CONTATORE PERSONE

24/08/21

per distrarci un po'


Chi di voi ha mai sentito parlare della Grande Dichiarazione di Barrington?

 https://gbdeclaration.org/


Chi ne ha sentito discutere in qualche programma televisivo, o su qualche grande quotidiano nazionale negli ultimi mesi?

Bè, fatemelo sapere, perché a me non risulta quasi nulla di tutto questo. 

Eppure la Dichiarazione di Barrington è un testo, pubblicato già nell'ottobre del 2020, promosso da tre scienziati di fama, il Dr. Martin Kulldorff , professore di medicina all'Università di Harvard, biostatistico ed epidemiologo con esperienza nel rilevamento e monitoraggio di epidemie di malattie infettive e valutazioni di sicurezza dei vaccini; il Dr. Sunetra Gupta , professore all'Università di Oxford, epidemiologo con esperienza in immunologia, sviluppo di vaccini e modelli matematici di malattie infettive; e il Dr. Jay Bhattacharya, professore alla Stanford University Medical School, medico, epidemiologo, economista sanitario ed esperto di politiche di salute pubblica che si occupa di malattie infettive e popolazioni vulnerabili.

Cosa sostiene questa Dichiarazione?

Sostanzialmente contesta tutte le politiche sanitarie, e le chiusure varie, applicate in tanti paesi durante l'epidemia di Covid: 

"Le attuali politiche di lockdown stanno producendo effetti devastanti sulla salute pubblica a breve e lungo termine. I risultati (per citarne alcuni) includono tassi di vaccinazione infantile più bassi, peggioramento degli esiti delle malattie cardiovascolari, meno screening per il cancro e deterioramento della salute mentale - portando a una maggiore mortalità in eccesso negli anni a venire, con la classe operaia e i membri più giovani della società che portano il fardello più pesante.
 
Tenere gli studenti fuori dalla scuola è una grave ingiustizia."


Si propugna al contrario una protezione mirata, e non chiusure indiscriminate, che d'altronde non sembra abbiano portato a quel superamento dei pericoli, che ci veniva promesso già nella primavera del 2020:

 "L'approccio più compassionevole che bilancia i rischi e i benefici del raggiungimento dell'immunità di gregge, è quello di consentire a coloro che sono a rischio minimo di morte di vivere la propria vita normalmente per costruire l'immunità al virus attraverso l'infezione naturale, proteggendo al tempo stesso coloro che sono al massimo rischio. Chiamiamo questa protezione focalizzata." 

Ora io non sono in grado di entrare nelle questioni scientifiche che questo documento ha sollevato, e alle quali i promotori rispondono nelle Faq del sito https://gbdeclaration.org/frequently-asked-questions/; ma ciò che mi preme sottolineare è l'evidente censura nei confronti di una ampia schiera di scienziati che contestano la narrazione dominante. Se fossimo nel bel mondo, che ogni sera ci viene rappresentato dai media, fatto di sana e disinteressata ricerca scientifica, raccolta obiettiva dei dati, e sagge decisioni politiche conseguenti, le tesi di questi scienziati di tutto il mondo, che vedono nei vaccini solo una delle componenti di una strategia molto più complessa: 

"Le risposte immunitarie vaccinali tendono a essere meno forti della risposta immunitaria naturale, ma ci sono eccezioni a questa regola. 
Anche dopo che un vaccino è stato approvato per l'uso, dovremo aspettare molto tempo (probabilmente almeno dieci mesi e più) per vedere quanto sarà duratura e completa l'immunità fornita dai vaccini COVID-19. 

La protezione mirata è il modo giusto per gestire l'epidemia in attesa del vaccino e dopo.", sì insomma queste tesi dovrebbero perlomeno essere discusse quasi tutti i giorni, questi scienziati dovrebbero essere intervistati e messi a confronto con altri, in un gioco davvero libero e davvero scientifico.

