Le informazioni qui riportate Hanno solo un fine illustrativo: NON costituiscono e NON provengono né da prescrizione né da consiglio medico, rivolgersi SEMPRE e comunque al PROPRIO MEDICO NB: L'ADMI ritiene i propri lettori persone ragionevoli e dotate di senso della misura. I vostri commenti VERRANNO INSERITI dopo controllo, in caso Si riserva la facoltà di cancellare commenti di CATTIVO GUSTO e/o OFFENSIVI
CONTATORE PERSONE
13/02/20
09/02/20
Centella
In realtà le abbiamo spiegato che quel chirurgo aveva fatto una cosa giustissima nel prescriverle un estratto di Centella per il suo problema vascolare. E che aveva invece sbagliato lei a cercare le informazioni giuste. Su Google evidentemente aveva trovato solo le informazioni relative all'uso tradizionale della Centella, peraltro quelle sostenute sì dalla tradizione ma non ancora a sufficienza dalla letteratura scientifica: solo un trial ed una revisione sistematica, che peraltro mettono in evidenza la assenza di robustezza delle prove.
Mentre invece le ho spiegato che, sempre in letteratura, che è il nostro punto di riferimento cardinale, della Centella è ampiamente descritta l'attività positiva sul microcircolo venoso (per chi fosse curioso ben una quindicina trial clinici anche recenti, e almeno un paio di revisioni sistematiche, di cui una pure della Cochrane), per non parlare poi degli effetti a livello dermatologico. Non solo, le ho spiegato che si trova pure disponibile come medicinale da automedicazione, proprio per i disturbi venosi: due pasticchine al giorno ed il gioco è fatto. "Ah... ma lui me la fa assumere in gocce! Estratto idroalcolico c'è scritto:" continua la donna.
Ecco allora che il chirurgo in realtà ha fatto una cosa fatta bene, nella scelta della pianta, ma forse ha commesso pure un errore nella scelta del prodotto: perché per le vene serve senz'altro un estratto particolare della pianta (la frazione dei triterpeni), mentre con un estratto idroalcolico in realtà si potrebbero avere effetti non desiderati proprio sul sistema nervoso, perché vengono estratte pure altre sostanze attive, e per contro di quello non conosciamo la concentrazione dei triterpeni.
Tutto questo per dire come sia complesso il mondo delle erbe, soprattutto se si prendono direzioni sbagliate o si seguono riferimenti impropri, oppure ancora se non si studia abbastanza. E voi cosa ne pensate?
Chi desidera portare il suo contributo può intervenire nella discussione collegandosi al Blog http://naturamedica.
link originaledi
- Fabio Firenzuoli
CERFIT, AOU Careggi
Università degli Studi di Firenze
Ernia del disco lombare
Le conseguenze dell’ernia del disco
Solitamente il disco ernia ai lati del legamento longitudinale posteriore (una sorta di nastro che unisce e copre i corpi vertebrali ed i dischi interposti) che è anche la zona prossima alla radice nervosa. Gli spazi L4-L5 ed L5-S1 (L sta per lombare e S per Sacrale!) sono interessati nel 95% con una quota rispettiva del 45 e 50%. Segue lo spazio L3-L4 col 5% circa.
I sintomi dell’ernia del disco
Il colpo della strega in relazione con l’ernia del disco
La sciatica come conseguenza dell’ernia del disco
L’ernia del disco si manifesta tipicamente con la sciatica, ossia dolore lungo la gamba (vedi la figura di fianco). Il dolore esprime la sofferenza radicolare (della radice nervosa, all’origine del nervo sciatico). Si tratta della radice di L5 o S1, con prevalenza dei sintomi verso il dorso (L5), o il malleolo esterno (l’osso che sporge sul collo del piede!) e la pianta del piede (S1). La cruralgia indica invece la sofferenza di L4, ed il dolore è nella parte anteriore della coscia.
Il dolore si accentua con i movimenti della schiena, con le posture sbagliate (specie la lunga permanenza in piedi o in posizione seduta), con la tosse, lo starnuto e la defecazione. Al contrario il giacere con le gambe flesse attenua il dolore. Per approfondire.
Altri sintomi
Al dolore si associano parestesie (sensazioni anomale della gamba, tipo formicolii) e deficit sensitivi (45%), alterazioni dei riflessi (51%) ed ipostenia o diminuzione della forza (28%). La diminuzione della forza riguarda soprattutto i movimenti del piede e può essere verificata sollevandosi sui talloni o sulle punte.
La difficoltà o l’incapacità di sollevarsi sui talloni, indica un deficit dell’estensore lungo dell’alluce e delle dita (sofferenza di L5), mentre l’incapacità di sollevarsi sulle punte indica un deficit del tricipite surale (sofferenza di S1).
Molto raramente l’ ernia si manifesta con la sindrome della “cauda equina” ossia disturbi sensitivi perineali a sella e difficoltà nel controllo delle urine e delle feci. In questo caso sono presenti deficit della forza degli arti inferiori, specie nei movimenti del piede.
Esame clinico
La presenza di sciatica viene verificata con la manovra di Lasègue. Si esegue col paziente supino (sdraiato sul dorso): si eleva la gamba estesa fino a provocare tensione e poi dolore nel territorio sciatico (deve comparire al di sotto dei 60°). è positivo nell’83% dei casi specie nei pazienti giovani e per ernie L5-S1.
Il Laségue crociato (elevazione dell’arto non dolente) è positivo quando evoca dolore controlaterale indicando la presenza quasi certa di ernia (97%, ma con un’alta incidenza di falsi negativi). Per verificare la presenza di cruralgia si mette in tensione il nervo femorale, ossia col paziente prono (sdraiato sul ventre) si eleva la gamba.
