31/08/12

Dalfampridina 5 mg NON efficace nel migliorare la deambulazione nei pazienti con sclerosi multipla


Acorda Therapeutics ha comunicato che la formulazione a basso dosaggio ( 5 mg due volte al giorno ) di Ampyra ( Dalfampridina; in Italia: Fampyra ) non ha dimostrato un miglioramento nella velocità di deambulazione dei pazienti con sclerosi multipla.
Lo studio ha anche mostrato che la dose da 10 mg non è riuscita a migliorare la velocità di cammino rispetto al placebo.

Secondo Acorda questi risultati non-favorevoli sarebbero dovuti al disegno dello studio, diverso rispetto a quello degli studi che hanno portato all’approvazione del farmaco.
Tuttavia, questo studio solleva qualche incertezza sulla reale efficacia della Dalfampridina nella sclerosi multipla.

Due pazienti, uno trattato con Dalfampridina 5 mg e l’altro con la dose da 10 mg, hanno sperimentato gravi eventi avversi, tra cui la perdita di coscienza in un paziente del gruppo 10 mg.

La versione da 10 mg di Dalfampridina è stata approvata dalla Food and Drug Administration ( FDA ) nel 2010. La Commissione europea ha invece concesso un’autorizzazione condizionata a Fampyra nel 2011.
L'autorizzazione condizionata all'immissione in commercio è concessa a un prodotto farmacologico con una valutazione dei benefici e rischi positiva che risponda a un'esigenza medica ancora non-soddisfatta quando il beneficio per la salute pubblica della sua disponibilità immediata è superiore al rischio inerente al fatto che sono ancora necessari ulteriori dati. L'autorizzazione condizionata è rinnovabile annualmente.
Tra le condizioni per l'autorizzazione condizionata all'immissione in commercio di Fampyra rientra la raccomandazione del Comitato alla società che lo commercializza in Europa, Biogen Idec, di condurre un altro studio per approfondire i benefici del farmaco e la sua sicurezza a lungo termine.

Nel mese di luglio 2012, la FDA ha emesso un warning ( avvertenza ) riguardo all'aumentato rischio di convulsioni nei pazienti con sclerosi multipla affetti da insufficienza renale, trattati con Dalfampridina.

La disabilità deambulatoria rappresenta uno dei sintomi della sclerosi multipla che maggiormente preoccupa i pazienti; può avere ripercussioni significative sulla qualità di vita e sulla partecipazione sociale.

Fonte: Acorda Therapeutics, 2012

XagenaHeadlines2012

30/08/12

Dr. Jorge Hugo Villafañe PT, MSc, PhD: CONTATTI



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Dr. Jorge Hugo Villafañe PT, MSc, PhD: CONTATTI: Dr. Jorge Hugo Villafañe, PT, MSc, PhD. Reg. Generala 11/16 Piossasco (10045), TO. Italy email: jorgehugovillafane@gmail.c om   ...

Cannabis per uso terapeutico: la proposta di SEL in Piemonte


Dopo la Toscana e la Puglia anche per il Piemonte è arrivato il momento di affrontare senza pregiudi ed in maniera non ideologica una materia tanto delicata quanto complessa come l'utilizzo dei cannabinoidi e dei derivati della cannabis per uso terapeutico sotto prescrizione medica.

27/08/12

Quando l’intervento non aiuta - pensieri di Marie (CCSVI in Multiple Sclerosis, USA)

   pubblicato e tradotto da A. RASMAN in facebook <Fonte:  www.facebook.com/notes/ccsvi-in-multiple-sclerosis/when-treatment-doesnt-help-thoughts-from-marie/10150756949697211>


Può essere difficile sentir parlare di miglioramenti di altre persone, se fate parte dell’1/3 che non ha visto alcun cambiamento dopo il trattamento della CCSVI, in particolare quando neanche le terapie standard vi hanno aiutato.

Ci sono molte possibili cause che possono far fallire il trattamento anche se la CCSVI è una parte importante della SM: forse il medico interventista ha dimenticato qualcosa, o il vostro particolare tipo di stenosi non è ben trattabile con le tecniche di oggi, o la zona può essere stata sottotrattata.

A parte i problemi di fallimento del trattamento a causa di difficoltà tecniche, c'è la possibilità che i problemi di flusso di sangue siano solo una parte della SM, o significativi solo in un sottoinsieme di persone con SM. Queste cose saranno chiarite con il tempo e con la ricerca.

Ma vi è anche il fatto che decenni di ricerca sul tessuto cerebrale delle persone con SM hanno dimostrato danni permanenti ai nervi che si verificano anche all'inizio della malattia. Anche se logicamente una procedura che può ripristinare il flusso sanguigno offre le migliori possibilità di guarigione, molti hanno bisogno di qualcosa di più che del solo miglioramento della circolazione per vedere un cambiamento dei livelli funzionali.

Ma mi piacerebbe offrire il mio incoraggiamento: siamo al vertice di grandi cambiamenti nei trattamenti della SM. In un giorno vicino avremo una migliore comprensione di come gran parte di quello che noi pensiamo come SM sia causato da problemi vascolari, quali procedure siano efficaci, quali farmaci possono aiutare a mantenere la salute dei tessuti di fronte ad una cattiva circolazione (anche quando una persona ha particolari problemi di flusso del sangue che non possono essere risolti con un intervento) e quali pazienti beneficiano maggiormente da un intervento.

Tuttavia il futuro per la SM non è solo la CCSVI c'è anche il campo in rapida crescita della medicina rigenerativa.

Come già accennato in queste pagine, il dr. Petrov sta studiando l'uso di trapianti autologhi di cellule staminali con il trattamento della CCSVI. Nella sua mente un buon flusso di sangue accompagnato da cellule staminali rigenerative sarà il futuro del trattamento della SM. Ma molti altri centri in tutto il mondo stanno studiando con successo le cellule staminali come un trattamento della SM per rigenerare le cellule del cervello e dei tessuti.

Il dr. Mark Freedman sta lavorando da molti anni sulla ricerca delle cellule staminali in pazienti con sclerosi multipla. La sua frustrazione che i fondi della ricerca vengano dirottati verso la CCSVI è stata citata da molti sostenitori della CCSVI perché i suoi commenti erano derisori del modello vascolare, ma il suo lavoro sulle cellule staminali offre una reale speranza per le persone che hanno già perso le funzioni. Anche se gran parte della ricerca del dr. Freedman sulle cellule staminali è avvenuta dopo una forte chemioterapia che uccide l'intero sistema immunitario (parlo dei problemi con questo tipo di terapia nel mio libro), sta anche studiando le cellule staminali come una strategia di rigenerazione senza la chemio .

Ci sono anche diverse aziende che stanno lavorando su farmaci per stimolare le cellule staminali all'interno del corpo per riparare i nervi danneggiati dopo un ictus o altre malattie neurologiche. Una di queste terapie utilizza un ormone e uno stimolatore delle cellule del sangue e sembra poter aiutare le vittime di ictus a recuperare più funzioni. Sono già nella fase II / III trials su pazienti colpiti da ictus e ci aspettiamo che il loro farmaco possa essere disponibile a breve.

La rigenerazione dei nervi danneggiati usando queste strategie è quasi vicina.

Ma se avete soldi e vivete vicino al Texas, è già qui - Il Texas ha approvato una legge che permette alle cliniche private di utilizzare le cellule staminali per le malattie degenerative, anche se la FDA non ha ancora approvato l'uso delle cellule staminali per queste malattie.

La ragione per cui la FDA non ha approvato le cellule staminali per malattie come la SM o come l'artrite reumatoide (RA) è che, anche se le cellule staminali sono comunemente utilizzate nella terapia del cancro, non sono stati ancora fatti un numero adeguato di trials di fase III che dimostrino la loro efficacia nel rallentamento o nell'arresto di altre malattie. Leggete un articolo sul Texas e sulla loro controversa legge:
www.texastribune.org/texas-health-resources/texas-medical-board/medical-board-adopts-controversial-stem-cell-rules/ 

La legge del Texas chiede che ogni clinica che effettua queste trapianti di cellule staminali “non provati” deve ottenere l'approvazione dell'IRB (Comitato Etico) per proteggere i pazienti da false aspettative o dalla pubblicità ingannevole e insiste sul fatto che le cliniche tengano i dati sulle persone trattate e sull'efficacia della terapia per le varie malattie trattate. Questo si tradurrà in breve tempo in una quantità enorme di dati riguardanti l'utilità di queste terapie. Vai Texas!