E invece nulla di tutto ciò. Anzi, tutt'altro.

Uno dei primi firmatari, Martin Kulldorff, ha recentemente scritto: 
"Con i fallimenti del lockdown sempre più evidenti, gli attacchi e la censura sono aumentati anziché diminuire:

YouTube di proprietà di Google ha censurato il video di una tavola rotonda con il governatore della Florida Ron DeSantis, in cui io e i miei colleghi abbiamo affermato che i bambini non hanno bisogno di indossare maschere; Facebook ha chiuso l’account GBD quando abbiamo pubblicato un messaggio pro-vaccino sostenendo che le persone anziane dovrebbero avere la priorità per la vaccinazione; Twitter ha censurato un post quando dicevo che i bambini e quelli già infetti non hanno bisogno di essere vaccinati; e i Centers for Disease Control (CDC) mi hanno rimosso da un gruppo di lavoro sulla sicurezza dei vaccini quando ho discusso che il vaccino Johnson & Johnson Covid non dovrebbe essere negato agli americani più anziani. Twitter ha persino bloccato il mio account".

Ora teniamo conto che questa Dichiarazione è stata già firmata da oltre 850mila persone di tutto il mondo, tra le quali ci sono decine di migliaia di scienziati e di medici, alcuni dei quali di enorme esperienza e competenza scientifica, come il Premio  Nobel per la chimica Dr. Michael Levitt , biofisico e professore di biologia strutturale, Stanford University, USA.
Vi elenco solo alcuni di loro, per vostra conoscenza:
Dr. Alexander Walker , preside presso World Health Information Science Consultants, ex presidente di Epidemiologia, Harvard TH Chan School of Public Health, USA;
Dr. Andrius Kavaliunas , epidemiologo e assistente professore al Karolinska Institute, Svezia
Dr. Angus Dalgleish , oncologo, esperto di malattie infettive e professore, St. George's Hospital Medical School, Università di Londra, Inghilterra
Dr. Anthony J Brookes , professore di genetica, Università di Leicester, Inghilterra
Dr. Annie Janvier , professoressa di pediatria ed etica clinica, Université de Montréal e Sainte-Justine University Medical Centre, Canada
Dr. Ariel Munitz , professore di microbiologia clinica e immunologia, Università di Tel Aviv, Israele
Dr. Boris Kotchoubey , Istituto di psicologia medica, Università di Tubinga, Germania
Dr. Cody Meissner , professore di pediatria, esperto di sviluppo, efficacia e sicurezza dei vaccini. Tufts University School of Medicine, USA
Dr. David Katz , medico e presidente, True Health Initiative e fondatore del Centro di ricerca sulla prevenzione dell'Università di Yale, USA
Dr. David Livermore , microbiologo, epidemiologo di malattie infettive e professore, University of East Anglia, England
Dr. Eitan Friedman , professore di medicina, Università di Tel-Aviv, Israele
Dr. Ellen Townsend , professore di psicologia, capo del Self-Harm Research Group, Università di Nottingham, Inghilterra
Dr. Eyal Shahar , medico, epidemiologo e professore (emerito) di sanità pubblica, Università dell'Arizona, USA
Dr. Florian Limbourg , medico e ricercatore di ipertensione, professore alla Hannover Medical School, Germania
Dr. Gabriela Gomes , matematico che studia epidemiologia delle malattie infettive, professore, Università di Strathclyde, Scozia
Dr. Gerhard Krönke , medico e professore di immunologia traslazionale, Università di Erlangen-Norimberga, Germania
Dr. Gesine Weckmann , professoressa di educazione sanitaria e prevenzione, Europäische Fachhochschule, Rostock, Germania
Dr. Günter Kampf, professore associato, Istituto di igiene e medicina ambientale, Università di Greifswald, Germania
Dott.ssa Helen Colhoun , professoressa di informatica medica ed epidemiologia e medico di sanità pubblica, Università di Edimburgo, Scozia
