............ è Laura la scienziata "da Premio Nobel"BELLUNO - E' bellunese la scoperta destinata a cambiare lo studio del liquido cerebrospinale e a dare una svolta alla cura delle malattie neurologiche. Porta il nome di Laura Pellegrini, biologa bellunese. Assieme alla chimica senese Claudia Bonfio, ha realizzato una delle più importanti scoperte degli ultimi tempi, pubblicata in questi giorni anche nella prestigiosa rivista Science. La loro collaborazione è nata a Cambridge, dove si sono conosciute. Galeotta fu una serata di degustazione di vini italiani.
RICERCA A QUATRO MANI
La scienziata di cui ora tutti i bellunesi andranno fieri è nata Belluno. Dopo il liceo, ha studiato a Padova e si è quindi laureata in Biomedical Sciences. Ispirata ed incoraggiata dalla giovane ricercatrice italiana Elisa Greggio, studiosa del morbo di Parkinson, e dall'esperienza di 9 mesi a Parigi con il progetto Erasmus, Laura ha deciso di continuare la sua ricerca all'estero e di intraprendere il dottorato tra Londra e gli Stati Uniti (Washington). Durante questo periodo i suoi studi si sono concentrati sulle cause a livello cellulare che accomunano le malattie neurodegenerative, dottorandosi alla University College London (UCL) nel 2017. Affascinata dalla nuova tecnologia degli organoidi, un modello in vitro somigliante un organo in miniatura, che si forma a partire da cellule staminali umane coltivate in 3D, Laura si è spostata poi a Cambridge dove attualmente studia gli organoidi di cervello secondo il metodo messo a punto dalla Lancaster.
CONTINUA QUI LA TUA LETTURA:https://www.ilgazzettino.it/nordest/belluno/cure_malattie_neurologiche_scoperte_laura_pellegrini_biologa_scienziata-5285692.html?fbclid=IwAR3G0hg1hUOWah5pb5cTE499SnWxuwwyk_WCIu9uMx80g0y33kGAVkzif2Y
RICERCA A QUATRO MANI
La scienziata di cui ora tutti i bellunesi andranno fieri è nata Belluno. Dopo il liceo, ha studiato a Padova e si è quindi laureata in Biomedical Sciences. Ispirata ed incoraggiata dalla giovane ricercatrice italiana Elisa Greggio, studiosa del morbo di Parkinson, e dall'esperienza di 9 mesi a Parigi con il progetto Erasmus, Laura ha deciso di continuare la sua ricerca all'estero e di intraprendere il dottorato tra Londra e gli Stati Uniti (Washington). Durante questo periodo i suoi studi si sono concentrati sulle cause a livello cellulare che accomunano le malattie neurodegenerative, dottorandosi alla University College London (UCL) nel 2017. Affascinata dalla nuova tecnologia degli organoidi, un modello in vitro somigliante un organo in miniatura, che si forma a partire da cellule staminali umane coltivate in 3D, Laura si è spostata poi a Cambridge dove attualmente studia gli organoidi di cervello secondo il metodo messo a punto dalla Lancaster.
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