Endoxan Baxter
Categoria: antineoplastico
Indicazioni: è un potente immunosoppressore che determina la morte delle
cellule in fase di replicazione attiva attraverso un legame con il DNA
chiamato alchilazione. Nella pratica clinica, la ciclofosfamide, data la
sua elevata tossicità, viene utilizzata solo nei casi di SM con
notevole attività di malattia e infiammazione alla RM, in via di rapido
peggioramento, quando le terapie convenzionali (interferone, copolimero)
si siano dimostrate inefficaci o mal tollerate.
Sono stati
effettuati diversi studi per valutare l’efficacia del farmaco nella SM e
i risultati spesso sono contraddittori. Da tutti gli studi emerge che
il farmaco è più efficace nei pazienti con età inferiore ai 40 anni, con
durata minore di malattia e presenza di lesioni attive alla RM. La
contemporanea somministrazione di cortisone e la possibilità di
effettuare dei boli (iniezione di farmaco in grande quantità in vena)
di mantenimento migliora l’efficacia
Effetti indesiderati:
ulcerazioni della mucosa orale e gastrointestinale, con predisposizione
alle infezioni, tossicità renale e vescicale, perdita dei capelli
(reversibile), aritmie e scompenso cardiaco, nausea, vomito, cefalea,
sterilità talora permanente.
Precauzioni: per evitare o ridurre
al minimo il rischio di tossicità vescicale, la somministrazione del
farmaco deve essere accompagnata da una notevole idratazione per via
endovenosa. Per evitare la nausea è necessaria la somministrazione di
farmaci appositi (antiemetici ad azione centrale). Prima di essere
sottoposti a terapia è necessario effettuare esami (elettrocardiogramma,
radiografia torace, esami del sangue), volti a escludere che ci siano
controindicazioni al farmaco o che siano presenti focolai infettivi
occulti.
Prescrivibilità: classe A
Tossicità
Gli effetti avversi più comuni associati con l'impiego di ciclofosfamide sono
Mielodepressione (pancitopenia) che deve essere controllata attraverso esami emocromocitometrici e farmaci mielostimolanti
Nausea e vomito (compaiono dopo 30-60 minuti dall'infusione),
spesso controllabili con agenti antiemetici come l’ondansetron, il
granisetron o altri antagonisti del recettore serotoninergico 5-HT3
Alopecia
Cistite emorragica, associata inoltre con il rischio di sviluppo di
carcinoma della vescica e che spesso può essere prevenuta da
un'adeguata idratazione
Tossicità cardiaca
Disordini dell'equilibrio idro-elettrolitico
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