la mappa della sm
I dati epidemiologici in
possesso, che suggeriscono un gradiente nord-sud dell'incidenza di
questa patologia (maggiore incidenza al nord, minore al sud), indicano
che la sclerosi multipla è correlata con un fattore ambientale con il
quale si viene a contatto nell'infanzia e che, dopo anni di latenza, o
determina l'insorgenza dell'affezione o contribuisce alla sua genesi.
L'ipotesi del gradiente è oggi assai criticata visto, per esempio, che
la popolazione sarda ha tra le incidenze più alte in Europa nonostante
si collochi al Sud.John F. Kurtzke ha analizzato l'incidenza della
sclerosi multipla nelle Isole Fær Øer: queste isole, situate a nord
della Scozia, quindi in una zona geograficamente ad alta incidenza di
sclerosi multipla, non avevano riportato praticamente casi fino al 1943.
Successivamente si verificarono diverse ondate di sclerosi multipla,
negli anni '50, negli anni '60 e negli anni '80, come si osserva nelle
epidemie, tanto che questo studioso ha posto il problema che questi casi
avessero un'eziologia infettiva. Questo studio ha posto le basi per una
serie di lavori successivi volti ad identificare un agente eziologico
che potesse favorire l'insorgenza della malattia.
Sono stati chiamati in
causa il virus del morbillo, della parotite, herpesvirus, retrovirus e
poliomavirus. Nessuno degli agenti virali studiati, tuttavia, pare abbia
un reale ruolo nella eziopatogenesi della sclerosi multipla; inoltre
non è mai stata dimostrata la trasmissione interumana della
malattia.Altri studiosi hanno rilevato un vizio nel lavoro svolto da
Kurtzke, tanto da parlare di epidemia da accertamento: solo in presenza
del neurologo era possibile effettuare diagnosi di sclerosi multipla, si
presentavano perciò picchi di insorgenza poiché in concomitanza con la
presenza del neurologo in queste isole remote.
L'opinione comune è che vi
siano delle persone, particolarmente suscettibili dal punto di vista
immunitario, dotate di una predisposizione a rispondere in maniera
inadeguata a certi stimoli esterni (fattori scatenanti, come per esempio
un virus) che in persone non predisposte altrimenti sarebbero
innocui.Brevemente, l'ingresso di un virus nell'organismo determina la
produzione di anticorpi diretti contro gli antigeni del virus, per
determinarne la distruzione.
In soggetti predisposti geneticamente
questi anticorpi attaccherebbero non solo gli antigeni del virus, ma
anche antigeni dei tessuti umani, in particolare antigeni presenti nella
mielina, scatenando la malattia.
Gli antigeni presenti sulla mielina
contro sui quali si fissano gli anticorpi prodotti non sono attualmente
noti. Sono stati chiamati in causa la proteina S-100, la MBP (proteina
basica della mielina), la PLP (proteina proteolipidica), la MOG
(proteina mielinica oligodendrocita-associata) ma per nessuna di queste è stata dimostrata una correlazione certa con la malattia esaminata.
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