CONTATORE PERSONE

06/06/25

Dr. Max la salute deve essere accessibile a tutti.....

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07/05/25

ernia di Schmorl







L’ernia di Schmorl è un’ernia particolare in cui la protrusione invade la vertebra sopra o sottostante: ecco i sintomi e il percorso di cure più efficace.

L’ernia di Schmorl è un’ernia particolare in cui la protrusione non si verifica orizzontalmente, ma verticalmente, per cui invade la vertebra sopra o sottostante.

Nella maggior parte dei casi è una condizione asintomatica, per cui il paziente può non sapere della sua esistenza anche per tutta la vita: raramente è sintomatica, mostrando però un forte dolore, spesso invalidante.


L’ernia di Schmorl è una condizione presente in numerosi individui, che non sanno della sua presenza in quanto nella maggior parte dei casi completamente asintomatica.

È una peculiare tipologia di ernia discale, per cui si presenta una protrusione dell’anulus fibroso e la fuoriuscita del nucleo polposo, che in questo caso però non invade il canale spinale ma le vertebre adiacenti, non mostrando perciò il classico dolore da ernia.

Secondo uno studio, l’ernia intraspongiosa di Schmorl è maggiormente presente nei motociclisti.

La diagnosi

Quando asintomatica, l’ernia di Schmorl viene generalmente diagnosticata per caso, eseguendo esami per altre condizioni.

Diversamente, il dolore localizzato è indicativo, anche se sintomo aspecifico, di una condizione patologica, per cui vengono suggeriti appositi test di imaging.

Nello specifico, viene riscontrata con:

  • radiografie;
  • risonanza magnetica;
  • TAC.

Le radiografie, ad ogni modo, sono l’indagine meno accurata, in quanto è possibile che l’ernia sia presente, ma non venga correttamente visualizzata.

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vaccini

𝘼𝙡 3° 𝙢𝙚𝙨𝙚 𝙙𝙞 𝙫𝙞𝙩𝙖:
n.01 - 1° dose difterite
n.02 - 1° dose tetano
n.03 - 1° dose pertosse
n.04 - 1° dose poliomielite
n.05 - 1° dose epatite B
n.06 - 1° dose haemophilus influenzae di tipo b
n.07 - 1° dose meningococco B
n.08 - 1° dose pneumococco.
n.09 - 1° dose rotavirus

4- 5° mese di vita:
n.10 - 2° dose meningococco B
n.11 - 2° dose difterite
n.12 - 2° dose tetano
n.13 - 2° dose pertosse
n.14 - 2° dose poliomielite
n.15 - 2° dose epatite B
n.16 - 2° dose haemophilus influenzae di tipo b
n.17 - 2° dose pneumococco
n.18 - 3° dose meningococco B
n.19 - 2° dose rotavirus

7° mese di vita:
n.20 - 3° dose rotavirus

11° mese di vita:
n.21 - 3° dose difterite
n.22 - 3° dose tetano
n.23 - 3° dose pertosse
n.24 - 3° dose poliomielite
n.25 - 3° dose epatite B
n.26 - 3° dose haemophilus influenzae di tipo b

13° mese di vita:
n.27 - 4° dose Meningococco B.

13° - 15° mese di vita:
n.28 - 1° dose morbillo
n.29 - 1° dose parotite
n.30 - 1° dose rosolia
n.31 - 1° dose varicella
n.32 - 1° dose meningococco C

6° anno di vita:
n.33 - 4° dose difterite
n.34- 4° dose tetano
n.35 - 4° dose pertosse
n.36 - 4° dose poliomielite
n.37 - 2° dose morbillo
n.38 - 2° dose parotite
n.39 - 2° dose rosolia
n.40 - 2° dose varicella

Agli 11 anni di vita:
n.41 - 1° HPV
n.42 - 2° HPV
n.43 - 3° HPV

Dai 12 - 18 anni di vita:
n.44 - 5° dose difterite
n.45 - 5° dose tetano,
n.46 - 5° dose pertosse
n.47 - 5° dose poliomielite
n.48 - 5° dose meningococco

Tutto il resto deve essere ecosostenibile. 