Un'altra terapia rigenerativa è stimolare la crescita del nervo attraverso la terapia fisica; la dr.ssa. Wahls ha in corso uno studio per valutare  un'aggressiva terapia fisica e i cambiamenti della dieta per aiutare nella SM progressiva. Lei stessa progressiva, finì dopo 4 anni su una sedia a rotelle per poi essere in grado di andare al lavoro in bicicletta e camminare per le sale del suo ospedale. Descrive in dettaglio il suo programma nel libro "Minding My Mitochondria" (Pensando ai miei mitocondri).

Il cervello è in realtà molto "plastico" e significa che può riorganizzarsi e ricollegarsi. Questo è il modo in cui la terapia fisica aggressiva aiuta le persone a recuperare qualche funzione perduta. In un esempio estremo ai bambini con epilessia grave talvolta è stata rimossa metà del loro cervello per fermare le convulsioni. Questi bambini hanno recuperano quasi tutte le funzioni perdute se ricevono l’intervento abbastanza giovani e vengono sufficientemente rieducati.

Il libro "The Brain that Changes Itself" (Il cervello che cambia se stesso) è una fantastica lettura di come un’aggressiva terapia fisica può consentire al cervello di rimodularsi dalle aree danneggiate a quelle intatte in modo che la funzione venga ripristinata. Una cosa che viene spiegata è che il cervello di una persona cieca rimodula se stesso così le sue orecchie impiegano anche le cellule nervose inutilizzate dell'occhio rendendo le orecchie molto più sensibili e capaci delle persone vedenti.

Una combinazione di queste cose può essere utile per i pazienti con sclerosi multipla progressiva che non hanno visto benefici dall’intervento per la CCSVI, o per le persone che hanno avuto meno di quanto speravano: la terapia fisica, le cellule staminali, e se il flusso di sangue era ridotto, ma non riparabile, eventualmente farmaci per migliorare la circolazione o per rendere il tessuto resistente agli stati di scarso ossigeno. Tutto questo può consentire al cervello di mantenere la funzione migliore.

Ma il ritmo lento della ricerca può essere frustrante, soprattutto se avete perso un sacco di funzioni, anche durante i trattamenti standard. Vi può farvi sentire come se nulla possa arrivare in tempo per voi ... ricevo email da persone che sentono ormai vicina la casa di cura, e vogliono sapere - Se non ottengo questo ora, o se non ha funzionato quando l'ho provato, posso condividere una ragione per sperare?

Mi piacerebbe parlarvi un pò di me e sull’illuminazione che ho avuto un paio di anni fa.

Nell’agosto del 2008, dopo 17 anni di SM, sono caduta e mi sono rotta la cuffia dell’osso nella spalla. La frattura era così brutta che non poteva essere riparata, tutto ciò che potevano fare era legare il braccio verso il basso e lasciare che i pezzi formasserto in un grumo per ricostruire la vecchia parte. Oh dio, mi ha fatto male! Non riuscivo a camminare con il bastone, non poteva fare la doccia, non poteva guidare, in breve, sono diventata completamente dipendente. Mi sentivo completamente impotente.

All’apice di questa dipendenza, mi sentivo senza speranza perché sopprimere il mio sistema immunitario non aveva impedito alla mia SM di progredire fino al punto in cui ero fortemente dipendente da un bastone o da un deambulatore. Ero convinta che al modello autoimmune mancasse qualcosa. Posso ricordare quando sono passata al Copaxone – Dopo averlo iniziato non ho mai avuto una ricaduta o un’infiammazione visibile alla risonanza magnetica E la mia artrite era sotto controllo. Quando la mia SM è progredita hanno aggiunto il metotrexato per cercare di sopprimere "l'infiammazione invisibile". Non ha funzionato, anzi mi ha fatto stare peggio, e la lenta ma inesorabile discesa continuava. Sono rimasta con il Copaxone perché funziona così bene per la mia artrite, ma non ho mai pensato che abbia fatto molto per fermare la progressione della SM.

Non ho mai pensato che nulla avrebbe cambiato la SM nella mia vita, ho pensato cinicamente al giorno dopo la mia morte dove ci sarebbe stato un annuncio su alcune cellule immunitarie animali e di come il ricercatore che le aveva scoperte pensava che queste avrebbero curato la SM. Non sapevo come e disperavo che qualcosa avrebbe costretto molti ricercatori a guardare alla SM con una prospettiva completamente diversa in appena un paio di mesi.

Non sapevo che il lavoro del prof. Zamboni sarebbe uscito nel mese di dicembre. Non sapevo che l’attivismo e la promozione dei pazienti con SM avrebbe causato un grande tumulto nella comunità medica. Non sapevo che a causa di quel trambusto la Cleveland Clinic avrebbe presentato uno studio autoptico che mostrava gravi anomalie nelle vene di 7 pazienti affetti da SM. Non sapevo che in 3 anni sarebbero usciti diverse centinaia di studi, guardando a questa nuova idea e che sarebbero state studiate altre idee collegate come il CPn come componente vascolare nella SM o il lavoro del BNAC sul flusso del liquido cefalorachidiano (liquor). Non sapevo che tutti questi studi avrebbero portato a più studi in una rete sempre più ampia per catturare e conoscere la verità.

Non avevo alcuna premonizione della promessa così vicina ... Non sapevo che ci fossero così tanti motivi per sperare.

Mentre il trattamento della CCSVI non ha cambiato molto la mia SM al di là di una gradita riduzione della spasticità, ho una grande speranza, perché ci sono improvvisamente nuove direzioni di ricerca. La CCSVI ha DAVVERO scosso la comunità di ricerca e ha portato molte nuove idee.

Non so cosa potrà accadere il mese prossimo o alla fine di questo anno, ma so che è di gran lunga più promettente di quanto non lo era 3 anni fa, quando tutto quello che avevamo sentito parlare era di infinite “scoperte” su alcune cellule immunitarie diverso che qualche tizio pensa che “cureranno la SM”.

Per favore siate fiduciosi e sappiate che la scienza può essere sorprendente; sono pronta per sentire che i scienziati delle vene inizieranno a parlare delle loro scoperte, ma la cosa interessante è che, anche se l'aspetto venoso della SM può essere solo una parte della storia, sono in arrivo strade molto diverse per la rigenerazione dei nervi. Le cose stanno davvero cambiando e non sono le stesse vecchie idee riciclate.

Gonfiate le vene e passate alle cellule staminali!
Marie

Fonte: http://www.facebook.com/notes/ccsvi-in-multiple-sclerosis/when-treatment-doesnt-help-thoughts-from-marie/10150756949697211

Gioia Tauro dai diversi sentieri

Domenica 2 settembre 2012
l'associazione SudTrek Escursioni di Gioia Tauro
organizza in collaborazione con l'associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla ? Calabria
la prima edizione di "Diversi Sentieri".
...
Assunta Mazzei,
presidente dell'associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla ? Calabria
si dichiara entusiasta dell'iniziativa,
"perché ancora una volta la solidarietà e il lavoro di squadra e in rete con altre associazioni permette di realizzare cose che altrimenti sarebbero impensabili. Questa iniziativa sarà caratterizzata dalla voglia di tentare, dalla forza di volontà, dalla tenacia e dalla solidarietà".

www.laprimapagina.it/2012/08/gioia-tauro-dai-diversi-sentieri/

Radiology: I cambiamenti emodinamici del cervello associati con la ccsvi

E' stato pubblicato sul sito della prestigiosa rivista medica Radiology uno studio intitolato "I cambiamenti emodinamici del cervello associati con l'insufficienza venosa cronica cerebro spinale non sono specifici della sclerosi multipla e non aumentano la sua gravità".

