CONTATORE PERSONE

19/11/13

R.I.P.

http://www.youtube.com/watch?v=kj91WOdsP2A
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.

16/11/13

farmaci - depressione

Farmaci per la cura della depressione: l'alterazione dell'umore, l'irritabilità e la tendenza al pianto possono accompagnare la sclerosi multipla; per migliorare l'umore del paziente è consigliata la somministrazione di farmaci antidepressivi: Imipramina (es. Imipra C FN, Tofranil): il farmaco appartiene alla classe degli antidepressivi triciclici. Inizialmente, il farmaco va assunto alla posologia di 75 mg al giorno, frazionati in più dosi. È possibile aumentare i dosaggi fino a 150-200 mg; in alcuni pazienti depressi ricoverati, la dose del farmaco può aumentare fino a 300 mg al giorno. La dose massima da assumere prima di coricarsi è generalmente di 150 mg. Questa dose dev'essere ridotta in caso di somministrazione a pazienti anziani.
Duloxetina (es. Xeristar, Yentreve, Ariclaim, Cymbalta): è possibile assumere questo farmaco (Inibitore della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina), per un periodo di tempo stabilito dal medico, in base alla gravità della depressione.
Il farmaco è indicato per la cura della depressione maggiore (in cui il paziente lamenta depressione dell'umore grave per almeno due settimane consecutive) anche (ma non solo) nel contesto della sclerosi multipla. 

Si raccomanda di assumere una dose di farmaco pari a 40 mg, frazionati in duplice dose da 20 mg nelle 24 ore. In alcuni casi, è possibile assumere due dosi da 30 mg ognuna, senza cibo.

i farmaci - Miorilassanti-antispastici

Miorilassanti-antispastici: gli spasmi muscolaricostituiscono un problema piuttosto fastidioso nei malati di sclerosi multipla; di conseguenza, la somministrazione di alcuni farmaci può ridurre la condizione.
Baclofen (es. Baclofene MYL, Lioresal): iniziare ad assumere il farmaco per via orale alla dose di 5 mg, tre volte al giorno per 3 gg. Proseguire con 10 mg, 3 volte al giorno per altri 3 gg; aumentare la posologia di 5 mg per altre due settimane. La dose di mantenimento prevede di assumere 40-80 mg di farmaco al giorno. Il principio attivo può essere assunto anche per via intratecale.
Tizanidina (es. Sirdalud, Navizan): per ridurre lo spasmo muscolare nel contesto della sclerosi multipla, si raccomanda di assumere il farmaco alla posologia iniziale di 4 mg, una volta al giorno. Eventualmente, ripetere la somministrazione ogni 6-8 ore, fino ad un massimo di tre dosi nelle 24 ore. È possibile incrementare la dose di 1-2 mg ogni 4-7 gg, fino ad ottenimento della risposta terapeutica desiderata. Non superare i 36 mg al giorno e i 12 mg per ogni singola dose.


il farmaco -Metotrexato

Metotrexato (es. Reumaflex, Metotrexato HSP, Securact):

il farmaco è un antagonista della sintesi dell'acido folico, in grado di influenzare pesantemente la risposta immunitaria dell'organismo.
La posologia va attentamente stabilita dal medico sulla base della gravità della malattia.

il farmaco -Azatioprina

Azatioprina (es. Azatioprina, Immunoprin, Azafor):

il farmaco è un antireumatico- immunosoppressore, utilizzato in terapia per trattare i sintomi da sclerosi multipla, artrite reumatoide, e lupus sistemico eritematoso.

La dose indicativa per trattare la sclerosi multipla è 1,5 mg/kg, da assumere ogni giorno per 1 mese; dopodiché, è possibile proseguire con la terapia aumentando la dose di 50 mg (ad intervalli di 6 mesi), assumendo sempre il farmaco ogni giorno.

Il medicinale viene spesso associato all'interferone beta-1a, da assumere alla dose di 8 milioni UI per via sottocutanea, ogni altro giorno. La dose di mantenimento prevede di assumere 2 mg/kg di principio attivo


il farmaco - Interferone Beta-1a-1a


Interferone Beta-1a-1a (es. Rebif, Extavia, Avonex, Betaferon): questo farmaco è largamente utilizzato in terapia contro la sclerosi multipla, dal momento che la sua somministrazione rallenta la velocità di degenerazione sintomatologica della malattia.
La dose di farmaco prevista è di 44 mcg, da assumere 3 volte a settimana, tramite iniezione sottocutanea.
Per gli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 16 anni, la dose prevista è dimezzata.

Consultare il medico.

il farmaco - Glatiramer

Glatiramer (es. Copaxone): indicato per ridurre la frequenza delle ricadute nei malati di sclerosi multipla recidivante remittente. Si raccomanda di somministrare il farmaco per iniezione sottopelle, alla posologia indicativa di 20 mg al giorno. La somministrazione del farmaco può generare vampate di calore e difficoltà respiratorie subito dopo l'iniezione. Consultare il medico.

il farmaco - Natalizumab

Natalizumab (es. Tysabri): 

il farmaco interferisce con il trasporto delle cellule del sistema immunitario potenzialmente dannose, 

impedendo che queste giungano a livello del cervello e del midollo spinale. 
Questo farmaco aumenta enormemente il rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva (infezione cerebrale ad esito infausto), pertanto è sconsigliato il suo utilizzo nel lungo termine. 
Il farmaco va somministrato per iniezione goccia a goccia, in un periodo di tempo pari a 4 ore. È possibile ripetere la somministrazione ogni 4 settimane. 
Consultare il medico.