24/04/25

attenzione - LINEE GUIDA PER L’OBIEZIONE ATTIVA ALLE VACCINAZIONI PEDIATRICHE

 

Importante !

Sempre più genitori mi chiedono l'iter per evitare le vaccinazioni obbligatorie in maniera legittima.

Ecco.

LINEE GUIDA PER L’OBIEZIONE ATTIVA ALLE VACCINAZIONI PEDIATRICHE

(niente fuga e niente silenzio)

Oggi praticare l'Obiezione di Coscienza, alla luce delle ultime normative (L. 119/2017 che ha convertito il DL n. 73/2017), è diventato fondamentale.

Nonchè doveroso.

Significa non adempiere ad un dovere o ad un obbligo invocando l’ingiustizia o iniquità del medesimo e adducendo la sussistenza di norme di rango paritario o sovraordinato.

In particolare si è da anni codificato un iter chiamato OBIEZIONE ATTIVA

IMPORTANTE ! Per praticare OBIEZIONE ATTIVA è comunque SEMPRE necessario aprire un ITER INFORMATIVO CON ASL :

1) non appena ricevuta la prima convocazione asl, prendere posizione formalmente con racc.ta a.r. o PEC da inviarsi all'ASL (vi sono molte bozze di lettera-tipo)

2) presentarsi SEMPRE ai colloqui, ascoltando molto, facendo qualche domanda senza creare alcun diverbio (sarebbe del tutto inutile). Poi una volta a casa, il giorno dopo inviare formale comunicazione all’asl in cui ci si dichiara insoddisfatti del colloquio, e si dichiara che permangono ancora dubbi e perplessità

3) NON firmare il modello di dissenso informato, o firmarlo MODIFICATO nella maniera in cui viene indicato dal legale o dalle associazioni (NB : il Dissenso Informato è una procedura che deve proporvi l'asl, non dovete farla voi d'iniziativa. Non avrebbe valore)

4) L’Obiezione Attiva permette di mantenere l’Iter Informativo con Asl sempre APERTO, e poiché a chiudere l’Iter saranno i GENITORI quando lo riterranno (non l’asl), ciò può durare sino al compimento del sedicesimo anno di età, allorquando termina l’obbligo sanitario. Nel frattempo il minore NON viene vaccinato

5) Se arriveranno sanzioni amm.ve dall’asl (multe) le si impugneranno come si è fatto finora (con risultati ampiamente soddisfacenti)

Quindi assolutamente sconsigliato nascondersi, o ignorare gli inviti e le missive dell'ASL.

Non sarebbe OBIEZIONE, ma semplice fuga o inerzia.

L'OBIEZIONE ATTIVA è un comportamento appunto 'attivo' dal punto di vista etico e civico, serve a manifestare regolarità genitoriale (altrimenti potrebbero sostenere che i genitori 'se ne fregano' della salute dei figli, nonchè delle Istituzioni), ed a diffondere le nostre tesi, il nostro materiale, e della buona cultura sanitaria

Praticare l'Obiezione serve a fornire la dimensione del dissenso sul territorio.

Altrimenti potrebbero sostenere che "l'obiezione non esiste !"

MA SOPRATTUTTO, con l'attuale normativa, l'Obiezione Attiva serve sia alla propria tutela per la parte sanitaria, sia come materiale da eventualmente utilizzare nella tutela della "fase scolastica o di “materne e nidi"

Quando cominciare:

§ Si comincia a scrivere SUBITO una PEC (o racc.ta a.r.) in risposta alla prima convocazione dell’asl per la somministrazione dei vaccini della prima infanzia, o per l’integrazione dei vaccini mancanti.

NB : Le asl secondo la L. 119/2017 dovrebbero convocare a COLLOQUIO esplicativo ed informativo con racc.ta a.r. i genitori inadempienti/obiettori, PRIMA della vaccinazione. Sono altresì obbligate a fornire ogni spiegazione e documentazione, nonché a procedere a esami pre-vaccinali per rilevare la eventuale immunizzazione o incompatibilità con i vaccini. Quindi bisogna rispondere subito agli inviti dell’asl.