Al termine dello studio, secondo gli autori, i dati supportano un ruolo della CCSVI nei cambiamenti emodinamici cerebrali, come la diminuzione di CBF e CBV, indipendentemente dalla presenza di SM. A loro avviso però la CCSVI non avrebbe avuto effetto sulla funzione neurologica e la progressione della disabilità in pazienti con SM.

http://mediterranews.org/2012/08/sclerosi-multipla-da-roma-uno-studio-sulla-teoria-di-zamboni/

RICORDIAMO I CRITERI DI CHI PUO’ PARTECIPARE ALLO STUDIO Metodo Zamboni “Brave Dreams”




Criteri di inclusione:


pazienti con sclerosi multipla e CCSVI fra i 18 ed i 65 anni
EDSS 2-5
nessuna ricaduta nei 30 giorni precedenti la procedura
stabilità clinica negli ultimi 6 mesi
nelle forme cliniche recidivanti remittenti e secondariamente progressive
questo studio non include pazienti con forme cliniche primariamente progressive
i pazienti devono essere seguiti da uno dei Centri partecipanti da almeno 2 anni
sarà cura dei centri informare i pazienti della sperimentazione
i pazienti che desiderano partecipare alla sperimentazione verranno selezionati dal neurologo curante, a seconda dei criteri stabiliti nel protocollo approvato dal comitato etico
non è ammesso passare da un centro all’altro poichè solo i pazienti seguiti con regolarità da almeno 2 anni entreranno nella sperimentazione

Criteri di esclusione
- pazienti precedentemente trattati per CCSVI o inseriti in altri studi clinici nel corso degli ultimi 3 mesi
- in trattamento con natalizumab
- gravidanza o rifiuto di adottare contraccezione
- presenza di comorbidità significative (comorbidità si intende la presenza contemporanea nella stessa persona di più patologie che tra loro non presentano alcun nesso causale)
- alcool-droga
- trombofilia
- controindicazione alla MR

Il sito ufficiale è: http://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT01371760?term=brave+AND+venous+drainage+exploited+against+multiple+sclerosis&rank=1

1. Visita neurologica di screening - Il neurologo verifica che siano soddisfatti i criteri di inclusione nello studio relativi alla sclerosi multipla sui pazienti seguiti dal centro accreditato.
2. Esame Eco-Color Doppler - Il sonografista verifica che siano presenti i criteri per la diagnosi di insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI)
I pazienti vengono casualmente ripartiti nei due gruppi: Intervento VERO - Intervento SIMULATO Né i pazienti né i ricercatori sono a conoscenza di chi appartiene ad un gruppo o all'altro
Follow-up: Si prevede il reclutamento di circa 685 pazienti ognuno dei quali verrà seguito per 12 mesi.
I due indicatori di efficacia principali (endpoint primari) sono la risposta clinica misurata attraverso diverse funzioni neurologiche (ad esempio l’equilibrio) e l'attività di malattia misurata con la risonanza magnetica. Durante lo studio saranno misurati anche diversi altri indicatori (endpoint secondari)
Termine dello studio: Al termine del follow-up previsto per tutti i pazienti, i ricercatori provvederanno all’analisi dei dati e alla pubblicazione dei risultati. Si prevede che possano essere disponibili fra 2 anni.
Obiettivi dello studio:

Sicurezza
Efficacia

dell’angioplastica
Partecipanti:
20 sono i centri che dovevano partecipare, ma son 14 i Centri italiani hanno ADERITO.
I centri candidati devono essere accreditati e il protocollo approvato dal Comitato Etico locale. Già oggi una parte dei Centri candidati ha i requisiti necessari per arruolare pazienti.

Info del APRILE 2012 tratte dal sito (ora oscurato) dell'Ospedale di Ferrara

SALVO ALTRE DISPOSIZIONI

23/08/12

Intestino irritabile

La dieta per la sindrome dell'intestino irritabile
sindrome intestino irritabile dietaCrampi addominali, colichette... quegli improvvisi smottamenti nell'intestino e di corsa al bagno! In particolare al mattino o dopo aver mangiato qualcosa a base di latte, capita di avvertire lo stimolo o di essere colpiti da una scarica di diarrea.
La sindrome dell'intestino irritabile colpisce a tutte le età: dai neonati agli adulti, ma sono soprattutto le donne a soffrire dei fastidi digestivi. Colite e stitichezza sono due manifestazioni legate al problema.
Ecco cura e rimedi con la dieta in caso di intestino irritabile.
SINDROME DA INTESTINO IRRITABILE
Ci sono due aspetti o forme di questa patologia: una prima manifestazione è caratterizzata da improvvise contrazioni intestinali. L'intestino si stringe, si attorciglia e muovendosi rapidamente provoca frequenti simoli ad evacuare (anche con diarrea). Una seconda forma vede invece un intestino quasi paralizzato, con conseguente stitichezza e feci dure.
 
DIETA PER LA SINDROME DA INTESTINO IRRITABILE
Prima cosa da chiarire: non ci sono alimenti che causano direttamente questa condizione, ma diciamo che alcuni cibi possono aggravare il disagio esistente. Con la dieta non si cura la colite; è però possibile minimizzare i fastidi.

DIETA INTESTINO IRRITABILE: Le fibre

Sì, ma con cautela. Le fibre fanno molto bene, ma vanno incluse lentamente nella dieta per abituare il corpo, che non è in grado di assimilarle.
Le fibre aiutano a regolarizzare l'intestino e possono avere sia la funzione di contrastare la stipsi che quella di frenare la diarrea.

DIETA INTESTINO IRRITABILE: Ogni intestino è diverso

La dieta per chi soffre di sindrome di intestino irritabile deve essere opportunamente personalizzata: alcune persone fanno fatica a digerire e assimilare il latte, altre hanno problemi con le verdure, i legumi e persino la frutta cruda può essere difficile da trattenere.
Gonfiori addominali, coliche, flutolenza e meteorismo possono essere disturbi collegati.
 
DIETA INTESTINO IRRITABILE. Consigli
Il primo consiglio è evitare situazioni di stress nella vostra vita, distrarsi e allontanare le preoccupazioni.
Altro consiglio è mantenere un buon livello di idratazione.
Ultimo, ma non meno importante, frazionare i pasti in sei più piccoli al giorno. Questo farà sì che il vostro corpo resti in funzionamento continuo così da stimolare l'attività dell'intestino per una migliore assimilazione del cibo.
 
INTESTINO IRRITABILE: Cibi si e cibi no
Sì a pane, pasta, riso bianchi, cereali raffinati, semolino, fiocchi di mais, patate, grissini e cracker senza grassi, fette biscottate.
Sì a pollo, coniglio, vitello, manzo, agnello e suino, purché sempre ben sgrassati e/o privati della pelle.
Sì a pesce magro come sogliola, orata, branzino, platessa, nasello, da lessare o cuocere alla griglia.
Sì (con moderazione) a yogurt magro, ricotta, parmigiano, latte scremato.
Si a lattuga fresca, carote, rape, cavoli, zucchine, pomodori maturi e sbucciati, fagiolini cotti e decorticati. tutte le verdure meglio se cotte e passate.
Sì a mele, pere, pesche, frutta sciroppata, frutta cotta, meglio se ben matura.
Sì a olio extravergine di oliva.
Sì al miele.
Meglio bere acqua naturale a temperatura ambiente.
No al pane bianco molto lievitato o elaborato, pane integrale, pane alla crusca, riso integrale, brioche e prodotti industriali da forno, merendine confezionate, biscotti industriali, patate fritte.
No a salumi e insaccati, carni salate molto grasse e affumicate, la trippa, lumache, tutta la cacciagione e la selvaggina. No al pesce affumicato, acciughe, sardine, pesce fritto, ostriche, capesante e tutti i molluschi o i frutti di mare in genere.
No ai formaggi stagionati grassi e/o fermentati.
No a ortaggi come radicchio, indivia, sedano, funghi, peperoni, fave, melanzane, prezzemolo, porri, aglio, sottaceti, carciofi, asparagi, zucca, barbabietole e cipolla.
No a frutta secca e oleosa, kiwi, melone, ciliegie, ribes, frutti di bosco, fichi, prugne fresche e secche, banane, albicocche, uva, agrumi, anguria.
No a aceto, pepe, peperoncino, senape, spezie e aromi piccanti.
No a bibite gassate, tè nero, caffè, bevande a base di cola, cioccolata, vini e superalcolici.
 
INTESTINO IRRITABILE. NO ai lassativi
Assumere lassativi a lungo andare anestetizza l'intestino, che diventa più debole ed il problema della stitichezza anciché risolversi può diventare ancora più grave.

Ritenzione idrica

Quali sono gli alimenti giusti per la ritenzione idrica, un disagio che in molte condividono per cause diverse: problemi di circolazione, alimentazione poco sana e scarsa attività fisica.

