CONTATORE PERSONE

25/05/20

argomento- Multiple sclerosis

Nella sclerosi multipla vengono danneggiate o distrutte delle chiazze di mielina (la sostanza che ricopre la maggior parte delle fibre nervose) e le fibre nervose sottostanti nel cervello, nei nervi ottici e nel midollo spinale.
  • La causa è sconosciuta, ma può implicare un attacco da parte del sistema immunitario contro i tessuti del corpo (reazione autoimmune).
  • Nella maggior parte delle persone con sclerosi multipla, dei periodi di relativo benessere si alternano a episodi di peggioramento dei sintomi, tuttavia la sclerosi multipla peggiora gradualmente nel tempo.
  • Le persone possono avere problemi di vista e sensazioni anomale e i movimenti possono essere deboli e impacciati.
  • Solitamente, il medico basa la diagnosi di sclerosi multipla sui sintomi e sui risultati dell’esame obiettivo e della risonanza magnetica per immagini.
  • Il trattamento include corticosteroidi, farmaci che aiutano ad impedire che il sistema immunitario attacchi la guaina di mielina e farmaci per alleviare i sintomi.
  • L’aspettativa di vita non viene compromessa, a meno che la malattia non sia molto grave.
Sclerosi multipla
Sclerosi multipla
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Il termine “sclerosi multipla” si riferisce alle molte zone di cicatrizzazione (sclerosi) che derivano dalla distruzione dei tessuti che avvolgono i nervi (guaina mielinica). Questa distruzione è chiamata demielinizzazione. A volte vengono danneggiate anche le fibre nervose che inviano i messaggi (assoni). Con il tempo, le dimensioni del cervello possono ridursi a causa della distruzione degli assoni.
egli Stati Uniti, più di 400.000 persone, prevalentemente giovani adulti, soffrono di sclerosi multipla. Ogni anno vengono diagnosticati circa 10.000 nuovi casi.
In tutto il mondo, circa 2,5 milioni di persone soffrono di sclerosi multipla.
Più comunemente la sclerosi multipla insorge tra i 20 e i 40 anni, ma può iniziare in qualsiasi momento tra i 15 e i 60 anni. È leggermente più comune nelle donne. La sclerosi multipla è poco comune nei bambini.
La maggior parte delle persone con sclerosi multipla ha periodi di relativo benessere (remissione) che si alternano a periodi di peggioramento dei sintomi (riacutizzazioni o recidive). Le recidive possono essere lievi o invalidanti. Il recupero durante la remissione è buono ma spesso incompleto. Pertanto, la sclerosi multipla peggiora lentamente nel tempo.
La causa della sclerosi multipla non è nota, ma una spiegazione plausibile è che le persone siano esposte nei primi periodi di vita a un virus (probabilmente l’herpesvirus o il retrovirus) o a sostanze sconosciute che in qualche modo stimolano un attacco del sistema immunitario contro i tessuti del corpo stesso (reazione autoimmune). La reazione autoimmune conduce a un’infiammazione, che danneggia la guaina mielinica e le fibre nervose sottostanti.
I geni sembrano avere un ruolo importante nella sclerosi multipla. Ad esempio, il fatto di avere un genitore o un fratello (o sorella) affetto da sclerosi multipla aumenta di varie volte il rischio di contrarre la malattia. Inoltre, la sclerosi multipla si sviluppa più facilmente nelle persone con determinati marcatori genetici sulla superficie cellulare detti antigeni leucocitari umani. Normalmente, questi marcatori aiutano il corpo a distinguere il proprio dall’estraneo e quindi a sapere quali sostanze attaccare.
Anche l’ambiente è importante nella sclerosi multipla. Il luogo in cui le persone trascorrono i primi 15 anni della loro vita influisce sulle probabilità di svilupparla. Si sviluppa come segue:
  • In circa 1 persona su 300 che cresce in un clima temperato
  • In solo 1 persona su 5.000-20.000 che crescono in un clima tropicale
  • La sclerosi multipla si sviluppa più raramente nelle persone che crescono vicino all’equatore
Queste differenze possono essere correlate ai livelli di vitamina D. Quando la pelle è esposta alla luce del sole, il corpo produce vitamina D. Quindi, le persone che crescono in climi temperati possono avere livelli più bassi di vitamina D. Le persone con bassi livelli di vitamina D hanno maggiori probabilità di sviluppare la sclerosi multipla. Inoltre, in coloro che sono affetti dalla malattia e hanno bassi livelli di vitamina D, i sintomi appaiono con maggior frequenza e sono peggiori. Tuttavia non è noto il modo in cui la vitamina D protegga dalla malattia.
Dove le persone vivono successivamente nella vita, a prescindere dal clima, non cambia la probabilità di sviluppare sclerosi multipla.
Anche il fumo di sigaretta sembra aumentare il rischio di sviluppare la sclerosi multipla. Il motivo non è noto.
  • Se le fibre nervose che trasportano le informazioni sensoriali si demielinizzano, ne derivano problemi con le sensazioni (sintomi sensoriali).
  • Se le fibre nervose che trasportano i segnali ai muscoli si demielinizzano, ne risultano problemi con il movimento (sintomi motori).


La sclerosi multipla può progredire e regredire in modo imprevedibile. Tuttavia, esistono diversi andamenti tipici dei sintomi:
  • Andamento recidivante remittente: le recidive (quando i sintomi si aggravano) si alternano alle remissioni (quando i sintomi si riducono o non si aggravano). Le remissioni possono durare mesi o anni. Le recidive possono manifestarsi spontaneamente o possono essere scatenate da un’infezione, come l’influenza.
  • Andamento progressivo primario: la malattia progredisce gradatamente senza remissioni o recidive ovvie, anche se possono esserci fasi temporanee durante le quali la malattia non progredisce.
  • Andamento progressivo secondario: questo andamento inizia con recidive che si alternano a remissioni (l’andamento recidivante-remittente), seguite da una progressione graduale della malattia.
  • Andamento recidivante progressivo: la malattia progredisce gradatamente, ma la progressione viene interrotta da recidive improvvise. Questo andamento è raro.
    In media, i pazienti hanno una recidiva ogni circa 2 anni, ma la frequenza varia ampiamente.