§ Obiezione Attiva può avviarsi anche e soprattutto dopo aver già somministrato la prima o la seconda dose di vaccino, mentre avete maturato l’idea di sospendere l’iter in quanto siete venuti a conoscenza dei rischi collegati alla vaccinazione, rischi dei quali non eravate stati adeguatamente informati;

§ Meglio ancora, se avete iniziato l’iter vaccinale e avete riscontrato nel bambino disturbi correlabili (anche soltanto temporalmente) alla dose di vaccino somministrata.

§ Allorquando, dopo l’anno e mezzo di vita del bimbo, non abbiate ricevuto alcunchè dall’asl. Onde evitare problemi futuri, meglio fare Obiezione

La raccomandata dell'Obiezione Attiva andrebbe “personalizzata” per evitare di dare adito all’interlocutore di definire le vostre argomentazioni un “cliché” stereotipato, scritto da qualcun altro per voi. Entrare in piena consapevolezza nella scrittura di questa lettera significa mettere le basi per gestire da protagonisti l’obiezione di coscienza.

La lettera, ad esempio, può essere integrata da particolari relativi al vostro caso, ovvero se esistono problemi pregressi con fratelli o sorelle vaccinate, parenti o familiari in genere o con lo stesso bambino a fronte delle dosi somministrate in precedenza. Storie di malattie o sofferenze familiari, sintetizzate, possono essere utili, come pure certificazioni mediche da allegare.

Questa lettera va utilizzata anche da chi ha già effettuato obiezione di coscienza, precedentemente al Decreto Lorenzin (D.L. n. 73/2017) ed alla Legge n. 119/2017 (conversione del D.L.), ma riceva ora un invito alla vaccinazione o alla regolarizzazione dello stato vaccinale in conseguenza della nuova normativa e del numero di vaccinazioni ora divenute obbligatorie.

In questo caso specificare in apertura della lettera che dalla nascita di vostro figlio/a avete intrapreso un dialogo con l’azienda sanitaria, citando la corrispondenza intercorsa e partecipando agli eventuali colloqui (citate se potete le date e i luoghi dell’incontro)

https://www.facebook.com/luca.ventaloro

Assistenza legale: questa prima fase di obiezione non necessita di assistenza legale. Il materiale a vostra disposizione nei siti delle varie associazioni sono un supporto più che sufficiente per gestire il rapporto con l’azienda sanitaria e/o il pediatra. Certamente è una fase che va ben preparata e portata a consapevolezza perché affronterete, con buona probabilità, medici o funzionari che contrasteranno la vostra posizione con forza. Voi dovrete quindi essere forti del vostro status di genitori esercenti la Responsabilità Genitoriale e consapevoli della vostra posizione.

Se necessario, ricorrerete comunque al legale.

Avv. Luca Ventaloro


link: https://www.facebook.com/luca.ventaloro



20/04/25

Sclerosi sistemica





Classificazione della sclerosi sistemica


La sclerosi sistemica può essere suddivisa in

  • Sclerosi cutanea sistemica limitata (sindrome CREST [calcinosi della cute, fenomeno di Raynaud, disturbi della motilità esofagea, sclerodattilia, telangectasia])



  • Sclerosi sistemica cutanea diffusa

  • Sclerosi sistemica senza scleroderma

Nella sclerosi cutanea sistemica limitata (sindrome CREST [calcinosi della cute, sindrome di Raynauddisturbi della motilità esofagea, sclerodattilia, telangectasie]), i pazienti sviluppano un ispessimento della cute del viso e distalmente verso i gomiti e le ginocchia e possono anche presentare una malattia da reflusso gastroesofageo. Questo tipo è caratterizzato da una lenta progressione ed è spesso complicato dall'ipertensione polmonare.

Nei pazienti con sclerosi sistemica cutanea diffusa, l'interessamento cutaneo si estende più prossimalmente rispetto ai pazienti con malattia cutanea limitata. Hanno anche una sindrome di Raynaud e complicanze gastrointestinali.

Questo sottoinsieme può evolvere rapidamente. La 
malattia polmonare interstiziale e la crisi renale da scleroderma sono le maggiori complicanze.

Nella sclerosi sistemica senza sclerodermia, i pazienti presentano anticorpi correlati alla sclerosi sistemica e manifestazioni viscerali della malattia, ma nessun ispessimento della cute.


