Carissimo Adriano, mi presento mi chiamo STEFANIA MELIS e sono una mamma 37 anni e ho due figli meravigliosi di 11 e 14 anni..Ho la sclerosi multipla dal 1996 e ad oggi combatto contro tutti e contro tutto (aism - stato- ministri - medici...) per fare in modo che anche i miei Amici con sm e ccsvi vengano LIBERATI DALLE DUE PATOLOGIE...Ma veniamo a noi ...sono qui a scriverti da parte di 63.000 persone malate di sclerosi multipla e ccsvi (insufficienza venosa cronica cerebro spinale)..ti scrivo come ho fatto tempo fa ..e come ho fatto con diverse tue colleghe e tuoi colleghi in riferimento a questa nuova patologia la ccsvi.
giugulari interne,
vertebrali,
lombari,
azygos,
emiazygos ,
iliache.
Queste malformazioni congenite assumono la forma di:
Annulus o tessuto fibrotico
Stenosi circolari della parete venosa;
Setti endoluminali e ostruzioni membranose: presenza di ostacoli che occludono quasi completamente una vena;
Valvole anomale e/o invertite che danno origine a significativi ostacoli del flusso;
Ipoplasia: lunghi segmenti venosi sottosviluppati e di calibro insignificante;
Torsione: presenza di severe stenosi in conseguenza di un segmento venoso attorcigliato attorno se stesso;
Agenesia: completa assenza anatomica di una vena.
Le malformazioni, come si vede chiaramente in figura, riguardano specialmente le vene giugulari interne (IJVs) che corrono lungo il collo e la vena Azygos (AZY) che scorre all’interno del torace e che finora è stata poco studiata.
L'organismo sopperisce allo scarso drenaggio sanguigno causato dalla CCSVI mediante l’apertura di circoli collaterali che tentano di by-passare le vene ostruite riducendo la resistenza al drenaggio, evitando l’ipertensione intracranica. Tuttavia, nonostante questo meccanismo compensatorio, il tempo di deflusso del sangue in un paziente affetto da CCSVI resta maggiore rispetto al normale. L’insufficienza del drenaggio venoso è una caratteristica della CCSVI ed è misurabile attraverso studi di perfusione.
Il circolo del sangue all’interno del nostro corpo varia a seconda delle posizioni assunte, dall’attività svolta e dal tipo di respirazione adottata. In condizioni normali, in assenza di CCSVI, la posizione supina favorisce il flusso venoso cerebrale attraverso le vene giugulari interne (IJV); al contrario, in posizione eretta o ortostatica, il sangue viene ridiretto attraverso le vene vertebrali (VV), e la vena azygos (AZY), che diventano le principali vie di deflusso in questa posizione.
La CCSVI è stata descritta dal professor Paolo Zamboni direttore del Centro Malattie Vascolari della Università di Ferrara.
Nel settembre 2009 il panel di esperti dellaUIP 50, la più vasta organizzazione scientifica che si occupa di patologia venosa, l'ha inserita tra le malformazioni venose congenite di tipo trunculare, ovvero fra quelle che si sviluppano fra il 3 ed il 5 mese di vita intrauterina. Il documento di consenso internazionale ne avalla anche la terapia attraverso angioplastica dilatativa o PTA.
In uno studio pilota condotto in collaborazione con il dottor Fabrizio Salvi, neurologo del Centro il BeNe dell'Opedale Bellaria di Bologna si è potuto dimostrare come tutti i pazienti affetti da sclerosi multipla testati possedessero dei problemi venosi.>
MELIS STEFANIA (334**42833)
NON VOGLIAMO SOLDI IN MANO,...POPTRAI FARLO ANCHE TU DA QUI
In breve..noi malati di sclerosi multipla <sm> da circa 2 anni buoni abbiamo scoperto grazie alla nuova e immensa SCOPERTA DEL PROFESSOR ZAMBONI (RICERCATORE ITALIANO) insieme al suo staff Galeotti e Salvi c'e' una nuova patologia correlata alla sclerosi multipla ..che si chiama CCSVI.
