Scoperto il gene 'tappezziere' del sistema nervoso che ordina la
tessitura della guaina isolante per la protezione dei neuroni, la
mielina, rivestimento indispensabile al loro funzionamento.
Il
traguardo, reso noto sulla rivista Neuron, e' merito delle ricerche di
Carla Taveggia e James Salzer della New York University School of
Medicine.
Il gene si chiama neuregulina e potrebbe avere un ruolo
chiave nella ricerca di terapie contro malattie come la sclerosi
multipla, in cui la mielina e' persa e i neuroni non riescono piu' a
trasmettersi l'un l'altro il messaggio nervoso. Da parecchi decenni
ormai si suole suddividere il sistema nervoso in materia grigia e
bianca. Questa terminologia prende spunto da come appaiono varie zone
del sistema nervoso e la differenza cromatica e' a sua volta risultato
della presenza o meno di mielina a rivestire i prolungamenti dei
neuroni, gli assoni, con cui i neuroni stessi comunicano tra loro. La
mielina, prodotta dalle cellule di Schwann, conferisce la colorazione
biancastra ai neuroni che riveste.
Le cellule di Schwann depongono la mielina, che si attorciglia in piu'
strati o fogli intorno all'assone, isolandolo elettricamente.
L'isolamento elettrico gli permette di far viaggiare rapido l'impulso
nervoso per tutta la sua lunghezza fino a lasciarlo arrivare
all'estremita' dove viene captato, mediante messaggeri chimici, da
neuroni limitrofi. Non a caso sugli assoni che godono di questo
rivestimento il segnale elettrico puo' viaggiare fino a 100 volte piu'
rapidamente che non sui prolungamenti non mielinizzati (anche se la
mielina e' responsabile del 50% del peso del cervello non tutti i
neuroni ne hanno bisogno, quindi non tutti sono mielinizzati). Se la
mielina e' danneggiata, come nella sclerosi multipla, le trasmissioni
nervose non possono avvenire normalmente e si hanno vari disturbi a
seconda del ruolo dei neuroni danneggiati.
I ricercatori hanno
individuato nella neuregulina il gene che ordina alle cellule di Schwann
dove deporre mielina. Infatti, coltivando in vitro neuroni non
mielinizzati, gli esperti hanno dimostrato che in questi il gene per la
neuregulina e' spento.
Coltivando cellule di Schwann insieme a
neuroni non mielinizzati e geneticamente modificati in modo che il gene
per la neuregulina sia acceso, si vede come in vitro le cellule di
Schwann prendono a produrre mielina e a rivestirvi i neuroni che per
natura sarebbero altrimenti 'nudi'.
La neuregulina, spiegano gli
esperti, non e' altro che un fattore di crescita che i neuroni liberano
per comunicare con le cellule di Scwann e dire loro se produrre o meno
la mielina.
Questa scoperta potrebbe dunque essere l'avvio a nuove
ricerche per scoprire se e' sufficiente e possibile manipolare l'azione
del gene per la neuregulina al fine di curare malattie dipendenti dalla
demielinizzazione dei neuroni.
Nessun commento:
Posta un commento
https://www.youtube.com/channel/UCgPcIDxlLO6mMkmsRYHDw4g
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.