Sintomi iniziali della sclerosi multipla

  • Vaghi sintomi di demielinizzazione nel cervello iniziano a volte molto prima che venga diagnosticata la malattia. I sintomi iniziali più comune sono i seguenti:
    • Formicolio, intorpidimento, dolore, bruciore e prurito alle braccia, alle gambe, al tronco o al viso e talvolta una riduzione del senso del tatto
    • Perdita della forza o della destrezza in una gamba o una mano che può irrigidirsi
    • Disturbi della vista
      La vista può essere ridotta oppure offuscata. Essenzialmente, le persone perdono la capacità di vedere quando fissano davanti a sé (visione centrale). La vista periferica (laterale) è meno compromessa. Chi soffre di sclerosi multipla può avere anche i seguenti problemi di vista:
      • Oftalmoplegia internucleare: le fibre nervose che coordinano il movimento orizzontale degli occhi (sguardo laterale) sono danneggiate. Un occhio non può ruotare internamente, provocando visione doppia quando si guarda verso il lato opposto dell’occhio colpito. L’occhio sano può muoversi involontariamente, spostandosi rapidamente e ripetutamente in una direzione, poi ritornando in posizione lentamente (un sintomo chiamato nistagmo).
      • Neurite ottica (infiammazione del nervo ottico): Si assiste a una perdita parziale della vista in un occhio, con dolore quando l’occhio viene mosso.
      Possono essere colpiti la deambulazione e l’equilibrio. Capogiri e vertigini sono comuni, come anche l’affaticamento.
      L’eccesso di calore (come ad esempio la stagione calda, un bagno o una doccia bollenti oppure la febbre) possono peggiorare temporaneamente i sintomi.
      Quando viene colpita la parte posteriore del midollo spinale nel collo, il fatto di piegare il collo in avanti può causare una scossa elettrica o una sensazione di formicolio che si dirada nella schiena, nelle gambe, in un braccio o da un lato del corpo (una risposta chiamata segno di Lhermitte). Solitamente, la sensazione dura solo un momento e scompare quando il collo viene raddrizzato. Spesso continua a essere percepita finché il collo rimane piegato in avanti.

Sintomi successivi della sclerosi multipla

    • Con il progredire della sclerosi multipla, i movimenti possono diventare a scatti, irregolari e inefficaci. Le persone possono diventare parzialmente o completamente paralizzate. I muscoli deboli possono contrarsi involontariamente (spasticità), causando a volte crampi dolorosi. La debolezza muscolare e la spasticità possono interferire con la deambulazione, rendendola impossibile, anche con un girello o un altro dispositivo di assistenza. Alcune persone possono essere costrette su una sedia a rotelle. Le persone che non riescono a camminare possono sviluppare osteoporosi (diminuzione della densità ossea).
      L’eloquio può diventare lento, inceppato ed esitante.
      Le persone con la sclerosi multipla possono non essere più in grado di controllare le risposte emotive e possono ridere o piangere in modo inappropriato. La depressione è comune e la cognizione può essere leggermente compromessa.
      La sclerosi multipla colpisce spesso i nervi che controllano la minzione o la defecazione. Di conseguenza, la maggior parte delle persone con sclerosi multipla hanno problemi nel controllo della vescica, quali ad esempio:
      • Stimolo frequente e pressante a urinare
      • Rilascio involontario di urina (incontinenza urinaria)
      • Difficoltà di avvio della minzione
      • Incapacità a svuotare completamente la vescica (ritenzione urinaria)
        L’urina ritenuta può essere un terreno fertile per i batteri, facilitando l’insorgenza di infezioni delle vie urinarie.
        Le persone possono anche soffrire di stipsi oppure, occasionalmente, defecare involontariamente (incontinenza fecale).
        In rari casi, nella fase più avanzata, si sviluppa demenza.
        Se le recidive diventano più frequenti, le persone divengono sempre più disabili, a volte in modo permanente.

Diagnosi

        • Valutazione medica
        • Risonanza magnetica per immagini
        • Talvolta esami supplementari
        Dal momento che i sintomi sono molto vari, il medico può non riconoscere la malattia ai suoi esordi. Sospetta la sclerosi multipla nei giovani che sviluppano improvvisamente vista offuscata o doppia, oppure problemi di movimento o sensazioni anomale in varie parti del corpo non correlate. La variabilità dei sintomi e un modello di recidive e remissioni sostengono la diagnosi. I pazienti devono descrivere chiaramente tutti i sintomi di cui soffrono al medico, in particolare se i sintomi non sono presenti quando si recano dal medico.
        Quando il medico sospetta la sclerosi multipla, valuta attentamente il sistema nervoso (esame neurologico) durante un esame obiettivo. In seguito esamina il fondo dell’occhio (retina) con un oftalmoscopio. Il disco ottico (il punto in cui il nervo ottico si unisce alla retina) può essere insolitamente pallido, il che indica un danno al nervo ottico.
        La risonanza magnetica per immagini (RMI) è l’esame di diagnostica per immagini migliore per rilevare la sclerosi multipla. Solitamente consente di individuare le aree di demielinizzazione nel cervello e nel midollo spinale. Prima della RMI, il medico può iniettare del gadolinio, un mezzo di contrasto paramagnetico, nel flusso sanguigno. Il gadolinio aiuta a distinguere le aree di demielinizzazione recenti e l’infiammazione attiva di quelle più vecchie. Talvolta la sclerosi multipla viene individuata quando viene eseguita una RMI per un altro motivo, prima che provochi qualunque sintomo.