Farmaco - ciclofosfamide


Ciclofosfamide (es. Endoxan Baxter, flacone o compresse): il farmaco è un agente alchilante, immunosoppressore, largamente utilizzato in terapia per la cura di alcuni tumori; indicativamente, il principio attivo va assunto per via endovenosa alla dose di 200 mg/kg, per un periodo di tempo stabilito dal medico. Il trattamento con la ciclofosfamide ad alte dosi può, in alcuni casi, stabilizzare la malattia, migliorando di riflesso la qualità di vita del paziente.


Consutare il vs medico
 

Extavia - interferone beta-1b


Che cos'è Extavia?
Extavia è una polvere e solvente per soluzione iniettabile. Contiene 250 microgrammi (8 milioni di unità internazionali, MUI) per millilitro di principio attivo interferone beta-1b. Il medicinale è analogo a Betaferon, già autorizzato nell'Unione europea (UE). L'azienda produttrice di Betaferon ha ritenuto che i dati scientifici ad esso relativi potessero essere usati anche per Extavia. Per che cosa si usa Extavia?
Extavia si usa nel trattamento dei pazienti adulti affetti da sclerosi multipla (SM). La sclerosi multipla è una malattia di tipo infiammatorio che colpisce il sistema nervoso centrale e si manifesta con la distruzione della guaina protettiva che ricopre le cellule nervose. Tale processo viene definito"demielinizzazione". Extavia è indicato per il trattamento di: • pazienti che abbiano manifestato segni di sclerosi multipla ('evento demielinizzante) per la prima volta e nei quali tali segni siano abbastanza gravi da giustificare il trattamento con corticosteroidi (medicinali antinfiammatori). Il medicinale viene prescritto quando il paziente è considerato ad alto rischio di ammalarsi di sclerosi multipla. Prima di prescriverlo, il medico deve escludere altre cause dei sintomi. • pazienti con sclerosi multipla del tipo noto come "recidivante-remittente", caratterizzata da attacchi (recidive) alternati a periodi privi di sintomi (remissioni), in pazienti con almeno due recidive nell'arco degli ultimi due anni; • pazienti con sclerosi multipla secondaria progressiva (il tipo di SM che insorge dopo la sclerosi multipla recidivante-remittente), con malattia in fase attiva. Il medicinale può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica. Come si usa Extavia?
La terapia con Extavia deve essere avviata da un medico con esperienza nel trattamento della sclerosi multipla. Si consiglia di cominciare con 62,5 microgrammi (un quarto della dose) a giorni alterni e di aumentare lentamente la quantità nell'arco di 19 giorni fino a raggiungere la dose raccomandata di 250 microgrammi (8 MIU) somministrati ogni giorno. Extavia viene somministrato per iniezione sottocutanea (sotto la pelle). Il paziente può iniettarsi da solo il medicinale, dopo aver ricevuto opportune istruzioni. Il trattamento con Extavia deve essere interrotto se il paziente non risponde alla terapia. Come agisce Extavia?
Il principio attivo di Extavia, interferone beta-1b, appartiene al gruppo degli "interferoni". Gli interferoni sono sostanze naturali prodotte dall'organismo per aiutarlo a far fronte ad attacchi come le infezioni di natura virale. Il meccanismo di azione di Extavia nella cura della sclerosi multipla non è ancora noto, tuttavia sembra che l'interferone beta sia in grado di regolare il sistema immunitario (le difese naturali dell'organismo) e di prevenire quindi le recidive della malattia. L'interferone beta-1b viene prodotto con un metodo noto come "tecnica del DNA ricombinante": viene cioè ottenuto da un batterio in cui è stato inserito un gene (DNA) che lo rende in grado di produrre l'interferone. L'interferone beta-1b analogo agisce allo stesso modo dell'interferone beta naturale. Quali studi sono stati svolti su Extavia?
Extavia è stato studiato nell'arco di 2 anni su 338 pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente in grado di camminare senza assistenza, paragonandone l'efficacia a quella di un placebo (trattamento fittizio) Il principale parametro dell'efficacia in questo studio era la riduzione del numero di recidive. Extavia è stato analizzato, inoltre, in 1 657 pazienti nell'arco di due studi condotti su soggetti con sclerosi multipla secondaria progressiva in grado di camminare; in questi studi il medicinale è stato confrontato con un placebo. Il principale indicatore dell'efficacia era il ritardo della progressione della disabilità. Lo studio di Extavia in pazienti con un singolo evento demielinizzante ha coinvolto 487 pazienti, che sono stati trattati con Extavia o placebo per due anni. Lo studio misurava l'intervallo di tempo precedente la comparsa della forma clinicamente definita di sclerosi multipla. Quali benefici ha mostrato Extavia nel corso degli studi?
Nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, Extavia è risultato più efficace del placebo nel ridurre il numero di ricadute: i pazienti trattati con il medicinale hanno fatto registrare in media 0,84 recidive all'anno, quelli trattati con placebo 1,27. In uno dei due studi realizzati nei pazienti con sclerosi multipla secondaria progressiva si è osservato un ritardo significativo nella progressione della disabilità (riduzione del rischio del 31% grazie a Extavia) e un prolungamento del tempo precedente all'epoca in cui il paziente è costretto all'uso della sedia a rotelle (39%). Nel secondo studio non si è osservato alcun ritardo nella progressione della disabilità. In entrambi gli studi, Extavia ha fatto rilevare una riduzione (30%) nel numero di ricadute cliniche. Nello studio condotto su pazienti con un singolo evento demielinizzante, Extavia ha dimostrato di ridurre il rischio di sclerosi multipla clinicamente definita: il 28% dei pazienti trattati con Extavia ha sviluppato sclerosi multipla, rispetto al 45% dei pazienti trattati con placebo. Qual è il rischio associato a Extavia?
Gli effetti indesiderati più comuni rilevati con Extavia (verificatosi in più di un paziente su 10) sono stati: sintomi influenzali, febbre, brividi e reazioni nel sito di puntura (dolore e infiammazione). Per l'elenco completo degli effetti indesiderati rilevati con Extavia, si rimanda al foglio illustrativo. Extavia non deve essere usato nei pazienti con una storia di ipersensibilità (allergia) all'interferone beta naturale o ricombinante, all'albumina umana o a una qualsiasi delle altre sostanze che compongono il farmaco. Il trattamento con Extavia non deve essere avviato in gravidanza. Le pazienti che iniziano la gravidanza nel corso della terapia devono consultare il proprio medico. Inoltre, Extavia non deve essere assunto da pazienti affetti da grave depressione e/o con pensieri suicidi. Extavia non è indicato nei pazienti affetti da epatopatia scompensata (in cui il fegato non è in grado di funzionare normalmente). Perché è stato approvato Extavia?
ILl comitato per i medicinali per uso umano (CHMP), ha ritenuto che i benefici di Extavia per il trattamento dei pazienti colpiti da un singolo evento demielinizzante, se tale evento è di gravità tale da rendere necessario il trattamento con corticosteroidi per via endovenosa, di pazienti affetti da pazienti affetti da sclerosi multipla di tipo recidivante-remittente e dei pazienti con sclerosi multipla secondaria progressiva con malattia in fase attiva. Il CHMP ha pertanto raccomandato il rilascio dell'autorizzazione all'immissione in commercio per Extavia. Altre informazioni su Extavia:
Il 20 maggio 2008 la Commissione europea ha rilasciato alla Novartis Europharm Limited un'autorizzazione all'immissione in commercio per Extavia, valida in tutta l'Unione europea. La versione completa dell'EPAR per Extavia è reperibile qui. Ultimo aggiornamento di questa sintesi: 4-2008

