Comincia a battere circa due settimane dopo il concepimento per non abbandonarci più per tutta la vita: il cuore è il muscolo più importante del nostro corpo, il suo “motore”.
Contraendosi e rilasciandosi, infatti, distribuisce in tutto l’organismo il sangue che trasporta l’ossigeno indispensabile a nutrire tutti i tessuti e porta via con sé scorie e sostanze di scarto: attraverso l’atrio sinistro riceve il sangue ossigenato dall’apparato respiratorio e, attraverso il ventricolo sinistro, lo pompa a organi e tessuti; da questi ultimi riceve, nell’atrio destro, il sangue ricco di anidride carbonica che, attraverso il ventricolo destro, invia ai polmoni dove lascerà l’anidride per fare il pieno di ossigeno. A dividere gli atri dai ventricoli e questi ultimi dai vasi sanguigni troviamo quattro valvole, che impediscono che il sangue pompato dal cuore fluisca in senso contrario.
Il cuore ha quindi un ruolo cruciale, che meriterebbe tutte le nostre attenzioni, eppure spesso seguiamo uno stile di vita poco sano, che permette a vari fattori di mettere a rischio la salute cardiaca e anche quando il corpo stesso ci manda i segnali di allarme, tendiamo a sottovalutarli: così le malattie cardiovascolari continuano a essere la causa del 44% delle morti in Italia. La più comune, responsabile di ben il 28% dei decessi, è la cardiopatia ischemica, ovvero l’infarto miocardico, che si verifica quando al cuore arriva un apporto insufficiente di sangue e ossigeno (come il resto dell’organismo, infatti, anche il muscolo cardiaco ne necessita per funzionare).
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