Ulteriori esami

      • La diagnosi può essere chiara sulla base di sintomi attuali, anamnesi di recidive e remissioni, esame obiettivo e RMI. In caso contrario, vengono effettuati altri esami per ottenere informazioni supplementari:
        • Puntura lombare (rachicentesi): viene prelevato un campione di liquido cerebrospinale per essere analizzato. Il contenuto di proteina del liquido può essere superiore al normale. La concentrazione di anticorpi può essere alta e viene rilevato un modello specifico di anticorpi (chiamato fascia oligoclonale) nella maggior parte delle persone con sclerosi multipla.
        • Risposte evocate: per questo esame vengono usati degli stimoli sensoriali, come luci lampeggianti, per attivare alcune aree del cervello, e vengono registrate le risposte elettriche cerebrali. Nelle persone con sclerosi multipla, la risposta del cervello agli stimoli può essere lenta perché le fibre nervose demielinizzate non sono in grado di condurre normalmente i segnali. Questo esame può anche rilevare un danno leggero al nervo ottico.
        Altri esami possono aiutare il medico a distinguere la sclerosi multipla da disturbi che causano sintomi simili, come AIDSparaparesi spastica tropicalevasculite, artrite del collo, sindrome di Guillain-Barréatassia ereditarialupusmalattia di Lymerottura di un disco spinalesifilide e una cisti nel midollo spinale (siringomielia). Ad esempio, possono essere effettuati degli esami del sangue per escludere la malattia di Lyme, la sifilide, la paraparesi spastica tropicale e il lupus, e degli esami di diagnostica per immagini possono aiutare ad escludere artrite del collo, rottura di un disco spinale e siringomielia.

Prognosi

      • Gli effetti della sclerosi multipla e la rapidità alla quale progredisce variano notevolmente e in modo imprevedibile. Le remissioni possono durare da mesi a 10 anni o più. Tuttavia, alcune persone, come gli uomini che sviluppano la malattia nella mezza età e che hanno attacchi frequenti, possono diventare rapidamente disabili. Ciononostante, circa il 75% delle persone con sclerosi multipla non ha bisogno di una sedia a rotelle nell’arco della vita e per il 40% non c’è interruzione delle attività.
        Il fumo di sigarette può accelerare la progressione della malattia.
        A meno che la sclerosi multipla non sia molto grave, in genere non viene compromessa l’aspettativa di vita.

Trattamento

        • Corticosteroidi
        • Vengono anche utilizzati farmaci che possono aiutare a evitare che il sistema immunitario attacchi le guaine mieliniche.
        • Misure per controllare i sintomi
        Nessun trattamento per la sclerosi multipla è efficace in modo uniforme.

Corticosteroidi

      • Per un attacco acuto, vengono utilizzati essenzialmente i corticosteroidi. Probabilmente agiscono sopprimendo il sistema immunitario. Vengono somministrati per brevi periodi per calmare i sintomi immediati (come la perdita di vista, forza o coordinazione) se questi interferiscono con le funzionalità. Ad esempio, il prednisone può essere assunto per via orale, oppure il metilprednisolone può essere somministrato per via endovenosa. Anche se i corticosteroidi possono ridurre le recidive e rallentare la progressione della sclerosi multipla, non la interrompono.
        I corticosteroidi sono usati raramente per un lungo periodo perché possono avere molti effetti collaterali, come aumento di sensibilità alle infezioni, diabete, aumento di peso, affaticamento, osteoporosi e ulcere. I corticosteroidi sono iniziati e interrotti in base alle necessità.

Farmaci per aiutare a controllare il sistema immunitario

      • Vengono anche utilizzati farmaci che possono aiutare a evitare che il sistema immunitario attacchi le guaine mieliniche. Questi farmaci aiutano a ridurre il numero di recidive future. Tra questi:
        • L’interferone beta, somministrato per iniezione, riduce la frequenza delle recidive e può contribuire a ritardare l’invalidità.
        • Il glatiramer acetato, somministrato per iniezione, può avere benefici simili per le persone con sclerosi multipla lieve precoce.
        • Il mitoxantrone, un farmaco chemioterapico, può ridurre la frequenza delle recidive e rallentare la progressione della malattia. Viene somministrato solo per un massimo di 2 anni e solo quando altri farmaci non funzionano, perché alla lunga può portare a danni cardiaci.
        • Il natalizumab è un anticorpo somministrato per infusione endovenosa una volta al mese. È più efficace di altri farmaci nel ridurre il numero di recidive e nel prevenire un danno ulteriore al cervello. Tuttavia, il natalizumab può aumentare il rischio di un’infezione rara e letale dell’encefalo e del midollo spinale (leucoencefalopatia multifocale progressiva).
        • L’alemtuzumab (usato per trattare la leucemia) è efficace nel trattamento della sclerosi multipla con andamenti recidivanti (andamento recidivante-remittente e recidivante progressivo) ed è somministrato per via endovenosa. Tuttavia, aumenta il rischio di gravi disturbi autoimmuni e di alcuni tipi di tumore. Di conseguenza, alemtuzumab viene solitamente usato solo quando il trattamento con due o più altri farmaci si è rivelato inefficace.
        • Le immunoglobuline, somministrate per via endovenosa una volta al mese, aiutano occasionalmente quando altri farmaci sono stati inefficaci. Le immunoglobuline sono costituite da anticorpi ottenuti dal sangue di persone con un sistema immunitario sano.
        • Il fingolimod, la teriflunomide e il dimetilfumarato possono essere usati per trattare la sclerosi multipla che si manifesta con andamento recidivante. Questi farmaci possono essere assunti per via orale. Il fingolimod e il dimetilfumarato aumentano inoltre il rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva, nonostante il rischio sia molto inferiore rispetto a natalizumab.
        • L’ocrelizumab è un anticorpo monoclonale usato per trattare la sclerosi multipla con andamento recidivante o progressivo primario. Viene somministrato come infusione endovenosa ogni 6 mesi. Può causare reazioni all’infusione, che possono comprendere eruzione cutanea, prurito, difficoltà respiratorie, edema della gola, capogiri, ipotensione arteriosa e tachicardia.
        I farmaci che aumentano il rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva (natalizumab, fingolimod e dimetilfumarato) vengono utilizzati solo da medici con una speciale formazione. Inoltre, i soggetti che li assumono vanno periodicamente controllati per la comparsa di segni di leucoencefalopatia multifocale progressiva. Le analisi del sangue per il virus JC, che provoca leucoencefalopatia multifocale progressiva, vengono effettuate periodicamente.