farmaco - Laquinimod

Il 12 febbraio 2009 le aziende produttrici del laquinimod (Teva Pharmaceutical Industries e Active Biotech) hanno annunciato che la Food and Drug Administration (FDA), organo americano deputato all'approvazione e autorizzazione dei farmaci negli Stati Uniti, ha concesso al farmaco  la procedura detta di fast track. In altre parole il farmaco è stato inserito in un elenco di altri farmaci che potranno usufruire di un percorso preferenziale per accelerarne le fasi di approvazione e arrivare infine alla commercializzazione.

Dai risultati degli studi precedenti condotti sul laquinimod si ritiene che tale trattamento possa interferire con i meccanismi che provocano l'aggressione alla mielina; in particolare in un precedente studio di fase II, pubblicato nel 2008 (Lancet 2008; 371: 2085-92), che  aveva coinvolto 306 persone con SM recidivante-remittente, l'attività di malattia si era ridotta del  40,4% nel gruppo in trattamento con laquinimod rispetto al gruppo in trattamento con placebo.

RAGAZZI ATTENZIONE A CERTI MEDICINALI..LEGGERE BENE E ATTENTAMENTE PRIMA DI INIZIARE QUALSIASI TERAPIA

Trattamenti con meccanismi di azione  non completamente chiariti

Laquinimod

DEFINIZIONE/MECCANISMO D'AZIONE
Deriva dalla linomide (Roquinimex), viene considerato un immunomodulante
con meccanismi di azione non completamente chiariti.
AZIENDA PRODUTTRICE
Teva pharmaceuticals

MODALITA' DI SOMMINISTRAZIONE
Via orale

INDICAZIONI TERAPEUTICHE (GIA' APPROVATE)
Nessuna

TRIAL CLINICI EFFETTUATI:
 Nel 2000 il preparato Roquinimex è stato sperimentato nelle SM a ricadute e remissioni e nelle forme secondariamente progressive, ma dopo 1 mese lo studio è stato interrotto per l'insorgenza di complicanze non previste tra cui per esempio pericarditi, pleuriti, infarto cardiaco.
Nel 2004 uno studio dimostra che il laquinimod è efficace nella
Encefalite allergica sperimentale (modello animale della SM) attraverso un'attività di modulazione sui linfociti T. Comunque  l'esatto meccanismo di azione del laquinimod non è completamente chiarito.