La pressione nelle aree algiche, lungo i punti paravertebrali e lungo il decorso dei nervi interessati (sciatico o femorale) causa od accentua il dolore.
Talora bisogna differenziare la sofferenza radicolare da una patologia dell’anca. Questa si evidenzia a ginocchio flesso o semiflesso, ruotando, abducendo e flettendo la coscia così da mettere in tensione l’articolazione coxo-femorale.
Gli esami per accertare la presenza dell’ernia del disco
L’ernia del disco si evidenza con la risonanza magnetica o (meno bene) con la TC. La “sporgenza” del disco può essere più o meno marcata. La vera ernia comporta la rottura dell’anulus, e corrisponde alla “C” della figura a destra.
La sofferenza della radice è obiettivata dall’esame elettromiografico. La radiografia diretta mostra la colonna vertebrale con le modificazioni (transitorie), indotte dal dolore (irrigidimento, scoliosi etc.). Mostra anche le modificazioni indotte da processi degenerativi (permanenti), come la riduzione dello spazio discale o la presenza di osteofiti. In proiezione laterale si valutano i diametri del canale neurale e la posizione delle faccette articolari (queste meglio evidenziabili in posizione obliqua) e la eventuale instabilità.
La radiografia preoperatoria serve anche a rilevare eventuali malformazioni ossee congenite (lombarizzazione di S1 o sacralizzazione di L5), aiuta nella localizzazione dello spazio di interesse ed evidenzia l’ampiezza dello spazio interlaminare.
continua:
https://neurochirurghi.com/ernia-del-disco-lombare/
continua:
08/02/20
Nevralgia del Trigemino o “Trigemino”
Il dolore si manifesta senza cause apparenti o in seguito alla stimolazione di zone trigger, ossia aree cutanee eccezionalmente sensibili.
Si può trattare di un semplice tocco, dell’atto del radersi o truccarsi, di un colpo di vento, o anche dei movimenti di masticazione e delle labbra parlando. Interessa tipicamente un solo lato, prevalentemente il destro, tra la mandibola ed il labbro.
È dovuta al danno del nervo trigemino per perdita di mielina, il rivestimento delle fibre nervose. Spesso il danno è attribuibile ad un conflitto vascolare con un’ arteria contigua. Volgarmente si usa l’espressione “ho il trigemino” invece di “soffro di trigemino” o di nevralgia trigeminale.
La sofferenza
Le cause
Classificazione
La terapia medica
Primo tra tutti la necessità di assunzione cronica con effetti collaterali spiacevoli.
La carbamazepina in particolare provoca sonnolenza vertigini ed alterazioni della crasi ematica (emocromo, funzionalità epatica etc.). Per controllare il dolore possono essere utili trattamenti topici o infiltrazioni con anestetico locale.
La terapia chirurgica della nevralgia del trigemino
CONTINUA: https://neurochirurghi.com/nevralgia-del-trigemino-trigeminale/
<script async src="https://pagead2.googlesyndication.com/pagead/js/adsbygoogle.js?client=ca-pub-0399915301528270"
crossorigin="anonymous"></script>
google.com,
pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
balsamo SIFCAMINA
05/02/20
Ecco lo studio SEGRETO sui v@ccini
informazione utile "D d V"
02/02/20
vaccini e...
LA MEDICINA DEL FUTURO tra verità' e menzogna
prenotarsi con urgenza perché i posti stanno terminando
22/3/2020
con i Dottori:
Dr. DARIO Miedico Dr. LUCIANO Proietti Dr. DIEGO Tomassone
INGRESSO LIBERO
OFFERTA #GRADITA
Per informazioni e prenotazioni
contattare :
CATERINA 393/1001699
PAOLA 349/2241628
31/01/20
virus respiratorio sinciziale (RSV)
30/01/20
Ippocrate “primum non nocere”
Gentile Professore,
il Movimento 3V, Vaccini Vogliamo Verità oggi rappresenta politicamente più di 11.000 cittadini solo in Emilia Romagna.
pub-0399915301528270, DIRECT, f08c47fec0942fa0
Non ci è chiaro invece chi o cosa rappresenti lei.
Non rappresenta la scienza, che non è fatta di slogan ma di dati confrontabili e veritieri; non rappresenta norme di convivenza civile, giacché la sua forma di comunicazione più famosa è l’insulto; non rappresenta il coraggio, perché si sottrae sistematicamente ai confronti con esperti e scienziati ben più titolati di lei, che sarebbero felici di poterla incontrare pubblicamente; non rappresenta purtroppo nemmeno l’arte medica, giacché il primo principio della medicina di Ippocrate è “primum non nocere” (per prima cosa, non fare male), mentre le sue parole hanno l’effetto di offendere e quindi fanno del male a migliaia di persone, a partire da quelle danneggiate dai vaccini o dalle pratiche vaccinali; ma fanno male anche ai molti che la acclamano, ridendo di quella che, anche semplicemente in quanto violenza su una minoranza, dovrebbe fare paura. Di questo male, oltre all’etica, parla la medicina: la psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) oggi ci dice come i fattori psicosociali interferiscano sulle malattie, e la psicologia ci spiega le analogie tra la sofferenza dell’autore e della vittima di una violenza. In questo senso non consideriamo invidiabile la sua situazione, anche perché, come dicevamo, non ci è chiaro chi o cosa rappresenti....
Continua:
⬇️
https://www.vaccinivogliamoverita.it/2020/01/30/lettera-aperta-al-prof-burioni/