Una prima regola di base è di non usare cloruro di sodio. Prosegue una lista di alimenti indicati nel problema della ritenzione idrica:
Latte declorurato 
Carni: manzo, vitello, tacchino, coniglio, pollo, agnello, maiale
Pesci: qualsiasi tipo ma solo fresco. Esclusi i crostacei, polpo, seppie e vongole.
Pane - Cereali: pane sciapo, fette biscottate,asodiche, riso, pasta, semolino
Uova: tuorlo
Zucchero - dolci: miele e zucchero
vietatissimi: cioccolato e liquerizia
Legumi - vegetali: patate, fagioli, insalata, carote, castagne, tutti i vegetali verdi ad eccezione di: spinaci, sedano, cavolo rosso, crescione, crauti, cetrioli, radicchio, lenticchie
Frutta: tutta ma solo fresca
Grassi: olio di oliva, olio di mais, burro senza sale

Stipsi o stitichezza

Per stipsi si intende una ritenzione delle feci nel tubo fecale e quindi la difficoltà ad evacuare le feci. Questo disturbo ne genera altri e può anche comportare delle complicanze come ad esempio la formazione di  emorroidi, effetto della difficoltà della defecazione. Questo disturbo non va trascurato e sicuramente una corretta assunzione di alcuni alimenti possono agevolarne la cura.

ALIMENTI CONSIGLIATI IN CASO DI STIPSI
Una premessa importante riguarda l'assunzione di liquidi:

in caso di stitichezza è consigliabile bere molto, almeno 2 l di acqua al giorno.

Gli alimenti: crusca, pasta integrale, pane integrale, mele crude con buccia, cavolini di bruxelles, melanzane, pere crude, cavolfiore, kiwi, fagiolini verdi, prugne secche, broccoletti, cicoria, lenticchie, polenta.  

Diabete

Alcuni alimenti da introdurre nella propria dieta perchè indicati in presenza di una patologia come quella del diabete. Di contro, indichiamo quali alimenti evitare.

La CRUSCA: costituisce la parte più esterna dei semi cereali da cui viene separata durante i processi di raffinazione. Svolge una funzione di regolazione del transito intestinale e rallenta l'assorbimento degli zuccheri. È utile nel diabete, oltre che nella stipsi e diverticolosi. Da evitare l'uso contemporaneo della crusca e del latte o derivati a causa della formazione di fitati di calcio insolubili che riducono l'assimilazione di questo minerale.
Il DOLCIFICANTE: è una sostanza naturale o artificiale in grado di rendere dolce un'altra sostanza. I dolcificanti naturali più usati sono lo zucchero e il miele. Lo zucchero, detto anche saccarosio, è prodotto dalla raffinazione dello zucchero di canna o bruno. Contrariamente al pensiero comune quest'ultimo è altrettanto calorico del primo come anche il miele, i cui vantaggi sono però rappresentati dalla maggiore ricchezza in vitamine, minerali ed oligoelementi che lo rendono più completo dello zucchero. I dolcificanti di sintesi hanno un potere dolcificante molto superiore ai prodotti naturali e non stimolano la secrezione di insulina per questo sono indicati nel diabete. La dose massima giornaliera non deve essere superiore alle 10 compresse ed è buona norma variare ogni tre mesi il tipo di dolcificante usato. I dolcificanti usati in genere da diabetici o obesi sono la saccarina, la mannite, il sorbitolo, l'aspartame, il fruttosio.
La FRUTTA: ciliegia ricca in fosforo, vitamina A e B, è indicata nel regime alimentare di chi è diabetico. La fragola, ricca di vitamina A e B, ferro, fosforo, è indicata nel diabete oltre che nelle stipsi, anemia e gotta. Il lampone, ricco in vitamina C, è indicato nel diabete oltre che nella obesità, nefropatie. Anche il mirtillo indicato nel diabete, come anche la pera ricca in vitamina B.
Il LIMONE: Agrume caratterizzato dalla ricchezza in acido ascorbico (vitamina C) è indicato nel diabete oltre che nell'obesità.
La MORA: bacca ricca di vitamine (A, E, C), calcio e potassio. In piccole quantità ha effetto astringente. Èconsigliata nelle diete ipocaloriche, diabete e diarrea.
Cosa è meglio evitare:
ALCOOL: Per bevande alcoliche si intendono quelle contenenti alcol etilico in quantità variabile dal 2 al 21%. Controindicato nel diabete.
BANANA: Frutto molto ricco in zuccheri e vitamine soprattutto A-B-C e calcio. Controindicata nell'obesità e nel diabete.
BARBABIETOLA ROSSA: Ricca di vitamine A, B, PP nonché magnesio, fosforo e acido ossalico. Da consumarsi con moderazione nel diabete dato il suo alto contenuto in zuccheri.
BIETA: Verdura distinta in due varietà: a coste grosse e a piccole foglie (bietina). Controindicata nel diabete. Ha effetto diuretico.
BIRRA: Deriva dall'orzo per un processo di fermentazione del malto e deve il suo sapore leggermente amarognolo all'aggiunta di luppolo. Caratteristica essenziale è di essere molto ricche in zuccheri e destrine e di conseguenza molto caloriche. La B. è poco alcolica (3-4') con un elevato tenore di anidride carbonica. È controindicata nel diabete.
BISCOTTI: Sono più digeribili del pane perché secchi ed hanno a seconda del tipo composizioni svariate. Controindicati nelle diete per il diabete.
CACHI: Frutto con alto potere calorico, molto zuccherino e con proprietà lassative. Controindicato nel diabete.
CASTAGNA: Frutto ricchissimo di amidi a cui deve il suo valore calorico. Si distinguono due varietà fondamentali: marroni e C. È controindicata nel diabete.
CECI: Legumi che per il loro alto contenuto calorico sono controindicati nel diabete.
CIOCCOLATO: Dolce ottenuto dall'impasto del cacao con varie sostanze alimentari. Ha un valore calorico e nutritivo piuttosto elevato legato alla presenza degli idrati di carbonio e quindi è un alimento completo, soprattutto quello al latte. E' sconsigliato nel diabete.
COCKTAIL: Bevanda usata in genere come aperitivo, costituita da una mescolanza di liquori, vino e aromatizzata. Controindicata per la sua tossicità nel diabete.
CRACKERS:  Biscotti molto sottili e friabili, ricchi di idrati di carbonio. Controindicati nel diabete dato l'alto contenuto in carboidrati.
GELATO: Alimento dolce costituito da latte e uova addizionati ad altri ingredienti vari e sottoposti a congelamento. Il G. ha un alto potere calorico e nutritivo è quindi controindicato nel diabete per l'alto contenuto in zuccheri(oppure deve essere consumato in sostituzione di un pasto).
GNOCCHI:  Alimento costituito da patate e farina. È composto quindi essenzialmente da carboidrati per cui è limitatamente indicato nel diabete soprattutto con condimenti grassi.
MANDORLA: Ricca in grassi viene usata oltre che nella preparazione di dolciumi anche nell'estrazione di olio. Controindicata nel diabete.
MANGO: Frutto esotico ricco in fibra, zuccheri e carotenoidi. Sconsigliato nel diabete.
MARMELLATA: Conserva alimentare costituita in genere da frutta matura fatta cuocere addizionata ad una notevole quantità di zucchero. Controindicata nel diabete.
MELOGRANO: Frutto zuccherino ricco in vitamina C. È controindicato nel diabete.
MIDOLLO (bue):  Sostanza notevolmente grassa presente nell'interno delle ossa cave degli animali da macello. Viene utilizzato nella preparazione di piatti tipici regionali. Controindicato nel diabete.
MIELE: Alimento viscoso con altissima percentuale di zuccheri (glucosio e fruttosio) formato dal nettare dei fiori elaborato e rigurgitato dalle api. Controindicato nel diabete.
NOCE DI COCCO:  Frutto della palma da cocco con una polpa molto ricca in grassi saturi, zuccheri, fibra. È controindicata nel diabete.
PANCETTA (maiale): Parte adiposa del maiale consumata in genere salata o affumicata. Per il suo alto valore calorico è sconsigliata nel diabete.
PANE: alimento di scarsa digeribilità soprattutto quando è fresco mentre migliora in questo senso se raffermo o abbrustolito poichè‚ diminuisce la sua quantità in acqua. Controindicato nel diabete.
da parte degli obesi e anche nelle iperlipemie.
RISO: È un cereale ricco di amidi e allo stato greggio (risone) anche di vitamina B1, PP, sali minerali, cellulosa. Controindicato nel diabete per la ricchezza in carboidrati.
SACCAROSIO: Disaccaride derivante dalla canna e barbabietola da zucchero. Lavorato e raffinato costituisce il comune zucchero alimentare. È controindicato nel diabete.
SEMOLINO: Alimento di aspetto granuloso derivato dalla triturazione di vari tipi di cereali. Il S. bianco è derivato dal grano, quello giallo dal granturco. È molto ricco in zuccheri perciò è controindicato nel diabete.
UVA: Frutto ricco in zuccheri (glucosio), vitamine e minerali; è un alimento facilmente digeribile se si eliminano bucce e semi. È controindicato nel diabete.
VINO: Deriva dal mosto dell'uva per un processo di fermentazione ed è costituito da alcool etilico, zuccheri, tannino, acidi vari, scarse vitamine, calcio, ferro, bisolfati. Il vino è controindicato nel diabete.
 