 Nel 2005 sono stati pubblicati i risultati di uno studio multicentrico condotto in 256 persone, che sono state suddivise  in due gruppi di trattamento con laquinimod (0.3 mg 0.6 mg) e un gruppo con placebo. E’ stata evidenziata una differenza del 44% tra il gruppo placebo ed il gruppo in trattamento con laquinimod nel numero di lesioni attive.

 Nel 2008 vengono pubblicati i risultati di uno studio di fase II e IIb, quest’ultimo della durata di 36 settimane, condotto in 306 persone, suddivise in tre gruppi, due di trattamento con laquinimod (0.6 mg e 0.3 mg una volta al giorno) e uno con placebo. Solo il dosaggio più elevato ha mostrato una diminuzione del 40% nel numero cumulativo di lesioni captanti gadolinio alla risonanza.

 Nel settembre 2010 vengono pubblicati sulla rivista Multiple Sclerosis i risultati dell’estensione dello studio di 36 settimane.
Questo studio di fase II aveva come obiettivo verificare la sicurezza e la tollerabilità del trattamento. In particolare 239 persone hanno completato la fase di estensione della sperimentazione, di cui 222 hanno avuto una valutazione della malattia alla risonanza magnetica al termine dello studio. In particolare le lesioni captanti il gadolinio erano significativamente ridotte nelle persone che erano passate da placebo a farmaco. La proporzione di persone con SM prive di lesioni captanti mezzo di contrasto in coloro che erano passati da placebo a farmaco era aumentata dal 31% al 47% al termine dello studio di estensione. L’effetto collaterale più importante è stato un aumento reversibile degli enzimi epatici.

 Agosto 2011: sono stati resi noti in questi giorni i risultati preliminari dello studio clinico BRAVO, studio di fase III condotto   sul laquinimod. Dall’analisi preliminare dei dati dello studio il  laquinimod, rispetto al placebo, non ha ridotto la percentuale  annuale di ricadute, tuttavia sono state osservate differenze interessanti quando i dati sono stati corretti per le differenze osservate alla RM ad inizio studio. Tenendo conto di ciò i ricercatori hanno concluso che comunque il laquinimod sarebbe in grado di influenzare la frequenza della ricadute. Non sono state invece comunicate informazioni riguardanti gli effetti collaterali e la sicurezza del trattamento in sperimentazione. I dati completi dei due studi BRAVO e ALLEGRO dovrebbero permettere di definire la sicurezza del trattamento e l’efficacia di questo trattamento orale. Ulteriori analisi sono in corso e i risultati definitivi, a detta delle azienda produttrici Teva Pharmaceutical e Active Biotech, dovrebbero permetterle di inoltrare presso le autorità competenti americane ed europee la richiesta di approvazione per la commercializzazione del farmaco.

11/11/13

Quali cibi scegliere in inverno?




Gli esperti spiegano che sarebbe opportuno preferire soprattutto gli alimenti energetici, per rinvigorirci contro il freddo e la stanchezza. Per cibi energetici non si intendono necessariamente quelli che contengono una grande quantità di calorie. Di certo non va trascurato il consumo di legumi e cereali. In particolare le lenticchie possiedono carboidrati, proteine,ferro e vitamine del gruppo B. 

I grassi invece sono in minima parte.

Fra i cereali per l’alimentazione invernale si devono tenere presenti nello specifico il grano saraceno, che abbonda di vitamine e di minerali e l’avena, che, oltre alle proteine e ai minerali, è ricca di vitamina B.

Per sentirci bene in inverno non dobbiamo dimenticare la frutta e la verdura. 
In effetti è corretto ammettere che frutta e verdura sono veri salva-vita. In inverno gli agrumi, ma anche kiwi, mele, mele cotogne, pere e frutta secca hanno moltissime proprietà benefiche. Per quanto riguarda le verdure, possiamo prendere in considerazione due ortaggi tipicamente invernali: 

i carciofi 

i cavolfiori.

I primi svolgono un’azione antiossidante e diuretica, che aiuta a depurare l’organismo. 
I cavolfiori possiedono proprietà antibatteriche e antinfiammatorie.

Anche il pesce è importante in inverno, soprattutto per ciò che riguarda le varietà che contengono molti acidi grassi omega 3. Il pesce andrebbe consumato per due o tre volte nell’arco di una settimana.
Visto le piogge e il tempo cupo invernale dobbiamo integrare la vitamina D

VITAMINA D LA TROVIAMO nel: olio di fegato di merluzzo, 

salmone, 

aringa, 

tuorlo d’uovo e il burro. 