Altri trattamenti

      • Alcuni esperti consigliano la plasmaferesi per le recidive gravi che non possono essere controllate con i corticosteroidi. Tuttavia, i benefici della plasmaferesi non sono stati definiti. Per questo trattamento, viene prelevato del sangue, gli anticorpi anomali vengono rimossi e il sangue viene ri-trasfuso nella persona.
        Il trapianto di cellule staminali, eseguito presso centri specializzati nel trapianto di cellule staminali, può essere utile in caso di malattia grave difficile da trattare.

Controllo dei sintomi

      • Altri farmaci possono essere usati per calmare o controllare sintomi specifici:
        • Spasmi muscolari: i miorilassanti baclofene o tizanidina
        • Incontinenza urinaria: Oxibutinina, tamsulosina o un altro farmaco, a seconda del tipo di incontinenza
        • Dolore dovuto ad anomalie nei nervi: anticonvulsivanti (come gabapentinpregabalin o carbamazepina) oppure a volte antidepressivi triciclici (come amitriptilina)
        • Tremori: il betabloccante propranololo
        • Affaticamento: amantadina (utilizzata per trattare il morbo di Parkinson) oppure, più raramente, farmaci utilizzati per trattare la sonnolenza eccessiva (come modafinilarmodafinil e anfetamina)
        • Depressione: antidepressivi come sertralina o amitriptilina, consulenza psicologica o entrambi
        • Stipsi: assunzione regolare di emollienti delle feci o lassativi
        Chi soffre di ritenzione urinaria può imparare ad effettuare la cateterizzazione per svuotare la vescica.

Misure generali

      • Le persone con sclerosi multipla possono conservare spesso uno stile di vita attivo, anche se possono stancarsi facilmente e non essere in grado di rispettare un programma esigente. L’incoraggiamento e la rassicurazione aiutano.
        Un’attività fisica regolare, come fare cyclette, camminare, nuotare o fare stretching, riduce la spasticità e aiuta a mantenere una buona condizione cardiovascolare, muscolare e fisiologica.
        La fisioterapia aiuta a mantenere l’equilibrio, la capacità di camminare e l’ampiezza di movimento, nonché a ridurre spasticità e debolezza. Le persone devono cercare di camminare da sole il più possibile. In questo modo migliorano la loro qualità di vita ed evitano la depressione.
        Può essere d’aiuto evitare alte temperature, ad esempio non fare bagni o docce caldi, perché il calore può aggravare i sintomi. Chi fuma dovrebbe smettere.
        Dal momento che la carenza di vitamina D tende a provocare una sclerosi multipla più grave e che l’assunzione di vitamina D può ridurre il rischio di sviluppare osteoporosi, il medico consiglia solitamente degli integratori di vitamina D. È in fase di studio se gli integratori di vitamina D possano aiutare a rallentare la progressione della sclerosi multipla.
        Chi diventa debole e non riesce a muoversi facilmente, può sviluppare piaghe da decubito, quindi gli assistenti devono fare molta attenzione per prevenirle.
        In caso di disabilità, i terapisti occupazionali, i fisioterapisti e i logopedisti possono aiutare con la riabilitazione e insegnare alla persona a svolgere le attività funzionali nonostante l’invalidità causata dalla sclerosi multipla. Gli assistenti sociali possono consigliare e aiutare con i servizi e le attrezzature necessarie.

        link ORIGINALE: https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/disturbi-di-cervello,-midollo-spinale-e-nervi/sclerosi-multipla-sm-e-malattie-correlate/sclerosi-multipla-sm



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Risonanza magnetica

- Come si presenta il referto -


Il referto è il foglio che commenta e descrive quanto viene mostrato dalla risonanza magnetica. Dalla diagnosi a tutto il corso della malattia la persona con sclerosi multipla si trova spesso ad avere tra le mani un referto di risonanza. Le informazioni riportate nel referto, il loro significato, e anche l'atteggiamento della persona verso il referto cambiano a seconda che si tratti del primo referto, usato dal medico per fare diagnosi, o dei referti successivi, usati per monitorare la malattia e i farmaci. Il referto è un documento scritto dal radiologo che viene letto dal neurologo. Il neurologo interpreta referto e immagini di risonanza prendendo in considerazione la storia della persona e la sua condizione specifica.

