7/08/2012 http://www3.lastampa.it/specchio-dei-tempi/la-fondazione/le-news/dettaglio-news/lstp/464921/
Entrerà in funzione al Mauriziano e potrà effettuare sino a 10 interventi al giorno di chirurgia mini invasiva riducendo i rischi operatori e le degenze
L’avevamo promesso: il Mauriziano avrà il nuovo
angiografo digitale di avanzata tecnologia prima della fine dell’estate.
E il 10 settembre, Siemens ci consegnerà l’apparecchiatura, pronta per
essere montata e subito dopo testata. Così, entro la fine di settembre,
l’angiografo comincerà a funzionare, prezioso strumento per la salute
dei torinesi, operativo nel più centrale degli ospedali della città.
A gennaio era giunta a Specchio dei tempi la segnalazione di un problema. L’allora commissario dell’Ospedale Mauriziano, Remo Urani, e il responsabile della Radiologia Vascolare e Interventistica di quell’ospedale, Paolo Carbonatto, spiegavano: «Dopo ripetuti guasti, l’apparecchiatura angiografica della Radiologia Vascolare e Interventistica non è più riparabile ed è stata fermata. Tale apparecchiatura era stata installata 16 anni fa ed ha trattato quasi 20.000 pazienti. Il suo uso si era molto ampliato negli ultimi anni, con le nuove tecnologia di intervento mini invasive: nel 2011 abbiamo trattato quasi 1500 pazienti con quasi 3000 procedure. Insomma, una media di più di 8 interventi al giorno.
L’apparecchiatura è indispensabile per gli studi angiografici e le procedure interventistiche correlate: qui vengono eseguiti interventi di routine e di emergenza per la chirurgia vascolare, la cardiochirurgia, la cardiologia, la chirurgia generale, la urologia, la gastroenterologia, la ginecologia, l’ortopedia. Inoltre effettuiamo una media di 3 impianti al giorno per il posizionamento di cateteri venosi su pazienti inviati dal dipartimento onco-ematologico. C’è reperibilità 24 ore su 24. Il blocco definitivo dell’attività dell’apparecchiatura ha evidenti ricadute sull’attività di una parte importante dell’ospedale, a cui si può ovviare solo parzialmente con soluzioni di emergenza».
Specchio dei tempi ha subito compiuto gli accertamenti necessari, individuando la possibile soluzione (una apparecchiatura di nuovissima generazione della Siemens capace di aumentare sia i numeri e sia la qualità degli interventi). Il Consiglio d’Amministrazione di Specchio dei tempi ha dato il via alla spesa (circa 595.000 euro). Il nuovo direttore generale dell’ospedale Mauriziano, Vittorio Brignolio, ha subito apprezzato il gesto dei lettori de La Stampa, impegnandosi per ridurre al minimo il tempo necessario per le opere di adattamento dei locali. Opere che si stanno ora concludendo a tempo di record, nonostante alcune impreviste varianti resesi necessarie nel corso della ristrutturazione.
A gennaio era giunta a Specchio dei tempi la segnalazione di un problema. L’allora commissario dell’Ospedale Mauriziano, Remo Urani, e il responsabile della Radiologia Vascolare e Interventistica di quell’ospedale, Paolo Carbonatto, spiegavano: «Dopo ripetuti guasti, l’apparecchiatura angiografica della Radiologia Vascolare e Interventistica non è più riparabile ed è stata fermata. Tale apparecchiatura era stata installata 16 anni fa ed ha trattato quasi 20.000 pazienti. Il suo uso si era molto ampliato negli ultimi anni, con le nuove tecnologia di intervento mini invasive: nel 2011 abbiamo trattato quasi 1500 pazienti con quasi 3000 procedure. Insomma, una media di più di 8 interventi al giorno.
L’apparecchiatura è indispensabile per gli studi angiografici e le procedure interventistiche correlate: qui vengono eseguiti interventi di routine e di emergenza per la chirurgia vascolare, la cardiochirurgia, la cardiologia, la chirurgia generale, la urologia, la gastroenterologia, la ginecologia, l’ortopedia. Inoltre effettuiamo una media di 3 impianti al giorno per il posizionamento di cateteri venosi su pazienti inviati dal dipartimento onco-ematologico. C’è reperibilità 24 ore su 24. Il blocco definitivo dell’attività dell’apparecchiatura ha evidenti ricadute sull’attività di una parte importante dell’ospedale, a cui si può ovviare solo parzialmente con soluzioni di emergenza».
Specchio dei tempi ha subito compiuto gli accertamenti necessari, individuando la possibile soluzione (una apparecchiatura di nuovissima generazione della Siemens capace di aumentare sia i numeri e sia la qualità degli interventi). Il Consiglio d’Amministrazione di Specchio dei tempi ha dato il via alla spesa (circa 595.000 euro). Il nuovo direttore generale dell’ospedale Mauriziano, Vittorio Brignolio, ha subito apprezzato il gesto dei lettori de La Stampa, impegnandosi per ridurre al minimo il tempo necessario per le opere di adattamento dei locali. Opere che si stanno ora concludendo a tempo di record, nonostante alcune impreviste varianti resesi necessarie nel corso della ristrutturazione.
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