I vegetali ne contengono poca concentrata in particolare in ortaggi verdi a foglia scura.


dr Oz I video E NON

INTERESSANTE
10 semplici regole per perdere 5 chili
Perdere quegli ultimi irritanti £ 5 può essere la parte più difficile del vostro viaggio di perdita di peso. Calci cose su una tacca senza privare voi stessi! Questi 10 semplici regole vi aiuteranno finalmente colpito il tuo obiettivo di peso e consentono di mantenere il vostro nuovo fisico sano.
1. Pratica Porzione di controllo

Nel corso degli anni, sono diventate porzioni supersized. Le porzioni più grandi rendono facile da consumare calorie in eccesso, anche quando si tratta di cibi sani. Frenare il consumo da essere consapevoli di adeguate porzioni: una porzione di carne deve essere più grande del palmo della mano o mazzo di carte. Quando si tratta di uno spuntino, non mangiare fuori del pacchetto o in borsa. Quando stai mangiare fuori, per chiedere una doggy bag all'inizio del vostro pasto e collocare immediatamente la metà del vostro piatto nel to-go contenitore in modo che non sarà tentato di pulire il piatto. Come regola generale, assicurarsi che la metà del vostro piatto è pieno di frutta e verdura colorate ad ogni pasto.
2. Perdere Etichette "Low-Fat"

Molti dietisti riempiono le loro cucine con cibi etichettati come "a basso contenuto di grassi" - ma troppo spesso che l'etichetta è una trappola dieta. Per migliorare il loro sapore, i produttori tendono ad aggiungere più zucchero, farina e addensanti per i prodotti senza grassi, che aumentare il contenuto calorico. I grassi in questi alimenti vengono sostituiti con carboidrati bianchi a basso rendimento che digeriscono velocemente e sono rapidamente assorbito nel flusso sanguigno. Questo fa sì che l'alto zucchero classico e schianto seguito da un rimbalzo fame.
Inoltre, gli studi dimostrano che le persone spesso considerano una etichetta magro come un via libera a mangiare molto di più di quello che normalmente, senza sapere che le versioni a basso contenuto di grassi degli alimenti non sono di solito molto più basso in calorie rispetto alle versioni normali.

3. Ap tuo metabolismo

Il metabolismo è il processo che il corpo utilizza per convertire il cibo in energia. Se la vostra perdita di peso è in stallo, il metabolismo potrebbe solo bisogno di una piccola spinta. Per fortuna, ci sono cose semplici che potete fare per accendere i motori brucia-grassi del vostro corpo.
SupplementiQui ci sono tre "pillole di potere" che imballano un punzone.
Fucoxantina è un composto derivato da alghe commestibili, ed è stato dimostrato in studi di bruciare il grasso ventre ostinato. È possibile ottenere fucoxantina da un integratore alimentare disponibile nei negozi di alimenti naturali e online chiamato Xanthigen, che combina marrone alghe fucoxantina e olio di semi di melograno. Provare a 200 mg al giorno.
Sacha Inchi è derivato da una noce che cresce nelle montagne delle Ande e la foresta pluviale del Perù. Ha caricato con la vitamina E, omega-3, e le proprietà anti-infiammatorie che attacco il grasso della pancia. Disponibile on-line o presso negozi di alimenti naturali, assumere 600 mg di Sacha Inchi una volta al giorno.
L-arginina, un integratore disponibile online o presso farmacie, completa il gruppo di alimentazione metabolismo. Gli studi dimostrano L-arginina, quando combinato con l'esercizio fisico, aiuta a ripristinare l'equilibrio ormonale che favorisce la massa muscolare magra. Prendete 2000 mg tre volte al giorno.
Si può prendere tutti e 3 di questi integratori in modo sicuro insieme. E 'meglio prendere con il cibo.
Aggiungere proteine ​​e Verdi
Digerire verdure verdi ricchi di fibre è un modo semplice per rendere il vostro metabolismo di lavorare di più, e può uccidere desiderio di cibi non sani. Allo stesso modo, il vostro corpo brucia il doppio delle calorie per digerire le proteine ​​di quanto non faccia durante la digestione di carboidrati. Aggiungi più proteine ​​alla vostra dieta con due pasti a base di pesce a settimana. Ricco di proteine, il pesce, come il salmone o halibut, contiene anche gli acidi grassi omega-3, che aumentano gli enzimi brucia grassi nel corpo.
Spice It Up
Alcune piante contengono l'ingrediente bioattivo capsaicina, che non solo rende loro piccante, ma raddoppia anche la spesa energetica del vostro corpo per 3 ore dopo un pasto.Le piante appartenenti a questa famiglia sono un tema caldo per stimolare il metabolismo.Includi peperoni rossi, pepe di Caienna, jalapenos, habanero e tabasco nella vostra cucina.La capsaicina può funzionare anche per sopprimere i centri dell'appetito nel cervello, stimolando il rilascio di alcuni neurotrasmettitori. zenzero è anche un'altra buona aggiunta.Essa non solo aiuta la digestione, ma aumenta la temperatura corporea e tasso metabolico fino al 20% dopo aver mangiato. Tagliate lo zenzero fresco e saltare in padella con le verdure per un pasto corroborante energia.