Quando si va a fare un esame di risonanza magnetica, è necessario portare con sé i dischetti delle risonanze precedenti perché servono al radiologo per confrontarle con il nuovo esame.
Un suggerimento per chi volesse capire di più quanto riportato nel proprio referto è di chiedere al neurologo di leggerlo insieme.
Cosa chiedere al neurologo e all'operatore 

Cosa si può trovare scritto
In genere, il referto di risonanza magnetica può riportare:
  • l'area anatomica coperta dall'immagine di risonanza magnetica (cervello, midollo spinale, nervo ottico).
  • la forza del campo magnetico. Si misura in tesla e indica la risoluzione delle immagini, che aumenta man mano che aumenta l'intensità del campo.
  • lo spessore della "fetta".
  • il tipo e la dose del mezzo di contrasto usato. Esistono diversi tipi di contrasto a base di gadolinio utilizzati negli ospedali (per esempio acido gadoterico (Dotarem), gadobutrolo (Gadovist), gadoteridolo (Prohance).
  • il tipo di sequenze eseguite
  • risultati: descrizione completa e sistematica di tutti i risultati dell'esame in relazione alla situazione di salute specifica della persona. Esempi di risultati:
    • numero di lesioni (lesioni in T2 e in T1 (glossario) che prendono mezzo di contrasto) sede, grandezza, forma
    • valutazione del carico di lesioni T2 e T1 (es. lieve, moderato, grave)
    • valutazione dell'atrofia cerebrale
    • caratteristiche delle immagini
    • nelle risonanze magnetiche di controllo (follow-up): numero di lesioni attive, definite come lesioni T1 (glossario) che prendono mezzo di contrasto, T2 nuove e T2 ingrandite (glossario)
  • conclusioni: breve interpretazione dell'esame da parte del radiologo, associata al motivo per cui la risonanza magnetica è stata richiesta dal medico. Esempi: lesioni tipiche o atipiche per la sclerosi multipla, o lesioni non collegate alla sclerosi multipla e relative a una diagnosi differenziale; rispondenza ai criteri diagnostici relativi alla disseminazione spaziale e temporale; evidenza di attività e progressione di malattia.
Queste informazioni servono al neurologo anche per poter confrontare gli esami di risonanza magnetica nel tempo, o gli esami fatti in centri diversi.

link: https://www.istituto-besta.it/risonanza-magnetica-come-si-legge-il-referto

Webinar con Stefano Montanari: Vaccini si o no? Aggiornamenti ai tempi d...

22/05/20

quando respirate....


Ri_condivido

🔴DOTTOR MONTANARI:🔴

"Io NON ho nessun problema a mettere una mascherina mezz'ora se devo andare a far la spesa. 

Anche se NON SERVE A NIENTE (o meglio serve tanto quanto starnutire nella manica o nel fazzoletto, che preferirei usare) PERCHÉ I VIRUS SONO PIÙ PICCOLI DELLA TRAMA, se siete più felici la metto. 

Male per mezz'ora NON MI FA. 

Ma se MI VENITE A DIRE CHE I MIEI FIGLI DEVONO TENERLA PER TUTTE LE ORE CHE ANDRANNO A SCUOLA,

QUANDO QUALUNQUE CARDIOLOGO VI DIRÀ CHE #rischiano L'INFARTO, qualunque dermatologo che RISCHIANO MICOSI e DERMATITI, 

qualunque #immunologo che sotto la mascherina i GERMI SI MOLTIPLICHERANNO e che SENZA CONTATTI SOCIALI IL SISTEMA IMMUNITARIO SI INDEBOLITA,

 allora NO, 
NON CI STO PIÙ. 

Accendete il lume della RAGIONE e SPEGNETE la PAURA, NON POSSIAMO UBBIDIRE A OGNI ORDINE ASSURDO di task force di gente in conflitto di interessi. 
Leggete cosa ne pensa un #esperto VERO:

"Qualche anno fa, pochi anni fa, io insieme con mia moglie e insieme al CNR di Bologna, ho studiato un filtro per la respirazione...
Questo filtro per la respirazione era stato studiato perché c'era stato chiesto al ministero della difesa, quindi lavoravamo per il ministero...mia moglie, io e il CNR di Bologna...
La parte CNR era diretta da Franco Prodi, (#fratello di Romano Prodi) che è un OTTIMO FISICO, è andato in pensione da poco, ma è un bravissimo fisico...
Abbiamo lavorato proprio su un PROBLEMA, che è lo STESSO PROBLEMA DI OGGI, cioè impedire che qualcosa di estremamente piccolo possa entrare nel nostro organismo.

Quel qualcosa di piccolo allora erano le nano polveri causate dalle esplosioni, ma le dimensioni sono quelle dei virus.
Il coronavirus è grande 120 nanometri, più o meno come le polveri di cui noi ci occupavamo.

Per un filtro, che sia un virus o che sia un'altra cosa, non importa. Il filtro è, semplificando molto, uno scolapasta: blocca quella determinata dimensione...
#Noi, per poter studiare quel filtro, ci abbiamo impiegato un anno e mezzo...abbiamo lavorato su delle apparecchiature, con un gruppo di fisici, abbiamo fatto degli esperimenti, tanti esperimenti...abbiamo fatto dei prototipi di filtro, abbiamo lavorato con FINCERAMICA per produrre questi prototipi, e alla fine ce l'abbiamo fatta.

Vi assicuro, è tutt'altro che facile fare un filtro di quel genere...non tanto per il fatto della dimensione di quello che devi bloccare, ma il problema grosso era il fatto che chi le portava doveva respirare...perché se io ti metto una mascherina di cemento armato è chiaro che fermo tutto, MA DOPO DUE MINUTI TU MUORI!

Quindi devo rendere compatibile la mascherina CON LA TUA VITA...

Noi lavoravamo per il ministero della difesa, quindi per qualcosa che doveva andare ai soldati, ai militari...e il soldato deve scappare, deve inseguire, deve portare dei pesi, deve fare degli sforzi quindi deve respirare bene...assicuro che è difficilissimo...

