fai il possibile per stare seduto bene sulla carrozzina...
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Non esistono due pazienti che manifestino gli stessi disturbi.
In base alla localizzazione delle fibre nervose demielinizzate, i sintomi cambiano notevolmente, anche nello stesso paziente.
I sintomi, spesso intermittenti, possono interessare uno o più distretti del corpo.
La sclerosi multipla determina sintomi sensitivi, che riguardano sensazioni anomale nel corpo e motori, con disturbi del movimento.
Tra gli altri, affaticamento, debolezza, calo della vista, disturbi visivi e formicolii possono presentarsi insieme o singolarmente.
Infatti, le oscillazioni dipendono da lesioni alla guaina mielinica, che vengono riparate, e da successive lesioni in altre parti del sistema nervoso.
Quando sono danneggiate le fibre nervose che trasportano i messaggi sensitivi, si manifestano alterazioni della sensibilità, le prime ad apparire.
Parestesie, formicolii, dolore, bruciore e prurito si verificano soprattutto a livello degli arti, del tronco e del volto.
Anche al principio della sintomatologia, si possono accusare capogiri e vertigini.
Alcuni pazienti possono avere solo disturbi oculari, che sono dovuti all’infiammazione del nervo ottico, o neurite ottica. Nell’occhio, la SM può determinare perdita parziale della vista o sintomi, come il dolore monoculare. Inoltre, fanno parte del corredo sintomatico visivo della SM anche la vista ridotta o offuscata e la perdita della visione centrale.
Infine, i movimenti oculari possono essere scoordinati e provocare diplopia, cioè visione doppia.
In merito all’attività sessuale, la sclerosi multipla provoca difficoltà a raggiungere l’orgasmo.
Con la SM, nella donna, sopravviene mancanza di sensibilità della vagina e, nell’uomo, impotenza sessuale.
Se nella malattia sono demielinizzante le fibre nervose che conducono segnali ai muscoli, vengono avvertiti sintomi motori. Innanzitutto, il paziente prova debolezza e movimenti impacciati e, in seguito, difficoltà a camminare e a mantenere l’equilibrio.
In genere, con la SM sopraggiungono:
Se è colpita la parte posteriore del midollo spinale a livello cervicale, quando il paziente piega il collo in avanti, sente una scossa elettrica chiamata segno di Lhermitte o scossa di Lhermitte.
Lo spiacevole formicolio si propaga lungo la schiena, fino alle gambe o a un braccio, oppure lungo un lato del corpo.
Tuttavia, la particolare sensazione viene avvertita dal soggetto per un momento oppure finché tiene il collo piegato e scompare a collo raddrizzato.
Dal momento che i sintomi variano notevolmente, i medici non riconoscono sempre la SM negli stadi iniziali.
Nei giovani, si può sospettare la malattia se hanno un improvviso disturbo della vista o del movimento oppure sensibilità agli arti.
Inoltre, la diagnosi può essere supportata dal susseguirsi di fasi di remissione e di recidiva e dalla oscillazione dei sintomi.
L’esame del fondo dell’occhio, o retina, con un oftalmoscopio permette di vedere il nervo ottico infiammato oppure pallido.
Anche l’esame obiettivo del soggetto può servire per valutare il sistema nervoso e, nel caso, la presenza della patologia.
Nessun test singolo è decisivo, ma le analisi di laboratorio permettono di distinguere la SM da altre malattie con sintomi simil
Lo specialista neurologo ha a disposizione tre tipi di indagine,:
L’andamento della sclerosi multipla è imprevedibile in quanto la malattia regredisce o progredisce in modo indefinito.
Tuttavia si possono evidenziare quadri sintomatologici specifici e progressivi per le varie forme.
Le diverse forme di SM
SMRR, si presentano sintomi stabili nelle recidive che si ingenerano spontaneamente
Invece, nella forma progressiva primaria, la malattia evolve gradualmente senza remissioni, anche se possono esserci fasi di stabilizzazione transitoria.
Invece, lo stadio progressivo secondario inizia con recidive alternate a remissioni, seguite da una graduale progressione.
Nella forma progressiva ricorrente, più rara, la graduale evoluzione viene interrotta da recidive improvvise.
** La maggior parte dei soggetti colpiti da SM conduce una vita normale, senza compromissione delle attività. Solo una piccola percentuale di pazienti ha bisogno della sedia a rotelle
E NESSUNO AVENDO LA PALLA MAGICA PUO' PREVEDERE QUESTO
In conclusione, la SM non influisce troppo sulla durata della vita
LE PERSONE IN SM anche se conducono una vita abbastanza normale, si stancano facilmente e non sopportano ritmi impegnativi.