4. Cut Out Dolcificanti artificiali

I dolcificanti artificiali sono spesso trovati in molti alimenti a basso contenuto calorico, i prodotti trasformati, e la dieta o bevande decaffeinato. Studio dopo studio collega dolcificanti artificiali per l'aumento di peso. Ogni volta che si mangia, il vostro corpo è addestrato ad aspettarsi calorie, ma non è sempre li quando si mangia i dolcificanti a zero calorie. Si finisce desiderio più cibo e non sentirsi pieno. Cosa c'è di più, i dolcificanti artificiali sono fino a 7000 volte più dolce di zuccheri naturali e questo può desensibilizzare papille gustative. Come risultato, i dolcificanti artificiali possono causare a mangiare troppo.
Tagliare dolcificanti artificiali fuori della vostra dieta e godere di dolci naturali come frutta e ricchi di antiossidanti cioccolato fondente.
5. Cut Out Soda

Le bevande americane media 53 litri di soda all'anno, se è soda regolare, che arriva a circa 49 chili di zucchero. Soda è caricato con caffeina, alto contenuto di fruttosio sciroppo di mais e di calorie. Oltre a contribuire all'aumento di peso, soda aumenta il rischio di diabete, indebolimento delle ossa e carie. Anche soda dieta è ricca di dolcificanti artificiali. Inoltre, la carbonatazione in soda causare bolle d'aria per formare e ampliare nel vostro addome.Quando scoppiano, anidride carbonica disperso nello stomaco, che può causare gonfiore eccesso.

6. Get Moving!

Parte di qualsiasi efficace routine di perdita di peso è l'esercizio. Come minimo, assicurarsi che si sta camminando almeno 10.000 passi al giorno. Oltre a ciò, selezionare una routine di allenamento che si adatta meglio la vostra forma fisica e le esigenze dello stile di vita.
Blast Fat
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Eseguire un 5K
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7. Variare il vostro apporto calorico

Una volta che il tuo corpo si abitua a consumare la stessa quantità di calorie ogni giorno, la vostra perdita di peso in modo naturale i livelli di sconto per abbinare quello che si bruciano.Per esempio, il vostro corpo si adatta semplicemente a 1800 calorie e si ferma snellimento.
Per mantenere il vostro corpo lavora duramente per spargimento di quei chili, variare l'apporto calorico. Consumare 1800 calorie un giorno, poi ridurre a 1600 calorie al giorno successivo, e 1.700 il giorno seguente. Tenere questo modello va, e il tuo corpo dovrà esercitare più energia per effettuare le regolazioni, che possono innescare più grande perdita di peso.
8. Bere più acqua!

Sappiamo tutti che l'acqua è sano, ma quello che forse non sapete è che potrebbe aiutare a perdere chili in eccesso. Ogni giorno, bere abbastanza acqua in modo che la vostra urina è chiara. Uno studio recente ha dimostrato che i vostri salti tasso metabolico nel raggio di 10 minuti di bere acqua ghiacciata, e rimane in su per un mezz'ora supplementare dopo che si beve. La ricerca ha anche scoperto che bere una media di 6,5 tazze di acqua al giorno ha aiutato le persone consumano 200 calorie in meno al giorno.
9. Passa alla Cereali

Invece di pasta bianca, pane e farina, passare a cereali integrali. Ricco di fibre, cereali integrali tenervi pieno più a lungo, stabilizzare lo zucchero nel sangue, e sono caricati con vitamine, minerali e antiossidanti. Inoltre, una dieta ricca di cereali integrali è stato legato ad una minore incidenza di malattie croniche come il diabete, pressione alta, colesterolo alto e obesità. Rifornire la vostra dispensa con ricchi di fibre, carboidrati integrali, quali:
  • Quinoa
  • Fiocchi d'avena
  • Pane di frumento
  • Il riso integrale
  • Pasta di grano intero
10. Provare una Cleanse

Ancora non riesco a perdere quei ultimi due chili? La risposta potrebbe risiedere in una pulizia, un modo rapido per eliminare le tossine che potrebbero causare gonfiore e infiammazione. Deterge tradizionali possono coinvolgere digiuno estremo a basso contenuto calorico, che può rallentare il metabolismo e effettivamente danneggiare il vostro corpo. Per fortuna, il dottor Oz ha formulato una pulizia del fine settimana di 48 ore si basa su mangiare certi cibi che mantengono i sistemi di disintossicazione senza intoppi e rigenerare il corpo.
http://www.doctoroz.com/videos/10-simple-rules-lose-5-pounds?page=3%3Bkw%3D%3Bgtag%3Ddiet%3Bgtag%3Dfitness%3Bgtag%3Dnutrition%3Bgtag%3Dweightloss%3Btype%3Darticles%3Badkw%3D%3Bsneaky%3D%3Bhub%3D%3Bord%3D3584391099866479.5%3F%3Bkw%3D%3Bgtag%3Ddiet%3Bgtag%3Dfitness%3Bgtag%3Dnutrition%3Bgtag%3Dweightloss%3Btype%3Darticles%3Badkw%3D%3Bsneaky%3D%3Bhub%3D%3Bord%3D8114807072561234%3F