Allora chi è che può pensare che tutti i NOSTRI sforzi siano stati ridicolizzati da una mascherina di carta o di stoffa...
Cioè noi, un GRUPPO di SCIENZIATI, con APPARECCHIATURE COSTOSE, TEMPO, VIAGGI, non c'eravamo accorti che bastava una mascherina di carta per fare esattamente la stessa cosa...

*Purtroppo non è vero...la mascherina di carta è una truffa!*

Voi vi mettete questa mascherina, e NON IMPORTA SE È DI TIPO 1,2,3,4,5,27...voi ve la mettete e respirate, dovete respirare, altrimenti morite 🙃

**Quando voi respirate emettete del vapore...bagnate la mascherina...e QUANDO LA MASCHERINA È BAGNATA PRENDE IL VIRUS, I BATTERI, I FUNGHI, i PARASSITI E LI CONCENTRA LO, e #voi vi portate PER DELLE ORE FUNGHI, BATTERI, VIRUS, PARASSITI AD UN MILLIMETRO DAL NASO E VEDO LI TENETE LÌ.**

Quindi vi #ammalate o RISCHIATE DI AMMALARSI A CAUSA DI QUEL PATOGENO...perché adesso la gente è convinta che esiste solo il coronavirus, MA IL CORONAVIRUS È #UNO dei MOLTI MILIARDI di VIRUS CHE ESISTONO...ma poi CI SONO #anche i BATTERI, che sono una quantità enorme, i FUNGHI, i PARASSITI, le rickettsie...tutta roba che si appiccica lì e voi ve la tenete APPICCICATA AL NASO, QUINDI È FOLLIA PURA...

E questo basterebbe per dire "abbiamo scherzato"...

QUANDO porti la mascherina ed ESPIRI, cioè BUTTI FUORI QUELLO CHE I TUOI POLMONI HANNO DECISO ESSERE LO SCARTO DEL METABOLISMO dei TUOI TESSUTI, DELLE TUE CELLULE, cioè l'#anidrideCARBONICA...hai un IMPEDITO a buttarlo FUORI, quindi INEVITABILMENTE #ributti DENTRO al TUO ORGANISMO l'#anidrideCARBONICA...

Il TUO SANGUE VA IN IPERCAPNIA, vuol dire che hai UN ECCESSO DI ANIDRIDE CARBONICA, porti alle tue cellule il loro scarto...
Quando sei in ipercapnia, VAI ANCHE IN ACIDOSI, il tuo organismo diventa più acido del dovuto, il ph si abbassa...più è acido l'organismo, più hai facilità ad ospitare malattie...
La MALATTIA PIÙ VISTOSA CHE SI INSTAURA CON ACIDOSI È IL #cancro!.... "

mascherine e...


Lo #RI-POPONGO da terze persone:

Li hanno  uccisi con le terapie sbagliate...

Giornalista:
Alberto Zangrillo, primario di terapia intensiva, ha di recente dichiarato che è cambiato il profilo clinico delle infezioni da Sars CoV2.

Giulio Tarro :
Se posso permettermi di dire una cattiveria, ciò è avvenuto anche perché ci si è finalmente accorti che, come tutti i processi infiammatori prolungati, il Sars CoV2 crea uno stato tromboembolico che non aveva nulla a che fare con la polmonite interstiziale.

Giornalista:
Questo potrebbe voler dire che i tanti decessi avvenuti sono dipesi da cure sbagliate piuttosto che dall’infezione di Sars CoV2?

Giulio Tarro:
Esatto. Si tratta di un dato acclarato, ormai notorio.


Link originale 
https://fondazionenenni.blog/2020/05/20/giulio-tarro-le-mascherine-sono-recettori-di-germi-di-ogni-tipo-non-andrebbero-indossate-da-tutti/?fbclid=IwAR1o7EoP2fs2FI2k41QeFTsl-u-6dUoJtBUvdFapFZd1R18prq_txPc70A0

Giulio Tarro, primario emerito dell’Ospedale Cotugno di Napoli

20/05/20

V@ccini Si o No? 25 maggio ore 17.30


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17/05/20

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11/05/20

L'epidemia COVID-19 secondo la medicina funzionale - Martedì 12 maggio 2020 ore 21:00

Martedì 12 maggio 2020 ore 21:00
L'epidemia COVID-19 secondo la medicina funzionale Webinar Gratuito della durata di 90 minuti

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clicca per aggiungere una didascalia
con il Dott. Luciano Proietti
Medico Chirurgo Pediatra. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia, si specializza in pediatria e inizia a occuparsi di nutrizione, in particolare di vegetarismo, macrobiotica e igienismo, con particolare riferimento all'età pediatrica. Già Medico Chirurgo Ospedaliero, segue la medicina funzionale naturale fisiologica. Cosa imparerai da questo webinar
  • Significato biologico dei germi
  • Relazioni tra germi e ospiti
  • Prevenzione primaria funzionale
Per chi è pensato questo webinar
  • Medici
  • Nutrizionisti
  • Farmacisti
  • Naturopati
  • Erboristi
  • Altri Operatori sanitari e del benessere
  • Tutti gli interesssati all'argomento
Come partecipare al webinar Partecipare è semplice e gratuito: è sufficiente compilare il modulo d'iscrizione cliccando sul pulsante qui sotto. Riceverai subito una mail di conferma, e un'altra mail di promemoria il giorno prima dell'evento con il link da seguire per poter partecipare al webinar.
Martedì 12 maggio 2020 ore 21:00 Clicca per iscriverti gratis al webinar https://register.gotowebinar.com/register/739531927587090699?source=proietti

10/05/20

lascio a voi la vs INTERPRETAZIONE

Link importante 
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https://www.affaritaliani.it/blog/cose-nostre/covid-19-le-autopsie-non-vanno-fatte-ordine-del-ministero-della-salute-671347.html

*10 maggio 2020* - 15:17:00

appuntamento IMPORTANTE il 12 maggio 2020

ATTENZIONE GRANDE ED IMPORTANTISSIMA TRASMISSIONE CON GRANDI OSPITI!!!!
IL PROFESSOR GIUSEPPE DE DONNO E LA CURA AL PLASMA ,IL PROFESSOR TARRO E IL DOTTOR BISCARDI!!!!