Per loro è indicato un esercizio fisico costante e regolare, senza eccessi che sarebbero controproducenti.
Ad esempio, passeggiate, nuoto, bicicletta e stretching diminuiscono la spasticità e mantengono una buona funzionalità muscolare, psicologica e del cuore.
Inoltre, equilibrio, deambulazione, motilità e debolezza possono migliorare grazie alla fisioterapia, che contribuisce anche a ridurre gli spasmi.
L’ acqua è un eccellente strumento di rieducazione: prima di tutto, perché il paziente è sostenuto dall’acqua e quindi, anche con problemi di debolezza alle gambe, viene aiutato. Inoltre, l’attività in acqua aiuterebbe a:
L’unica attenzione è la temperatura dell’acqua che non deve essere superiore a 26 gradi. Infatti, alcuni pazienti affetti di sclerosi multipla sono ipersensibili al caldo. Inoltre, chi sente una stanchezza importante dopo gli allenamenti, deve parlarne col proprio medico.
Si a nuoto con allenamenti in vasca e stile di nuoto da adattare, ad ogni allenamento, in funzione dello stato fisico.
Anche l’acquagym fa molto bene a chi soffre di sclerosi multipla, perché è uno sport completo. In più, l’acqua, opponendo resistenza ai movimenti, fa lavorare i muscoli senza sollecitarli troppo. Inoltre, il vantaggio è che l’acqua neutralizza la gravità, alleggerendo il peso corporeo fino al 90% (immersione al livello delle spalle).
Lo yoga è consigliato a chi ha la sclerosi multipla. Infatti, la pratica yoga:
Infatti, uno studio iraniano, ha dimostrato, nel 2016, che lo yoga migliora la qualità della vita di chi è affetto da sclerosi multipla.
Tuttavia, è importante trovare un istruttore di yoga certificato che insegni in palestra o a casa.
Il tai chi (o tàijíquán) è un’antica arte marziale cinese e la sua pratica ha tanti benefici per il corpo e la mente. Inoltre, la pratica costante e consapevole del tai-chi-chuan ha uno scopo terapeutico perché migliora la salute. Per i pazienti affetti da sclerosi multipla, uno studio ha dimostrato gli effetti benefici su:
Inoltre, hanno evidenziato che il tai chi è particolarmente adatto a pazienti con deficit motori in quanto sfida il coordinamento e l’equilibrio.
Il metodo Pilates può sviluppare l’equilibrio, la mobilità e la forza muscolare nei pazienti affetti di SM. Non solo, il pilates aiuta la stabilità, la postura seduta e la diminuzione del dolore.
Per le persone sulla sedia a rotelle, si nota un miglioramento significativo al livello della posizione seduta e dei dolori a spalle e schiena.
Il consiglio è fare 1 seduta di 1 ora, 2 o 3 volte a settimana. Ogni sequenza comprende un riscaldamento di 10 minuti di allungamenti e un allenamento fatto di esercizi che mirano a migliorare:
Gli esercizi di pilates possono essere considerati come trattamento complementare alle cure farmaceutiche.
L’alimentazione potrebbe aiutare le persone affette da sclerosi multipla, anche se la dieta miracolosa non è stata trovata, come sostiene AISM.
Le varie tipologie di regimi alimentari sono state indagate ma non hanno prodotto certezze.
La vitamina D, controllabile con un esame del sangue, si trova in pesci grassi, come salmone, sardine e tonno.
Per sintetizzarla in forma attiva, l‘organismo ha bisogno di un’esposizione al sole giornaliera di circa 15 minuti. Infatti, basse concentrazioni di vitamina D sarebbero correlate a maggiore disabilità e a ricadute.
Invece alte dosi di integrazione del micronutriente sono associate a:
Altre raccomandazioni di supplementi di micronutrienti, come vitamina B12, calcio e zinco, non hanno ancora riscontri definitivi.
CONATTARE SEMPRE LO SPECIALISTA
Integrazioni di antiossidanti, come vitamina A, C, E e coenzima Q, sono comunque ammessi ma l’eccesso è sconsigliato, perché tossico. In particolare, il coenzima Q viene assunto da molti pazienti per i suoi presunti effetti sul sistema immunitario.
Inoltre, l’alimentazione dei malati di SM deve considerare:
...non sappiamo ancora, cioè, se oltre a essere protetto dalla malattia il vaccinato sia anche al sicuro dal rischio di 'OSPITARE' il VIRUS e QUINDI di TRASMETTERLO. Inoltre, come noto, "NESSUN VACCINO È EFFICACE AL 100%" https://www.adnkronos.com/covid-quarantena-anche-per-vaccinati-cosa-dicono-gli-esperti_gMHc1RPStwUOuDWjLSGKX