La CCSVI è caratterizzata dalla presenza di restringimenti multipli e malformazioni delle principali vene che portano il sangue dal cervello verso il cuore. Le vene interessate sono:giugulari interne,
vertebrali,
lombari,
azygos,
emiazygos ,
iliache.
Queste malformazioni congenite assumono la forma di:
Annulus o tessuto fibrotico
Stenosi circolari della parete venosa;
Setti endoluminali e ostruzioni membranose: presenza di ostacoli che occludono quasi completamente una vena;
Valvole anomale e/o invertite che danno origine a significativi ostacoli del flusso;
Ipoplasia: lunghi segmenti venosi sottosviluppati e di calibro insignificante;
Torsione: presenza di severe stenosi in conseguenza di un segmento venoso attorcigliato attorno se stesso;
Agenesia: completa assenza anatomica di una vena.
Le malformazioni, come si vede chiaramente in figura, riguardano specialmente le vene giugulari interne (IJVs) che corrono lungo il collo e la vena Azygos (AZY) che scorre all’interno del torace e che finora è stata poco studiata.
L'organismo sopperisce allo scarso drenaggio sanguigno causato dalla CCSVI mediante l’apertura di circoli collaterali che tentano di by-passare le vene ostruite riducendo la resistenza al drenaggio, evitando l’ipertensione intracranica. Tuttavia, nonostante questo meccanismo compensatorio, il tempo di deflusso del sangue in un paziente affetto da CCSVI resta maggiore rispetto al normale. L’insufficienza del drenaggio venoso è una caratteristica della CCSVI ed è misurabile attraverso studi di perfusione.
Il circolo del sangue all’interno del nostro corpo varia a seconda delle posizioni assunte, dall’attività svolta e dal tipo di respirazione adottata. In condizioni normali, in assenza di CCSVI, la posizione supina favorisce il flusso venoso cerebrale attraverso le vene giugulari interne (IJV); al contrario, in posizione eretta o ortostatica, il sangue viene ridiretto attraverso le vene vertebrali (VV), e la vena azygos (AZY), che diventano le principali vie di deflusso in questa posizione.
La CCSVI è stata descritta dal professor Paolo Zamboni direttore del Centro Malattie Vascolari della Università di Ferrara.
Nel settembre 2009 il panel di esperti dellaUIP 50, la più vasta organizzazione scientifica che si occupa di patologia venosa, l'ha inserita tra le malformazioni venose congenite di tipo trunculare, ovvero fra quelle che si sviluppano fra il 3 ed il 5 mese di vita intrauterina. Il documento di consenso internazionale ne avalla anche la terapia attraverso angioplastica dilatativa o PTA.
Il professor Zamboni ha altresì individuato una strettissima correlazione tra la CCSVI e la sclerosi multipla (SM).
In uno studio pilota condotto in collaborazione con il dottor Fabrizio Salvi, neurologo del Centro il BeNe dell'Opedale Bellaria di Bologna si è potuto dimostrare come tutti i pazienti affetti da sclerosi multipla testati possedessero dei problemi venosi.>
quindi sono qui a chiederti di informarti e se vorrai donare anche tu un semplice euro per la ricerca tutti i malati di sm te ne saranno grati
perche' con un semplice gesto potrai MIGLIORARE ANCHE TU LA NOSTRA QUALITA' DELLLA VITA...
ti ringrazio e mi scuso se ti ho inoltrato questa nota informativa ma, ANCORA AD OGGI MOLTI NON CONOSCONO LA VERITA' SULLA SM/CCSVI, perche' l'associazione che ci dovrebe tutelare OSTACOLA ANCORA DI PIU' IL NOSTRO CAMMINO VERSO LA LIBERTA'MELIS STEFANIA (334**42833)
NON VOGLIAMO SOLDI IN MANO,...POPTRAI FARLO ANCHE TU DA QUI
http://bravedreams.ccsvi-sm.org/it/donazioni OPPURE POTRAI ANCHE TU INOLTRARE UN SMS