RICORDO CHE:

Le informazioni qui riportate Hanno solo un fine illustrativo: non costituiscono e non provengono né da prescrizione né da consiglio medico, rivolgersi sempre e comunque al proprio medico

grazie da S.a.M. = Stefania ajo' MELIS

Pressione bassa, sintomi, cause e rimedi

La pressione bassa, detta anche ipotensione, è una patologia che si riscontra quando i livelli di pressione arteriosa sono inferiori ai 60 mm Hg per la pressione minima e 110 mmHg per la massima. Si tratta di una condizione facilmente riconoscibile: infatti si manifesta con senso di stanchezza, spossatezza fino allo svenimento. Al contrario quindi della pressione alta, che non da sintomi specifici, la pressione bassa ha sintomi chiari e facilmente curabili. In caso di un attacco di pressione bassa, che molto speso può essere accompagnato da sudori freddi e tremore agli arti inferiori, è bene assumere subito dello zucchero. In particolare assumendolo sotto la lingua, si riuscirà a alzare quasi immediatamente i valori della pressione.
Pressione bassa:  sintomi e cause

La pressione può abbassarsi sotto determinati livelli a causa di alcune patologie. In particolare il diabete o la tachicardia possono ridurre i valori di pressione. Anche particolari condizioni di salute, come la diarrea e la disidratazione e ovviamente ogni caso di emorragie come un flusso mestruale particolarmente importante. Inoltre la pressione tende ad abbassarsi in gravidanza, soprattutto nel primo trimestre quando i livelli di progesterone sono talmente alti da fungere da vaso dilatatore. Anche l’uso di alcuni farmaci, come i diuretici e gli antidepressivi. La pressione bassa può essere anche una conseguenza di una alimentazione povera di ferro e minerali, la cui mancanza tende a indebolire la persona.

I sintomi della pressione bassa possono essere di diversa natura. Come abbiamo già sottolineato uno dei sintomi principali è sicuramente la spossatezza preludio, nei casi più gravi, di stanchezza cronica. Un altro sintomo legato alla spossatezza è certamente la debolezza muscolare. Cefalee, annebbiamento e giramento di testa, ronzii alle orecchie, sonnolenza fino agli svenimenti, sono tutti sintomi di pressione bassa. Lo svenimento in particolare è una sorta di difesa del nostro organismo nei confronti di alcuni dei malesseri sopracitati.



Pressione bassa: cure e rimedi
 
La pressione bassa non è una vera  e propria patologia. Si può facilmente risolvere il problema adottando una alimentazione equilibrata che contenga una certa dose di Sali, senza esagerare comunque. Anche l’assunzione di cacao, caffè e vino rosso favorisce l’innalzarsi della pressione. Ovvio, non vi stiamo dicendo di bere un fiasco di vino a pasto, ma certamente un bicchiere non può che farvi bene, sempre che non ci siano altre complicanze, magari legate al fegato.
Attenzione però:
chi soffre abitualmente di pressione bassa è bene che si limiti nel mangiare, evitando di fare pasti troppo abbondanti e di assumere alcolici.

Nel momento dell’attacco, quando le gambe sembra che ci abbandonino, la cosa migliore da fare è sdraiarsi e alzare le gambe in modo che il sangue fluisca verso il cuore e il cervello più facilmente. Si deve poi rialzarsi per tornare alla posizione eretta, molto lentamente. Un ottimo rimedio è anche quello di assumere, a parte la classica acqua e zucchero, della liquirizia che ha proprietà specifiche capaci di alzare la pressione. La fitoterapia ci viene in aiuto nel caso di pressione bassa, tramite il rimedio fitoterapico a base di Ribes che agisce normalizzando i livelli di pressione. Nel caso che si soffra di celiachia o di intolleranza ai lieviti, si può assumere il ribes come capsule di ribes nero che non contengono elementi di fermentazione.

La pressione bassa è una patologia semplice da riconoscere che si manifesta con sintomi precisi. I sintomi più comuni sono spossatezza e svenimenti


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E' possibile prevenire la pressione bassa con un'alimentazione adeguata. Ecco alcuni consigli e i cibi che fanno alzare la pressione.

In questi periodi dell'anno può essere utile assumere degli integratori salini ed è buona regola portare sulla propria tavola un'alimentazione ricca di frutta e verdura.

Caffè, cioccolata e liquirizia possono essere utili, ma meglio non abusarne.

In ogni caso, la diagnosi di pressione bassa deve essere fatta dal medico. Un valore 60-100 di pressione non è necessariamente indice di pressione bassa; pertanto è bene non fermarsi all'autodiagnosi, ma valutare con il professionista quali potrebbero essere le cause del problema, se effettivamente sussiste un problema di pressione bassa.

Talvolta potrebbe anche essere utile effettuare le analisi del sangue per verificare che non ci sia alla base un'alterazione dei valori della glicemia... abbassamenti rapidi di glicemia potrebbero dare sintomi confondibili con quelli tipici della pressione bassa.

10 consigli nutrizionali contro la pressione alta Cosa mangiare per abbassare la pressione

1. Evitate l'alcool
In caso d'ipertensione, è essenziale ridurre il consumo d'alcool: non più di tre bicchieri di vino al giorno per gli uomini, e due per le donne.
2. Attenzione al peso corporeo
Il peso eccessivo è il nemico del vostro cuore e delle vostre arterie. Riequilibrare l'alimentazione è dunque essenziale in caso di sovraccarico ponderale.
3. No al sale
Certamente, il vostro medico vi ha messi in guardia contro l'eccesso di sale. Occorre infatti consumarne meno di 6 g al giorno in caso d'ipertensione. Certamente un primo punto è quello di eliminare il salino dalla tavola. Ma occorre anche evitare alcuni prodotti alimentari troppo ricchi in sodio: affettati, piatti preparati, alcune conserve e formaggi. Diffidate anche del sale nei cereali per colazione e dei biscotti zuccherati.
4. Olio di oliva al posto del burro
È essenziale evitare i grassi saturi, per quanto possibile, quando si ha la pressione alta. In particolare è opportuno sostituire al massimo i grassi animali con grassi vegetali. Via il burro, benvenuto l'olio di oliva!
5. Evitate carni grasse
Sempre per evitare i grassi saturi, occorre scegliere le carni piuttosto magre. Evitate il bue, il maiale e la pecora, preferite il pesce ed il pollame (senza la pelle).
6. Cereali!
Di tutti i farinacei che assumete, privilegiate al massimo i cereali completi. Ciò permetterà in particolare di aumentare il tasso di fibre della vostra alimentazione.
7. A vapore! È essenziale scegliere i modi di cottura meno grassi, e che preservano le qualità nutrizionali dei prodotti alimentari. Così, optate per la cottura vapore, il grill o i cartocci ed evitate i fritti.
8. Alimenti light
Sempre per evitare i grassi, optate per prodotti lattiero-caseari scremati, e yogurt 0%.
9. Atività fisica!
L'attività fisica è essenziale, anche moderata. Una mezz'ora di marcia rapida al giorno, la bicicletta, il nuoto.
10. Frutta e verdura!
Occorre ricordarlo, la frutta e verdura sono gli alleati della vostra salute. Occorre dunque consumarne sufficientemente ogni giorno, soprattutto in caso d'ipertensione. Puntate in particolare sui frutti che vi portano potassio: quest'ultimo è amico della vostra pressione.