http://www.doctoroz.com/videos/5-foods-beat-bloating-and-flatten-your-stomach

E 'finalmente cadere, il che significa che è tempo di emozionarsi per tirare fuori le nostre sciarpe autunnali e scivolare indietro nelle nostre jeans skinny. Ma proprio quando si pensava che eri sicuro ("! Uff La pressione di stagione bikini è finita"), c'è una possibilità che, come si è tentato di comprimere i tuoi jeans, si è venuto a contatto con un ostacolo scomodo  gonfiore.
Tutti abbiamo sperimentato che   quella sensazione di pienezza e gonfiore a livello addominale. Questo sentimento non è solo fisicamente a disagio, ma può anche influenzare il nostro umore e l'autostima. Allora, perché accade e come possiamo fermarlo?
Tutti noi sperimenteremo gonfiore di volta in volta. Spesso causata da processi naturali durante la digestione, gonfiore è tipicamente innescato da un accumulo di fluido o produzione di gas nel corpo. Tuttavia, gonfiore non è sempre causata da un eccesso di gas, ma piuttosto, come il corpo gestisce il gas.
Ora per la buona notizia: l'occasionale puff up può essere ridotto attraverso alcune scelte alimentari sagge e cambiamenti di stile di vita. Per scongiurare l'inflazione, provare questi cibi troppo grosso-bloccanti a sentire come te ancora una volta.
Riso (carboidrati completamente digeriti): Alcuni alimenti, in particolare di alcuni carboidrati, sono o indigesto o solo parzialmente digerito nell'intestino. Questi alimenti possono causare la formazione di gas e quindi gonfiore. Secondo l'American College of Gastroenterology, riso e farina di riso rende un buon sostituto per gli amidi come grano, avena, mais e patate. Il riso è completamente digerito nell'intestino tenue, dandogli il minimo potenziale di formare i gas nell'intestino.
Banana (potassio): Gonfiore non è sempre gas-correlati. Elevato apporto di sodio potrebbe essere il colpevole. Nascondere nella maggior parte dei prodotti alimentari trasformati di oggi e gli elementi ristorante, sodio attrae e trattiene l'acqua nel corpo. Potassio d'altro canto, può aiutare ruolo contatore di sodio. Mantenere il livello di potassio-sodio generale è importante per l'equilibrio idrico. Se il bloat è il risultato di cena salato di ieri, prova ad aggiungere fette di banane al vostro farina d'avena mattina per un certo equilibrio.
Yogurt (probiotici): Le basi di battere la pesantezza con lo yogurt è quello di fare in primo luogo che si sta scegliendo uno yogurt che ha culture attivo. Yogurt regolarmente consumano con culture attivo aumenta Lactobacillus e Bifidobacterium   i batteri "buoni"  nel tratto digestivo, che facilitano la digestione efficiente e la prevenzione di pancia gonfiare la fonte migliore è chiaro, non grassi oa basso contenuto di grassi yogurt Se avete bisogno.. un po 'di dolcezza, mix di frutta fresca a casa piuttosto che afferrare yogurt aromatizzati.

