CONTATORE PERSONE

22/09/21

Sara Cunial

Riporto una testimonianza da parte di un gruppo di universitari, uno delle centinaia che riceviamo ogni giorno.

“L’istruzione ci ha fornito gli strumenti per essere cittadini attivi, dotati di pensiero critico e capaci di intervenire consapevolmente nella società in cui viviamo.

Ci insegnano a porci delle domande e mettere in discussione quello che percepiamo, ad analizzarlo con consapevolezza storica e sviscerarlo con tutti i potenti mezzi di informazione che ad oggi abbiamo a disposizione.

Le università sono istituzioni che hanno il dovere di garantire e accogliere il dibattito e il confronto, assicurando l’effettiva uguaglianza fra tutti gli studenti. Eppure, questi decreti legge promuovono una grave discriminazione e disuguaglianza all’interno del corpo studentesco, del personale universitario ed indiscutibilmente all’interno della cittadinanza tutta.

Lo svolgimento delle nostre naturali, umane attività viene oggi subordinato al possesso ed esibizione di un lasciapassare sanitario, nonostante la nostra libertà di scelta di sottoporci ad un trattamento sanitario, inclusa la vaccinazione, sia garantita dalla nostra Costituzione, baluardo della democrazia, che tutela il rispetto della dignità della persona umana e i principi democratici tutti. Non vi è nulla di dignitoso nell’essere pubblicamente esclusi dalla scuola, dai propri amici e famigliari, da cinema, musei, teatri, palestre e persino dal proprio lavoro, con la seguente brutale sospensione dello stipendio.

Oltre ad essere umanamente inaccettabile, le iniziative legislative del Governo risultano anche in chiara contraddizione con le normative nazionali ed europee.

I Regolamenti Europei 953/2021 e 954/2021 sanciscono il dovere degli stati membri di evitare qualsivoglia discriminazione (parola orgogliosamente usata anche dal Min Orlando), diretta o indiretta, nei confronti di chi ha scelto di non sottoporsi alla vaccinazione, nonché l’impegno degli stessi ad informare la popolazione riguardo alla non obbligatorietà del trattamento.

Nel nostro Paese stiamo tuttavia assistendo all’imposizione di un pensiero unilaterale: autorità, politici, giornali, televisione, celebrità e la Chiesa si assumono la pubblica responsabilità di promuovere un farmaco sperimentale, garantendone un’indiscussa efficacia ma omettendo dalla narrativa ufficiale i rischi e gli ancora sconosciuti effetti a medio e lungo termine.

La scienza dovrebbe convincere, non obbligare: a noi invece non è stato lasciato il beneficio del dubbio, bensì siamo stati posti di fronte ad un ricatto: o ci vacciniamo o sottoponiamo a frequenti test invasivi, o vedremo i nostri diritti alla libertà individuale, all’autodeterminazione, a un’esistenza dignitosa, alla libera circolazione, allo studio, al lavoro, allo sport e all’eguaglianza sottrattici a favore di una parte di popolazione apparentemente più meritevole. 

Toglierci diritti e libertà senza aver commesso alcun reato non è umanamente, eticamente, scientificamente e democraticamente giustificabile: è una scelta arbitraria e un atto di potere. Il green pass non è stato accettato dagli italiani, come afferma il Presidente del Consiglio: è stato l’unico liberticida strumento, per alcuni, di intravedere un barlume di normalità, ma come può un lasciapassare far intravedere un barlume di normalità?

Come è possibile che voi uomini di legge che dovreste essere in quest’ aula per tutelare i diritti di TUTTI e ripeto TUTTI, anche di voi stessi e delle vostre famiglie e che dovreste avere a cuore il bene del nostro paese, ignoriate come venga minata la libertà del singolo individuo e la mole di trattati e leggi alla base della nostra storia democratica che viene infranta con questi decreti legge che parallelamente crea una spaccatura nella società e nella convivialità delle persone, un muro invisibile ma marmoreo e quasi impossibile da abbattere.

Sappiate che noi siamo disposti a morire per smantellarlo e ricreare una realtà libera da ricatti sanitari e monetari, dove regnerà il rispetto reciproco, l’inclusione e soprattutto un senso di comunità che da quasi due anni a questa parte è stato smarrito.

Da studenti ci ricordiamo bene le lezioni svolte in occasione della giornata della memoria, del giorno della liberazione e ricordiamo che nel 1938 molti studenti italiani con la sola colpa di avere una fede diversa da quella della massa sono stati espulsi dalle scuole italiane, dai propri luoghi di lavoro, dalle biblioteche e da tutti quei luoghi di interesse che ora nel 2021 sono nuovamente sbarrati a noi cittadini che abbiamo scelto precauzioni e terapie sanitarie diverse da quelle imposte dai governanti.

Questo è inaccettabile, tanti giovani hanno deciso di vaccinarsi per paura, non per paura di morire, come ha avuto il coraggio di dire il presidente Draghi, ma per paura di non poter più entrare in discoteca, di non poter più andare a fare aperitivo nel loro locale preferito. Qui allora sorge una domanda: è davvero questo il popolo che volete? Un popolo che vi è suddito per terrore e che per un briciolo di libertà è disposto a farsi inoculare un liquido di cui non conosce il contenuto, firmando un consenso informato con cui sia le case farmaceutiche produttrici sia voi governanti, vi sollevate da ogni responsabilità concernente gli effetti del farmaco, attribuendo a noi soli la responsabilità di un trattamento sperimentale.

Siamo in milioni tra medici, infermieri, OSS, insegnanti, studenti, sportivi e lavoratori di ogni campo a non essere disposti a sottostare al vostro ricattola nostra mezza libertà, solo se ci iniettiamo il vostro siero. Sappiate che cosi avrete sì, un popolo sottomesso e terrorizzato… ma chi dopo la terza, chi dopo la quarta e chi dopo la quinta dose si chiederà quando tutto questo avrà una fine, in quel momento, vi accorgerete che la maggior parte di quelli che chiamavate sudditi, sarete costretti a chiamarli sovversivi”.



Continua qui:

https://r2020.info/2021/09/22/voto-sul-green-pass-dichiarazione-di-sara-cunial/


Lei ascolta lei ad alto  volume e FINO ALLA FINE https://youtu.be/IFc1X737mKs


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