18/10/12

Conferenza ECTRIMS a Lione...sono stati presentati i dati dello Studio COSMO


Alla Conferenza ECTRIMS a Lione sono stati presentati i dati dello Studio COSMO, condotto dalla FISM per indagare la correlazione tra la sclerosi multipla e l'insufficienza venosa cerebro spinale cronica.
I risultati presentati al convegno parlano di una percentuale del 3% di pazienti con SM che sono affetti anche da CCSVI, più o meno la stessa percentuale è stata individuata controlli sani e nei
pazienti con altre patologie neurologiche.
I volontari che hanno partecipato allo studio sono stati 1874, in 35 centri per la sclerosi multipla di tutta Italia. Di questi, 107 sono poi stati esclusi per difficoltà tecniche nel realizzare la diagnosi mediante eco color doppler o perchè non presentavano tutti i criteri richiesti. Per quanto riguarda gli altri, 1165 sono affetti da SM (tra loro, 104 con sindrome clinica isolata), 376 sono controlli sani e 226 con altre patologie.
Gli eco color doppler sono stati effettuati presso i centri locali della SM, poi i dati sono stati analizzati da 3 osservatori centrali: il Professore Erwin Stolz dell'Università di Giessen (Germania), il Professor Massimo Del Sette, Presidente della Società Italiana di Neurosonologia e di Emodinamica cerebrale, e il Professor Giovanni Malferrari, Presidente della Società Italiana Interdisciplinare Neurovascolare.
In base ai risultati emersi dallo studio, l'AISM ha dichiarato che la CCSVI non è una patologia collegata alla sclerosi multipla. Pertanto, non reputano necessario continuare nella diagnosi della CCSVI né tantomeno nel suo trattamento.
L'AISM è la prima Associazione di rilievo nazionale attiva nel campo della sclerosi multipla a esternare determinazioni così definitive sulla CCSVI, nonostante in altri Paesi come Stati Uniti e Canada siano ancora in corso degli studi sullo stesso oggetto, per cui una simile dichiarazione non è opportuna fintantochè non verranno completati anche questi altri studi.
Comi ha dichiarato al convegno che Zamboni è stato invitato a partecipare allo studio Cosmo ma che ha poi abbandonato il progetto prima che il training dei sonografi fosse completato, obiettando che la strutturazione dello studio fosse tale da pregiudicare i risultati finali.
Il Professor Stolz ha confermato che i sonografi non sono stati preparati secondo il protocollo messo a punto da Zamboni, ma che comunque sia lui che altri tecnici avevano una propria personale esperienza nel condurre doppler cerebrovascolari. Per questa differenza di preparazione, Stoltz ha argomentato che rispettare i parametri di Zamboni è troppo difficile e se non è facilmente ripetibile, scientificamente non può avere valore.
Inoltre, i risultati dei doppler sono stati interpretati diversamente a livello locale e centrale, e sempre Stolz ha spiegato che tale discordanza è da imputare alla difficoltà di mantenere nella pratica il criterio della “cecità”: i tecnici addetti al doppler spesso capivano se il soggetto esaminato era malato o meno, e questo ha potuto influire sul giudizio.
Secondo il Presidente del Comitato Scientifico dell'AISM, Gianluigi Mancardi, non c'è bisogno di continuare a studiare la CCSVI e che bisogna investire i fondi verso altri tipi di ricerca.
Comi ha riportato al convegno di aver partecipato dietro compenso a comitati consultivi di Novartis, Teva, sanofi-aventis, Merck Serono, and Bayer Schering; di aver ricevuto compensi per pubblicazioni da Novartis, Teva, sanofi-aventis, Merck Serono, Biogen Dompè, Bayer Schering, and Serono Symposia International Foundation. Mancardi ha ricevuto sostegno finanziario per convegni e ricerche da Bayer Schering, Biogen Idec, sanofi-aventis, Novartis, and Merck Serono.

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