E’ dunque iniziata una nuova era nella terapia anticoagulante orale con l’introduzione di molecole
che sembrano capaci di superare i limiti storici della TAO con antagonisti della vitamina K, e che
potrebbero implementare significativamente la quota di pazienti trattati. Numerosi sono i vantaggi
finora mostrati: prevedibilità della risposta, somministrazione di una dose fissa giornaliera, non
necessità di monitoraggio della coagulazione, significativa riduzione del rischio emorragico,
minime interazioni farmacologiche, assenza di interazioni alimentari; accanto ai quali occorre però
sottolineare alcuni limiti dei nuovi trattamenti: assenza di sistemi di monitoraggio laboratoristico
dell’effetto anticoagulante, mancanza di un antidoto in caso di sovradosaggio o emorragie, difficoltà
a valutare l’aderenza del paziente alla terapia, necessità di conferma dei dati di efficacia e sicurezza
negli scenari clinici reali, costi elevati.
NUOVI ANTICOAGULANTI - A proposito di farmaci “scudo” per l’ictus da
trombi causati dalla Fa, l’Italia è, tra i 5 principali Paesi europei,
l'unica che ancora aspetta l’arrivo sul mercato dei nuovi anticoagulanti
orali. L’Aifa non ha ancora autorizzato queste molecole. E i pazienti
più “impazienti” corrono alla farmacia del Vaticano dove è in vendita o,
al Nord, la via è quella svizzera. I nuovi anticoagulanti orali non
hanno bisogno di controlli a vita per bilanciare correttamente l’azione
terapeutica con il rischio di emorragia, non risultano avere interazioni
con altri farmaci e con particolari cibi, né interferenze stagionali
legate al caldo o al freddo.
http:// www.fvcalabria.unicz.it/ Relazioni/ Nuovi%20anticoagulanti%20orali. pdf
necessità di monitoraggio della coagulazione, significativa riduzione del rischio emorragico,
minime interazioni farmacologiche, assenza di interazioni alimentari; accanto ai quali occorre però
sottolineare alcuni limiti dei nuovi trattamenti: assenza di sistemi di monitoraggio laboratoristico
dell’effetto anticoagulante, mancanza di un antidoto in caso di sovradosaggio o emorragie, difficoltà
a valutare l’aderenza del paziente alla terapia, necessità di conferma dei dati di efficacia e sicurezza
negli scenari clinici reali, costi elevati.
NUOVI ANTICOAGULANTI - A proposito di farmaci “scudo” per l’ictus da trombi causati dalla Fa, l’Italia è, tra i 5 principali Paesi europei, l'unica che ancora aspetta l’arrivo sul mercato dei nuovi anticoagulanti orali. L’Aifa non ha ancora autorizzato queste molecole. E i pazienti più “impazienti” corrono alla farmacia del Vaticano dove è in vendita o, al Nord, la via è quella svizzera. I nuovi anticoagulanti orali non hanno bisogno di controlli a vita per bilanciare correttamente l’azione terapeutica con il rischio di emorragia, non risultano avere interazioni con altri farmaci e con particolari cibi, né interferenze stagionali legate al caldo o al freddo.
http://
Nessun commento:
Posta un commento
https://www.youtube.com/channel/UCgPcIDxlLO6mMkmsRYHDw4g
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.