Care anime Web Radio 11.11,
la radio del risveglio,
è lieta di presentarvi Martedi 12 Maggio 2020 in diretta ore 21:00 , la trasmissione :
------------ LA TERAPIA AL PLASMA FUNZIONA,ED è NATA CON LA SCOPERTA DELL'IMMUNOLOGIA. 
IL POPOLO AIUTA IL POPOLO ,MA CIO DA FASTIDIO AL SISTEMA!!!!
Interverranno :

PROFESSOR GIUSEPPE DE DONNO(Medico Primario di pneumologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova)

PROFESSOR GIULIO TARRO (Medico Virologo,chirurgo, primario emerito dell’Ospedale “D. Cotugno”Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e del National Cancer Institute (USA)..

DOTTOR DOMENICO BISCARDI (Ricercatore,medico,anatomopatologo,ultrasonologo, biomedico,,farmacologo,consulente collaboratore scientifico di Web Radio 11.11)
------------        - 
PER ASCOLTARE LA TRASMISSIONE DI MARTEDI 12 MAGGIO CLICCATE ALLE ORE 21:00,QUI : 
⬇️
https://www.webradio1111.com/

09/05/20

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Nutraceutici e sclerosi multipla: le evidenze cliniche

Molteplici interventi nutraceutici hanno già dato prova di risultati clinici e biologici in pazienti affetti da sclerosi multipla.

Il ruolo giocato dallo stress ossidativo è oggi ben compreso durante le recidive acute, nelle lesioni infiammatorie attive e nelle placche croniche di lunga durata e le terapie antiossidanti sono una strategia razionale per questi pazienti.
Le migliori evidenze fino a oggi risiedono in una sperimentazione di due anni con acido alfa lipoico (dose orale giornaliera di 1.200 mg) nella sclerosi multipla progressiva secondaria che ha dimostrato una significativa riduzione dell'atrofia del cervello e la tendenza al miglioramento della velocità di deambulazione. 
Anche la disfunzione mitocondriale è implicata nella patogenesi e nella progressione della malattia e sembra che nei primi processi neuroinfiammatori potrebbe essere influenzata la dinamica del traffico mitocondriale assonale: una review del 2018 ha identificato tra i diversi nutraceutici che possono migliorare la disfunzione mitocondriale anche alcuni già testati in studi preliminari in persone con sclerosi multipla come il già citato acido alfa lipoico, la vitamina D e il coenzima Q10.
Al momento, l'unica vitamina con prove sufficienti a supportare l'integrazione di routine per i pazienti con sclerosi multipla è la vitamina D, ma le indicazioni restano sempre quelle di evitare carenze di vitamina. 
Anche ginkgo biloba, vitamina A, biotina, carnitina, tè verde, coenzima Q10, probiotici, curcumina e verbena hanno dimostrato sia di avere un impatto biologico, per esempio una variazione del volume cerebrale della risonanza magnetica o una capacità antiossidante, sia di poter dare risultati clinici, quali una riduzione dell’affaticamento o un miglioramento del quadro depressivo.
In particolare, affaticamento e depressione sono i sintomi su cui sembra avere maggiore impatto l'intervento nutraceutico, anche se assunto con formulazioni molto differenti, e questo spiegherebbe il dato raccolto alcuni anni fa nel lavoro di O'Connor che registrava come circa l'82,1% dei pazienti con sclerosi multipla affermasse di assumere almeno un integratore al giorno, anche in assenza di reali raccomandazioni cliniche.
Importante, quindi, valutare in prima battuta la sicurezza di questi interventi per assicurarsi che non interferiscano con i farmaci specifici o esacerbino i sintomi della patologia.
Per esempio, in uno studio del 2013 è stato riportato che il resveratrolo aggrava la demielinizzazione e l’infiammazione in un modello animale di sclerosi multipla, mentre nel 2018 in un altro studio, l'incidenza di recidiva è stata quasi quattro volte superiore nel gruppo che ha ricevuto una formulazione di biotina rispetto al gruppo placebo, anche se resta a oggi un dato isolato.  
È sempre importante che i clinici sappiano quali integratori stanno assumendo i loro pazienti, ne conoscano i dati di efficacia e sicurezza e le eventuali interazioni farmacologiche.
Contrariamente ai nutraceutici a singolo composto, come il coenzima Q10 o l’acetil-L-carnitina, gli estratti di origine alimentare, come il tè verde o la verbena di limone, contengono una complessità di vari composti bioattivi che possono differire significativamente tra i prodotti utilizzati e per questi ultimi sono necessari studi clinici per studiare formulazioni standardizzate a un livello specifico di composti bioattivi, anche perché ci sono lacune nelle ricerche in letteratura che rendono difficile il confronto tra gli studi.
Un'area di ricerca in rapida espansione sta studiando il ruolo di cambiamenti nella composizione e nella funzione dei batteri commensali all'interno del microbioma intestinale nella patofisiologia e sintomatologia della sclerosi multipla e sono in corso trial di interventi pro e pre-biotici: finora, uno studio del 2017 ha riportato un miglioramento significativo sul quadro clinico, ma sono necessari ulteriori passi per confermare questi risultati.

