Fatica:
o astenia, senso di stanchezza
estrema, intesa come mancanza di energia e sensazione di essere
“esausti” più di quanto è normale attendersi in rapporto al livello di
esercizio svolto.FaticaSi definisce fatica, o meglio astenia, il senso
di stanchezza estrema, mancanza di energia e sensazione di essere
“esausti” più di quanto è normale attendersi in rapporto al livello di
esercizio svolto.
Questo sintomo è tra i più comuni tra i pazienti con SM e forse è uno dei più disabilitanti.
E’ importante distinguere l’astenia dai sintomi fisici della
depressione anche se spesso queste due condizioni coesistono e si
aggravano reciprocamente. Naturalmente è anche fondamentale essere certi
che non esistano altre cause al di là della SM per la fatica come per
esempio l’anemia e l’ipotiroidismo.
I meccanismi alla base della
fatica nei pazienti con SM non sono ancora completamente compresi: tra
le ipotesi un alterato equilibrio neuroendocrino o metabolico cerebrale o
dei neurotrasmettitori cerebrali, la necessità di reclutare porzioni
più ampie del cervello per svolgere i compiti che erano proprio delle
aree lese o l’intervento di fattori immunitari.
STRUMENTI
DIAGNOSTICINel caso di un sintomo così tanto soggettivo manca la
possibilità di una valutazione oggettiva da parte del medico. Per
valutare la gravità della fatica ci si basa pertanto sulla percezione
del paziente, utilizzando scale di autovalutazione e questionari mirati a
capire quanto esercizio il paziente può tollerare, come per esempio il
Multiple Sclerosis Quolity of Life Inventory, la MS-specific fatigue
scale.
TERAPIA FARMACOLOGICA Sono tre i farmaci attivi per via orale
che sono stati maggiormente impiegati nella terapia di questo
sintomo.Amantadina: un piccolo studio randomizzato di cross-over (in cui
cioè in pazienti vengono divisi in due gruppi che alternativamente
ricevono il farmaco o il placebo) ha dimostrato che questa molecola ha
un’azione sulla percezione della fatica. Molti autori la considerano il
farmaco di prima scelta.Modafinil: alcuni piccoli studi hanno dimostrato
un certo livello di efficacia nel trattare la fatica per questo
farmaco, e non si sono verificati effetti collaterali di
rilievo.4-aminopiridina: si tratta di un bloccante i canali del
potassio, studiato in un ampio studio randomizzato contro placebo su 70
pazienti.
Si è dimostrato un significativo effetto anche se si sono
verificati eventi avversi tra cui parestesie, vertigini, instabilità
posturale. Vi è inoltre il timore che possa indurre crisi epilettiche,
se somministrato ad alte dosi. Attualmente in Italia è reperibile come
farmaco galenico solo presso alcune farmacie.
APPROCCI NON
FARMACOLOGICIUna corretta educazione del paziente può essere importante
nel ridurre la fatica. Si sa ad esempio che questo sintomo è
notevolmente peggiorato dall’esposizione ad alte temperature, per cui in
estate è consigliabile fare docce fresche e condizionare l’ambiente
dove vive il paziente.La fisioterapia, correggendo errate posture e
insegnando al paziente al utilizzare al meglio le proprie forze
muscolari può essere d’aiuto.Nel complesso il ruolo delle terapie
farmacologiche è minoritario rispetto agli approcci che agiscono sullo
stile di vita.
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