Dr. Jonas Ludvigsson , pediatra, epidemiologo e professore al Karolinska Institute e medico senior all'Örebro University Hospital, Svezia
Dr. Karol Sikora , medico, oncologo e professore di medicina all'Università di Buckingham, Inghilterra
Dott.ssa Laura Lazzeroni , docente di psichiatria e scienze comportamentali e di data science biomedica, Stanford University Medical School, USA
Dr. Lisa White , professoressa di modellistica ed epidemiologia, Università di Oxford, Inghilterra
Dr. Mario Recker , ricercatore sulla malaria e professore associato, Università di Exeter, Inghilterra
Dr. Matthew Ratcliffe , professore di filosofia, specializzato in filosofia della salute mentale, Università di York, Inghilterra
Dr. Matthew Strauss , medico di terapia intensiva e assistente professore di medicina, Queen's University, Canada
Dr. Michael Jackson , ricercatore, School of Biological Sciences, University of Canterbury, New Zealand
Dr. Michael Levitt , biofisico e professore di biologia strutturale, Stanford University, USA.
Vincitore del Premio Nobel 2013 per la Chimica.
Dr. Mike Hulme , professore di geografia umana, Università di Cambridge, Inghilterra
Dr. Motti Gerlic , professore di microbiologia clinica e immunologia, Università di Tel Aviv, Israele
Dr. Partha P. Majumder , professore e fondatore del National Institute of Biomedical Genomics, Kalyani, India
Dr. Paul McKeigue , medico, modellatore di malattie e professore di epidemiologia e salute pubblica, Università di Edimburgo, Scozia
Dr. Rajiv Bhatia , medico, epidemiologo ed esperto di politiche pubbliche presso la Veterans Administration, USA
Dr. Rodney Sturdivant , scienziato delle malattie infettive e professore associato di biostatistica, Baylor University, USA
Dr. Salmaan Keshavjee , professore di salute globale e medicina sociale presso la Harvard Medical School, USA
Dr. Simon Thornley , epidemiologo e biostatistico, Università di Auckland, Nuova Zelanda
Dr. Simon Wood , biostatistico e professore, Università di Edimburgo, Scozia
Dr. Stephen Bremner , professore di statistica medica, Università del Sussex, Inghilterra
Dr. Sylvia Fogel , specialista in autismo e psichiatra presso il Massachusetts General Hospital e istruttrice presso la Harvard Medical School, USA
Tom Nicholson , Associate in Research, Duke Center for International Development, Sanford School of Public Policy, Duke University, USA
Dr. Udi Qimron , professore di microbiologia clinica e immunologia, Università di Tel Aviv, Israele
Dr. Ulrike Kämmerer , professoressa ed esperta in virologia, immunologia e biologia cellulare, Università di Würzburg, Germania
Dr. Uri Gavish , consulente biomedico, Israele
Dr. Yaz Gulnur Muradoglu , professore di finanza, direttore del Behavioral Finance Working Group, Queen Mary University di Londra, Inghilterra

Dunque, cari amici, non viene il sospetto che il gioco sia in qualche misura truccato?
 
Perché dovremmo fidarci di un sistema, sanitario e politico, finanziario e mediatico, che evidentemente trucca le carte, azzittisce scienziati e ricercatori non del tutto allineati, per imporci una narrazione uniforme, per altro in modo sempre più autoritario?

Ma non ci ripetono ossessivamente di essere guidati soltanto dalla SCIENZA? 

ma di quale scienza ci stanno parlando?

E' ancora possibile porsi queste domande?

Io credo di sì, anzi io penso che dobbiamo proprio impostare una forma di resistenza critica ad oltranza, in quanto questo sistema oligarchico, che esiste purtroppo, e agisce in piena coerenza con i suoi scopi di profitto e di dominio, vuole superare ogni soglia di decenza democratica.

Marco Guzzi
https://gbdeclaration.org/

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