Ipertensione: cosa mangiare

L'ipertensione arteriosa è una malattia subdola, per molti anni silenziosa, ma che incide in modo severo sull'esistenza dell'uomo. Sopratutto nelle forme lievi, l'alimentazione diventa un importante fattore, essendo considerata una malattia cardiovascolare, giova di una terapia dietetica. ipertensioneL'ipertensione è considerata un fattore di rischio cardiovascolare perchè quando sale la pressione oltre un certo valore si rischia: infarto al miocardio, trombosi cerebrale, emorragie cerebrali, insufficienza arteriosa e renale.
I fattori di rischio appartengono alla componente quotidiana: il fumo, l'obesità, lo stess, il diabete, l'ereditarietà e le malattie renali. Ma sopratutto è il diavolo cristallino, il sale, ad essere da anni sul banco degli imputati. Infatti studi clinici hanno dimostrato che la semplice riduzione del sale nell'alimentazione è sufficiente a normalizzare l'ipertensione lieve.
Le popolazioni primitive, che non consumano quasi mai sale, non conoscono l'ipertensione. Queste popolazioni in più consumano cibi ricchi di potassio (ne sono ricche le verdure, alcune carni, gli agrumi e le banane) molto utile per normalizzare la pressione, equilibrandosi ai livelli di sodio.

PER CHI HA PROBLEMI DI PRESSIONE
SEMAFORO VERDE= alimenti ricchi di potassio e poveri di sodio per combattere e/o prevenire la pressione alta
Alimenti Potassio Sodio
Pasta 174 12
Carne di bue 360 51
Vitello 359 48
Coniglio 390 40
Cavolfiore 400 24
Funghi 430 5
Lenticchie1200 3
Patate 410 0,8
Piselli 380 0,9
Fagiolini 300 0,6
Zucca 480 0,5
Albicocche 440 0,6
Banane 420 0,9
Uva 254 5
Ciliegie 260 3
Mandorle 690 1
Prugne 848 2
   
   
SEMAFORO ROSSO= alimenti sconsigliati
Alimenti Sodio
Pane 450
Farina granoturco 660
Latte 51
Formaggi 600
Tacchino 130
Oca 150
Aragosta 325
Sardine sott'olio 760
Tonno sott'olio 540
Prosciutto crudo 1100
Carote 48
Ravanelli 83
Spinaci 84
Sedano 96
Barbabietole 110
Fichi 39
Cioccolato 83
Succo di pompelmo 139
I cibi SI'
I cibi NO

Pasta, riso, semolini in brodi vegetali;
Pastine glutinate con olio crudo e pomodoro fresco;
Pane integrale o fette biscottate (con moderazione);
Carni e pesci magri, uova (sode o in camicia, con moderazione;
Olio extravergine di oliva;
Verdure crude o cotte all'agro (in particolare cipolle e carciofi);
Formaggi tipo mozzarella, robiola, pastorella, latte scremato;
Frutta fresca matura grattugiata, omogeneizzata o cotta.
Brodi di carne, zuppe di pesce, pasta con sughi elaborati;
Paste ripene (tortellini, agnolotti, ravioli);
Pane fresco bianco e con sale;
Carni grasse e insaccate, frattaglie, pesci grassi e costacei, uova fritte;
Grassi animali cotti e crudi;
Peperoni, cavoli, funghi, cetrioli;
Panna e formaggi grassi e fermentati, latte intero;
Melone, cocomero, frutta acerba;
Caffè, vino e liquori.

Wheelchair Kamikaze: A First-Hand Report – The Importance of Cerebrospi...

Wheelchair Kamikaze: A First-Hand Report – The Importance of Cerebrospi...: Recently, several studies have illuminated the important role that the proper flow of cerebrospinal fluid (CSF) through the brain an...


Un rapporto di prima mano - L'importanza del liquido cerebrospinale (CSF) Portata in MS, e un possibile approccio chiropratica per il trattamento di malattie neurodegenerativeInglese: putamen. Parte dei gangli basali, che ...Recentemente, diversi studi hanno illuminato il ruolo importante che il corretto flusso del liquido cerebrospinale (CSF) attraverso il cervello e sistema nervoso centrale svolge nel mantenimento della salute neurologica, e suggeriscono anche che l'interruzione del flusso liquorale può svolgere un ruolo in una serie di neurodegenerativa malattie, incluso MS. Come CCSVI, che postula che il flusso di sangue attraverso impedito il sistema nervoso centrale svolge un ruolo nello sviluppo della sclerosi multipla, note di ricerca nuovi un ruolo simile per il flusso di liquido cerebrospinale attraverso il CNS.
Liquido cerebrospinale è un liquido trasparente che lambisce il cervello e il midollo spinale, e riempie anche vuoti naturali l'anatomia del cervello, come ad esempio i ventricoli e cisterne (i "vuoti" spazi nel cervello come si è visto sulle immagini MRI). CSF serve a diversi scopi. Il cervello e il midollo spinale sono circondati da CSF, il fluido in effetti tenendo il cervello in uno stato di sospensione in modo che il peso dell'organo viene neutralizzato, mantenendo la parte inferiore del cervello subisca danni a causa del peso totale dei il cervello riguardando giù e premendo contro la parete del cranio. In effetti, il cervello galleggia in una pozza di liquido cerebrospinale, che funge anche da un cuscino da eventuali colpi improvvisi o colpi alla testa. Nei casi in cui tali risultati traumi forze troppo grandi per essere compensato dal CSF, sbattimenti può verificarsi in conseguenza del cervello schiantarsi contro l'osso duro del cranio. Inoltre, e non meno importante, CSF aiuta a purificare il cervello dei prodotti di scarto del metabolismo, e aiuta anche a regolare il flusso di sangue attraverso il sistema nervoso centrale.
La maggior parte dei pazienti con SM hanno familiarità con in base al metodo sempre più popolare e oh così piacevole conosciuta come una puntura lombare, o rachicentesi CSF. La roba che la neuro tira fuori della colonna vertebrale dopo l'incollaggio un picco nella schiena è CSF, che, se analizzato in grado di fornire diversi indicatori utili per diagnosticare la malattia, come ad esempio bande oligoclonali, meglio conosciuto come O-bande. O-bande sono un indicatore di infiammazione e l'attività immunitaria in corso all'interno del sistema nervoso centrale, un ambiente in cui tali attività non sono i benvenuti. La maggior parte dei pazienti affetti da SM (verso l'alto di 90%) sono presenti più O-band, e la combinazione di analisi CSF e lesioni multiple sulle immagini di risonanza magnetica sono componenti importanti per completare una diagnosi di sclerosi multipla.
Un certo numero di studi recentemente pubblicati suggeriscono che un guasto nel flusso naturale di CSF può essere molto dannoso per il sistema nervoso centrale, e può essere una forza trainante per i fattori che culminano nella malattia neurodegenerativa. Uno studio (clicca qui) ha scoperto una serie di percorsi precedentemente sconosciuta che la PSC segue in tutto il sistema nervoso centrale, che fornisce nuove informazioni sulla importanza della CSF negli sforzi del cervello per purificare se stessa di prodotti metabolici potenzialmente tossici rifiuti. Un altro studio, condotto dal dottor Robert Zivadinov e la brava gente a BNAC, che stanno anche facendo ricerche approfondite in CCSVI, ha mostrato che la dinamica del flusso CSF ​​sono alterati nel cervello dei pazienti affetti da SM (clicca qui).
Partendo dal lavoro di chiropratico dottor Michael Flanagan, che ha studiato e scritto molto sul ruolo del flusso del CSF e le malattie neurodegenerative (clicca qui e qui), un altro studio, che ha utilizzato uno speciale dispositivo in posizione diritta RM - nota come risonanza magnetica Fonar - a scansione pazienti con sclerosi multipla, traumi legati alla parte superiore del collo e la parte inferiore del cranio di anomalo flusso di CSF e l'eventuale sviluppo di MS in materie di studio (clicca qui). Questa ricerca, a sua volta, ha portato a un'indagine in corso utilizzando immagini MRI Fonar in combinazione con una tecnica chiropratica specializzato, noto come Atlas Orthogonal, per dimostrare che non solo è CSF flusso anormale in pazienti MS, ma che tale flusso può essere corretto fisicamente manipolare l'osso Atlas, la vertebra cervicale superiore nel midollo spinale. L'osso deve il suo nome a causa del peso della intera testa poggia su di essa, così come, nella mitologia greca, il peso del mondo poggia sulle spalle di Atlante. Questo studio è stato guidato dal dottor Scott chiropratico Rosa e il dottor Raymond Damadian, l'uomo che ha inventato la schiena MRI nel 1970.
Il grafico qui sotto, che si trova presso le informazioni imballato ATLANTOtec sito (clicca qui), illustra bene l'impatto negativo di un osso Atlante disallineato potrebbe avere sui vasi sanguigni e nervi associati al sistema nervoso centrale:

