte le reazioni

È un antiossidante: ha un ruolo protettivo che contrasta la formazione di radicali liberi, stimola il metabolismo e la produzione di aminoacidi, collagene e ormoni. I cibi ricchi di vitamina C (kiwi, limone, peperoni, ribes, verdure verdi) favoriscono anche l’assorbimento di vitamina E. Vanno consumati preferibilmente freschi e crudi...

continua qui la tua lettura:
www.geniuswellness.net/benessere/psoriasi-curiamola-tavola/

congresso della neurologia mondiale sulla sclerosi multipla

Si terra' a Boston dal *10 al 13 settembre* il piu' importante congresso della neurologia mondiale sulla sclerosi multipla,che come ogni tre anni vedra' riuniti i ricercatori europei e americani.

www.msboston2014.org/
Mi pare di notare che la ccsvi sia stata, purtroppo, esclusa dal programma degli abstract presenti.
Qui il programma:

www.msboston2014.org/index.php/scientific-program

la frutta

Luca Avoledo 

Salute, alimentazione e rimedi naturali: Sbucciare la frutta per paura dei pesticidi: ecco perché non farlo

Parte Importante della lettura:
già dallo scorso anno la Francia ha inserito il morbo di Parkinson tra le malattie professionali degli agricoltori, a causa delle sue correlazioni con l'impiego di fitofarmaci, per non parlare dell'ormai acclarata connessione tra pesticidi e forme anche molto aggressive di cancro. I danni derivanti dall'esposizione diretta non riguardano solo gli agricoltori, ma persino chi semplicemente abita o lavora nei dintorni dei campi.
*******
CONTINUA QUI : www.lucaavoledo.it/2013/07/sbucciare-la-frutta-per-paura-dei.html?m=1

VIGILANZA

Farmaco vigilanza
 
www.farmacovigilanza.net

farmaci - L'Agenzia europea per i medicinali

IMPORTANTE da leggere e CONDIVIDERE

L'Agenzia europea per i medicinali ha disposto la sostituzione del foglio illustrativo dei medicinali in cui è contenuto interferone beta: si sono verificati casi di microangiopatia trombotica, alcuni dei quali mortali
foglio illustrativo dei medicinali 
ROMA - Alcuni medicinali impiegati per il trattamento della sclerosi multipla potrebbero essere nocivi: è quanto ha reso noto l'Agenzia europea per i medicinali, riferendosi in particolare all'interferone beta che sta alla base di diversi farmaci (Avonex della Biogen Idec, Plegridy e Rebif della Merck KGaA's, Betaferon della Bayer and Extavia della Novartis). L'Istituto federale per i farmaci e i dispositivi medici tedesco, infatti, ha fatto sapere che si sono verificati, in seguito all'assunzione del farmaco, casi di Tma (microangiopatia trombotica), alcuni dei quali mortali. Ipertensione, febbre, disorientamento, disturbi della funzione renale e riduzione delle cellule della coagulazione nel sangue sarebbero i sintomi di questo grave effetto collaterale, che colpisce diversi organi. Alla luce di tutto questo, l'Agenzia europea per i medicinali ha disposto una sostituzione del foglio illustrativo dei medicinali interessati, con l'indicazione chiara dei possibili rischi.
(21 agosto 2014) info: SuperAbile INAIL, Salute e Ricerca - Sclerosi multipla, attenzione ai farmaci nocivi. 
E cambia l'etichetta...

www.superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Salute_e_Ricerca/News/info-386483714.html

sudoku o sesso?

Secondo un ricercatore americano "l'orgasmo attiva tutto causando un enorme aumento del flusso di sangue al cervello. Mentre gli esercizi mentali come le parole crociate o il sudoku incrementano l'attività cerebrale solo in determinate regioni"

"Meglio il sesso del sudoku per mantenere sano il cervello" CONTINUA LA TUA LETTURA QUI: Repubblica.it Mobile
http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/scienze/2013/08/05/news/sesso_cervello-64319526/?mfil=1

SLA - NUOVA PAGINA di fb

 mi hanno INVITATO in una nuova , che vi giro..perche' la ritengo importante per la collettivita'.

www.facebook.com/pages/SLA-Trattamento-mediante-PTA/865596926801586?notif_t=fbpage_fan_invite


IMPORTANTE



...........

Un passo importante verso il trattamento della SLA E della Sclerosi Multipla
Cura Zamboni per sclerosi, fattibile e sicura - Corriere del Giorno

INOLTRATO DAL  Dott. Tommaso Lupattelli.


sm e i vari farmaci

E' noto che non esiste attualmente alcun farmaco, capace di arrestare la progressione della Sclerosi Multipla.Una delle cose, che però si sentono dire i malati, quando vengono invitati dai loro neuro a sottoporsi alle diverse terapie farmacologiche, è che questo permetterà loro di avere comunque un rallentamento della progressione.Nel Giugno del 2010, il prof. Neil Scolding del Dipartimento di Neurologia di Bristol ha pubblicato un Editoriale, dove analizza 4 diversi studi, che si erano occupati dell' argomento, con il coinvolgimento di 5.000 pazienti.
I trattamenti per la SM sono essenzialmente profilattici, e, come tutti i farmaci il cui scopo è quello di prevenire gli eventi (recidive) che sono imprevedibili e relativamente non comuni (il tasso medio di recidiva nella sclerosi multipla è di circa uno all'anno), la loro efficacia è difficile da valutare anche in studi su larga scala, ed impossibile nel mondo reale della pratica clinica. Se un paziente trattato è libero da ricadute per, diciamo, due anni, questo è da ascrivere all' efficacia del farmaco o al corso naturale della malattia? Non lo sa nessuno.Per rendere le cose ancora più difficili, i calcoli sulla efficacia dei farmaci si basavano sugli effetti putativi di prevenire l'accumulo di disabilità nella sclerosi multipla, non sui tassi di recidiva. A molti questo sembrò pericoloso - in primo luogo, perché solo una percentuale di pazienti (che sono identificabili) diventano progressivamente disabili e in secondo luogo, perché la relazione tra ricadute e disabilità è più complesso e più indiretto. Ridurre la frequenza delle recidive non fa necessariamente ridurre la progressione della disabilità. Infatti, gli studi su potenti anticorpi monoclonali dimostrano che la progressione può continuare senza sosta, anche quando le recidive sono abolite completamente.
Nel 2002, il Sistema Sanitario Inglese commissionò uno studio, per valutare l' opportunità di proseguire con la somministrazione dell' Interferone. E' stata adesso eseguita la prima valutazione sostanziale dell' accumulo di disabilità per i 5000 pazienti, che sono stati reclutati e seguiti. Si è riscontrato che i pazienti che assumono trattamenti modificanti la malattia hanno acquisito più disabilità rispetto al gruppo di controllo. 


continua qui la tua lettura qui:

www.facebook.com/notes/achille-daga/lapproccio-farmacologico-alla-sm-matteo-scibilia/574768322632096