Fisiopatologia della sclerosi sistemica

La fisiopatologia include il danno vascolare e l'attivazione di fibroblasti; vi è iperproduzione di collagene e altre proteine extracellulari in vari tessuti.

Nella sclerosi sistemica, la cute sviluppa fibre collagene più compatte nel derma reticolare, vi è assottigliamento dell'epidermide, perdita dell'epitelio intrapapillare (le estensioni epiteliali che si proiettano nel tessuto connettivo sottostante), e atrofia degli annessi dermici.
Si possono accumulare cellule T e si sviluppa un'ampia fibrosi negli strati dermico e sottocutaneo.
Nelle pliche ungueali (unghie), le anse capillari si dilatano e alcune anse microvascolari vengono perdute. Negli arti compaiono infiammazione cronica e fibrosi della membrana sinoviale, delle superfici e dei tessuti molli periarticolari.

La motilità esofagea è compromessa e lo sfintere esofageo inferiore diviene incontinente; possono svilupparsi reflusso gastroesofageo e stenosi secondarie.
La muscularis mucosae intestinale degenera, portando alla formazione di pseudodiverticoli nel colon e nell'ileo.
Si può sviluppare fibrosi interstiziale e peribronchiale o iperplasia intimale delle piccole arterie polmonari; se questa dura a lungo, può derivare ipertensione polmonare. Compaiono una diffusa fibrosi miocardica o anomalie di conduzione cardiaca.
A livello renale si può sviluppare iperplasia intimale delle arterie interlobulari e arcuate, causando ischemia renale e ipertensione.

La sclerosi sistemica varia per gravità e progressione, andando dall'ispessimento generalizzato della cute con coinvolgimento viscerale rapidamente progressivo e spesso fatale (sclerosi cutanea sistemica diffusa) al coinvolgimento isolato della cute (spesso solo dita e volto) e lenta progressione (spesso diversi decenni).
Quest'ultima forma è definita sclerosi sistemica cutanea limitata e include la sindrome CREST.

Inoltre, la sclerosi sistemica può sovrapporsi ad altre malattie reumatiche sistemiche, p. es., sclerodermatomiosite (cute tesa e ipostenia muscolare indistinguibile dalla 
miopatia infiammatoria idiopatica) e connettivite mista.

Sintomatologia della sclerosi sistemica

La più comune sintomatologia d'esordio della sclerosi sistemica comprende la sindrome di Raynaud e un'insidiosa tumefazione delle estremità distali, con graduale ispessimento della cute delle dita. Anche le poliartralgie sono frequenti. Disturbi gastrointestinali (p. es., pirosi, disfagia) o sintomi respiratori (p. es., dispnea) sono occasionalmente le prime manifestazioni.

Manifestazioni cutanee e ungueali

La tumefazione della cute è in genere simmetrica e progredisce verso l'indurimento. Può essere limitata alle dita (sclerodattilia) e alle mani o può colpire la maggior parte o tutto il corpo. La cute diventa tesa, lucida e ipo- o iperpigmentata; il volto diventa a maschera, con un naso piccolo e schiacciato e un aspetto a bocca di pesce. Le teleangectasie possono comparire sulle dita, sul torace, sul viso, sulle labbra e sulla lingua. Tuttavia, in alcuni pazienti, la pelle può quindi ammorbidirsi in misura variabile dopo alcuni anni.

Possono svilupparsi calcificazioni sottocutanee in genere alle estremità distali delle dita (polpastrelli) e sulle prominenze ossee.

Le ulcere digitali sono comuni, specialmente sulle estremità distali delle dita, al di sopra delle articolazioni delle dita o in aree di calcinosi.

Le malattie gengivali e parodontali sono comuni, così come l'alopecia.

Anomalie capillari e anse microvascolari a livello ungueale possono essere osservate con un oftalmoscopio o con un microscopio da dissezione.





