Non tutti gli alimenti vegetali sono propriamente salutari. Frutta, verdura, legumi e olio d'oliva devono vedersela con una serie di cibi che, per quanto siano di origine vegetale, non sono certo equiparabili in termini di valore nutrizionale. È il caso di succhi di frutta commerciali, bevande zuccherate e di dolci e biscotti.
Presentati al Congresso Nazionale SINU Società Italiana di Nutrizione Umana i risultati di due studi su invecchiamento biologico e su salute cardiometabolica nelle donne con tumore al seno.
Nutrizione, salute e sostenibilità sono sempre più correlati per gli italiani che, attenti al benessere personale, familiare e del pianeta, sono orientati verso scelte alimentari più consapevoli. Negli ultimi tempi, è aumentata la tendenza ad adottare regimi alimentari semi-vegetariani, conosciuti anche come flexitariani che, a differenza della dieta vegetariana e vegana, prediligono alimenti vegetali, ma ammettono il consumo di carne, pesce e derivati animali, anche se massimo 1-2 volte a settimana.
Quali che siano le motivazioni l'aumento dei vegetariani, dei vegani e dei "flexitariani" ha generato l'interesse da parte della comunità scientifica internazionale che da alcuni anni è impegnata a capire quali effetti sulla salute possono avere questi stili alimentari.
Non tutti gli alimenti vegetali però sono propriamente salutari. Frutta, verdura, legumi e olio d'oliva devono vedersela con una serie di cibi che, per quanto di origine vegetale, non sono certo equiparabili in termini di valore nutrizionale.
continua:
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http://www.doctor33.it/politica-e-sanita/diete-vegetali-non-tutti-gli-alimenti-sono-sani-presentati-i-dati-di-due-studi-al-congresso-sinu/
Presentati al Congresso Nazionale SINU Società Italiana di Nutrizione Umana i risultati di due studi su invecchiamento biologico e su salute cardiometabolica nelle donne con tumore al seno.
Nutrizione, salute e sostenibilità sono sempre più correlati per gli italiani che, attenti al benessere personale, familiare e del pianeta, sono orientati verso scelte alimentari più consapevoli. Negli ultimi tempi, è aumentata la tendenza ad adottare regimi alimentari semi-vegetariani, conosciuti anche come flexitariani che, a differenza della dieta vegetariana e vegana, prediligono alimenti vegetali, ma ammettono il consumo di carne, pesce e derivati animali, anche se massimo 1-2 volte a settimana.
Quali che siano le motivazioni l'aumento dei vegetariani, dei vegani e dei "flexitariani" ha generato l'interesse da parte della comunità scientifica internazionale che da alcuni anni è impegnata a capire quali effetti sulla salute possono avere questi stili alimentari.
Non tutti gli alimenti vegetali però sono propriamente salutari. Frutta, verdura, legumi e olio d'oliva devono vedersela con una serie di cibi che, per quanto di origine vegetale, non sono certo equiparabili in termini di valore nutrizionale.
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