Sclerosi Multipla: dalla Germania uno studio sulle lesioni vascolari
di A. Rasman
E' stato pubblicato sulla rivista medica Multiple Sclerosis Journal un interessante studio intitolato "La densità venosa periventricolare nella sclerosi multipla è inversamente associata con il numero delle lesioni in T2: uno studio di risonanza magnetica (MRI) a 7 Tesla".
Secondo alcuni ricercatori tedeschi, i danni alle venule nella sclerosi multipla erano stati descritti per la prima volta decenni fa. Oggi, le tecniche di risonanza magnetica (MRI) ad altissima intensità di campo magnetico pesate in T2* descrivono le vene cerebrali molto piccole in vivo con un grande dettaglio anatomico.
Il loro scopo era studiare con la risonanza magnetica (MRI) a 7 Tesla le alterazioni dell'aspetto dei piccoli vasi sanguigni perivenricolari in relazione al numero e alla distribuzione delle lesioni in T2 nella sclerosi multipla e nella sindrome clinicamente isolata in confronto con soggetti sani di controllo.
Gli autori hanno studiato con risonanza magnetica a 7 Tesla, 38 pazienti (di cui 16 con sclerosi multipla iniziale e sette con sindrome clinicamente isolata) e 22 controlli sani abbinati. Hanno quantificato la densità venosa periventricolare da un angoritmo di nuova concezione, che esprime il rapporto di "vene per regione di interesse" nonché "l'area vascolare periventricolare".
Lo studio ha dimostrato un significativo decremento della densità venosa nei pazienti con sclerosi multipla rispetto ai controlli sani. Le alterazioni venose erano già rilevabili nella sindrome clinicamente isolata e nella sclerosi multipla iniziale, anche se in misura minore. Densità venosa è correlata inversamente con il numero delle lesioni periventricolari e in tutto il cervello in T2. Inoltre, non hanno trovato alcuna indicazione per una congestione venosa cerebrale nella sclerosi multipla.
Al termine dello studio, secondo gli autori, la risonanza magnetica anatomica ad alta risoluzione spaziale pesata in T2* ha dimostrato alterazioni vascolari nelle fasi iniziali della sclerosi multipla, presumibilmente come parte di una diffusa emodinamica e di alterazioni metaboliche.
COMMENTO:
In questo nuovo studio le alterazioni vascolari sono presenti nella sclerosi multipla iniziale, ancora prima della progressione e della neurodegenerazione. L'ipoperfusione causata dal drenaggio collaterale dalla CCSVI potrebbe essere l'evento iniziale nella SM ?
Fonte: http://msj.sagepub.com/content/early/2012/06/25/1352458512451941
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