Atlaswirbel

Nella rappresentazione di cui sopra, il punto giallo rappresenta il nervo vago, il punto blu la vena giugulare interna, e il punto rosso l'arteria carotide interna. Come mostra animazione, un osso Atlante disallineato può mettere pressione su tutte e tre queste caratteristiche, che, dalle apparenze, non si potrebbe immaginare potrebbe fare molto bene per il paziente. Chiropratici Atlas ortogonali tentare di mettere l'osso Atlas in allineamento con tecniche speciali originati da Sweat dottor Roy, che vengono insegnate al sudore Institute di Atlanta, Georgia (clicca qui). Il ortogonale Atlas (AO) tecnica utilizza una leggera pressione applicata all'osso mastoideo (dietro l'orecchio) per riallineare l'osso Atlas, utilizzando una tabella specializzata e uno strumento AO attentamente calibrato alle esigenze di ogni paziente.
Dal gennaio 2012, ho preso parte allo studio in corso condotto dal dottor Rosa e il dottor Damadian, una delle decine di pazienti che hanno partecipato allo studio. Il mio coinvolgimento è iniziato con un viaggio fino a Albany, New York, lo scorso gennaio, in cui è stato scansionato io in un montante Fonar risonanza magnetica che è stato dotato di una bobina prototipo sviluppato specificamente per monitorare il flusso del liquido cerebrospinale di Dottore Damadian, e che ha anche utilizzato un software di proprietà di dirigere la scansione. Dopo la mia scansione iniziale, mi è stato dato un trattamento AO, e poi nuovamente scansionati. Infatti, le differenze tra le due scansioni erano piuttosto drammatico. Nella mia analisi pre-trattamento, il flusso di CSF è stato interrotto e sembrava raddoppiare indietro e jet contro la mia colonna vertebrale direttamente nel punto in cui si trova la mia una lesione grande. Dopo il trattamento AO, la scansione ha mostrato un flusso molto più normale di CSF, risultante in una maggiore quantità di fluido distaccante mio cervello dalla mia base del cranio, e un flusso più costante di tutta CSF miei CNS.
E 'importante notare che il dottor Rosa sta usando la sua derivazione propria sviluppato con attenzione l'originale tecnica di terapia Atlas Orthogonal, utilizzando Fonar imaging RM per calcolare i parametri molto specifici e angoli per il trattamento (noto come "vettori"). Pertanto, il suo approccio differisce da quella effettuata da professionisti AO altri, tanto che è in attesa di brevetto.
Ho ricevuto settimanale di follow-up il trattamento qui a New York City dal dottor Scott Bender, che sta lavorando a stretto contatto con il dottor Rosa sullo studio, ed è stato addestrato dal dottor Rosa su queste tecniche specifiche. Questo non vuol dire che le tecniche praticate dai chiropratici AO altri non siano potenzialmente utili, ma la metodologia precisa il dottor Rosa usa è, in questo momento, unico nel suo genere. Se i risultati dello studio è tale da giustificarlo, Medico Rosa prevede di formare molti praticanti aggiuntivi nel suo approccio, ma fino a quel momento le tecniche esatte utilizzate in questo studio sono generalmente disponibili ad eccezione di pochi praticanti che sono già stati formati sotto la guida di dottore di Rosa.
Sebbene lo studio medico Rosa è ancora in corso, i primi risultati sembrano essere promettenti. Alcuni pazienti riportano miglioramenti sintomatici, ma è ancora troppo presto per trarre conclusioni. La mia esperienza è così, non lontano avuto successo, in quanto non ho (ancora) tratto vantaggio dal trattamento. Io sono un pessimo esempio per giudicare, però, dato che la mia condizione è estremamente atipico, e, come ho scritto in precedenza (clicca qui), ha sfidato tutti gli sforzi alla diagnosi definitiva. Inoltre, il mio corpo sembra avere problemi a tenere la regolazione AO. Alcuni pazienti riferiscono rimanere in allineamento per molte settimane dopo la regolazione, io sono generalmente fuori di regolazione per il momento torno per la mia visita settimanale al dottor Bender.
Anche se provocatoria, i risultati e le ipotesi del dottor Rosa e soci sono sicuri di essere controverso, per molte delle stesse ragioni che la CCSVI hanno scosso le cose. Entrambe le teorie volano di fronte alla tradizionale dogma SM, e di offrire spiegazioni per la malattia neurodegenerativa che differiscono notevolmente da quelle proposte dal neurologia mainstream. La sclerosi multipla è nulla se non è complicato, e la sua patogenesi è quasi certamente multifattoriale. E 'dubbio che una qualsiasi teoria si rivelerà essere la chiave per risolvere l'intero puzzle MS, ma, data la giusta attenzione, alcuni di questi "radicali" teorie possono avere il potenziale per sbloccare alcuni dei misteri che si svolgono da MS, anche se farlo tangenzialmente. Indagini per la teoria tradizionale autoimmune devono ancora offrire qualcosa che si avvicini una cura, e l'esplorazione di teorie alternative, fatto in modo responsabile, non può che giovare pazienti come ricercatori ampliare i propri orizzonti e di iniziare a comprendere la SM non è strettamente una malattia immunitaria modulata confinata al SNC , ma con una condizione ancora da capire i meccanismi degenerativi con implicazioni sistemiche pure.
Come sempre, la speranza è all'orizzonte, e la pazienza è la chiave. Purtroppo, per quelli di noi che soffrono di una malattia progressivamente invalidante, la pazienza ha un prezzo molto alto

Ecco come il riallineamento dell'Atlante può risolvere emicrania, vertigini, colpo di frusta, cervicale, mal di schiena e decine di altri disturbi.

INFO DI :  www.atlantotec.com/it
 

vertebra Atlante:

  • Ti vuoi liberare definitivamente dai tuoi disturbi? Allora smetti di combattere solo i sintomi!

  • Un'unica seduta più un controllo successivo consente di attivare il potere di auto-guarigione del corpo.

  • 9 fatti che devi sapere prima di sottoporti ad altre terapie.

Se prosegui nella lettura di questo sito, arriverai a comprendere per quale motivo la prima vertebra cervicale può essere responsabile di tutta una serie di disturbi, in apparenza non collegati tra loro, per i quali fino ad oggi le terapie hanno mirato esclusivamente alla soppressione del dolore, senza riuscire ad eliminarne la causa. Una nuova scoperta potrebbe ora portare sollievo in molti casi.


L'Atlante è la causa nascosta di numerosi disturbi

La prima vertebra cervicale chiamata Atlante o C1, gioca il ruolo più delicato e allo stesso tempo primario di tutta la colonna vertebrale.

Un malfunzionamento localizzato in tale zona può influenzare "a cascata" l'intero apparato muscoloscheletrico, il sistema circolatorio e il sistema nervoso, creando disallineamenti e disfunzioni in svariate parti del corpo.

Queste disfunzioni possono trasformarsi col tempo in seri problemi di salute dalla causa incerta: il corpo non è più in grado di funzionare come dovrebbe e potrebbe, la qualità di vita risulta pregiudicata, senza che nessuna causa organica certa possa essere individuata e diagnosticata.



I tuoi disturbi sono davvero psicosomatici?

Quanti pazienti si sono sentiti dire dal loro medico che la causa del proprio disturbo è sconosciuta e che sicuramente ha un origine psicosomatica? Quello che con tutta probabilità il tuo medico non conosce sono tutte le disfunzioni che un Atlante disallineato può causare!