Dieta per Sclerosi multipla ( solo consigli)

RACCOMANDAZIONI DIETETICHE GENERALI

  • Scegliere cibi con un basso contenuto di grassi saturi e colesterolo
  • Scegliere cibi ad elevato contenuto di amido e fibre e basso tenore di zuccheri semplici
  • Seguire le raccomandazioni per una corretta alimentazione nella popolazione generale in merito alla riduzione di grassi soprattutto di origine animale, di bevande ed alimenti ricchi di zuccheri e all’assunzione di adeguate porzioni di frutta e verdura
  • Importante distribuire l’alimentazione nei tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) più due spuntini. Soprattutto la sera consumare un pasto leggero per evitare insonnia comune nei pazienti con sclerosi multipla.
  • Cucinare senza grassi aggiunti. Preferire metodi di cottura come:  vapore, microonde, griglia o piastra, pentola a pressione, piuttosto che la frittura, la cottura in padella o bolliti di carne.
  • Valutare con il Medico Curante la possibilità di assumere una supplementazione con vitamina D stante la difficoltà a coprire il fabbisogno di vitamina D con gli alimenti e considerando che spesso le persone con sclerosi multipla hanno una scarsa esposizione alla luce solare.
I due capitoli che seguono indicano gli alimenti consentiti con moderazione e quelli consigliati in caso della patologia indicata. Nel seguire le indicazioni si deve però tenere conto che, per ottenere una corretta ed equilibrata alimentazione che fornisca all’organismo tutti i nutrienti di cui necessita, occorre assumere la giusta quantità (porzione) dell’alimento e rispettare le frequenze con le quali alcuni alimenti debbono essere consumati, giornalmente o settimanalmente, all’interno di uno schema alimentare personalizzato. L’alimentazione della giornata deve rispettare il bilancio energetico di ciascuno e l’energia introdotta deve essere uguale a quella spesa per non aumentare il rischio di sovrappeso, obesità ma anche di malnutrizione.

ALIMENTI CONSENTITI CON MODERAZIONE

  • Bevande alcoliche. L’alcol ha effetti negativi sul sistema nervoso centrale e quindi deteriora ulteriormente il paziente, accentuando problemi dovuti alla malattia, come la mancanza di coordinamento ed equilibrio, tremori, deficit cognitivi. Da ricordare, inoltre, che molti farmaci che vengono prescritti per i sintomi della Sclerosi Multipla hanno dannosi effetti collaterali se abbinati all'alcol.
  • Insaccati: salame, salsiccia, mortadella, ecc..
  • Carni rosse con tagli più grassi e frattaglie.
  • Grassi di origine animale, come burro, lardo, strutto.
  • Latticini. In particolare latte e yogurt interi e formaggi più grassi
  • Caffè
  • Sale. E’ buona regola ridurre quello aggiunto alle pietanze durante e dopo la cottura e limitare il consumo di alimenti che naturalmente ne contengono elevate quantità (alimenti in scatola o salamoia, dadi ed estratti di carne, salse tipo soia).
  • Zucchero e miele. Limitare l’assunzione di zuccheri semplici poiché legati ad un aumentato rischio di sviluppare obesità e diabete mellito tipo 2
  • Dolciumi: torte, pasticcini, caramelle, prodotti da forno farciti, ecc.
  • Bevande zuccherate come succo di frutta, cola, acqua tonica, ecc..
  • Cibi da fast-food e cibi già pronti contenenti grassi idrogenati

ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI

  • Frutta. Ogni giorno mangiare 2 frutti freschi ed una piccola porzione di frutti a guscio (noci, mandorle).
  • Verdura. Ad ogni pasto, consumare almeno una porzione di verdura cruda e cotta (preferibilmente al vapore o lessata o grigliata o al forno). Possibilmente variandone i colori in modo da assumere varie tipologie di antiossidanti e vitamine.
  • Pesce almeno due volte a settimana, alternando i pesci più magri (come sogliola, trota, platessa) con quelli più grassi (come salmone o pesce spada) e con dell’ottimo pesce azzurro. Il pesce è infatti una fonte importante di acidi grassi polinsaturi omega-3.
  • Carni bianche provenienti da tagli magri e cotta ai ferri, alla piastra o in padella antiaderente.
  • Latte e yogurt parzialmente scremati.
  • Formaggio fresco a basso contenuto di grassi(1-2 volte alla settimana) e formaggio stagionato prodotto con latte che durante la lavorazione è parzialmente decremato, come  il Grana Padano DOP. Il suo consumo incrementa l’apporto proteico ai pasti e favorisce il raggiungimento del fabbisogno giornaliero di calcio. Può essere consumato anche giornalmente grattugiato per insaporire i primi piatti al posto del sale.
  • Legumi (piselli, fagioli, ceci, lenticchie) in alternativa ai secondi piatti.
  • Olio extravergine d’oliva aggiunto a crudo, ma consumare ogni giorno anche piccole quantità di oli di semi (girasole, lino, sesamo, germe di grano) spremuti a freddo (l’olio di lino va conservato in bottiglie scure per prevenirne l’irrancidimento). E’ anche possibile assumere i semi come tali, macinati su yogurt e insalate.
  • Cereali integrali (pasta, pane, fette biscottate, ecc) da alternare ove possibile a quelli raffinati, utili anche per contrastare la stitichezza.
  • Acqua. Bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e tisane non zuccherate o bevande gelificate se presente disfagia.


    link ORIGINALE:
    https://www.educazionenutrizionale.granapadano.it/it/dieta-patologie/schede-sullalimentazione-per-patologie---adulti/dieta-per-sclerosi-multipla/