dottor Oz e VITAMINE

La vitamina D svolge una serie di ruoli nel nostro corpo, tra i quali:
* Promuovere l'assorbimento del calcio e la salute delle ossa * Promuovere la funzione immunitaria * Riduce le infiammazioni * Migliora le funzioni neuro-muscolari * Protegerebbe contro alcune forme di cancro
Nonostante tutto questo, la vitamina D non sempre ottiene l'attenzione che merita; forse perché sono pochi i cibi in natura che contengono vitamina D. 
Le fonti migliori sono il salmone, il tonno e lo sgombro (in particolare la carne) e oli di fegato di pesce. Fegato di manzo, tuorli, formaggio e uova contengono anche piccole quantità. Se questi cibi non attraenti per voi, ci sono buone notizie: non dovete mangiare la vitamina D per assicurarvi che stai ricevendo la sua dose giornaliera! 
La vitamina D è in realtà presente nel corpo ogni colta che i raggi ultravioletti dei raggi solari colpiscono la nostra pelle. 
I raggi UV innescano la sintesi della vitamina D, che poi viene convertito nel fegato nella sua forma attiva.
Questo significa che uno dei modi migliori per ottenere la vitamina D è di spendere circa 10-15 minuti al giorno fuori al sole. Tenete presente che le protezioni solari impediscono di ottenere vitamina D all'aperto. In estate, una soluzione facile è quella di prendere il sole nelle ore precedenti le 11.00 di mattino e subito dopo le 17.00 di pomeriggio.
Ma quanta vitamina D si dovrebbe ingerire esattamente ogni giorno? Per tutte le età, il dottor Oz raccomanda una dose giornaliera di 400 UI (e forse anche ad un'altezza di 1000 UI).
La vitamina D favorisce davvero la lotta contro il cancro?
Sembra che chi abiti a latitudini elevate e che quindi risulti meno esposto ai benefici effetti della luce del sole, corra un rischio maggiore di sviluppare varie forme di cancro, tra le quali il linfoma di Hodgkin e il cancro al colon, pancreas, ovaie e seno. Sembra proprio che livelli ematici di 25- idrossivitamina D inferiori ai 20 nanogrammi per millilitro causino un aumento del 30-50% del rischio dei sopraddetti tipi di cancro. Uno studio americano su pazienti malati di cancro alla prostata ha evidenziato che soggetti che lavoravano all'aperto avevano sviluppato la malattia 3-5 anni dopo rispetto a chi lavorava in ufficio. Qual è l'azione principale della vitamina D? Sembra proprio che la vitamina D ormonale controlli dei geni che ostacolano la proliferazione cellulare; in poche parole se una cellula viene colpita dal cancro, la vitamina D ormonale:
* - stimola l'apoptosi( suicidio) delle cellule tumorali * - previene l'angiogenesi, cioè lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni, necessari per la crescita tumorale * - si collega ad un enzima( glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, chiamato G6PD) che disattiva i radicali liberi in eccesso( ed i radicali liberi sono il principale indiziato per la proliferazione tumorale). Questo processo avviene solo nelle cellule prostatiche sane.
Cedric Garland, specialista in prevenzione tumorale a San Diego, ha affermato: " Aumentando l'apporto di vitamina D, specialmente in quei paesi che sono a nord dell'Equatore, sarebbe possibile prevenire ben 250.000 casi di cancro al colon retto e ben 350.000 casi di cancro al seno".
E non è finita qui.
Sembra che una carenza di questa vitamina si possa associare alla comparsa di demenza e di Alzheimer in particolare. Da studi sembra emergere l'ipotesi che la vitamina D sia in grado di modulare il sistema immunitario, anche se probabilmente non è l'unico fattore, vista la continua interazione tra sistema immunitario ed altri sistemi, stimolandolo quando è giù di giri e frenandolo quando esagera. E proprio questo effetto, insieme con quello antinfiammatorio, potrebbe spiegare il prezioso supporto come azione protettiva nei confronti dell'Alzheimer e della sclerosi multipla.
La vitamina D è in grado di attivare il sistema immunitario
Studi recenti fatti presso l'Università di Copenhagen hanno rivelato che la vitamina D è in grado di attivare il sistema immunitario "armando" le cellule T in modo che possano combattere le infezioni. Senza questa vitamina le cellule T rimangono come dormienti, non garantendo quindi alcuna protezione contro l'invasione di microorganismi e batteri. Questo perché il sistema immunitario non funziona, a meno che non sia attivato dalla vitamina D. Con essa che scorre nel torrente circolatorio le cellule T divengono "armate"ed incominciano a scovare gli invasori e distruggerli.
E' stato anche notato che la vitamina D riesce a curare i Disordini affettivi stagionali ( Seasonal Affective Disorder), malanni dovuti al fatto che le persone che vivono al Nord non riescono facilmente a regolare la produzione di melatonina da parte della ghiandola pineale. La melatonina è un ormone la cui funzione principale è quella di farti addormentare. E come detto, per molte persone che vivono al Nord i raggi solari non sono potenti abbastanza per regolare i livelli di melatonina. Quindi si alzano il mattino che i loro livelli di melatonina non sono stati soppressi del tutto;come risultato porta alla stanchezza ed alla depressione. Quindi dobbiamo farne un uso prezioso, ma dobbiamo incominciare ad assumerne in quantità maggiore se vogliamo averne realmente i benefici.

L'FDA sollecita la segnalazione di effetti collaterali provocati dal fin...

http://www.youtube.com/watch?v=oK9ftLXBC0o

La FDA ha diramato un'avvertenza circa un caso di leucoencefalopatia multifocale progressiva in una persona con sclerosi multipla trattata con fingolimod.

La Food and Drugs Administration (FDA; in italiano Amministrazione di Cibo e Farmaco), l'autorità statunitense che vigila sulla sicurezza di alimenti e farmaci, il 29 agosto 2013 ha diramato un'avvertenza circa un caso di leucoencefalopatia multifocale progressiva in una persona con sclerosi multipla trattata in Europa con il farmaco fingolimod.
La leucoencefalopatia multifocale progressiva (in inglese Progressive Multifocal Leukoencephalopathy: PML) è una grave malattia neurodegenerativa provocata da un virus denominato JC (John Cunningham) Virus (JCV). Esso appartiene alla classe dei poliomavirus e può essere presente nell'organismo, senza provocare infiammazioni, a meno che non si verifichi una marcata soppressione della funzione del sistema immunitario, come quella indotta dall'AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita) o dalla somministrazione di potenti farmaci immunosoppressori. Nei malati di sclerosi multipla i primi casi di PML furono osservati a seguito di trattamento con natalizumab e questo provocò in un primo tempo la sospensione degli studi sul farmaco. In seguito, le ricerche ripresero e il prodotto venne introdotto in clinica, sulla base di un giudizio complessivamente positivo circa il bilancio fra rischi e benefici del suo impiego terapeutico. Proprio sulla base delle precedenti esperienze raccolte circa la relazione fra somministrazione di natalizumab e comparsa di PML, l'FDA nella sua avvertenza sottolinea che il soggetto nel quale si è osservata la comparsa della grave malattia neurodegenerativa stava assumento fingolimod da otto mesi e non era mai stato in cura in precedenza con il natalizumab. Nella nota si ipotizza che l'immunosoppressione provocata dal fingolimod potrebbe essere correlato con lo sviluppo della PML e si segnala che la cura è stata sospesa a seguito della conferma della diagnosi di PML.


L'FDA sollecita la segnalazione di effetti collaterali provocati dal fingolimod da parte di medici e malati in cura con il farmaco.

grazie A.D.