Lusenti vieta a Zamboni diagnosi parallelamente a Brave Dreams - L'Assessore alla Sanità ER prende una decisione incomprensibile
E' con incredulità ed enorme
preoccupazione che l'Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla ha
appreso la decisione dell'assessore alla Sanità della Regione Emilia
Romagna, Carlo Lusenti, di vietare al prof. Paolo Zamboni di proseguire
la sua normale attività diagnostica sulla CCSVI (Insufficienza venosa
cornica cerebrospinale) parallelamente alla sperimentazione clinica
Brave Dreams, guidata dallo stesso Zamboni, che partirà entro maggio nel
nuovo Ospedale di Cona (Ferrara).
Lo studio terapeutico Brave Dreams –
teso a dimostrare l'efficacia e la sicurezza dell'angioplastica venosa
(PTA) nei malati di SM – riguarderà ovviamente un numero limitato di
pazienti, rigorosamente selezionati. Lo studio durerà circa due anni.
Nel frattempo, se l'annunciata decisione
di Lusenti diventasse operativa, sarà impedito a tutti gli altri
malati, emiliani e non, di avere una diagnosi certa di CCSVI nella nuova
struttura pubblica di Cona, dove l'Ospedale S:Anna sta per trasferirsi.
Sarà loro negato, cioè, l'accesso alla più avanzata metolodogia
diagnostica oggi esistente per questa patologia venosa, metodologia
messa a punto dal prof. Zamboni.
Il risultato immediato sui malati sarà
inevitabile: il ricorso a strutture private – non tutte qualitativamente
e deontologicamente valide – e, in caso di diagnosi positiva,
l'automatica indicazione verso la PTA, naturalmente sempre in strutture
private. Si vuole questo?
L'Associazione CCSVI-SM Onlus, fatta da
malati e di familiari di malati, registra con soddisfazione la conferma,
da parte di Lusenti, della partenza di Brave Dreams secondo i tempi
annunciati, ossia entro il prossimo mese di maggio. Ulteriori rinvii
sarebbero inspiegabili.
E' assolutamente convinta tuttavia che
'confinare' l'attività del prof. Zamboni in questo ambito, sia pure
importantissimo per la scienza e per i malati, sia un grave errore
strategico, oltre che ingiusto e non etico: per i malati, per le loro
famiglie, per lo stesso Zamboni, per la credibilità della sanità
pubblica e di chi la dirige.
Invitiamo con forza quindi la Regione
Emilia e Romagna a riconsiderare quanto annunciato dall'assessore
Lusenti. E ripetiamo, con la stessa forza, quanto già schiesto da molti
mesi a questa parte e su cui abbiamo avuto finora risposte ambivalenti:
che a Cona trovi adeguato spazio un centro nazionale di assoluta
eccellenza, DA SUBITO, ossia parallelamente a Brave Dreams, PER LA
DIAGNOSI sulla CCSVI; e dove in seguito, AL TERMINE di Brave Dreams, si
effettui anche l'ANGIOPLASTICA VENOSA nei malati di SM.
Questo chiedono da tutta Italia - e si
aspettano da una istituzione pubblica al cui interno Zamboni ha fatto la
straordinaria scoperta scientifica che il mondo ci invidia – i malati
che noi rappresentiamo. Ricordiamo che il tempo è il peggior nemico dei
malati di sclerosi multipla. Ogni spreco di tempo, energia, competenza –
in questo ambito - è cosa insensata.
Roma/Bologna, 29 aprile 2012http://ccsvi-sm.org/?q=node/1531
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