Diagnosi della sclerosi sistemica

  • Esame degli anticorpi

  • Criteri clinici

Si deve prendere in considerazione la sclerosi sistemica in pazienti con sindrome di Raynaud, affetti da tipiche manifestazioni muscolo-scheletriche o cutanee, disfagia non riconducibile ad altra causa, malassorbimento, fibrosi polmonare, ipertensione polmonare, o cardiomiopatie. La diagnosi di sclerosi sistemica senza sclerodermia deve essere presa in considerazione in pazienti con segni viscerali inspiegabili (p. es., ipertensione polmonare).
La diagnosi di sclerosi sistemica può essere ovvia in pazienti con presentazione clinica classica, come sindrome di Raynaud (con segni di capillari anomali delle pieghe ungueali), disfagia e cute ispessita. Tuttavia, in alcuni pazienti la diagnosi non può essere posta clinicamente; i test di laboratorio di conferma possono aumentare la probabilità di malattia ma l'assenza di alcuni reperti di laboratorio e fisici non lo esclude.

Esame degli anticorpi

Il modo più economico per testare gli anticorpi è testare prima gli anticorpi antinucleo (ANA), anti-Scl-70, anticentromeri e antiU3 RNP se i risultati sono negativi, i test per altri anticorpi devono essere considerati sulla base delle manifestazioni cliniche.

Gli anticorpi antinucleo (ANA) sono presenti nel  90% dei pazienti, spesso con un pattern antinucleolare.

Gli anticorpi anticentromeri si verificano nel siero di un'alta percentuale di pazienti con malattia cutanea limitata, ma non sono specifici.

Il riscontro di anticorpi anti-Scl-70 (topoisomerasi I) è più probabile nei pazienti con sclerosi sistemica cutanea diffusa rispetto a quelli con malattia cutanea limitata.

L'anticorpo anti-RNA polimerasi III è associato a sclerosi sistemica cutanea diffusa, crisi renale sclerodermica e cancro.

L'anticorpo anti-U3 RNP (fibrillarina) è anche associato a malattia diffusa.

Gli anticorpi anti-Th/To sono associati a malattia limitata, malattia polmonare interstiziale e ipertensione arteriosa polmonare.

Gli anticorpi Anti-PM-Scl possono essere presenti in pazienti con miosite, calcinosi e malattia polmonare interstiziale e hanno una prognosi più favorevole (1).

Criteri clinici

Per aiutare a stabilire la diagnosi, i medici possono anche consultare l'American College of Rheumatology (ACR)/European League Against Rheumatism's (EULAR) classification criteria for systemic sclerosis.

I criteri ACR/EULAR per la sclerosi sistemica comprendono i seguenti aspetti:

  • Ispessimento della pelle delle dita di entrambe le mani

  • Lesioni della punta delle dita (p. es., ulcere, cicatrici da vaiolatura)

  • Telangectasia

  • Capillari anomali delle pieghe ungueali (p. es., vasi sanguigni ectasici, aree di retrazione) all'esame capillaroscopico (p. es., visti con un oftalmoscopio o con un microscopio da dissezione)

  • Ipertensione arteriosa polmonare e/o malattia polmonare interstiziale

  • Fenomeno di Raynaud

  • Autoanticorpi correlati alla sclerosi sistemica (anticentromero, anti-Scl-70, anti-RNA polimerasi III)

Questi criteri sono ponderati, in alcuni casi secondo i sottocriteri, e aggiunti per generare un punteggio. I punteggi sopra una certa soglia sono classificati come sclerosi sistemica certa.

Come parte della valutazione di base, le prove di funzionalità respiratoria, la TC del torace ad alta risoluzione (con posizione supina e prona per garantire che i cambiamenti precoci non siano dovuti ad atelettasia), e l'ecocardiografia sono utilizzati per documentare il coinvolgimento cardiopolmonare (malattia polmonare interstiziale e/o ipertensione polmonare) e la gravità della malattia. La valutazione iniziale è indicata anche nei pazienti che non riferiscono dispnea, tosse o intolleranza all'esercizio. L'ecocardiografia e le prove di funzionalità respiratoria devono essere eseguite successivamente ogni 1-2 anni.

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    https://www.msdmanuals.com/it/professionale/disturbi-del-tessuto-muscoloscheletrico-e-connettivo/malattie-reumatiche-sistemiche/sclerosi-sistemica#Diagnosi_v904076_it










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