Disturbi cronici conseguenti ad un colpo di frusta, come anche l'emicrania o il mal di testa ricorrenti, ora trovano una semplice e logica spiegazione nel disallineamento della vertebra Atlante. La correzione di questa vertebra rappresenta una soluzione concreta, spesso completamente risolutiva, senza essere costretti a fare continuamente uso di farmaci con i loro effetti collaterali.

La correzione della vertebra Atlante è inoltre il metodo ottimale per migliorare la postura e ovviare di conseguenza a problemi quali: gamba più corta funzionale, bacino inclinato, iper-lordosi, cifosi, scoliosi funzionale, perdita della lordosi fisiologica.


9 fatti che devi sapere riguardo al disallineamento dell'Atlante

  • Il trauma del parto crea in molti neonati un disallineamento permanente della vertebra Atlante (prima vertebra cervicale) e talvolta anche dell'Epistrofeo (seconda vertebra cervicale);
  • traumi successivi come colpi di frusta o cadute possono causare o accentuare il disallineamento dell'Atlante;
  • é stato accertato che il disallineamento della vertebra Atlante può essere responsabile di svariati disturbi e patologie sia a livello fisico che mentale;
  • la medicina non considera il malposizionamento dell'Atlante come possibile causa dei disturbi, dal momento che generalmente questo problema non viene diagnosticato;
  • la mancata diagnosi è da ricondurre al fatto che una normale radiografia, come pure la risonanza magnetica non permettono di evidenziare il disallineamento dell'Atlante;
  • una tomografia computerizzata a spirale permette di vedere e misurare con precisione la posizione dell'Atlante, ma solo nel caso il radiologo imposti specificatamente l'apparecchio TC con l'obiettivo di ottenere questo risultato;
  • tralasciando i casi gravissimi di lussazione che richiedono la chirurgia, la medicina non prevede alcun trattamento per risolvere il disallineamento della prima vertebra cervicale;
  • con una sola seduta ATLANTOtec® è ora possibile riallineare l'Atlante in maniera semplice e duratura;
  • Molti ritengono che intervenire sulla cervicale sia un'operazione pericolosa. Devi sapere che l'eventuale pericolo è limitato all'esercizio di manipolazioni chiropratiche. Il metodo ATLANTOtec® sfrutta un principio completamente nuovo, assolutamente senza pericolo che non ha nulla a che vedere con la chiropratica o l'osteopatia, né tantomeno con altri metodi conosciuti.

I disturbi più frequenti che hanno tratto giovamento dal riallineamento della vertebra Atlante

Le conseguenze negative di un Atlante disallineato si possono manifestare in tutto il corpo.

I dati raccolti, insieme alle testimonianze delle persone trattate con ATLANTOtec®, ci hanno permesso di stilare una lista dei disturbi e sintomi più frequenti che possono venire alleviati grazie al riposizionamento dell'Atlante.

È importante capire che NON tutti i disturbi elencati scompaiono in qualsiasi persona si sottoponga al riallineamento dell'Atlante, questo poiché gli stessi disturbi possono anche avere altre cause o concause.

Non sarebbe corretto interpretare la correzione dell'Atlante come una "cura miracolosa" in grado di risolvere tutti i disturbi. È al contrario fondamentale comprendere come lo scopo di ATLANTOtec® NON consista assolutamente nel diagnosticare o "curare" i vari disturbi, ma semplicemente nel verificare se sia necessario prendersi cura dell'Atlante. Miracolosa sarà poi la capacità del corpo di ottenere un'auto-guarigione, una volta messo in condizione di poterlo fare!

Correggere la posizione dell'Atlante, nel caso fosse disallineato, è necessario a prescindere dagli eventuali disturbi che si possono accusare momentaneamente, poiché si tratta di un "investimento" finalizzato ad ottenere una buona salute futura. Il riallineamento è consigliabile ad iniziare dai bambini e permette al corpo di funzionare al pieno delle sue potenzialità.

  1. emicrania
  2. mal di testa / cefalea
  3. dolori cronici dopo un colpo di frusta cervicale
  4. vertigini – giramenti di testa – capogiri
  5. sindrome di Ménière
  6. nevralgia del trigemino
  7. sindrome dell'ATM (disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare)
  8. sinusite cronica
  9. asma (più cause possibili)
  10. rotazione o flessione limitata o dolorante della testa
  11. dolori alla cervicale – cervicalgia
  12. torcicollo – dolori al collo
  13. mal di spalle – una spalla più alta dell'altra
  14. formicolio degli arti – parestesia
  15. tendinite cronica
  16. gomito del tennista – sindrome del tunnel carpale
  17. contratture muscolari dolori muscolari cronici
  18. mal di schiena o dorsalgia (dolore localizzato al dorso)
  19. Scoliosi funzionale / idiopatica
  20. dolore lombare – lombalgia – colpo della strega
  21. ernia del disco – discopatia – protrusione dei dischi
  22. nervi spinali compressi
  23. asimmetria del bacino – dismetria pelvica
  24. artrite – artrosi (se conseguente a postura scorretta)
  25. dolori all'articolazione sacro-iliaca
  26. sciatica – sciatalgia – infiammazione nervo sciatico
  27. dolori all'anca
  28. lunghezza differente delle gambe funzionale
  29. dolori alle gambe – alle ginocchia – ai piedi
  30. mani e piedi cronicamente freddi
  31. disturbi visivi – infiammazione ricorrente agli occhi
  32. ronzii o fischi alle orecchieacufene / tinnito
  33. otite dell'orecchio medio ricorrente (infezioni all'orecchio)
  34. tachicardiaipertensione / pressione bassa
  35. gastrite / ulcera gastrica
  36. acidità di stomaco
  37. reflusso gastrico
  38. diarrea cronicacostipazione – colon irritabile
  39. depressione (se legata a dolori costanti post colpo di frusta o cefalea)
  40. insonnia – difficoltà ad addormentarsi
  41. stanchezza cronica
  42. sindrome affaticamento cronico (vedi acidosi e mercurio)
  43. allergia da polline (miglioramenti dal motivo sconosciuto)
  44. difficoltà di apprendimentodislessia (difficoltà a leggere o a scrivere)
  45. epilessia

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THE CERVICAL CORD IN MULTIPLE SCLEROSIS OPPENHEIMER 2008 Neuropathology and Applied Neurobiology Wiley Online Library

THE CERVICAL CORD IN MULTIPLE SCLEROSIS OPPENHEIMER 2008 Neuropathology and Applied Neurobiology Wiley Online Library
IL CAVO DI CERVICALE IN SCLEROSI MULTIPLA OPPENHEIMER 2008 Neuropatologia e Neurobiologia Applicata Wiley Online Library





THE CERVICAL CORD IN MULTIPLE SCLEROSIS

    D. R. OPPENHEIMER

Article first published online: 12 MAY 2008

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Il midollo spinale sono stati esaminati in diciotto casi di sclerosi multipla, con particolare attenzione all'allargamento cervicale. Si è trovato che (1) le lesioni del midollo cervicale sono circa due volte più comune a livelli inferiori, (2) in questa regione vi è una preponderanza notevole di ventaglio lesioni nelle colonne laterali. Si sostiene che entrambi questi risultati sono spiegabili sulla teoria che le sollecitazioni meccaniche svolgere un ruolo nel determinare la sede delle lesioni; che tali sollecitazioni sono comunemente trasmesse al cavo tramite legamenti denticolati durante la flessione della colonna vertebrale, e che molte delle lesioni sono attribuibili a perdite vascolari a causa di tensione nei legamenti denticolati. Si è concluso che nei pazienti con sclerosi collo flessione multipla è pericoloso, soprattutto nei casi in cui segno di Lhermitte è verificato.
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The spinal cords were examined in eighteen cases of multiple sclerosis, with special attention to the cervical enlargement. It was found that (1) lesions in the cervical cord are about twice as common as at lower levels, (2) in this region there is a striking preponderance of fan-shaped lesions in the lateral columns. It is argued that both these findings are explicable on the theory that mechanical stresses play a part in determining the site of lesions; that such stresses are commonly transmitted to the cord via the denticulate ligaments during flexion of the spine; and that many of the lesions are attributable to vascular leakages due to tension in the denticulate ligaments. It is concluded that in patients with multiple sclerosis neck flexion is dangerous–especially in cases where Lhermitte's sign has occurred.

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1365-2990.1978.tb00555.x/abstract